Bullet-Proof: intervista alla band al Rock Camp di Trieste sabato 8 luglio

E’ un periodo importante per i Bullet-Proof trash metallers formati a Bolzano nel 2014. La band sta infatti riscuotendo parecchi apprezzamenti con ‘Forsaken One’, il loro secondo album uscito lo scorso aprile via Sleazsy Rider Records.

Abbiamo rivolto alcune domande a Richard Hupka, cantante e chitarrista della band di origine slovacca, in occasione del concerto che li vedrà suonare sabato 8 luglio al Rock Camp di Trieste ad ingresso gratuito.

https://bulletproofthrash.bandcamp.com/

Ciao ragazzi, è un piacere avervi qui su Freezine. Prima di tutto, vorreste presentarvi ai nostri lettori, raccontando un po’ il percorso musicale che ha portato alla vostra formazione?

Ciao, come prima cosa ci tengo a ringraziarti per l’intervista e a precisare che è un grande piacere per me presentare i Bullet-Proof ai lettori di Freezine!
I Bullet-Proof nascono nell’agosto 2014, quando io insieme a mio figlio batterista Lukas siamo usciti dalla band precedente… di cui non dico il nome perché non desidera che io la nomini 😉 Semplicemente c’era ancora voglia di andare avanti nel percorso musicale, avevo delle idee da proporre, e sapevo di avere alle spalle la persona giusta con cui buttarsi in questa bella avventura -cioè mio figlio Lukas. All’inizio ci ha aiutato il bassista della cover band dove suonavamo insieme, Diego Polli, il quale ha registrato il primo disco. Le nostre strade si sono però separate poco dopo l’uscita del debutto ‘De-Generation’ nel luglio 2015. Il posto del bassista ha preso un ragazzo giovane e talentuoso -Federico Fontanari – che ha saputo sin dall’inizio prendere in mano il suo ruolo e non possiamo essere più felici di così. La seconda chitarra non è mai esistita nel primo periodo, ci limitavamo a prendere semplicemente delle persone di passaggio così per dire, tra cui il fantastico chitarrista che ha suonato sul primo ‘De-Generation’  cioè Andrea Demasi. Tutto poi si è risolto con l’arrivo di Max Pinkle verso la fine del 2015, il suo era un nome già conosciuto nell’underground italiano, proveniente dalla band Sign Of The Jackal. Quindi eccoci! 😉

Lukas Hupka from Bullet-Proof (C) Annalisa Russo

Com’è nato il vostro ultimo ‘Forsaken One’, c’è un concept, un filo conduttore tra i diversi brani? E in che cosa si differenzia dal lavoro precedente?

Partiamo dall’ultima domanda: la principale differenza sta nel sound e nella produzione del disco. Abbiamo voluto concentrarci su questa direzione. Naturalmente cerchiamo di fare sempre meglio, e per farlo sapevo che ci dovevamo concentrare di più: per esempio sulle linee vocali, metterci più melodie ed armonie, così da essere ancora più straight into you face rispetto al nostro debut album. Spero che questo ci sia riuscito! 😉
‘Forsaken One’ è un semplice continuo evolversi della band. Ci sono pezzi scritti poco dopo l’uscita del primo disco, e ci sono i pezzi scritti letteralmente nello studio durante le riprese, come per esempio proprio ‘Forsaken One’ e ‘I was wrong’. Questo è dovuto al fatto che il nostro caro batterista :-)) non voleva assolutamente avere altri due pezzi preparati per il disco…così due giorni prima di entrare nello studio siamo stati ‘costretti’ a scriverne due nuovi al volo! Comunque devo dire che sono contento di questa decisione. Per cui, come puoi capire, non c’è un filo conduttore vero e proprio, ma semplicemente è quello che ci propone la vita e che poi ritroviamo nel comporre. Ogni giorno ti capitano tante cose, vivi mille esperienze, impari sempre qualcosa, perciò hai tutto servito sul piatto. Nei testi mi piace parlare di rapporti umani, delle cose che non mi piacciono sulle persone, o delle cose che non mi piacciono nella società stessa.

Bullet-Proof ‘Forsaken One’, Sleazy Rider Records, 2017

Quanto è importante per voi l’attività live e con chi vi è piaciuto di più suonare?

Guarda, io sono del parere che l’attività live sia la cosa più importante per una band. Non c’è niente altro di più importante, nemmeno i dischi, né le foto o i video. Tutto questo sono solo delle cose, che pur sempre più indispensabili, restano secondarie. È inutile avere un bel disco, videoclip, immagini, o altro, se la band non suona dal vivo. A che cosa è buona fare una band se poi questa non suona??
La seconda domanda…Per me personalmente le piu belle esperienze sono state quanod abbiamo suonato con i Testament e con gli Holocaust.

Bullet-Proof @Circolo Magnolia, Milano, luglio 2016, (C) Annalisa Russo

Domanda di rito: padre e figlio suonano nella stessa band, su quali cosa vi intendete alla perfezione? e quali sono invece le difficoltà?

Sì, sta diventando una domanda di rito per tutti ormai! :-))) Sai, noi oltre a suonare lavoriamo insieme, viviamo ancora nella stessa casa, quindi passiamo insieme davvero molto tempo. Questo ci porta spesso ad avere delle discussioni, a volte anche pesanti. Ma fa tutto parte di noi, della convivenza musicale. Per cui potrei rispondere prima sulle difficoltà: ti trovi spesso a pensare di di saper distinguere dove è quel sottile filo tra il rapporto padre-figlio-amico-collega da lavoro. Sembra facile , ma ti posso garantire che così non è! 🙂 Ma è proprio questo il bello! La risposta alla prima domanda è facilissima: ci capiamo con gli sguardi perfettamente ovunque. Siamo dello stesso sangue, amiamo la musica, più di così non potrei chiedere!

Che cosa bolle in pentola per il futuro?
Oltre al Rock Camp quali altri impegni vi attendono per l’estate?

Per il futuro spero che potremo esibirci il più possibile un po’ dappertutto, perché è ciò che vogliamo, e ciò che credo vuole ottenere ogni band. Non è certo facile, perché oltre a mille altri motivi e problemi, l’ offerta è voluminosa’, e concludere una data diventa sempre più difficile. Naturalmente ci sono vari problemi , per citarne uno non di poca importanza: i rimborsi spese. Non dobbiamo nasconderci davanti a certi fatti! Diventa sempre più comune sentirsi dire dagli organizzatori che non avrebbero dei soldi, o che ci sono soltanto per gli headliner, poi sentirsi dire che altre bands vengono suonare a gratis, quindi: se non ti va bene, non suoni. Questo di certo non va bene. Ma non perché uno se la vuol tirare o pretende chissà che! Semplicemente, tu come band investi del tempo e del denaro, e non parliamo di cifre basse! Quindi diventa piuttosto normale per un gruppo di persone che lavorano insieme il voler far tornare indietro quello che hanno speso. Se hai creato un prodotto valido, vuoi presentarti come un gruppo valido, vuoi essere professionale, hai delle spese continue ed è più che onesto chiedere un minimo rimborso. Questo è uno dei motivi per cui abbiamo rinunciato di suonare in diversi posti questa estate. Purtroppo, ma è anche per una questione di rispetto verso noi stessi. Poi, ovviamente, dobbiamo anche pensare alle nostre famiglie con cui dobbiamo trascorrere pure del tempo, dato che le derubiamo di tanti momenti insieme, perché abbiamo deciso di dedicarci alla musica. Delle date comunque ne faremo, e chi sarà interessato a seguirci, troverà tutti gli aggiornamenti sulle nostre pagine. Stiamo concludendo di nuovo un tour europeo, tra le altre cose, quindi qualche cosina salterà sicuramente fuori! 😉

Grazie e a presto!

https://bulletproofthrash.bandcamp.com/

Sonic Riot da Graz al Rock Camp di Trieste: ‘Cerchiamo band con cui far date’

Arrivano da Graz i Sonic Riot, heavy metal band che suonerà al Rock Camp di Trieste nella giornata conclusiva in programma domenica 9 luglio a Trebiciano sul Carso. Abbiamo rivolto alcune domande al chitarrista e fondatore del gruppo Paul Arzberger, che compone il gruppo insieme a Markus Schemitsch alla chitarra, Andrej Samsanovich al basso, Loris Doff alla batteria e Raphael Tukovics alla voce.

Sonic Riot @Szene Wien, febbraio 2017

Ciao ragazzi, è un piacere avervi qui su Freezine. Prima di tutto, vorreste presentarvi ai nostri lettori, raccontando un po’ il percorso musicale che ha portato alla vostra formazione?

Il fondatore e anima della band è Paul, la band è nata due anni fa con l’idea di unire l’heavy metal old school con uno stile più attuale, con influenze dal sound degli anni ’80 ma anche dei primi anni 2000. Abbiamo messo un po’ di gente insieme, e dopo alcuni cambi di formazione alla chitarra ed al basso, siamo arrivati a quella che è la line up attuale. Abbiamo suonato un sacco in Austria, e siamo stati anche invitati a suonare in Germania. Stiamo lavorando al nuovo materiale che costituirà il nostro primo album.

Quali sono i gruppi che vi hanno influenzato maggiormente?

La cosa divertente è che pur avendo tante band in comune, abbiamo anche gusti diversi e tra noi c’è molta collaborazione! Il nostro stile parla heavy metal old school, Skid Row e Iron Maiden.

Venite da Graz, che cosa ci raccontate della vostra zona? Com’è la scena metal in Austria?

L’Austria ha una scena piccola ma forte e il pubblico non manca. Il problema è che mancano i promoter….noi cerchiamo un accordo tra band: organizziamo una data nella nostra città, dove invitiamo a suonare band da fuori come headliner, e in cambio chiediamo di poter suonare una data nella loro città, con il rimborso spese, alloggio ecc. Di solito lo facciamo con altre due band, così ciascuno di noi ha almeno tre date, di cui una fissa come headliner. Il fatto è che non tutte le band sono in grado di assicurarci una data in cambio…Per fortuna conosciamo abbastanza gente e quindi alla fine riusciamo ad organizzare… le location non mancano, non costano nemmeno tanto, ma bisogna che le band abbiano voglia di darsi da fare!

Avete già suonato in Italia? Quali aspettative avete?

E’ la prima volta per noi in Italia, ovviamente non vediamo l’ora! Non solo perché è il nostro debutto, ci aspettiamo un pubblico diverso da quello austriaco o tedesco. Raphi parla anche un po’ di italiano…

 

Però avete suonato di recente con una band di Trieste, i Tytus…

Sì, e ci siamo divertiti un casino! I Tytus, ma anche le altre band e il concerto era molto figo, ci siamo divertiti con loro ed anche ad ascoltarli! Gran bella storia, che ci piacerebbe ripetere!

Con quali gruppi vi piacerebbe andare in tour in futuro?

Difficile sceglierne uno…penso che potremmo andare d’accordo un po’ con tutti!

Progetti per il futuro?

Abbiamo un sacco di progetti, ma per scaramanzia non vogliamo anticipare troppo! Diciamo che qualcosa di buono sta per succedere…Nel frattempo, potete guardarvi i nostri live video su You Tube, registriamo sempre i nostri concerti e così faremo anche al Rock Camp!

Volete aggiungere qualcosa?

Grazie per averci invitato a Trieste! Lo apprezziamo molto, e non vediamo l’ora di veder saltare la gente al Rock Camp! Saremo lì di domenica, fermateci pure per una birra o quattro chiacchiere se vi va!

Intervista ai RebelHot in concerto sabato 8 luglio al Rock Camp di Trieste

Sul palco del Southern Rock, poi al Rock Camp di Trieste sabato 8 luglio, poi al Rugby Sound Festival, poi in settembre in apertura ai mitici Kickin’ Valentina a Lezzeno…Sarà un’estate di fuoco per i Rebelhot, band che si caratterizza, oltre che per il curioso gioco di parole nel nome (in dialetto milanese ‘rebelòt’ senza l’acca significa infatti ‘casino, confusione), per il sound che pesca a piene mani dalla tradizione vintage del rock blues anni ‘70.

Abbiamo rivolto alcune domande a Luca Moroni, bassista e fondatore della band che compone la band insieme a Husty alla voce,
Paul alla chitarra, e Frank alla batteria!

Ciao ragazzi, è un piacere avervi qui su Freezine. Prima di tutto, vorreste presentarvi ai nostri lettori, raccontando un po’ il percorso musicale che ha portato alla vostra formazione?
Ciao, grazie a voi per lo spazio che ci dedicate! La band nasce nel 2012, io (Ze) e Paul, il chitarrista, suoniamo anche nei Lizhard e durante una lunga pausa forzata, abbiamo deciso di fondare questa band che avevamo in mente da tempo. Una band ispirata al rock anni 70, precisamente ai Cry of Love..un sound a metà tra Hendrix e gli Skynyrd. Dopo aver cercato un cantante adatto per mesi, mi sono imbattuto in Husty, abbiamo iniziato a lavorare a delle idee e successivamente ci siamo messi alla ricerca di un batterista. Dopo diversi provini abbiamo trovato Frank..e la famiglia era al completo.

Com’è nato il vostro debut album (‘Rebelhot’, Metalopolis Records, 2016) c’è un filo conduttore tra i diversi brani? Com’è stato accolto in generale?
Abbiamo iniziato a lavorare alle prime idee e poi tutto è venuto molto naturalmente, non c’è un filo conduttore se non la voglia di divertirsi e suonare quello che ci piace e con il sound che avevamo in mente. Abbiamo registrato praticamente in diretta, senza effetti digitali, proprio come si faceva una volta. Ed anche la produzione dell’amico Alessandro Del Vecchio è stata fedele alla linea, con un master molto semplice che lasciasse i suoni inalterati e reali. L’album è stato accolto bene, con ottime reviews in tutto il mondo e non può che farci molto piacere con tutto il tempo che abbiamo dedicato a questo lavoro.

Quali sono i gruppi che vi hanno influenzato di più?
Sicuramente i Cry of Love appunto, nell’album c’è anche un brano con Jason Patterson dei Cry of Love (e Corrosion of Conformity), ma anche Bad Company/Free, Humble Pie ed ovviamente Hendrix.

Siete parecchio conosciuti anche all’estero, che aria si respira fuori dai confini italiani? In quale Paese vi è piaciuto di più suonare e perché?
L’Italia è il nostro paese, ma sapete bene anche voi qual’è la situazione della musica live ed in particolare del rock, soprattutto se fai inediti. All’estero è sempre bellissimo, c’è sempre un’atmosfera particolare e come si suol dire ‘Nemo propheta in patria’, all’estero sei sempre considerato in modo diverso. Beh.. ci mancano ancora molti paesi da testare 🙂 … ma sicuramente la Germania è quello che al momento ci ha trasmesso le emozioni più forti, ma è stato molto bello anche in tutti gli altri paesi.

Oltre al Rock Camp di Trieste, quali altri impegni vi attendono per l’estate?
Questo week-end suoniamo in provincia di Pavia al Southern Rock Festival con gli Skinny Molly (Mike Ested ex Lynyrd Skynyrd) e Smokey Fingers, poi la prima settimana di luglio suoneremo all’interno del Rugby sound festival dove ci saranno anche i The Darkness, mentre due giorni dopo saremo appunto nella bellissima cornice del Rock Camp (per cui ringraziamo il grande Maxx che ha fatto di tutto per averci!). Chiuderemo le date estive a settembre al Lazzeno Rock Festival sul Lago di Como con i Kickin’ Valentina e poi all’Escape Open Air vicino a Berlino, con Joe Lynn Turner, FM, Treat e molti altri! Speriamo di vedervi ad una di queste date!

Passate a visitare il nostro sito www.rebelHot.com, e a mettere un like alla nostra pagina Facebook! Grazie a voi ragazzi e un caro saluto ai vostri lettori! Ci vediamo al Rock Camp!

The Mentors in NYC on June 22, playing w/ Chesty Malone, Nihilistic & Baby Sandwiches!

The Mentors’ largest tour makes final stops, including New York on Thursday, June 22nd at Brooklyn’s metal bar Lucky 13 Saloon.

That show will be support from hardcore horror punk Chesty Malone  and the Slice ‘Em Ups ‘We’re still Dead’ Release Show, Nihilistics & the Baby Sandwiches!!!

Facebook event

DISASTER PRODUCTIONS PRESENTS:

THE MENTORS
 CHESTY MALONE AND THE SLICE ‘EM UPS (RECORD RELEASE SHOW!) https://chestymalone.bandcamp.com/releases
NIHILISTICS
BABY SANDWICHES https://thebabysandwiches.bandcamp.com/

Thu, Jun 22, 2017
7:00pm Doors
$10

Chesty Malone and the Slice ‘em Ups @Lucky 13 Saloon, New York

The Mentors ‘Sex, Drugs & Geritol’ tour kicked off last May 25 from Tucson, Arizona, running through some US’ most iconic as Phoenix, Dallas, New Orleans, Miami, Atlanta, Chattanooga & Many more!!!

The Mentors @BFE Rock Club, Houston, 3.6.2017

Many bands join them on stage such as The Murder Junkies, best known as being shock rocker G.G. Allin’s last backing band, but they’ve been playing also with finnish deathster Behexen and with Before I Hang too… longest running band in Mississippi punk history!

@The Twist of Lime, Metairie, New Orleans 6.6.2017

 

 

 

Trieste a Imola: il racconto di chi c’era. Ma c’è chi teme l’effetto ‘jukebox’

90.000 persone si sono ritrovate sabato 10 giugno all’Autodromo di Imola per il ritorno dei Guns N’ Roses: un grande evento rock riuscito anche sul piano della sicurezza, che ha visto confluire persone provenienti da tutta la Penisola, Trieste compresa.

courtesy by Rajko Dolhar

‘E’ stato un concerto memorabile’, racconta Rajko, ‘hanno suonato per 2 ore e 45 minuti, con i fuochi d’artificio alla fine e veri momenti da brivido come ‘Don’t Cry’ e ‘November Rain’…ma anche ‘Civil War’ è stata incredibile! Nell’insieme direi che la band si presenta davvero come una macchina da guerra, e ben oliata!’

Il popolo del rock triestino si era organizzato con largo anticipo per la trasferta a Imola: ben due i pullmann partiti con l’associazione Trieste is Rock, che già si prepara al ‘bis’ per la data di lunedì 10 luglio all’Happel Stadion di Vienna.

E c’è anche chi come Giada ha colto l’occasione per un weekend fuori porta tra ‘mule’:

‘Emozione fortissima, e lo si percepiva da tutti i presenti, un affetto che è durato per più di vent’anni e che ha legato per tutto questo tempo 90.000 fans da tutta Italia e anche dall’estero (una di noi è venuta da Istanbul solo per loro! volo in giornata a/r)’.

Tutto perfetto, quindi? ‘Spettacolo ‘bomba’ ed elettrizzante’, continua Giada, ‘se devo proprio trovare delle pecche posso dire che la band era perfetta ma ogni tanto mancava quell’intesa tra di loro, ogni tanto la voce di Axl non era al massimo (forse lui? forse l’impianto?), Slash e Duff impeccabili come sempre. Super spettacolo e loro sono delle star memorabili, ma manca ancora un po’ di rodaggio per trasmettermi tutta la positività di una band che suona da tempo (come gli Iron Maiden). Se posso dirti la mia, non avrei mai scelto di mettere in scaletta le canzoni di ‘Chinese Democracy’, sono state poco apprezzate da tutto il pubblico! Per il resto, organizzazione male, stand interni con file interminabili e tempi di attesa da posta in orario di punta. Invece tutto il pubblico dei fans è stato bravissimo, tutti si sono comportati benissimo, si divertivano ed erano positivamente affiatati; anche all’uscita tutti ordinati, calmi e rispettosi per il ritorno a casa’.

‘Concerto fantastico’, conferma Francesco, ‘e Axl cantava come nell’album! Ma ai chioschetti delle birre avevano due spine e due bariste… e 1000 persone attorno.. due ore per una birra! Ci volevano più di due ore per cambiare i soldi con le fiches…te lo potranno confermare tutti… E poi anche un’altra nota negativa, che solo da noi: i video sui maxischermi avevano due secondi di differita sul live!’

C’è anche chi pensa che il rischio  principale di questa reunion sia quella di perdere una fetta di pubblico importante, ovvero quella generazione che nei ‘nuovi’ Guns N’ Roses non riesce più ad identificarsi.

‘Negli anni Novanta i Guns N ‘Roses erano al top’, scrive Enrico sulla sua pagina Facebook, ricordando il concerto allo Stadio delle Alpi nel ’92, ‘ed erano riusciti a mettere d’accordo metal, thrash ed anche i punk: tutti eravamo convinti che c’era una sola parola per unire la scena, e cioè Rock N’ Roll!!! Oggi li vanno a vedere un po’ tutti, comprese quelle persone che questi generi non li hanno mai ascoltati, che non hanno neanche idea di chi li abbia mai suonati...In questo modo rischiano di perdere il seguito della ‘vecchia guardia’, che dai nuovi Guns, sempre più simili a una jukebox band, non si sente più rappresentata!’

 

Chris Holmes: il nuovo video ‘T.F.M.F.’ con footage del concerto al Motorbunch di Trieste

L’ex chitarrista degli W.A.S.P. Chris Holmes ha pubblicato il video di ‘T.F.M.F.’, brano tratto dall’album della sua nuova band, Mean Man, intitolato ‘Shitting Bricks’ e uscito nel 2015 per M & O Music.

Nel video sono inserite anche riprese del concerto che ha visto Chris Holmes con la sua nuova band live a Trieste lo scorso 16 luglio 2016 in occasione del 21° Motorbunch, il motoraduno che si tiene a Prepotto sul Carso.

Sono state inoltre aggiunte sei nuove date al tour che vede Chris Holmes e i Mean Man in Europa anche nel 2017! Gli show della nuova band di Chris Holmes includono almeno sette hit degli W.A.S.P., meet & greet e la possibilità per alcuni spettatori di raggiungere la band sul palco durante l’esecuzione di ‘I Wanna Be Somebody’.

CHRIS HOLMES:
www.facebook.com/ChrisHolmesMeanMan
www.facebook.com/ChrisHolmesOfficial
www.twitter.com/ChrisHolmes2012
www.instagram.com/chris_holmes_official
www.youtube.com/channel/UCqY4G7joYxIP20toprzfxpg
www.facebook.com/Holmes-sweet-Holmes-321322901390217

Guns N’ Roses: ma che fatica far sognare quest’Europa fragile e spaventata

Inutile nasconderlo: Freezine arriva davvero provata al tour europeo dei Guns N’ Roses, partito lo scorso sabato 27 maggio dallo Slane Castle nei dintorni di Dublino. Mai come in questo momento, infatti, l’Europa è come un solo, unico, grande Paese, dove ciascuna città, dal Nord al Sud, dall’Est all’Ovest, vive nella stessa condizione di spavento e fragilità, in uno stato di continua allerta e preoccupazione per i ripetuti e frequenti attacchi terroristici.

Guns N’ Roses @san Mamés, Bilbao, 30.5.2017 (C) Tom Hagen

Diciamoci la verità: non è certo questo il posto più adatto per accogliere il ritorno dei Guns N’ Roses, ovvero di quella band che ha fatto dell’Hollywood dream, del sogno e della capacità di sognare, la ‘mission’ di tutta la sua carriera.
Non è certo con questo stato d’animo, confuso e angosciato, che avremmo voluto accogliere Axl, Slash e Duff & Co.. Dopo aver seguito un anno di tour su e giù attraverso il globo, da Hollywood a Singapore, ci chiediamo come loro stessi si sentono, ora che sono arrivati nel Vecchio Continente, nel ritrovarlo in quest’atmosfera confusa e sinistra, all’esatto opposto della loro Paradise City.

Guns N’ Roses @Estadio Calderon, Madrid, 4.6.2017

Speriamo che le immagini degli spalti affollati dello Stadio di Madrid, quasi una doppia festa per la capitale dopo la vittoria della Champions, portino bene, e aiutino questo tour a prendere finalmente piede: anche in vista dell’evento dell’estate, in programma sabato 10 giugno all’Autodromo di Imola!

Rock Camp 2017: il bill completo con Warrior Soul, Fake Idols, Starsick System, Wardogs

Dopo l’annuncio della serata di venerdì 7 luglio, si completa il bill del Rock Camp 2017, la tre giorni rock/metal  organizzata da Rock Out X Project in programma il 7-8-9 luglio al campo sportivo di Trebiciano -Trieste ad ingresso gratuito.

Headliner della serata di sabato 8 luglio saranno i leggendari Warrior Soul, di ritorno a Trieste dopo l’evento dell’anno scorso a Prosecco. Prima si alterneranno sul palco anche Meant to Be dalla Croazia, Deck Janiels dalla Slovenia, Nuclear Aggressor da Gorizia, dal Friuli Starsick System e Fake Idols, e da Padova The Wankerss, post punk tra i nomi più caldi dell’underground europeo, con già in archivio un significativo numero di concerti in tutto il continente.

Domenica 9 luglio gran finale con tantissimi nomi tra cui Paz Manera, Old Roger’s Revenge, Elbow Strike e i Wardogs- Ramones Tribute band.

Warrior Soul
(C) Alex Ruffini

—– VENERDÌ 7 LUGLIO ——
15:15- 15:45 VULGAR SPEECH (Groove Metal, Pordenone)
16:00- 16: 30 N.M.N (Hard Rock, Slovenia)
16.45 – 17.15 ZIGOTA (Prog, Trieste)
17.30 – 18.10 URSUS’ ESCAPE (Death/Industrial Metal, Trieste)
18.25 – 19.05 RIVERWEED (Blues Rock, Treviso)
19.20 – 20.00 CONCRETE JELLY (Alternative Rock, Trieste)
20.15 – 20.50 T.R.U.S.T. (Cover, Trieste)
21.00 – 21.45 TSO (Alternative, Trieste)
22:00- 22: 30 SINHERESY (Symphonic Metal, Trieste)

Nuclear Aggressor
(C) Andrea Stoppa

—– SABATO 8 LUGLIO ——-
14:00 – 14:40 NUCLEAR AGGRESSOR (Thrash Metal, Gorizia)
14:45 – 15:10 GASMASKEN FABRIK 1942 (Techno Industrial, Gorizia)
15:50 – 16:40 BULLET PROOF (Thrash Metal, Bolzano)
16:55 – 17:45 DECK JANIELS (Aussie Metal, Slovenia)
18:00 – 18:45 GLORY OWL (Stoner Rock, Trieste)
19:40 – 19:45 FIST OF RAGE (Hard Rock, Monfalcone)
20:00– 20:45 STARSICK SYSTEM (Modern Hard Rock, Pordenone)
21:45 – 21:40 FAKE IDOLS (Hard Rock, Pordenone)
22:00 – 22:45 REBELHOT (Southern Rock, Como)
23:00 – 00:55 THE WANKERSS (Punk Rock, Padova) + WARRIOR SOUL (Punk Rock, U.S.A.)

Starsick System

——— DOMENICA 9 LUGLIO ———
12:45 – 13:15 CALIGO (Thrash Metal, Gorizia)
13:30 – 14:00 BIG BLACK WHALE (Metal, Trieste)
14:15 – 14:45 RAIN FALL (Glam Rock, Reggio Emilia)
15:50 – 16:25 SOUNDRISE (Crossover Prog, Trieste)
16:40 – 17:15 ANTIDEM (Psyco Metal,Trieste)
17:30 – 18:10 SONIC RIOT (Heavy Metal, Austria)
18:25 – 19:15 MOONCHILD (Iron Maiden TributeBand, Gorizia)
19:30 – 20:15 RAIN (Hard Rock , Bologna)
20:30 – 21:15 ELBOW STRIKE (Stoner, Trieste)
21:30 – 22:15 OLD ROGER’S REVENGE (Sludge, Trieste)
22:30 – 23:10 WARDOGS (Ramones Tribute band, Treviso)

Wardogs Ramones Tribute Band

Per maggiori informazioni e contatti sui socials:
Evento Facebook:
https://www.facebook.com/events/1005827362884236/

Pagina fb Rock Camp Summer Music Festival
https://www.facebook.com/rock.camp.summer.music.festival/

Gruppo Pubblico fb Rock Camp
https://www.facebook.com/groups/1573937122882343/

 

 

 

Rock Camp Day #1

Al via la seconda edizione del ROCK CAMP Summer Festival!
Il festival si terrà il 7 – 8 – 9 Luglio 2017 a Trebiciano, in mezzo al verde del Carso di Trieste. Il festival aprirà le porte Venerdì 7 Luglio alle 12:00. Dopo di che partirà uno ‘spara tutto Rock’ di 72 ore: concerti, spettacoli, after show party e dj set che dureranno fino all’alba di Lunedì 10 Luglio.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/1005827362884236/

VENERDI’ 7 LUGLIO:

15.15 – 15.45 VULGAR SPEECH (groove metal,PN)
16.00 – 16.30 N.M.N. (hard rock, SLO)
16.45 – 17.15 ZIGOTA (prog, TS)
17.30 – 18.10 URSUS ESCAPE (death industrial, TS)
18.30 – 19.15 RIVERWEED (blues rock, TV)
19.30 – 20.15 CONCRETE JELLY (alternative, TS)
20.30 – 21.15 T.R.U.S.T. (cover, TS)
21.30 – 22.15 T.S.O. (alternative, TS)
22.30 – 23.45 SINHERESY (symphonic metal, TS)

Ritorna l’UNICO Festival Rock a Trieste! 
Dopo il sorprendente successo della scorsa edizione, ritorna l’unico Festival Rock di Trieste, della durata di tre giorni, con la possibilità di dormire nel campeggio adiacente (anch’esso gratuito); il Rock Camp è un’importante vetrina per le band emergenti ma anche per i big della musica italiana ed internazionale.

Il Festival è giunto alla seconda edizione anche grazie al decisivo aiuto di molteplici partners commerciali che hanno creduto nel progetto dell’Associazione Rock Out X Project, un gruppo di persone con un’unica passione: la musica!!

L’ingresso al Camp è GRATUITO!!!

Un Festival Ecologico 
La location offre grandi spazi all’aperto, immersi nel verde dell’Altipiano Carsico, lontani dai centri abitati.
A disposizione del pubblico un parcheggio per i camper ed una grande area camping per le tende, inclusa di servizi igienici, docce e vigilanza notturna, tutto esclusivamente gratuito.
Ai motociclisti verranno riservate zone ‘bikers’ per parcheggiare le moto proprio nell’area centrale della festa!!
Verranno inoltre allestiti spazi ricreativi per bambini, ma anche per adulti ed amanti dell’abbronzatura, che potranno prendere il sole e rinfrescarsi nelle nostre piscinette.

Un Festival Cosmopolita
Il Festival ha carattere internazionale e cosmopolita.
Oltre ai migliori gruppi in circolazione disponibili nel territorio triestino, si esibiranno band provenienti dalla Croazia, dalla Slovenia, dall’Austria, dal Friuli Venezia Giulia, oltre che da altre regioni italiane.

Punti di Ristoro
Verranno allestiti palchi, gazebi, stand eno-gastronomici e vari punti di ristoro che offriranno di tutto e di più! Dalla colazione alle prime luci del mattino fino allo spuntino di mezzanotte!
Disponibili anche menù vegani.

Concorso per band Emergenti
Verrà indetto un concorso riservato a tutte le bands che si esibiranno al Festival.
Sarà il pubblico ad esprimere le proprie preferenze e decidere la band vincitrice.

 Google Maps

https://www.google.it/maps/place/Trebiciano+campo+sportivo/@45.677813,13.8132802,17z/data=!3m1!4b1!4m5!3m4!1s0x477b14d57b107561:0x8ea596944bd34e04!8m2!3d45.6778093!4d13.8154742

Per chi viene da Trieste seguendo la Superstrada o la camionale prendere il tratto E70 verso A4. Uscita Trebiciano – Opicina, girare a sinistra per la Strada Provinciale del Carso/SP1. Il Rock Camp si trova dopo circa un chilometro sulla destra.

Per chi viene dall’A4, continuare per il tratto E70 seguendo sempre le indicazioni per Trieste. Uscire a Trebiciano-Opicina verso Trebiciano/Prosecco (Strada Statale 202/SP35). Dopo circa 1 km svoltare a destra verso la Strada Provinciale del Carso/SP1. Il Rock Camp si trova dopo circa un chilometro, sulla sinistra, prima di entrare a Trebiciano.

BUS 39 Partenze da STAZIONE CENTRALE (2 tratte): Stazione Centrale – Via Ghega – Piazza Oberdan – Via Coroneo – Via Fabio Severo – Università – S. Cilino – Strada per Basovizza – Basovizza – Padriciano – Trebiciano – Opicina – Villa Carsia

Dresda: viaggio nel cuore oscuro dell’Europa anti-Islam

Spinta dalla passione per il viaggio, e dall’irrefrenabile curiosità per qualsiasi tipo di meta ‘alternativa’, arrivo finalmente a Dresda, capoluogo della Sassonia di 532.000 abitanti, situata a pochi km dal confine con la Repubblica Ceca. E’ un lunedì sera e di gente in giro non ce n’è molta: forse sono tutti indaffarati a preparare le valigie per il lungo ponte dell’Ascensione, o, più probabile, sono tutti incollati alla tv a guardare le immagini della strage alla Manchester Arena.

La Cattedrale nella Città Vecchia

Dresda è molto gettonata per la sua atmosfera elegante, nonché per la sua posizione geografica che la vede circondata da verdi vallate e castelli da fiaba. Ma nelle sue pieghe più profonde scorre una tale linfa di pulsioni violente e xenofobe che nel 2015 la città ha dato vita a Pegida (tradotto sarebbe ‘Patrioti Europei contro l’Islamizzazione dell’Occidente), il movimento anti-Islam che ogni settimana richiama nella piazza principale migliaia di manifestanti.

Un’immagine della spiaggia sul fiume Elba

Il fiume Elba taglia la città in due parti, che convivono l’una accanto all’altra facendosi ciascuna la propria vita- pur presentando caratteristiche molto diverse tra di loro.

Da una parte la Città vecchia-Altstadt con i suoi palazzi principeschi e ricchi di tesori d’arte, il suggestivo lungofiume dove si passeggia e si va a prendere il sole nei giorni d’estate, più una concentrazione pazzesca di teatri e auditorium dove la borghesia cittadina si ritrova la sera per andare a vedere gli spettacoli e l’opera.

Una bottega d’arte nella Città Nuova

Dall’altra parte del fiume c’è la Dresda alternativa della Città Nuova-Neustadt, il quartiere bohémien che pullula di pub e gallerie d’arte, popolato da hipster ed artisti. Si respira un’atmosfera rilassata, che rievoca Christiania e l’esperimento delle città ‘libere’: sempre che la libertà sia scegliere di vivere all’interno del proprio recinto, separati dal resto…

Una casa dipinta nella Groovestation della Città Nuova

Divisa tra l’Antico e il Nuovo, tra Sassone e Straniero, Dresda è un posto che riflette bene i contrasti e le divisioni dell’Europa odierna: fragile e sempre sul punto di spezzarsi in mille pezzi, proprio come una delle sue famose porcellane…

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