D.R.I.: giovedì 29 giugno al SubArt Festival di Kranj con i Deafness by Noise

I D.R.I. (Dirty Rotten Imbeciles) stanno per sbarcare in Europa con il tour in supporto alla loro ultima uscita discografica ‘But Wait… There’s More’ (Beer City Records, 2016).

Tra le date in programma c’è anche quella di giovedì 29 giugno al SubArt Festival di Kranj in Slovenia.
L’evento si terrà alla TrainStation SubArt e ad aprire la serata saranno i Deafness by Noise, hardcore band croata since 1991!

Giovedì 29 giugno 
D.R.I., Deafness by Noise 
@TrainStation SubArt, Kranj
Start: 19:00

Facebook event:
https://www.facebook.com/events/418163991850235/

Ticket: 15 €
https://www.on-parole.com/shop/view/d-r-i-9-subart-festival-kranj-29-06-2017-ticket

Only 50 ticket available for 22 € for:
D.R.I. June, 29 + Ratos de Porão July 3 https://www.on-parole.com/si/shop/view/d-r-i-ratos-de-porao-kranj-29-06-2017-03-07-2017-ticket

With 30 years, numerous EP’s and seven albums to their name, D.R.I. are revered as the creators of the crossover thrash sound that has served as a model for iconic bands like Suicidal Tendencies, Municipal Waste and Corrosion of Conformity. Their 2016 EP ‘But Wait There’s More’ on Beer City Records has cemented this legacy and fans can expect to hear tracks from this as well as ‘Dealing With It’, ‘Thrash Zone’, ‘Crossover’ & ‘Violent Pacification’ during their show.

Still actively touring and recording, the only thing that may have changed is that they’re a little older but time hasn’t gotten the best of the Dirty Rotten Imbeciles. With a reputation as one of the most intense live acts you will ever see, they are still thrashing just as hard and just as loud as ever, continually blowing away audiences all over the world with the unique & undeniable D.R.I. sound.

Deafness by Noise  are by far the finest Croatian, and surrounding territories, hardcore band. Founded in 1991 they have released 6 albums and 2 EP’s, and played over 1000 shows in the last 2 and a half decades.Deafness By Noise has also been the main support on a wide variety of tours with Biohazard, Sick Of It All, Rise Against, Suicidal Tendencies, Madball, Terror, Dog Eat Dog, Discipline, H2O, Pro-Pain and many more.

https://deafnessbynoise.bandcamp.com/

 

 

 

The Cult, House of Pain e Prophets of Rage al Rock Fest di Zagabria

Un festival a Zagabria in giugno, mentre tutti si sollazzano sulla costa? E’ la scommessa della Los Angeles Agency,  partita dall’idea di un festival ‘diffuso’, che si svolge in date differenti e coinvolge diversi luoghi della città: dalla Tvornica, dove mercoledì 7 giugno ci saranno i Ministry, al centro sportivo ŠRC Šalata dove il 26 e 27 giugno si terrà il Zagreb Rock Festival.

Una due giorni open air, il Zagreb Rock Festival si apre lunedì 26 giugno con Prophets of Rage, i leggendari House of Pain e i Black Peaks. Ed è grande ritorno martedì 27 giugno per The Cult, a distanza di otto anni dall’ultimo concerto a Zagabria che registrò il tutto sold out al Dom Sportova. In programma ci sono anche altri eventi, che verranno annunciati a breve.

Il Zagreb Rock festival sarà una buona occasione per ‘acchiappare’ i Prophets of Rage in uno dei pochi show full lenght del supercombo losangelino che vede in formazione Tom Morello, Tim Commerford e Brad Wilk dei Rage Against the Machine, Chuck D, DJ Lord dei Public Enemy e B-Real dei Cypress Hill. E poi spazio agli House Of Pain in tour con il loro ’25 Years of Jump Around’, ed ai Black Peaks, quartetto di Brighton che ha fatto parecchio parlare di sé con il debut progcore ‘Statues’ (Easy Life Records, 2016).

Non c’è gran bisogno di presentare The Cult, in tour con il loro ‘Hidden City’, decimo album della band britannica uscito l’anno scorso e prodotto da Bob Rock.

Biglietti in vendita da venerdì 3 marzo al prezzo di 200 kune, che è l’importo che resterà in vigore fino al 23 aprile. Dal 24 aprile al 26 giugno salirà a 220 kN e il giorno del concerto a 250 kN.

Friuli, al Festival di Majano arrivano i Litfiba

L’estate musicale del Friuli Venezia Giulia si avvicina e il Festival di Majano, storica rassegna ricca di eventi musicali di spessore nazionale e internazionale, iniziative culturali, sportive e artistiche, risponde come al solito presente, annunciando il primo grande nome musicale della 57° edizione. Sabato 22 luglio, all’Area Concerti Festival, con inizio alle 21.30, a scatenare il pubblico saranno i Litfiba, in quello che sarà l’unico concerto della band in Friuli Venezia Giulia parte del nuovissimo “Eutopia Tour”. Un grande ritorno quello della band che ha fatto la storia del rock italiano al Festival di Majano, che arriva a grande richiesta a distanza di due anni dal trionfale concerto del “Tetralogia degli Elementi Tour”. I biglietti per questo nuovo importante appuntamento musicale estivo saranno in vendita a partire dalle 11.00 di giovedì 2 marzo sul circuito Ticketone. Info e punti vendita su www.azalea.it .

Dopo le date primaverili già confermate nei palazzetti, a grande richiesta si aggiungono nuove tappe estive al tour dei Litfiba, pronti a tornare live con la loro trascinante energia per presentare dal vivo il loro ultimo disco “Eutòpia”. L’album “Eutòpia”, certificato disco d’oro, è disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Il disco, che ha esordito al terzo posto della classifica degli album più venduti in Italia e al primo posto della classifica dei vinili, è composto da dieci graffianti tracce in puro stile Litfiba, dove Piero Pelù e Ghigo Renzulli trattano diversi temi: dall’inquinamento all’estremismo religioso, passando per le vittime della ‘Ndrangheta ai nuovi media. Il disco è disponibile anche nella versione doppio vinile, dove sono presenti due bonus track strumentali: “Tu non c’eri”, scritta da Piero Pelù, e “La danza di Minerva”, scritta da Ghigo Renzulli.

I Litfiba, nascono a Firenze nel 1980. Nell’ottobre 1983 esce l’ LP “Eneide di Krypton” che portano in tour in Francia. Nella primavera del 1985 esce “Desaparecido”, il secondo album in studio, orientato su uno stile etno-wave rock e psichedelico, primo atto della trilogia dedicata alle vittime del potere. Nel dicembre 1986 esce “17Re” disco doppio in stile wave, sperimentale, etno, rock considerato uno dei dischi più innovativi e complessi della wave italiana. Successivo album della band è “Litfiba 3”(1988), lavoro che segna la fine della trilogia. Il 1990 vede l’uscita di “El Diablo” una svolta stilistica che orienta il sound della band verso l’hard-rock latino e che inaugura la mitica tetralogia degli elementi naturali, completata da “Terremoto” (1993), “Spirito” (1994) e “Mondi Sommersi” (1997). “Infinito”, del 1999, è invece l’album più venduto della band, con un milione di copie. A questo punto le tensioni fra Piero e Ghigo hanno il sopravvento, al termine del tour nei palazzetti Pelù decide di abbandonare i Litfiba dedicandosi alla carriera solista. Senza il suo storico frontman la band darà alla luce tre dischi: “Elettromacumba” (2000), “Insidia” (2001), “Essere o Sembrare” (2005). L’11 dicembre 2009 viene annunciata la tanto attesa reunion di Piero e Ghigo, che porta all’uscita di 2 nuovi brani “Sole Nero” e “Barcollo”. Seguirà il “Litfiba Reunion Tour”, in Italia e all’estero, ovunque un grande successo di pubblico. Nel gennaio 2012 è la volta di “Grande nazione” mentre del novembre 2016 è “Eutopia”, ad oggi ultimo album della band che i tanti fan potranno riabbracciare nelle date estive, inclusa quella del 22 luglio al Festival di Majano.

L’Exit sbarca sulla costa istriana, The Prodigy e Fatboy Slim al Sea Star Festival

Dopo tanta attesa l’Exit, il festival che ogni estate richiama migliaia di persone nella fortezza di Petrovaradin a Novi Sad in Serbia, sbarca sulla costa istriana. Il team, che già organizza altri eventi in Romania e Montenegro, arriva quest’anno per la prima volta in Croazia con il nuovo Sea Star Festival che si terrà al Resort Stella Maris di Umago il 26 e 27 maggio prossimi.

TICKETS

Early Bird (Solo fino al 28 febbraio) 39€ +b/f
Premium Camp- 28€ +b/f
Premium Plus Camp – 33€ +b/f

http://www.seastarfestival.com/it/

Ad aprire le danze venerdì 26 maggio arrivano da Fiume gli Urban & 4, a cui seguiranno i Dubioza Kolektiv, combo che unisce la musica folk ai generi hip-hop, reggae, dub e rock. Il palco s’infiammerà poi con The Prodigy, una delle band contemporanee più famose al mondo, le cui performance dal vivo sono entrate nella leggenda.

Ed anche Fatboy SlimPaul KalkbrennerModestep LIVE e gli australiani Pendulum DJ Set si sono aggiunti alla line up del festival.

Il Sea Star inizierà con una grande festa già giovedì 25 maggio e, come ogni party che si rispetti, terminerà con l’afterparty di domenica 28 maggio. La line up del Sea Star si completa con tante altre star, tra cui Elemental, Bad Copy, Brkovi, Artan Lili, Jonathan, High5 & Kukus, Kiša metaka, Krankšvester, Matter and Sassja.

 

 

Cripple Bastards, un pezzo di storia in arrivo al Tetris

Chi li ha visti dal vivo giura che sono una bomba! Sono di casa all’Obscene Extreme così come nel Sol Levante, eppure i Cripple Bastards non hanno mai suonato a Trieste…Tenetevi dunque pronti per sabato 25 febbraio, quando le porte del Tetris si spalancheranno per accogliere quest’autentico pezzo di storia che, sulla scena da quasi trent’anni, ha conquistato l’attenzione internazionale suscitando spesso anche feroci polemiche.

Mente e corpo del progetto è Giulio detto The Bastard, che lo ha fondato ad Asti nel 1988 con Alberto the Crippler, insieme a cui suonava dall’87. In quel periodo Giulio frequentava la scena metal/hc della ex Jugoslavia, in particolare Belgrado, ed è proprio lì che lui e Alberto si conoscono.

Ciao Giulio, benvenuto su Freezine! Questa è la prima volta che suonate a Trieste! La conoscete già, e quali pezzi porterete?
Ciao! Sì, conosco bene Trieste perché, essendo in parte cresciuto in Serbia, ci passavo spesso, e ogni tanto nei weekend mi ci portavano i miei genitori, specie negli anni ’80. Non lontano da lì abbiamo suonato qualche volta a Udine, Gorizia ed anche in Slovenia. Personalmente sono contento di suonarci perché la zona mi è sempre piaciuta, e perché è la città degli Upset Noise, band che ho sempre stimato e rispettato. La nostra scaletta attinge in modo abbastanza uniforme da ogni nostro album, in tutto sono ventisette brani che ripropongono un po’ tutta la storia dei CB! 

Chi c’è nella nuova line up?
Attualmente i C.B. sono: Giulio The Bastard – voce, Schintu The Wretched – basso (nella band dal 1998), Der Kommissar – chitarra (nella band dal 1999), Wild Vitto – chitarra (nella band dal 2014) e Raphael Saini – batteria dal 2014.

La vostra immagine si richiama spesso al cinema di genere anni ’70, da dove nasce questa passione?
Seguo il cinema di genere da quando ero bambino, in generale ho sempre collezionato e consumato film anni ’60/’70/’80 principalmente italiani, con preferenze su giallo, horror, western, polizieschi e drammatici. 

E il cinema ricorre spesso nella storia dei Cripple Bastards, nel bene ed anche nel male: una loro performance all’Open Hands Festival è stata interrotta a bottigliate dal pubblico, offeso da una frase (‘le donne sono tutte puttane’, ndr) presa da ‘Frenzy’, noto film di Alfred Hitchcock del 1972. Così come la figura del ferocissimo Tomas Milian/Giulio Sacchi di ‘Milano odia: la polizia non può sparare’ (1974) si collega a ‘Misantropo a senso unico’, considerato ancora oggi il disco manifesto della band.

Oltre ai Cripple Bastards, Giulio da alcuni anni gestisce anche la F.O.A.D Records, storica etichetta specializzata in trash e hc.
‘La F.O.A.D.’, racconta Giulio, ‘è stata fondata dal mio amico Marco Garripoli di Torino, inizialmente era una fanzine, poi si è sviluppata anche come label partendo dalle cassette e proseguendo con uscite su CD. Nel 2008 dopo un periodo passato insieme a lavorare – Marco mi aiutava a tenere il merch dei CB ai concerti, cosa che fa tutt’ora- abbiamo deciso di unire le forze e trasformare la F.O.A.D. in un’attività a tempo pieno, arrivando a due uscite al mese e dando la precedenza al nostro supporto preferito, il vinile. Le cose si sono evolute nell’arco del tempo, siamo arrivati a lavorare con band come Terrorizer, Cryptic Slaughter, Discharge, Wehrmacht, Raw Power, Bulldozer, DRI e molti altri. Nel 2013 Marco ha lasciato l’etichetta e al suo posto è entrato Luca, anche lui amico storico e supporter dei CB da moltissimo tempo. Ad oggi siamo arrivati a più di 120 dischi pubblicati e uno standard di due uscite al mese.

I Cripple in tour in Giappone

Parliamo un po’ dell’ultimo tour…
Sì, qualche mese fa siamo stati per la seconda volta in tour in Giappone! E’ una delle nostre mete preferite sia per l’entusiasmo e l’affiatamento del pubblico, sia per il livello qualitativo incredibile delle loro band, dall’hardcore al metal a qualsiasi altro genere. Ogni serata è stata grandiosa, con tanta gente e la possibilità di dividere il palco con alcuni tra i miei gruppi preferiti. Poi il fattore amicizia e rispetto da parte di chi organizza e chi segue una band come noi, lì è qualcosa di veramente unico.

Ed ora? Quali progetti avete per il 2017?
Stiamo lavorando all’album nuovo e a un cofanetto definitivo che raccoglie tutti i nostri singoli/split e un mucchio di materiale inedito ‘d’epoca’. Entrambi dovrebbero uscire nel 2018 per il nostro trentesimo anniversario.

 

U.K. Subs, T.V. Smith @ Rock Town, Cordenons (PN), 11.2.2017

di Matteo Trevisini

Charlie Harper non è un personaggio della sitcom ‘Due uomini e mezzo’, Charlie Harper è un arzillo vecchietto di 72 anni, Charlie Harper era un rocker inglese prima, un hippie e poi ancora un mod, Charlie Harper è diventato un punk alla tenera età di 32 anni ed è lì nel 1976, in quel mondo ancora in fasce, che ha trovato imperitura memoria nei libri di storia della musica.

Charlie Parker from U.K.Subs @Rock Town, Cordenons (Italy), 11.2.2017, ph. by Matteo Trevisini

Charlie Harper è il leader indiscusso degli U.K. Subs, uno dei primi gruppi della scena punk inglese nonché uno dei più duraturi. Nell’anno di grazia 2017 gli U.K. Subs girano ancora il mondo imperterriti…insieme a lui il fedele bassista Alvin Gibbs (ex Cheap and Nasty, Urban Dogs), il nuovo chitarrista Steve Straughan (ex Hi-Fi Spitfires e The Angelic Upstarts) ed il tatuato drummer Jamie Oliver (ex Anti-Product tra gli altri…). Continua la lettura di U.K. Subs, T.V. Smith @ Rock Town, Cordenons (PN), 11.2.2017

Musica live, Trieste: la Sala Tripcovich accende il dibattito sulla mancanza di spazi

Occhi puntati sulla musica live a Trieste, anche dai profili Facebook e sulle pagine de ‘Il Piccolo’, dopo l’esplodere della polemica relativa alla Sala Tripcovich ed alla sua futura demolizione. Risalta così ancora di più, e sotto gli occhi di tutti, l’evidenza della mancanza di luoghi in città dove organizzare eventi di ogni genere musicale: su Freezine ne abbiamo parlato negli articoli qui sotto:

Trieste, il rock all’attacco: ‘Servono più spazi per la musica dal vivo’

Musica live, a Trieste una sala più grande ‘se pol’…e si deve!

Con l’occasione Il Piccolo del 9.2.2017 rilancia anche un vecchio -ma non poi così tanto – progetto di un contenitore poli-funzionale lanciato nel 2009 con il nome di Nuova Tripcovich sul modello del Deposito Giordani (la cui sede a Pordenone nel frattempo ha chiuso i battenti). Sempre sullo stesso numero pubblica anche una serie di interviste ai cittadini che sottolineano ancora una volta la carenza di spazi in città per eventi musicali, e c’è anche chi auspica l’utilizzo della Sala Tripcovich come ‘succursale’ cittadina del PalaRubini.

http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2017/02/09/news/le-ruspe-sulla-tripcovich-emarginano-dipiazza-1.14850041?ref=hfpitsel-1

Ma qual è l’opinione dei gruppi musicali? Lo abbiamo chiesto ai Concrete Jellÿ, astro nascente della scena rock triestina, che così ci hanno risposto: ‘Negli ultimi due anni siamo riusciti, non senza difficoltà e impegno, a suonare quasi ogni settimana in locali, club e music bar del Nord Est e soprattutto fuori dall’Italia, e anche se la nostra gavetta va ancora avanti, possiamo dire di aver maturato una certe esperienza sul movimento musicale underground. Ai nostri esordi Trieste ci era sembrata un’isola felice: c’erano i locali per i ‘grandi’ come Tetris, Naima e Etnoblog, club per i ‘medi’ come il Round Midnight, il Rock Out, ed infine bar e pub che eroicamente davano ai gruppi emergenti la possibilità di suonare. Due anni dopo abbiamo suonato praticamente in ciascuno di questi locali. Trieste è ancora l’isola felice? No, nei due anni successivi i locali che ospitavano concerti rock sono caduti come mosche sotto i colpi delle denunce dei vicini, ordinanze anti movida e mancate occasioni. Mentre prima riuscivamo a garantirci un concerto a Trieste al mese, adesso abbiamo più facilità a trovare date in Europa che nella nostra città. I musicisti e i musicofili però non si sono certo arresi, ci teniamo a ricordare il nuovissimo MushrooM bar, che con il giusto sostegno della comunità potrebbe diventare un nuovo punto di riferimento underground, e la purtroppo breve parentesi New Life, avventura abortita dai soliti problemi di lungimiranza di un gestore. Sinceramente siamo stufi di dover definire ‘eroi’ o ‘folli’ coloro i quali danno ancora alle band come noi la possibilità di fare un po’ di casino. Le proposte sono sempre le stesse da anni, Porto Vecchio, zone industriali, non importa dove, noi ci impegniamo a mettere la musica, ma c’è davvero la voglia di creare una scena musicale vera e propria o vogliamo continuare a organizzare serate una tantum solo per farci fare il video patinato da mostrare ai parenti e alle fidanzate?’

 

Musica live, a Trieste una sala più grande ‘se pol’…e si deve!

di Matteo Trevisini

Spiace dirlo…ma Trieste non è una città ‘rock’ come ad alcuni piace ripetere…Il tutto è in mano alla buona volontà dei singoli senza un aiuto concreto delle istituzioni.
Pur avendo un invidiabile numero di gruppi in ogni genere musicale esistente, di cui molti di essi con una proposta di qualità eccelsa, la situazione di contorno è in stallo perenne da un bel po’. Ottime band e una scena in fermento che si rinnova e cambia pelle in continuazione, con tanti appassionati che si ‘sbattono’ per organizzare eventi, concerti e serate per tenere viva questa scena…e quindi? dove stanno i problemi?
La situazione di stallo riguarda gli spettatori ma soprattutto la mancanza di luoghi dove organizzare eventi di ogni genere musicale. A voler esser pignoli negli ultimi tempi la scelta è perfino peggiorata con la chiusura di posti underground ma di prestigio, come ad esempio l’Etnoblog.

In città c’è il Tetris, rimasto l’ultimo baluardo dei club underground, che anche in questa stagione sta riempiendo il suo cartellone con nomi di artisti italiani ed internazionali in ambito metal, hardcore ma anche alternative, pop e perfino reggae. Ci sono le associazioni, come Trieste Is Rock ed il Rock Out X Project, che lottano quotidianamente per portare in città artisti di valore, scontrandosi proprio con la mancanza di spazi dove poter organizzare l’evento senza andare sotto e perderci dei soldi…e come loro ci sono anche altre realtà e locali dove vengono organizzati concerti (molti dei quali ad ingresso rigorosamente gratuito!).

Alla fine, quando i concerti arrivano, gli spettatori autoctoni sono sempre ed inesorabilmente gli stessi, ed i biglietti venduti devono per forza passare per i fans venuti da fuori per avere dei risultati soddisfacenti alle volte solamente per andare in pari. Che sia un concerto di livello oppure il live di qualche band underground, le facce – gira e rigira – sono sempre quelle. Non si può nemmeno dire che il ‘possibile’ pubblico non venga a conoscenza degli eventi in quanto con l’aiuto fondamentale dei social media la pubblicità è facile, economica e fruibile a chiunque abbia un profilo Facebook: dal piccolo evento unplugged in un bar rionale ai megashow di star storiche allo stadio Rocco o al PalaTrieste, la scusa ‘…ah, no savevo…’ è poco credibile.

Lo ‘zoccolo duro’ c’è e c’è sempre stato: quello che è presente, che è parte attiva perfino ai banchetti del merch per supportare i gruppi e questa, seppur esigua, rappresentanza DEVE avere dei luoghi di aggregazione di livello almeno decente: perché è giusto che sia così, perché Trieste, seppur provinciale, è un capoluogo, e una città grande DEVE possedere delle strutture adeguate a certi tipi di concerti come in ogni altra città europea che si rispetti (…dove già esistono da decenni!).

A Trieste manca ora più che mai una sala concerti (…ma nulla vieta che sia polivalente!) con una capacità adeguata per poter organizzare concerti di artisti medio/grandi (500/1500 spettatori), ed è qui che dovrebbe intervenire il Comune ‘regalando’ alla città un luogo di prestigio in ambito pop/rock e dando poi la struttura in gestione alle realtà associative già presenti, in modo da formare un cartellone musicale che a Trieste purtroppo manca. Ormai è già da qualche anno che la Slovenia arranca e gli artisti che una volta passavano regolarmente ora si sono diradati…approfittiamone!
Il bacino d’utenza è vasto se l’artista è appetibile! Lubiana – ad esempio – ha delle strutture invidiabili (giusto per fare un nome, il Kino Siska!)… e la nostra città perché non può averne dello stesso livello? A Trieste non si può pensare di poter utilizzare solamente il teatro Miela (…con notevoli costi di per organizzare concerti!) e null’altro…DEVE esserci un’alternativa!

La scena dell’underground triestino, dopo tanti sforzi organizzativi quasi sottotraccia, merita di avere degli impianti dove poter creare, senza cappi al collo economici, eventi artistici di ogni genere.
Ma in questa crescita futura è palese che il pubblico deve fare la sua parte (…quella fondamentale su cui si poggia tutto il discorso!), alzando il posteriore e cominciando a tornare ai concerti che passano in città. Poiché negli ultimi dieci anni di date importanti ne abbiamo viste parecchie (senza soffermarci su nomi blasonati come Pearl Jam, Bruce Springsteen o Iron Maiden), non vorrei che tornassimo al ‘vuoto cosmico’ degli anni ’80 e ’90, quando per vedere qualche buon concerto bisognava regolarmente macinare centinaia di chilometri con l’auto.

Happy Birthday Axl Rose!!!

Tante volte mi son chiesta quale segreto si nasconde dietro il sorriso di Axl Rose, frontman dei riuniti Guns N’ Roses che il prossimo 6 febbraio compirà 55 anni.
Un sorriso inafferrabile, per certi versi misterioso, con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così, tanto per dirla alla Paolo Conte… un sorriso che un giorno mi piacerebbe vedere anche sul grande schermo, magari nei panni di un villain in un sanguinolento film di Quentin Tarantino.

(C) Katarina Benzova

…e quel sorriso? ecco le due risposte più ‘pazze’ che sono riuscita a trovare:

Risposta N.1 : Vissuto per anni sotto le sembianze di ranocchio, deriso e trattato male da tutti, W. Axl Rose è in realtà un Principe tramutato da un incantesimo malvagio. A liberarlo è giunta in suo aiuto una bellissima Principessa dalle lunghe chiome bionde e grandi occhi azzurri.

Dopo i suoi baci, il ranocchio non soltanto è tornato ad essere il Principe che tutti ricordano, alla guida di un regno da oltre 100 milioni di dollari -solo per le date nordamericane-, ma pronto a lanciarsi anche in nuove e mirabolanti avventure per aiutare gli AC/DC, rimasti ‘orfani’ di Brian Johnson alla vigilia del tour.

(c) Katarina Benzova

Risposta N.2 : Nei ritratti di famiglia, si sa, il Padre sorride raramente. La figura paterna deve ispirare forza, autorevolezza, affidabilità: quando i figli sono numerosi, anche le responsabilità aumentano, quindi ecco che di tempo per sorridere ne resta poco.

Ecco, anche se figli ufficiali per ora non risultano, Axl Rose è già Padre: è un Padre per i suoi soci e compagni di mille avventure, è un Padre per le belle ragazze di cui si circonda, è un Padre per i suoi fans che lo venerano da un emisfero all’altro del pianeta… lo è anche per chi ha scritto questo pezzo…!
Happy F***** B-day Axl Rose!!!

Axl con una fan a Santiago del Cile

 

The Offspring, le superstar del punk rock tra i primi nomi del Lignano Sunset Festival

Non si è ancora spento l’eco del doppio annuncio dei live in Friuli Venezia Giulia dei Dream Theater e Airbourne che Lignano Sabbiadoro presenta oggi la prima edizione del Lignano Sunset Festival, annunciando il primo strepitoso nome del suo calendario e attestandosi così da subito come una delle rassegne più importanti dell’estate musicale italiana e internazionale. Venerdì 4 agosto lo Stadio Teghil di Lignano Sabbiadoro ospiterà le super star del punk rock mondiale THE OFFSPRING, per l’unico concerto nel Nord Est del mini tour di tre date della band che ha fatto la storia di questo genere musicale, al grande ritorno live in Italia. L’evento sarà ulteriormente arricchito da due special guest d’eccezione che verranno annunciati prossimamente, una data da segnare sul calendario per tutti gli amanti della musica rock e non solo. I biglietti per il concerto, organizzato da Città di Lignano Sabbiadoro e Zenit srl, in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Agenzia PromoTurismoFVG Music&live e Hub Music Factory e inserito nel Lignano Sunset Festival – rassegna di grandi concerti alla prima edizione, che vedrà nei prossimi giorni svelato il suo calendario completo – saranno in vendita a partire dalle 11.00 di venerdì 3 febbraio sul circuito Ticketone. Info, prezzi e punti vendita su www.azalea.it .

HubMusicFactory è lieta di annunciare il ritorno di The Offspring in Italia per tre straordinari appuntamenti ricchi di sorprese, all’interno di un tour europeo che li vede protagonisti in alcuni dei maggiori festival del continente. Dopo l’enorme successo dei concerti della scorsa estate a Milano e Rimini, torna in Italia una delle band di maggior richiamo per tutti gli amanti del punk-rock; l’anno scorso infatti si è registrato un sold-out clamoroso all’appuntamento di Rimini e numeri da capogiro su un palco importante come quello del Market Sound di Milano.

The Offspring, esplosi negli anni ’90, sono una delle band che ha portato il genere punk rock al grande pubblico, restando sulla cresta dell’onda per quasi trent’anni di onorata carriera. Dexter Holland (voce, chitarra), Noodles (chitarra), Greg K (basso) Pete Parada (batteria), danno vita al progetto nel 1989 e raggiungono il successo planetario con l’album “Smash”, il disco più venduto di sempre prodotto da un’etichetta indipendente, Epitaph, con 14 milioni di copie vendute, un successo planetario ancora oggi.
Da lì la band non si è più fermata: più di 1100 show sui palchi di tutto il mondo, più di 40 milioni di album venduti e numerose hit indelebili nella storia del rock tra cui “Self Esteem”, “Come Out And Play (Keep ‘Em Separated)”, “The Kids Aren’t Alright” e “You’re Gonna Go Far, Kid”. Fin dal primo album-studio lo stile musicale della band è chiaro: chitarre potenti, avvolte da occasionali riff surf ed un timbro vocale alto, tra l’urlato ed il cantato, con una base melodica. “Smash” invece si differenzia dall’intera produzione musicale del gruppo in quanto presenta riff più pesanti, e tempi più lenti. E proprio come lo scorso anno, The Offspring avranno degli ospiti d’eccezione che condivideranno il palco con loro in tutte e tre le date. Una notizia che farà sicuramente felici i tanti fan della band che accorreranno a migliaia il prossimo 4 agosto a Lignano anche da fuori regione e dalle vicine Austria, Slovenia e Croazia. Dopo Tiziano Ferro, Dream Theater e Airbourne, Lignano Sabbiadoro si conferma capitale della grande musica anche per l’estate 2017. Tutte le info su www.azalea.it .

Blog|Rock|Metal| Festival