Dal cinema alla moda, fiorisce la Seventies mania

Film da ascoltare, oltre che da vedere, Inherent Vice -Vizio di Forma è un viaggio nella Los Angeles di quarant’anni fa, tra droga e fantasie hippy. La colonna sonora è composta dalle musiche originali di Johnny Greenwood, alla sua terza collaborazione con P. T. Anderson dopo There Will Be Blood e The Master, e da brani che esplorano sonorità meno conosciute degli Anni 70.  Continua la lettura di Dal cinema alla moda, fiorisce la Seventies mania

Ritratto di buuski, cioè dell’imperfezione

Trascorrere le giornate tra il letto e il bagno a farsi i selfie alle ascelle e giù fino al lato b è una scelta forse discutibile, e che tuttavia suscita una certa tenerezza. Specialmente se a scattarseli è una ragazza di poco più di vent’anni che di nome fa buuski Willis, terzogenita figlia dell’idolo Bruce e nata dalla madre Demi Moore prima di tutti i casini -che portarono al loro divorzio, con buuski ancora molto piccola. Continua la lettura di Ritratto di buuski, cioè dell’imperfezione

Un ‘Salone per signora’ nel cuore del Friuli

‘Benvenuti nel salone per signore di Erica Barbiani. Accomodatevi sotto le forbici di Edi Bellin e assisterete a una delle più imprevedibili e divertenti commedie degli ultimi anni. Immaginate di fondere insieme Tom Robbins, Christopher Moore e lo spirito imprenditoriale del Nord Est: avrete un romanzo folgorante che vi farà scordare pure il caffè sul fuoco’. Così Niccolò Ammaniti su Salone per signora (edizioni Elliot), il romanzo d’esordio della sociologa e produttrice Erica Barbiani (The Special Need, The Good Life) che verrà presentato venerdì 20 febbraio presso la Libreria Moderna di Udine. Continua la lettura di Un ‘Salone per signora’ nel cuore del Friuli

Berlinale, vincono l’iraniano ‘Taxi’ e ‘El Club’ cileno

Con un verdetto super ‘politico’ si è conclusa la 65° Berlinale, il prestigioso festival cinematografico che, ancor più di Cannes e Venezia, si caratterizza proprio per la sua spiccata attenzione ai film su temi ‘scomodi’ e socialmente rilevanti. L’Orso d’oro, assegnato dalla giuria presieduta dal regista Darren Aronofsky, è andato al film Taxi del regista iraniano critico del regime Jafar Panahi, costretto agli arresti domiciliari. Continua la lettura di Berlinale, vincono l’iraniano ‘Taxi’ e ‘El Club’ cileno

Berlinale, un film sugli Scorpions nell’attesa del live a Trieste

La musica per raccontare epoche, mode, trasformazioni. Mai come quest’anno, la Berlinale ha sfoderato un look particolarmente rock, con tante pellicole dedicate a grandi star della musica, tra cui Kurt Cobain, Nina Simone, Love & Mercy su Brian Wilson dei Beach Boys e, last but not least, i mitici Scorpions. Continua la lettura di Berlinale, un film sugli Scorpions nell’attesa del live a Trieste

Berlinale, è ‘febbre’ a 50 sfumature di grigio

Molto fumo e ben poco arrosto per 50 Sfumature di Grigio, annunciato come l’evento bollente di una Berlinale fino ad oggi insolitamente ‘casta’, ha invece strappato più di qualche sana risata alla proiezione per la stampa in un Cinestar Imax gremito in tutte le file. Sold out fin dai primi giorni anche per la prémiere, che ha visto sfilare sul red carpet dello Zoopalast la regista Sam Taylor-Johnson, l’autrice del libro E.L. James e gli interpreti Dakota Johnson, incantevole in total black firmato Dior, ed il modello irlandese Jamie Dornan aka Mr. Grey.
Continua la lettura di Berlinale, è ‘febbre’ a 50 sfumature di grigio

Berlinale, la partenza è tra western e regine del deserto

‘Donne forti in situazioni estreme’ è il refrain dei film in concorso quest’anno alla 65esima Berlinale, tra cui anche Queen of the Desert, il kolossal sulla viaggiatrice, esploratrice e archeologa britannica Gertrude Bell (1858-1926) che sullo schermo ha il volto di Nicole Kidman, nel cast anche Robert Pattinson e James Franco. Il film, che al suo debutto ha diviso la stampa, segna il ritorno alla fiction dopo sei anni di uno dei grandi maestri europei, Werner Herzog, 72 anni – tra i suoi film Fitzcarraldo e Nosferatu, il Principe della Notte.
Continua la lettura di Berlinale, la partenza è tra western e regine del deserto