Deville: Intervista alla band in concerto a Trieste domenica 6 novembre con la nuova line up

Dal loro esordio nel 2004, gli stoner svedesi Deville si sono esibiti in lungo e in largo per l’Europa e gli Stati Uniti, macinando migliaia di chilometri e raccogliendo sempre più consensi. In questo periodo sono in Italia per promuovere ‘Make It Belong To Us’, il loro terzo album uscito con la label svedese Fuzzorama Records.

Partito la scorsa settimana dal Lo-Fi di Milano, il tour italiano dei Deville prevede dieci date, di cui l’ultima a Trieste dove suoneranno al New Life Rock bar domenica 6 novembre. Ad aprire la serata saranno i Them Bulls, tra le band di punta della nuova scena desert rock made in Italy. Qui sotto il link all’evento:
https://www.facebook.com/events/310552052652131/

Deville, 'Make It Belong To Us', Fuzzorama Records, 2015, artwork by Steuso
Deville, ‘Make It Belong To Us’, Fuzzorama Records, 2015, artwork by Steuso

Abbiamo contattato Andreas Bengtsson, fondatore, chitarrista e cantante della band, per rivolgergli qualche domanda in preparazione del concerto.

Com’è partita l’avventura dei Deville?

Eravamo in due, io e l’ex batterista Markus , che è anche mio cugino, e così abbiamo cominciato con i demo cercando di coinvolgere persone con i nostri stessi gusti musicali. Eravamo in una fase di ricerca e di tentativi per capire che cosa volevamo suonare e cosa ci veniva meglio, non ci chiamavamo ancora Deville, abbiamo iniziato ad usare questo nome tra il 2004 e il 2005. C’è da dire che se oggi siamo qui è anche perché siamo cresciuti a colpi di grunge e metal old school, a cui va aggiunto anche un ascolto massiccio di Kyuss e QOTSA nei primi anni Duemila.

Da dove viene il nome Deville?

La De Ville è un modello di Cadillac…e poi suona come ‘devil’ un po’ storpiato, perché Lucifero non riusciva a pronunciarlo bene! (ride, nda)

Cadillac De Ville
Cadillac De Ville

Quali sono le vostre principali influenze?

All’inizio c’erano le band di cui parlavo prima, ma ben presto abbiamo cominciato a sperimentare un metal un po’ diverso, che ci sembrava comunque interessante. Per quanto riguarda l’ultimo l’album direi che si sente parecchio l’influenza di Mastodon e Entombed, ma non ci piace fissarci su un genere preciso… quindi probabilmente il prossimo lavoro sarà ancora completamente diverso!

Vi siete formati a Malmoe, com’è la scena musicale da quelle parti?

Direi che è ok, ci siamo noi che andiamo un po’ più in giro e poi ci ovviamente ci sono le nuove leve..quando noi abbiamo iniziato c’erano parecchie band che tuttora continuano a suonare, ci conosciamo tutti e siamo rimasti in contatto tra di noi. La città non è molto grande e quindi ci sono pochi club, ma buoni!

Com’è stata la vostra esperienza con la Heavy Psych Sounds, etichetta romana che fa molto parlare di sé?

Molto buona, volevamo mettere il nostro album di debutto ‘Come Heavy Sleep’ su vinile, e loro ci hanno dato una mano! Anche in questo tour partecipiamo al loro festival Heavy Psych Sounds Fest Vol. III che si tiene a Parma il 29 ottobre, così possiamo dire che continuiamo a collaborare!

Cosa ci racconti di questa nuova line up?

Al basso c’è Martin Nobel, direi uno dei migliori chitarristi di Malmoe, alla batteria è arrivato Martin Fässberg (Suma, Quit your dayjob). Ora finalmente siamo tutti concentrati sullo stesso obiettivo. In realtà con la nuova formazione abbiamo fatto ancora pochi concerti, così stiamo ancora cercando di perfezionarci per arrivare al punto in cui sai che tutti vogliono la stessa cosa.

Vi siete molto divertiti nel vostro ultimo videoclip ‘What Remains’, come vi è venuta quest’idea?

In realtà l’idea è venuta al regista Henrik Christofferson, ci siamo affidati a lui anche per il video di ‘Lava’ (2013). Voleva fare qualcosa in stile ‘Thelma e Louise’, e stavolta ha davvero spaccato! Ha capito la nostra musica e la nostra voglia di fare delle cose un po’ diverse e bizzarre, e questo è molto importante!

Guarda il video di ‘What Remains’: 

State per affrontare due show importanti insieme ai Torche e i Red Fang, come vi sentite?

Molto bene! Speriamo che anche il pubblico capisca quello che vogliamo fare, poi sarà figo anche per noi vedere due band così insieme!

E domenica 6 novembre suonate a Trieste…

Ci piace un sacco l’Italia…a Trieste è la prima volta che suoniamo, non ci siamo mai stati prima, ma la sensazione è che sarà una serata molto positiva!