Prosecco #6 /Warrior Soul

di Matteo Trevisini

Come cambiano le cose. Era un freddo pomeriggio autunnale del 1992, ovvero la bellezza di ventiquattro anni fa quando uscii soddisfatto ed incuriosito allo stesso tempo dal mio negozio di fiducia con in mano un sacchetto che conteneva una copia di ‘Salutations from the Ghetto Nation’ dei Warrior Soul. Non sapevo cosa aspettarmi…sì, per l’amor di dio, visti i video su Mtv e Videomusic ma addentrarsi in un album intero nella solitudine delle quattro mura domestiche è un’altra storia. E’ stato amore a primo ascolto! Un mantra lisergico che piano piano entra nel tuo cervello e non se ne va più via!
Per un adolescente non c’è modo migliore per sfogare la rabbia repressa che urlare a squarciagola: ‘…’cause I’m a punk and I’m belligerent and I don`t give a, give a, give a shit!!!’…anche solo per quel motivo i Warrior Soul furono grandiosi!

12885949_1731383897074786_1424689418937052828_oMa chi erano veramente i Warrior Soul??? I Warrior Soul erano semplicemente la miglior band tra quelle dimenticate degli anni ’90. Quelle che rimasero impigliate nelle pieghe che si formarono tra il mainstream grunge e i rimasugli dell’hard rock anni ’80 in auge fino ad una settimana prima che ‘Nevermind’ arrivasse al numero uno di Billboard.

Warrior Soul (C) Jeff Tisman
Warrior Soul (C) Jeff Tisman

Inspiegabilmente ignorati da tutti, eccetto che da un manipolo di adepti che riuscirono a sintonizzarsi sulle frequenze musicali della band di New York, fatte di un hard rock tenebroso, acido, circolare e lisergico mentre i testi del loro leader Kory Clarke erano (…e lo sono tuttora!) un ‘j’accuse’ punk e incazzato (…ma assolutamente chirurgico nel suo essere sincero!) contro la classe politica americana e la società cieca ed ottusa.

Una band pericolosa e per quello ostracizzata da tutti, nonostante un sontuoso contratto con la Geffen, la major dei Guns’n Roses e dei Nirvana…troppa attitudine da strada, troppo rompiballe, troppo poco inquadrabili, troppo profondi per una massa di stolti.

'Salutations from the Ghetto Nations' (1992)
‘Salutations from the Ghetto Nations’ (1992)

Senza mezzi termini, i primi tre album sono inarrivabili per freschezza, dinamismo e fantasia…’Last Decade Dead Century’…’Drugs, God and the New Republic’ e, appunto, ‘Salutations from the Ghetto Nation’…solo i titoli sono tutto un programma! L’ugola ‘a grattugia’ del poeta di strada Kory Clarke in fuga dalla natia Detroit dove ha un passato da musicista, poeta e autista per un gangster locale…non male come inizio! A New York il passo è breve, dall’arringare la folla in pepati spettacoli di spoken words al formare una band tutta sua dove trasformare questi soliloqui in canzoni con una melodia. Della partita nella formazione storica il chitarrista John Ricco, Pete McClanahan al basso e alla batteria, prima l’ex Killing Joke Paul Ferguson, poi sostituito da Mark Evans.

Michael Monroe, Kory Clarke & Dave R.
Michael Monroe, Kory Clarke & Dave R.

La poetica di Kory acida e tagliente squarcia di netto l’american dream fasullo e vuoto degli Stati Uniti, prima di Reagan, e poi di Bush. La disperazione nelle strade delle metropoli americane, gli homeless ed il futuro senza uno sbocco per i perdenti sono tutti temi cari alla band che li infila con decisione in melodie che prendono dal punk, dal metal e dall’hardcore mescolate poi in un caldo calderone di hard rock oscuro. Pur lasciando uno spiraglio alle generazioni future l’atmosfera che si respira è fredda, claustrofobica e senza speranza.
Nonostante i temi siano lontani dalle classiche canzoni in voga in quel periodo nelle charts americane la band vende, e vende bene, ma incredibilmente i Giuda traditori si nascondono all’interno ed è proprio la stessa casa discografica a mettere i bastoni tra le ruote del bolide di Kory Clarke. Nel 1993 il debole ‘Chill Pill’ diede il colpo di grazia alla line-up storica che ebbe un colpo di coda a metà anni ’90 con il tossico ‘Space Age Playboys’ (definito dallo stesso Kory ‘acid punk’), quinto ed ultimo disco dei Warrior Soul prima di sciogliersi nel disinteresse generale nel 1995.

Stavolta era una calda estate del 1999 e sempre nel solito piccolo negozio di fiducia faceva bella mostra in vetrina l’allettante copertina di ‘New Rock Underground’, l’album di debutto degli…Space Age Playboys, la nuova band di Kory. A casa mi caddero le orecchie…sporco e semplice rock’n roll tutto party e droghe…tirato e zozzo! Altro tiro e altro centro, caro Kory !!! La band durò ancora un disco dal vivo e qualche tour prima che l’ossigenato cantante riformasse nel nuovo millennio la band madre.
Ora i Warrior Soul sono in tour regolarmente da anni con una line-up nuova di zecca e con qualche altro ottimo album fatto uscire a livello underground.

…ed ora sabato 9 aprile 2016 i Warrior Soul di Kory sbarcheranno con un infuocato live a Prosecco, paesino carsico ad una decina di minuti di auto da Trieste. Se in quel freddo pomeriggio autunnale di 24 anni fa Marty McFly fosse venuto a svelarmi questa notizia a bordo della DeLorean probabilmente lo avrei guardato con gli occhi spiritati esclamando: ‘Grande Giove !!!’…e poi gli avrei riso in faccia mandandolo a quel paese !!!
…ora che sta succedendo veramente, avete la possibilità reale di vedere Kory Clarke ed i suoi Warrior Soul in carne ed ossa (…e sudore!): fate un favore a voi stessi e non fateveli scappare !!!…dimagrimento coatto assicurato !!!