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Heavy Psych Sounds Fest Trieste: la line up giornaliera del festival!

Rocket Panda Management presenta

HEAVY PSYCH SOUNDS FEST TRIESTE 2024

@ Teatro Miela Bonawentura, Trieste

TRIESTE “Weekend + Single Days” https://www.miela.it/spettacoli/heavy-psych-sounds-fest-italy-2024/

Venerdì 3 Maggio

MONDO GENERATOR-UFOMAMMUT-KADABRA-WITCHTHROAT SERPENT-1782-TANKZILLA + Afterparty con dj Stoner

Sabato 4 Maggio

BONGZILLA-NIGHTSTALKER-MR.BISON-JOSIAH-THE CLAMPS-BUSS + Afterparty con dj Stoner

Lili Refrain @Teatro Miela, Trieste, 1.3.2024

‘𝑫𝒆𝒗𝒐 𝒂𝒔𝒔𝒐𝒍𝒖𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒕𝒐𝒓𝒏𝒂𝒓𝒆 𝒂 𝑻𝒓𝒊𝒆𝒔𝒕𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒗𝒊𝒔𝒊𝒕𝒂𝒓𝒍𝒂 𝒄𝒐𝒏 𝒄𝒂𝒍𝒎𝒂’: lo ha ripetuto più di una volta 𝐋𝐢𝐥𝐢 𝐑𝐞𝐟𝐫𝐚𝐢𝐧, sia durante che dopo la suggestiva 𝑝𝑒𝑟𝑓𝑜𝑟𝑚𝑎𝑛𝑐𝑒 che l’ha vista salire sul palco del 𝐓𝐞𝐚𝐭𝐫𝐨 𝐌𝐢𝐞𝐥𝐚 nell’ambito della rassegna ‘Protagoniste’.

Dopo averla conosciuta a Lubiana, dove si è esibita a febbraio nella sala piccola del Kino Šiška, decidiamo di tornare questa volta a Trieste, curiosi di vederla alla prova in un contesto diverso. Caratterizzato da un pubblico molto più tranquillo, prevalentemente seduto sulle sedie, e senza un gruppo di spalla utile ad ‘accendere’ l’attesa.

Quello di Lili Refrain è un vero e proprio viaggio sonoro durante il quale l’artista guida con passo deciso gli spettatori alla scoperta della parte più oscura che ciascuno cela dentro di sé. Dalla voce ai tamburi, attraverso la tecnica della loop station, ogni strumento diventa il fido partner in crime con cui affrontare gli ostacoli disseminati lungo il cammino.

Non è facile trovare un personaggio capace di sprigionare un’aura così sacrale ed al tempo stesso anche ad intrattenere e divertire: Lili ci riesce, il suo tutorial sulle tecniche da lei utilizzate durante lo show è un quarto d’ora di puro cabaret che riesce a riscaldare l’atmosfera in breve tempo.

Al centro del concerto sono stati soprattutto i brani tratti da ‘Mana’, l’ultimo lavoro uscito nel 2022 via Subsound Records. Traducibile come ‘forza interiore’ o ‘forza della vita’, è l’album che ha consacrato l’artista romana a livello internazionale, portandola alla conquista del Roadburn Festival, Leipzig Gothic Treffen ed altri palchi prestigiosi del circuito underground europeo.

Ad applaudirla al Miela un nutrito pubblico decisamente trasversale: dagli appassionati del movimento 𝑑𝑎𝑟𝑘 ai metallari, tutti in qualche modo ‘contagiati’ dalla sua prorompente energia. Alla fine della serata c’è stato anche il tempo di scambiarci quattro chiacchiere, con la promessa di rivederci al più presto….naturalmente a Trieste!

Animaux Formidables in arrivo al Teatro Miela, Beat On Rotten in apertura!

ANIMAUX FORMIDABLES

Venerdì 29 Marzo h. 21:30 Teatro Miela, Trieste

Ingresso € 10,00—–Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) da lunedì a venerdì dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com

Venerdì 29 marzo arrivano al Teatro Miela di Trieste gli Animaux Formidables, l’originalissimo e misterioso gruppo rivelazione di X Factor. In apertura di serata ci saranno i BEAT ON ROTTEN WOODS: dopo sei magnifici anni di famiglia allargata Mace (voce, beatbox, loop station) e Rob (chitarra) tornano in duo. Rock elettronico con influenze industrial, blues, grunge e basi beatbox miscelate con la loop station. STAY ROTTEN!!!

I due musicisti, coppia sul palco e nella vita, hanno volto e lineamenti sempre celati da due maschere da gatto in latex. Non si sanno i loro veri nomi, si fanno semplicemente chiamare Mister Formidable e Mrs Formidable. Di loro si sa solamente che sono originari di Torino, che hanno rispettivamente 44 e 35 anni e che hanno chiaramente dimostrato che si può partecipare a un talent televisivo senza scendere a compromessi. La loro esplosiva miscela musicale di glam, blues e rock’n’roll e il loro bizzarro modo di presentarsi sul palco hanno fatto esclamare a Morgan, dal tavolo dei giudici durante le audition: ‘Voi siete oltre’, facendoli poi entrare nel suo team. Forse troppo estremi e eccentrici per un pubblico televisivo, vengono eliminati nel primo live. Ma il programma è stato un trampolino di lancio per il loro tour dal vivo e dopo settanta concerti tra club e festival nell’ultimo anno, il duo di musica garage fuzz noise per chitarra percussioni e voce torna sui palchi d’Italia e d’Europa, e anche su quello del Miela di Trieste, con il Glitter Tour ’23-24.
Il loro debut album ‘We Are All Animals’ (Godown Records, 2023), registrato in studio con la supervisione di Marco Fasolo (Jennifer Gentle), è stato accolto dalla stampa come una tra le più interessanti uscite discografiche del panorama indipendente italiano. Grazie al successo di critica e pubblico e alla recente ribalta televisiva, gli Animaux Formidables tornano ora alla loro dimensione preferita: il palco e le loro anticonformiste e scatenate esibizioni dal vivo. Gli Animaux Formidables hanno d’altronde già ampiamente sorpreso il panorama musicale italiano per coraggio e intraprendenza musicale, facendo sì che ‘We Are All Animals’ risulti essere album più interessante del 2023.

Lili Refrain: la polistrumentista in concerto venerdì 1 marzo al Miela per ‘Protagoniste’

Venerdì 1 Marzo alle 21 al Teatro Miela di Trieste nell’ambito della rassegna Protagoniste 2024 ci sarà Lili Refrain. Polistrumentista, compositrice e performer con base a Roma e attiva da tempo nel circuito musicale underground, si è imposta grazie ad una forte componente performativa, una vena altamente rituale ed evocativa ed uno stile unico grazie alle continue stratificazioni di suoni che mescolano generi musicali diversi.

Ingresso € 10,00

Abbonamento a tutta la rassegna PROTAGONISTE €120,00 (16 spettacoli) oppure a 5 spettacoli a scelta € 50,00

Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.

online: https://www.vivaticket.com/it/ticket/lili-refrain/229926

Utilizza la chitarra elettrica, le percussioni (come il tamburo giapponese taiko), il sintetizzatore e le espressioni vocali dal throat singing alla lirica, sovrapponendo il tutto in tempo reale attraverso una loop station e senza utilizzare alcun computer o tracce preregistrate. L’atmosfera che evoca copre ampi territori sonori combinando trame minimaliste, folk, psichedeliche, blues, metal, liriche. I suoi brani sono intrisi di energie rituali e le sue esibizioni dal vivo sono un’esperienza viscerale e catartica che guida l’ascoltatore attraverso un atto ipnotizzante e indimenticabile. Negli anni, ha avuto un’intensissima attività live in Italia e Europa e ha pubblicato vari album ed EP.


Grazie alla sua perseveranza nel proporre il suo progetto artistico originale e di forte impatto, dopo l’uscita del suo quinto album ‘MANA(Subsound Records – 2022), Lili Refrain è approdata sui palchi dei più prestigiosi festival europei come Roadburn, Hellfest, Desertfest, Inferno, Motocultor e molti altri, rivelandosi come l’astro nascente della ritualità archetipica. La sua performance dal vivo riesce ad arrivare molto in profondità a livello comunicativo mostrando una potenzialità e una forza espressiva capaci di raccogliere e polarizzare attenzioni e curiosità. Non fare uso di un linguaggio verbale semantico, la porta a non avere confini linguistici e questo le permette di non avere limiti o condizionamenti geografici come potrebbe capitare in altri contesti.

Ad inizio 2023, un lungo tour di tre mesi l’ha vista impegnata in tutta Europa e UK assieme ai leggendari HEILUNG che se ne sono innamorati assistendo alle sue performance dal vivo e, subito dopo, ha seguito la storica band dei THE CULT come support act nel loro tour Europeo.

A novembre ha chiuso l’anno unendosi ai DEATH CULT per il loro tour commemorativo ’83-23′ nel Regno Unito/Irlanda.

Heavy Psych Sounds Fest Trieste 2024: dentro anche Buss, Witchthroat Serpent e Josiah

I local heroes BUSS, i doomster francesi WITCHTHROAT SERPENT e il power trio acid rock JOSIAH sono i nomi che vanno a completare la line up del Heavy Psych Sounds Fest Italy Trieste 2024. Il festival, costruito come una vera e propria ‘miniserie’ che si svolge regolarmente in diverse città europee e anche negli Stati Uniti, sbarca quest’anno per la prima volta a Trieste, dove si terrà al Teatro Miela nelle due serate consecutive in programma venerdì 3 maggio e sabato 4 maggio 2024.

A Trieste il festival viene organizzato dalla Heavy Psych Sounds Records insieme alla crew del Rocket Panda Management, che organizza oramai da anni la maggior parte degli eventi stoner e heavy psych a Trieste e dintorni, oltre al festival musicale estivo StonerKras Fest.

Ven 3 Maggio Start: 17:00

Sab 4 Maggio Start: 17:00

Teatro Miela, Trieste

Ingresso alle due serate € 50,00.

Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. 

online www.vivaticket.com

LINE UP:

BONGZILLA

MONDO GENERATOR

UFOMAMMUT

NIGHTSTALKER

KADABRA

1782

JOSIAH

WITCHTHROAT SERPENT

MR. BISON

THE CLAMPS

TANKZILLA

BUSS

Lili Refrain in concerto al Teatro Miela per Protagoniste 2024

Presentata al Teatro Miela di Trieste la rassegna PROTAGONISTE 2024:

16 imperdibili spettacoli tra teatro, musica e incontri

La rassegna, forte del successo della scorsa stagione, si ripresenta con un ventaglio di nuove proposte ancora più varie e numerose, a riprova del vivace e generoso desiderio di esprimersi che accomuna le nostre attrici, autrici, registe di diverse generazioni. Sguardi di donne, declinati in stili e linguaggi diversi, per accompagnarci in un’analisi acuta e divertita dell’attualità umana nelle sue tante sfumature e da angolazioni così diverse da andare ben oltre alle problematiche di genere. 

Venerdì 23 e sabato 24 feb, ore 20.30 A LITTLE BIRD TOLD ME un progetto Artifragili con Romina Colbasso e Veronica Dariol drammaturgia Davide Rossi aiuto regia Alejandro Bonn musiche originali Davide Rossi una produzione G.O.A.P. (Centro Antiviolenza di Trieste), Artifragili e Bonawentura Due giovani donne, la vecchia casa della nonna da svuotare. Soprammobili impolverati, scatoloni, vestiti, fotografie: cosa si tiene e cosa si scarta? È difficile decidere cosa fare quando si maneggiano i ricordi della propria infanzia. Ma saranno proprio quegli oggetti, quelle inezie, a diventare indizi di una storia di indicibile violenza. Partendo dal testo “Una giuria di sole donne” di Susan Glaspell, la compagnia Artifragili indaga il corpo di dolore che si tramanda da generazioni, di donna in donna, e le radici della violenza di genere, immaginando una soluzione che passi dalla sorellanza.

Lunedì 26 feb, ore 20.30 MAYAKA NAKAGAWA MY FAVORITE CHOPIN pianoforte Il nuovo progetto discografico della 2R Studio Produzioni Multimediali interamente dedicato alle musiche di Frederik Chopin interpretate della pianista Mayaka Nakagawa, diplomata all’Università Musicale di Tokyo con una borsa di studio speciale per studenti dotati e all’Accademia Pianistica ”Incontri col Maestro” di Imola. La Nakagawa è un’interprete chopeniana di rara bravura e sensibilità. Semifinalista, poco più che ventenne, allo Chopin di Varsavia è oggi anche allieva all’Accademia di Imola, di Ingrid Fliter, interprete chopeniana per eccellenza premiata con la medaglia d’argento allo Chopin di Varsavia. La Collaborazione tra 2R Studio Produzioni Multimediali e la Steinway&Sons FVG di Lorenzo Cerneaz vede ancora una volta insieme le due realtà sul territorio in questo progetto discografico e nel sostegno di giovani talenti musicali provenienti dalle più prestigiose Accademie pianistiche internazionali. 

Venerdì 1 mar, ore 21.30 LILI REFRAIN CONCERTO Polistrumentista, compositrice e performer con base a Roma e attiva da tempo nel circuito musicale underground. Utilizza chitarra elettrica, voce, percussioni e sintetizzatori, sovrapponendoli in tempo reale attraverso una loop station. L’atmosfera che evoca copre ampi territori sonori combinando trame minimaliste, folk, psichedeliche, blues, metal, liriche, senza utilizzare alcun computer o tracce preregistrate. I suoi brani sono intrisi di energie rituali e le sue esibizioni dal vivo sono un’esperienza viscerale e catartica che guida l’ascoltatore attraverso un atto ipnotizzante e indimenticabile. Sui palchi dei più prestigiosi festival europei si è rivelata come l’astro nascente della ritualità archetipica tanto che, recentemente, la storica band The Cult e i leggendari Heilung se ne sono innamorati e l’hanno voluta in apertura delle date dei loro rispettivi tour. 

Sabato 2 mar, ore 20.30 ESAGERATE! Più che un aggettivo un’esortazione di Cinzia Spanò e Paola Giglio con Cinzia Spanò aiuto regia Valeria Perdonò Una stand up comedy che intrecciando numeri, dati, storia, sacro e profano, vuole dimostrare come non siano le donne ad essere esagerate, ma sia il mondo ad esserlo. Chi meglio di Cinzia Spanò, fondatrice e presidente di “Amleta”, che da anni opta per il buon umore come scelta consapevole e l’attivismo femminista come missione di vita, può smascherare i tanti i pregiudizi figli di una cultura maschilista e patriarcale lunga 3000 anni? Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non si è sentita dire: “esagerata!”. Un debutto triestino per uno spettacolo che è anche un divertito invito: “Visto che ci definiscono esagerate allora perché non esserlo davvero?” Un corso di “esageranza” che intende divertire, indignare e soprattutto mettere i puntini sulla i. Anzi sulla ə! 

Mercoledì 6 mar, ore 20.30 DUO BIONDI e BRUNIALTI Note di donna degne di nota CONCERTO Paola Biondi e Debora Brunialti pianoforte a 4 mani Anna Maria Sollima musicologa Musiche di: Lili Boulanger, Amy Beach, Clara Schumann, Cécile Chaminade, Fanny Mendelssohn, Barbara Giuranna, Germaine Tailleferre, Mel Bonis, Mel Bonis Paola Biondi e Debora Brunialti hanno suonato per i più importanti Festival nazionali e internazionali, effettuando tournée in tutto il mondo, recentemente in Australia e Nuova Zelanda oltre che in Europa, Oriente, America. Rivolgono particolare attenzione all’approfondimento e diffusione della musica contemporanea e interagendo con teatro, danza e poesia per creare progetti originali e coinvolgenti. Anna Maria Sollima nata da una famiglia di musicisti, ha tenuto conferenze per enti e associazioni musicali in Italia e all’estero ed ha condotto ricerche volte alla riscoperta di compositori siciliani di fine Ottocento. 

Giovedì 7 mar, ore 20.30 ALMENOPAUSA di Valeria Cavalli e Gianna Coletti con Gianna Coletti regia Renzo Alessandri produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Spericolata Quinta Una Donna si racconta in due età diverse. Un monologo divertente, arguto e provocatorio per sdrammatizzare la paura di invecchiare. Uno spettacolo dissacrante per abbattere pregiudizi e stereotipi sul tabù della menopausa e su come godersi la vita da boomer prendendosi cura di sé. Una cinquantenne alle prese, appunto, con a menopausa; la ritroviamo dieci anni dopo, quando, tra tormenti e conflitti interiori, è finalmente riuscita ad accogliere una nuova fase della vita. La sua evoluzione è iniziata con una semplice domanda: perché quando amiamo qualcuno ci prendiamo cura di lui e con noi non facciamo la stessa cosa? E così piano piano ha iniziato a prendersi maggior cura di sé. Adesso è una delle tante “ragazze di bella età”: quelle dei sessanta, settant’anni di adesso che non sono più quelli di una volta. Anni che potrebbero essere ancora i migliori della nostra vita. 

Venerdì 8 mar, ore 20.30 A DONNA LIBERA dalla teoria di Ornella Vanoni a King Kong di e con Roberta Lidia De Stefano produzione Le Brugole Cosa aspettarsi? Vi è mai capitato di farvi leggere l’oroscopo da Ornella Vanoni? O di farvi “aprire la busta” da Maria De Filippi? La cornice comica e musicale, sarà il pretesto per scoperchiare un grande vaso di Pandora, una specie di bibbia femminista, da cui emergono e si raccontano a vicenda donne tristi e donne felici, donne vive e donne morte. Un “flusso” di 70 minuti, dove i corpi e le voci sono tutte dedicate e andranno “a donna libera”. Partendo dal manifesto filosofico “King Kong Théorie” di Virginie Despintes, Roberta Lidia De Stefano si racconta e si destreggia in un rutilante e irrefrenabile ritratto di donna, reso attraverso storie, canzoni e imitazioni che creano un universo femminile antiretorico. 

Sabato 9 mar, ore 20.30 ANGELA BARALDI CONCERTO Cantante, autrice e attrice, ha attraversato la scena artistica italiana rimanendo sempre se stessa, fieramente indipendente e padrona della sua arte. Un grande numero di album, di concerti e collaborazioni: Massimo Zamboni, Giorgio Canali, gli Ex CSI, gli Stadio, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Delta V e molti altri. Ha raggiunto la notorietà nel 1993, prima con il brano “Mi vuoi bene o no?” e poi con “A piedi nudi”, vincitore del Premio della Critica Mia Martini al Festival di Sanremo. Ha recitato in teatro e in diversi film. Nel 2017 è uscito un meraviglioso disco di inediti dal titolo “Tornano Sempre”, prodotto da Giorgio Canali, che la consacra come artista indipendente e che ribadisce ancora una volta la grande forza di questa ragazza del rock. 

Mercoledì 13 mar, ore 20.30 PIANGO IN LINGUA ORIGINALE di e con Carla Vukmirović progetto realizzato con il sostegno produttivo di Mittelfest2023 In questo spettacolo Carla Vukmirović, attrice italo-croata, figlia dell’esodo della dissoluzione dell’ex Jugoslavia, a partire dai racconti dei genitori e da riflessioni personali e poesie, cerca di districarsi tra i fili ingarbugliati della lingua italiana e croata provando a costruire un’identità nuova che tenga conto della propria inevitabile forma ibrida. Le sue varie identità, in lotta tra loro, emergono in una polifonia di lingue e accenti – croato, bosniaco, italiano, serbo, russo – presi in prestito quasi come il sale chiesto ad un vicino di casa. Tra ragionamenti sul genere, sulla lingua e l’identità, l’attrice materializza sul palco un futuro possibile, cercando di rispondere alla domanda che attanaglia ogni giovane che si affaccia all’ ‘adultità’: chi sono e cosa voglio dalla mia vita? 

Venerdì 15 mar, ore 20.30 LA SCELTA la giovane Tina Anselmi tratto dal romanzo omonimo di Mauro Pitteri adattamento teatrale e regia Max Bazzana con Martina Boldarin Tina Anselmi è stata una staffetta partigiana, una sindacalista e la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica Italiana. La politica come missione, come consapevolezza di dover segnare una traccia da far seguire agli altri: un modello che sembra essersi dissolto nel nulla nel panorama politico al quale siamo abituati oggi. Lo spettacolo racconta la scelta e le motivazioni che portarono una ragazzina di 17 anni ad agire in modo coraggioso e incosciente. Quali erano gli ideali dei giovani di allora e quali sono gli ideali dei giovani di oggi? Cosa è cambiato? All’interno dello spettacolo i giovani di oggi rivivranno, attraverso le loro stesse parole, le contraddizioni e le difficoltà di un’epoca che sembra aver dimenticato il passato e le sofferenze di tanti che hanno lottato per porre le basi a diritti a volte dati per scontati. 

Sabato 16 mar, ore 20.30 FRANCAMENTE… UN SUCCESSO dedicato a Franca Rame progetto d’autore di Petra Blašković produzione Teatro Popolare Istriano (INK) di Pola Un omaggio a Franca Rame nel decimo anniversario della sua scomparsa e allo stesso tempo alla posizione e/o il ruolo della donna comune: moglie, madre e quant’altro e che purtroppo ancora oggi lotta per l’emancipazione. Lo spettacolo documentaristico teatrale è presentato in dialetto istroveneto e nel monologo finale pure in “istrioto”. Il tema è quello delle difficoltà che la donna affronta nella società, delle quali Rame ha sempre parlato e scritto ma anche impersonato in scena. Difendendo sempre i ceti più deboli, tra cui anche il lavoratori. I testi, riadattati in dialetto istroveneto e istrioto da Petra Blašković, sono stati tratti dalla biografia e dalle interviste di Franca Rame e si intersecano con quelli delle opere scritte a quattro mani con Dario Fo.

Venerdì 22 mar, ore 20.30 ANITA BATTE A MACCHINA… drammaturgia Gioia Battista con Giustina Testa e con l’amichevole contributo di Ariella Reggio una produzione Caraboa Teatro Anita Pittoni, artigiana, stilista, scrittrice, editrice, imprenditrice. Anita è una donna e tante donne insieme. Con lei ci sono le voci delle donne triestine, forti, libere ma anche insicure e provate. Attraverso le sue parole ripercorriamo un secolo e una città, la Trieste, che – ancora oggi – nasce austriaca e muore italiana. Lo spettacolo è un intreccio di voci e quella di Anita raccoglie le fila di un’eredità, di una città e di una generazione: la Generazione Perduta, che nasce, vive e muore a cavallo delle due Guerre. I sogni, le speranze sono giovani e hanno vita breve. Intorno a Anita Pittoni si riuniscono vari personaggi importanti della cultura triestina e insieme a loro altre vite e altre donne in un mosaico che ha colori indefinibili, come indefinibili sono i fili che legano queste esistenze. 

Sabato 23 mar, ore 20.30 IL BAMBOLO di Irene Petra Zani regia Giampiero Judica con Linda Caridi Infinito Produzioni in coproduzione con Argot Produzioni Un monologo per una Donna e un bambolo gonfiabile. La coppia si trova al mare, su una spiaggia. Lei non sa nuotare e nemmeno il Bambolo. Potrebbe essere d’estate, ma la Donna si nasconde dentro a un enorme cappotto impermeabile, le cui dimensioni la fanno sembrare una bambina che ha rubato i vestiti dei grandi. La Donna e il Bambolo stanno insieme da più diecimila anni. Il loro amore è difficilmente degradabile. Come la plastica. Come un’illusione. La plastica non è solo quella del Bambolo, è il materiale principale della scena e dei costumi. Attraverso la comica tragedia di un amore impossibile, il testo affronta la patologia dell’anoressia, intesa nell’accezione di sintomo e difesa a seguito di un abuso avvenuto nell’infanzia. 

Martedì 26 mar, ore 20.30 FANNIE E ANITA progetto Sara Alzetta con Sara Alzetta, Daniela Gattorno musiche originali Max Jurcev produzione ArtistiAssociati La storia del nostro territorio che poi è la storia del ‘900 attraverso gli occhi e le emozioni di due donne, Fannie e Anita. La prima della borghesia austriacante e l’altra proletaria e che, passando in pochi decenni dall’Austria-Ungheria, all’Italia, al Terzo Reich, al protettorato militare e poi nuovamente all’Italia, raccontano la loro vitalissima lotta quotidiana. Uno sguardo reale, senza ideologismi e storiografie, vivo, leggero e pieno di sentimenti per capire il nostro passato. Noi, che viviamo il tempo stretto della nostra cronaca siamo gli eredi di quel lungo disastro, ne portiamo addosso l’inquietudine e vogliamo capire la direzione di quel vento che dal passato soffia ancora. Al di là delle metafore, è fin troppo banale dire che bisogna conoscere la storia per capire il nostro presente. E però è proprio così, è uno strumento critico fondamentale. 

Mercoledì 27 mar, ore 20.30 GEOGRAFIE CLANDESTINE performing reportage di e con Monika Bulaj È un lavoro in cammino, con persone in fuga dalla follia dell’uomo: nomadi, minoranze e pellegrini. Popoli perseguitati in Afghanistan e Pakistan, cristiani d’Oriente, iniziati che incarnano gli dei dell’Africa in esilio E ancora maestri sufi dal Maghreb alle Indie, sciamani dell’antica Baktria, gli ultimi pagani dell’Hindukush e della Russia, nomadi tibetani, sette gnostiche dei monti Zagros e tanti altri. La Bulaj immagina un atlante delle minoranze a rischio e dei luoghi sacri condivisi, che disorienti e confonda le mappe mentali basate su esclusioni. Geografie clandestine, stratificazioni di memorie, di luoghi-ponti indecifrabili per i barbari, dove da secoli si preservano le metafore delle iniziazioni e le ricette per la sopravvivenza. Anno dopo anno la mappa si allunga, si aggiunge un pezzo, una scheggia, una scintilla. Tutto accade nella grazia d’un incontro. La tenerezza fa da tramite. 

Giovedì 28 mar, ore 20.30 SAREBBE STATO INTERESSANTE di Matilde Facheris e Giulia Tollis con Matilde Facheris drammaturgia e curatrice dei testi Giulia Tollis struttura drammaturgica e regia di Marcela Serli Uno spettacolo dove il rapporto tra chi guarda e chi racconta è molto ravvicinato e dove si attraversano i temi della creazione e della maternità assumendo molteplici punti di vista, facendosi testimone e portavoce di alcune esperienze biografiche di persone conosciute e intervistate. Le parole, i silenzi e le azioni proposte nello spettacolo indagano i limiti e le possibilità del corpo di incontrare e di affrontare anche il dolore. Lo spettacolo vuole essere un atto curativo, quasi “psicomagico” per riscoprire la meraviglia della vita attraverso la condivisione di un atto di creazione universale come è il rito del teatro. Dal grottesco all’iperrealismo, un viaggio tragicomico che accompagna lo spettatore o la spettatrice da qualcosa di lontano da sé a qualcosa di molto vicino, da fuori a dentro. 

INGRESSO Spettacoli teatrali: ingresso interi € 18,00, ridotti € 15,00 Concerti: MY FAVORITE CHOPIN, Mayaka Nakagawa €8,00

LILI REFRAIN e ANGELA BARALDI € 10,00

Abbonamento a tutta la rassegna PROTAGONISTE € 120,00 (16 spettacoli) oppure 5 SPETTACOLI A SCELTA A € 50,00

L’abbonamento è acquistabile anche con la carta del docente e la 18app PREVENDITA c/o biglietteria del teatro on-line su www.vivaticket.com BIGLIETTERIA tel. 040 3477672 / biglietteria@miela.it La biglietteria è aperta da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo, inoltre i biglietti possono essere acquistati in prevendita tutti i giorni dalle 17 alle 19 oppure in tutti i punti vendita associati e on-line su www.vivaticket.it

Lydia Lunch in concerto al Teatro Miela di Trieste sabato 31 marzo

Bonawentura Presenta

LYDIA LUNCH & WEASEL WALTER / BRUTAL MEASURES
ft. ZAHRA MANI
teatro Miela, Trieste
Sabato 31 Marzo h.21.30

evento Facebook

Ingresso € 15,00, ridotto soci Bonawentura e under 26 € 12,00. Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672 ) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00.
on-line: www.vivaticket.

‘Brutal Measures’ , storie vere dal lato oscuro dell’America. combina il talento istrionico della dinamica parola recitata di Lydia Lunch, con il virtuosismo di improvvisatore del batterista Weasel Walter per creare un’intima, terrificante e persino divertente serata di verità musicale.

Cantante, scrittrice, attrice, musicista, performer. Lydia Lunch può essere definita in mille modi diversi, ma nessuna di queste etichette è in grado di cogliere veramente l’essenza del personaggio: che è quello – come dice lei stessa – “di fomentare, di istigare e di mostrare sempre il lato marcio della realtà e del potere”.

Newyorkese, Lydia Lunch – come Diamanda Galas, Karen Finley, Linda Montano – incarna un modello femminile da angry woman, spregiudicato, aggressivo, sprezzante dei tabù e delle convenzioni sociali. Molestata dal padre sin da bambina, Lydia Lunch iniziò a scrivere alla sola età di dieci anni “per incanalare tutta quell’energia dolorosa” nelle poesie e nei racconti. Fuggita di casa, a 16 anni va a vivere da sola in un appartamentino tetro dell’East Village.

Lydia Lunch, (C) Richard Kern

A 17, vestita di pelle e con una minigonna mozzafiato, inizia a scaricare le sue paure e i suoi incubi in un microfono, come cantante dei Teenage Jesus & The Jerks, uno dei primissimi gruppi della No Wave newyorkese. Una scena che accelera il discorso nichilista e destrutturante del punk, abbandonando la matrice rock’n’roll e innestando l’improvvisazione del free jazz su una base rumorista.

Lydia Lunch, (C) Richard Kern

Tra la fine dei Settanta e la metà degli anni Ottanta Lydia Lunch vive una stagione incredibile, cantando in quattro gruppi diversi (8 Eyed Spy, 13.13, Beirut Slump, Harry Crews) e recitando nei film violenti e pornografici del regista Richard Kern come The right side of my brain e Fingered, che inducono a una riflessione senza veli sulla società americana e sul rapporto tra i sessi. Collabora inoltre a una miriade di progetti, con artisti del calibro di Nick Cave, Arto Lyndsay, Sonic Youth, Henri Rollins, Roland S. Howard, Eisturzende Neubauten, Foetus, Exene Cervenka e tanti altri. Scrive inoltre libri di poesie e romanzi, spesso illustrati da fumettisti underground.

Dal 1992, dopo l’album Shotgun Wedding, lascia la musica per concentrarsi sul potere della parola, mettendo in scena una serie di spettacoli esclusivamente “spoken” rivolgendo l’attenzione su temi come la guerra del Golfo: P.O.W. (1992) e Crimes Against Nature (1993). Nel 1998 registra Matrikamantra, che verrà pubblicato solo tre anni dopo. Con gli Anubian Lights nel 2002 pubblica il mini-album Champagne, Cocaine and Nicotine. Nel 2004 pubblica da solista Smoke in the Shadows.

Da sinistra in senso orario: Mia Zabelka, Lydia Lunch e Zahra Mani

Nel 2009 pubblica l’eccellente album Big Sexy Noise (5 stelle per la rivista Rolling Stone), con un omonimo supergruppo che comprende anche tre quarti dei Gallon Drunk: James Johnston (chitarra), Ian White (batteria) e Terry Edwards (organo e sax). Nel 2011 i Big Sexy Noise pubblicano l’ottimo Trust The Witch. Nel 2013 esce invece Collision Course, album dal vivo registrato in Italia, al quale verrà allegata la ristampa di Trust the Witch, supplendo alla mancanza di adeguata distribuzione avvenuta per il secondo disco nel 2011.

I suoi ultimi progetti:

‘The Jeffrey Lee Pierce Sessions Project’ nasce dalla collaborazione con Con i Cypress Grove (Tony Chmelik): quattro album, in memoria dell’amico e collaboratore Jeffrey Lee Pierce e a seguire ‘Under The Covers’ splendida e folle raccolta di brani altrui reinterpretata a modo loro.

‘Brutal Measures’ , storie vere dal lato oscuro dell’America. combina il talento istrionico della dinamica parola recitata di Lydia Lunch, con il virtuosismo di improvvisatore del batterista Weasel Walter per creare un’intima, terrificante e persino divertente serata di verità musicale.

 

Diaframma @Teatro Miela, Trieste, 31.3.2017

di Matteo Trevisini

‘…Il ghiaccio si confonde con il cielo, con gli occhi e quando il buio si avvicina vorrei rapire il freddo in un giorno di sole che potrebbe tornare in un attimo solo…’

In questo modo gelido inizia ‘Siberia’, brano d’apertura dell’omonimo album di debutto di una delle colonne portanti del rock italiano.
I fiorentini Diaframma ed il loro leader da sempre Federico Fiumani mescolarono la loro passione per nomi storici della darkwave inglese come Joy Division ed i primi Cure con una peculiarità tutta nuova nel panorama italiano che di fatto diede il via alla New Wave nostrana: insieme ai concittadini Litfiba ma anche ad altri nomi, ormai divenuti leggendari, della scena italiana di quegli anni come i Denovo, i CCCP, i Neon o i Gaznevada.

Diaframma @Teatro Miela, Trieste, 31.3.2017, ph. by Matteo Trevisini

‘Siberia’ è lo spartiacque di un’epoca, tanto da finire al settimo posto tra i 100 dischi italiani più belli di sempre della rivista Rolling Stone Italia.
Sono passati quasi trentacinque anni e tanta acqua sotto i ponti dell’Arno, ed i Diaframma portano in tour in giro per l’Italia il loro album di debutto per festeggiarlo degnamente.

Diaframma @Teatro Miela, 31.3.2017, ph. by Matteo Trevisini

L’unico componente della formazione originale rimasto è il cantante, chitarrista e autore (…e poeta!) Federico Fiumani, accompagnato da una band più giovane formata dal chitarrista Edoardo Daidone, il bassista Luca Cantasano ed il batterista Lorenzo Moretto, sufficientemente dinamica da poter permettere al leader maximo di poter esplodere sul palco a proprio piacimento come un fuoco d’artificio.

Diaframma @Teatro Miela, Trieste, 31.3.2017, ph. by Matteo Trevisini

Alle nove fuori dal Teatro Miela gli spettatori si contano sulle dita di una mano ma, sorprendentemente, un’ora dopo, all’inizio del concerto, la sala risulta essere abbastanza gremita e pimpante.
I Diaframma e Federico Fiumani sono a Trieste per festeggiare il primo album, ma dimostrano fin dall’inizio di non essere solo un fantasma del passato indipendente italiano, bensì una band viva, pulsante e mai ferma a specchiarsi in quel passato glorioso che sono stati la New Wave ed il punk italiano.

Non si respira solamente nostalgia revivalista ma, anzi, le prime note che fanno iniziare il viaggio che ripropone ‘Siberia’ dall’inizio alla fine, è attuale e vivido grazie agli arrangiamenti ed all’energia che il quartetto irradia dal palco del Miela. ‘Siberia’, ‘Neogrigio’, ‘Impronte’, ‘Amsterdam’, ‘Delorenzo’, ‘Memoria’, ‘Specchi d’acqua’, ‘Desiderio del nulla’…una dietro l’altra tutte le otto canzoni dell’ormai mitico debutto vengono snocciolate e tutta la poetica decadente e simbolista di Federico Fiumani esce fragorosa, sin dalle prime note, in modo che sa poco di nostalgia dei tempi che furono.

Diaframma @Teatro Miela, Trieste, 31.3.2017, ph. by Matteo Trevisini

Finita la riproposizione integrale di ‘Siberia’ inizia un excursus tra le pieghe della discografia dei Diaframma: ‘Autoritratto’, ‘Diamante grezzo’, ‘Adoro guardarti’ e la cover dei Television ‘See No Evil’, ormai un classico delle scalette della band fiorentina. Il pubblico di Trieste percepisce tutta l’orgogliosa integrità di un Federico Fiumani che è sempre andato dritto per la sua strada lungo questi trent’anni, fregandosene di tutto e di tutti e avendo bene in mente un disegno artistico idealizzato nella sua testa.
‘L’odore delle rose’, ‘Gennaio’, ‘Labbra blu’ ed il sentito omaggio a Fabrizio De Andrè con la struggente ‘Canzone dell’amore perduto’…poesia, emozioni cinetiche nell’aria che bruciano il cuore di chi sa ascoltare…‘Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole d’amore ‘non ci lasceremo mai, mai e poi mai’, vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto, amore, ad appassire le rose…”

‘Io sto con te (ma amo un’altra)’, ‘Mi sento un mostro’, ‘Blu Petrolio’…tra il set normale e la lunga carrellata dei bis sembra proprio che la band non abbia nessuna intenzione di abbandonare le assi del teatro ed il suo pubblico, nonostante un Federico Fiumani madido di sudore ma che non risparmia una fisicità quasi sorprendente, vista la sua esile figura.
La sua voce atonale si mescola al suo talento lirico unico che grazie a piccoli diamanti grezzi di cinismo decadente lo fa sembrare, a momenti, un incrocio tra il primo Morrissey di smithsiana memoria ed un Tom Verlaine in salsa nostrana.
Il ciuffo iconico sugli occhi a fine concerto non si muove più, ormai appiccicato sulla fronte dal sudore, ma Federico Fiumani -pur stanco- non si risparmia nemmeno per le foto e gli autografi di rito a fine concerto…il suo amico Piero Pelù avrà pure i milioni in banca, ma gli occhi di Federico brillano ancora di integrità.

 

Blues Pills: dalla Svezia la rock band porta il ‘Lady in Gold Tour’ al teatro Miela di Trieste

BLUES PILLS

LADY IN GOLD TOUR 2017

Mercoledì 15 Marzo 2017

Trieste, Teatro Miela – Piazza Luigi Amedeo Duca degli Abruzzi, 3

Biglietto:

Non soci € 20,00 prev. – intero € 25,00

Soci € 18,00 prev. – intero € 23,00

Prevendite:

– SEDE TRIESTE IS ROCK, Via Crosada 3 (Lunedì h 17-19; Martedì h11-12; Giovedì h 17-19)

– Ticketpoint, Corso Italia 6/c, Trieste
– Libreria Minerva, Via San Nicolò, Trieste – Tel. 040 369340
– Animal’s club, Via Udine 57/d, Trieste – Tel. 040 418996
– Animal House, Strada di Fiume 7c, Trieste – Tel. 040 2604428

I Blues Pills nel 2017 arrivano in Italia per due sole date, dopo una tappa al Bronson di Ravenna saranno al Teatro Miela di Trieste, con l’organizzazione di Trieste is Rock, mercoledì 15 marzo.

I Blues Pills nascono nel 2011: la cantante Elin Larsson e il bassista Zack Anderson appena ventenni decidono di dare vita ad una nuova esperienza musicale e in pochissimo tempo, ai due fondatori, si aggiungono il chitarrista Dorian Sorriaux e il batterista André Kvarnström. La band debutta nel 2014 con l’omonimo album ‘Blues Pills’ (Nuclear Blast), che si posiziona al quarto posto in Germania e raggiunge la Top 20 in Svizzera, Austria e Finlandia. Sia in studio che live, il giovane quartetto crea un’atmosfera rock davvero unica e intensa, riportando il pubblico agli antichi fasti di Aretha Franklin, Fleetwood Mac, Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Cream grazie alle trascinanti linee di basso e batteria insieme agli assoli di chitarra, accompagnati dall’incredibile voce di Elin.

La band sarà in Italia per presentare il secondo album, ‘Lady In Gold’, uscito lo scorso 5 agosto per la Nuclear Blast. 10 nuove tracce per il quartetto americano-svedese-francese che, ancora una volta, ripropone un’intensa atmosfera rock, poderosa ma allo stesso tempo mainstream. La particolarissima copertina del disco porta la firma dell’artista olandese Marijke Koger-Dunham, già nota per i suoi lavori con Beatles, Cream e tante altre band.

Blues Pills, ‘Lady In Gold’, Nuclear Blast Records (2016), artwork by Marijke Koger-Dunham

‘Lady in Gold è un personaggio che rappresenta la morte’, spiega Elin Larsson, ‘ci siamo voluti allontanare dallo stereotipo del feroce mietitore’. I riferimenti mistici e dark riecheggiano in tutto l’album, odi dal suono spirituale, falsi messaggi di salvezza di un ingannevole messia, ballad emotive. ‘Lady in Gold’ è stato prodotto in Svezia da Don Alsterberg e contiene tutta l’essenza dei Blues Pills.

www.bluespills.com