Myles Kennedy @Castello di Udine, 21.7.2018

Magica serata  in quel di Udine, che sabato 21 luglio ha visto Myles Kennedy protagonista di un vibrante show acustico nel cortile del Castello. Conosciuto come frontman degli Alter Bridge e per le sue collaborazioni con Slash, questa volta era in tour per presentare i brani tratti dal suo primo album solista ‘Year Of The Tiger’, uscito la scorsa primavera via Napalm Records.

Myles Kennedy @Castello di Udine, 21.7.2018, (C) Freezine

Un minaccioso cielo autunnale ci accoglie al nostro arrivo a Udine, dove, subito dopo aver lasciato la macchina nel parking sotterraneo di Piazza Primo Maggio, ci dirigiamo verso il centro storico per un aperitivo. Salita l’erta che porta al Castello, lo scenario si presenta un po’ scoraggiante, con gli strumenti sul palco ancora accuratamente incellophanati ed il pubblico accalcato sotto i portici del bar per proteggersi dalla pioggia che cade insistente.

Nonostante le avversità meteo, pian piano il piazzale inizia finalmente a riempirsi, punteggiato da una miriade di k-way, ponchi ed ombrellini nelle tonalità più fashion della stagione. Visto dalla sommità del colle, lo skyline udinese è uno spettacolo di luci e nuvole che aiuta a consolare della mancata esibizione di Dorian Sorriaux, il chitarrista dei Blues Pills annunciato come special guest.

Myles Kennedy @Castello di Udine, 21.7.2018 (C) Pietro Rizzato

Sono passate da poco le 21, quando Giove Pluvio, con un gesto di grande eleganza ed umiltà, decide di ritirarsi nelle sue stanze lasciando così tutto la scena per Myles Kennedy, che sale sul palco accolto dai gridolini di gioia delle sue fans friulane.

Oltre un’ora e mezza di concerto, che, dall’apertura con ‘Devil On The Wall’ a ‘Haunted by Design’ ha visto prevalere i pezzi del già citato ‘Year Of The Tiger’, ispirato alla sua storia famigliare segnata dalla scomparsa del padre, quando Myles aveva solo 4 anni. Finalmente libero dai suoi dolorosi fantasmi, ci appare più in forma e rilassato che mai, riuscendo nella difficile sfida di suonare, cantare, ed al contempo anche chiacchierare e scherzare con il pubblico, mentre un fido assistente gli cambia le chitarre alla velocità della luce.

Insieme a lui, sul palco ci sono Tim Tournier al basso e l’indiano Zia Uddin alla batteria, con cui Myles, prima di eseguire ‘White Flag’, ripercorre orgogliosamente il lungo sodalizio artistico che dura dai tempi dei Mayfield Four.

Poi spazio anche per le hit degli Alter Bridge come ‘Addicted To Pain’, che tutti ballano e cantano a squarciagola, ripescando dagli esordi con Slash (‘Starlight’) fino all’ultimo brano che dà il titolo all’album. Una manciata di secondi, ed eccolo nuovamente sul palco per un paio di bis, tra cui la struggente ‘Love Can Only Heal’.

Myles Kennedy @castello di Udine, 21.7.2018, (C) Freezine

Dopo lo show, la notte è ancora lunga per i fans di Myles Kennedy, che lo aspettano numerosi all’uscita secondaria del Castello muniti di carta e penna per gli autografi. La loro presenza -e pazienza- sono l’ulteriore conferma dell’ampio seguito che il rocker di Boston ha in Italia, dove è atteso anche nei prossimi mesi, questa volta in compagnia di Slash & The Conspirators.

Trieste, Steven Tyler canta ‘Happy Birthday’ per la sua Aimée

Dopo il concertone degli Iron Maiden, mercoledì 18 luglio è toccato a Steven Tyler salire sul palco di Piazza Unità accompagnato dal sound della sua nuova band, The Loving Mary. Una staffetta non da poco, a cui Trieste ha risposto in maniera più che positiva, tanto che per i Maiden si parla già di un ritorno in occasione del tour che accompagnerà il loro prossimo album.
Ad aprire il live show, con un alto tasso di presenza femminile sia sopra che sotto il palco, c’era The Sisterhood Band, duo country rock nato nel 2015 dall’incontro tra Alyssa Bonagura e Ruby Stewart, figlia del grande Rod- sì, proprio lui! Una bionda e l’altra mora, sono loro le ‘veline’ scelte per l’apertura delle tre date italiane del tour: sempre sorridenti, gentili, mai troppo aggressive o invadenti, bisogna dire che ce l’hanno messa davvero tutta per catturare l’attenzione dei 4000 fans confluiti principalmente per vedere il leader degli Aerosmith.

Una Piazza Unità un po’ impaziente accoglie Steven Tyler che appare poco dopo le 22 sulle inconfondibili note di ‘Sweet Emotion’ introdotta da spezzoni del film ‘Out On A Limb’ proiettati sul grande schermo sullo sfondo.
Bastano pochi minuti che il pubblico, già provato dall’attesa di quasi un’ora, inizia a sgattaiolare nelle prime file per riversarsi in massa sotto il palco, suscitando la prevedibile resistenza della security.
E tante sono state le critiche rivolte all’organizzazione, che alla fine della serata ha visto trionfare l’energia del rock n’ roll, in barba all’idea di disporre per l’occasione settori con posti a sedere.

Jeans rosso fiammante e lunghe chiome al vento, a 70 anni suonati Steven Tyler tiene saldo il timone con l’aiuto di questa superband di Nashville di cui abbiamo già parlato qui, ma ripetere non può far male: Marty Frederiksen, Andrew McTaggart ed Elisha Hoffman alle chitarre, Rebecca Howard al basso, Suzie McTaggart multitasking tra piano, banjo e mandolino (è mamma da pochi mesi, nda), e l’incredibile Sarah Tomek alle pelli (qui l’intervista).

Con loro, Steven si diverte e balla come un ragazzino, e nel giro di pochi istanti accende il rock party che tutti aspettano, alternando pezzi dell’album solista come ‘Love Is Your Name’ alle hit storiche degli Aerosmith ‘Cryin’ e ‘Jaded’, passando per cover di pietre miliari tra cui ‘Come Together’, ‘Mercedes Benz’ e ‘Piece of My Heart’.

Dodici brani per un’ora e un quarto di concerto, altra nota dolente della serata, forse dettata dai tempi stretti della band, che ha lasciato la città subito dopo l’esibizione, per raggiungere la ‘base’ a Venezia.

Tra i momenti da ricordare, la jam alle percussioni con Sarah e il coro di ‘Happy Birthday’ in onore della fidanzata Aimee Preston, che il cantante ha invitato sul palco durante il concerto per consegnarle la torta di compleanno.

Gran finale con ‘Walk This Way’ e ‘Whole Lotta Love’, accompagnati dalla dichiarazione d’amore in vero Stefano Tallarico style: ‘Vi Amoo’!
Ultimo appuntamento di ‘Live In Trieste’ in programma sabato 21 luglio con David Byrne che porterà in Piazza Unità i suoni del suo ultimo album ‘American Utopia’.

‘Welcoming City of Misfits’: così Steven Tyler si prepara al concerto a Trieste

‘A Beautiful City In The Middle Of Nowhere’, una bella città in un posto sperduto.
E poi, ancora: ‘Welcoming City Of Misfits’, ovvero una città piena di gente strana, in difficoltà, un po’ matta…misfits.

Così Steven Tyler sulla sua pagina Facebook parla di Trieste alla vigilia del concerto che lo vedrà sul palco di Piazza Unità mercoledì 18 luglio insieme alla The Loving Mary Band.

Filantropo, molto attento e coinvolto nelle problematiche riguardanti la violenza sulle donne– il 70enne frontman degli Aerosmith ha pubblicato nei giorni scorsi un post che in qualche modo rivela una certa familiarità con Trieste.

‘We can’t wait to look out onto your horizon’ continua il post-, ‘and feel the beating heart of the Piazza Unità d’Italia’.

 

«Con Steven Tyler ci divertiremo un sacco»: intervista a The Loving Mary Band

Abbiamo intervistato Sarah Tomek, la 36enne batterista scelta da tante star del rock made in USA (Maggie Rose, Bon Jovi, Bebe Buell, Lance Larson, Gretchen Wilson), che quest’estate sarà in tour con Steven Tyler e la Loving Mary Band per tre date in Italia:
18 luglio @Trieste, Piazza Unità
24 luglio @Barolo, Collisioni Festival, Piazza Colbert
27 luglio @Roma, Auditorium Parco della Musica

Del suo stile hanno scritto che è come ‘un mix esplosivo tra la forza di John Bonham dei Led Zeppelin e la precisione di Keith Carlock’. Nata nel New Jersey, si può ben dire che Sarah la musica ce l’ha scritta nel sangue. Inizia a picchiare sulla batteria da bambina seguendo le orme del padre, Joe ‘Bop’ Tomek, batterista molto attivo della scena newyorkese anni ’70 (Mushroom, LipMan and the Lips, Rogues on the Run).

F: Ciao e benvenuta su Freezine! Come va?
ST: Molto bene, grazie!

F: Com’è lavorare con la Loving Mary Band? E come sei entrata in contatto con loro?
ST: Ho conosciuto Marti (Frederiksen, chitarrista, autore e producer per Aerosmith, Mötley Crüe, Buckcherry nda) in un pub di Nashville mentre stavo suonando ‘Lord Of The Thighs’, un vecchio pezzo degli Aerosmith. La cosa buffa è che in quello stesso periodo registravo nel suo studio e non lo avevo mai incontrato!’

‘Dopo avermi sentito suonare mi ha detto che gli piaceva il mio stile’ continua Sarah, ‘e così è cominciato tutto! La Loving Mary Band ha un dono eccezionale, cioè la capacità di riuscire a suonare adattandosi a contesti anche molto diversi tra loro…sia che si tratti di un matrimonio, di un festival oppure insieme a Steven Tyler!’

Sarah comincia a suonare live prestissimo nei club di Asbury Park, soprattutto allo Stone Pony …sì, proprio quello di Bruce Springsteen! La sua prima band ‘seria’ sono stati i Days Awake e il suo primo tour importante con le Lez Zeppelin, tribute band tutta al femminile. 

La svolta arriva però nel 2012 quando Sarah decide di trasferirsi a Nashville, la capitale del country, dove inizia a lavorare con tanti artisti della scena locale. Tra questi c’è anche la Loving Mary Band…il resto è già storia!

F: Com’è stato all’inizio l’impatto con Nashville?
ST: ‘E’ stata dura. Trasferirmi da sola in un posto nuovo senza conoscere nessuno…ma sapevo che questo era l’unico modo per poter suonare full time, cosa che invece non sarebbe successa se fossi rimasta nel New Jersey, e lo stesso discorso vale per New York. Lì lavoravo dalle 9 alle 5, poi la sera suonando finivo spesso alle 3-4 del mattino, per poi dover tornare al lavoro alle 9 la mattina successiva…massacrante! Quindi quando è arrivata l’occasione giusta sono saltata sull’autobus per Nashville ed ho fatto 181 concerti in 9 mesi’.

F: Oltre alla Loving Mary Band, con quali altri artisti stai lavorando?
ST: ‘Con i Them Vibes, un’altra band di Nashville e abbiamo appena fatto un album con Maggie Rose! Maggie è un’artista molto popolare di pezzi country e pop, ed ora con la nuova collaborazione ci sono ulteriori novità! In studio eravamo in 12, tutti nella stessa stanza, abbiamo registrato tutto in presa diretta, nessuna aggiunta’.

‘Con quest’album ci siamo presi un bel rischio’, spiega Sarah,’ ed il risultato è davvero coraggioso, soprattutto nei confronti dell’ambiente musicale di Nashville, che è diventato fin troppo saturo e ‘fighetto’! Abbiamo finito di registrare in marzo, e con i Them Vibes ci sono altre date in programma per l’autunno. C’è uno scambio continuo tra i componenti che suonano in entrambe le band, ormai siamo come una grande famiglia! Vorrei che la collaborazione con Maggie Rose continuasse, credo che abbiamo ancora molto da dare insieme! Fare il disco è stata fantastico, ed anche suonare live…senza dimenticare che i Them Vibes hanno anche un cantante carino! (Larry Florman, con cui Sarah si è sposata, nda).

Sarah durante un concerto con Steven Tyler

F: Non ci sono dubbi, suonare con Steven Tyler è un sogno per molti musicisti. Che cosa si prova a condividere il palco con lui?
ST: ‘Condividere…? E’ Steven che domina il palco! Sono sua fan da sempre, e riuscire a suonare con un personaggio che ho sempre ammirato è la cosa migliore che potesse capitarmi…qualche volta mi faccio invidia da sola!’

F: Quest’estate arriverete anche in Italia, come la vivi?
ST: ‘Non vedo l’ora, è la prima volta in Italia per me! I tour con Steven sono fantastici perché a lui piace andare in giro ad esplorare…so già che vedremo un sacco di posti e mangeremo tantissimo!’

Rock Camp Trieste: gli orari di venerdì 13 e sabato 14 luglio

Sono stati annunciati gli ORARI delle prime due giornate della 3a Edizione del Rock Camp Summer Music Festival!

Evento che si svolgerà nel verde del Carso triestino, adiacente al Campo Sportivo di Trebiciano, dal 13 al 16 Luglio, ovvero nei giorni immediatamente precedenti al concerto degli Iron Maiden in Piazza Unità a Trieste. L’ingresso al Festival è gratuito

VENERDI 13 LUGLIO
14,00 14,40 Mr.NICE – COVER CLASSICI / TRIESTE
14,55 15,35 PAZ MANERA – PROG / TRIESTE
15,50 16,30 HEADLINER – THRASH METAL / TRIESTE
16,45 17,25 FILE NOT FOUND – ALTERNATIVE / ROMA
17,40 18,25 SHOTDOWN – EXPERIMENTAL / SLOVENIA
18,40 19,20 SCALA MERCALLI – H/M MARCHE
19,20 20,10 RAIN – HARD ROCK / BOLOGNA
20,25 21,10 KANSEIL – FOLK METAL / TREVISO
21,25 22,10 T.R.U.S.T. – COVER CLASSICI / TRIESTE
22,25 23,30 DANGERZONE – HARD ROCK / BOLOGNA

SABATO 14 LUGLIO
10,00 13.00 ROCK n DOGS La Festa più Rock del Mondo per i migliori amici dell’uomo [ maggiori informazioni https://meticcioinside.weebly.com/ ]

13,00 13,30 VENUSIA – GIRLIE HARD ROCK / TRIESTE
13,40 14,10 BIKINI STRIKE – HARD ROCK / GORIZIA
14,25 14,55 MHELA – ALTERNATIVE / VIAREGGIO
15,05 15,35 ERADIUS – STONER ROCK / VERONA
15,45 16,20 NECROFILIA – GROOVE METAL / SAN MARINO
16,35 17,10 HELLER SCHEIN – PROG METAL / BOLOGNA
17,20 18,00 DEAD AFTER WEEKEND – PUNK ROCK’N’ROLL / PADOVA
18,10 OXIDISED RAZOR/ GRIND DEATH METAL / MEXICO
19,00 SHIT FUCKIN SHIT GRIND DEATH METAL / TRIESTE
19,00 19,45 DOLOMHATE (ex Full Leather Jacket) – H/M / BELLUNO
20,00 20,45 ELBOW STRIKE – STONER / TRIESTE
21,00 21,45 THE CLAMPS – STONER PUNK / BERGAMO
22,00 22,50 SOUL SELLER – HARD ROCK / VERCELLI
23,05 23,55 ANIMAL DRIVE – HEAVY METAL / CROAZIA
00,10 01,00 HELL IN THE CLUB – HARD ROCK / ALESSANDRIA

Nashville Pussy: nuovo album e date in arrivo

I Nashville Pussy pubblicheranno il loro nuovo album ‘Pleased To Eat You’ il 21 settembre 2018 per la label tedesca earMUSIC.
L’album è stato prodotto e registrato con la supervisione di Daniel Rey (Ramones, White Zombie, Ronnie Spector and Raging Slab) e di David Barrick (Black Stone Cherry, The Kentucky Headhunters, Marshall Tucker Band) subito dopo l’ultimo tour.

Di seguito disponibile artwork e tracklist di ‘Pleased To Eat You’:

Nashville Pussy ‘Pleased To Eat You’, earMUSIC, 2018

1.She Keeps Me Coming And I Keep Going Back
2.We Want A War
3.Just Another White Boy
4.Go Home And Die
5.Low Down Dirty Pig
6.Testify
7.One Bad Mother
8.Woke Up This Morning
9.Drinking My Life Away
10.Endless Ride
11. Hang Tight
12. CCKMP
13. Trying To Pretend That I Give A Shit

La band sarà in tour dal prossimo mese in tutta Europa: previste due date in Italia a novembre, e l’1 settembre a Pola!

1 Settembre @Croatia Bike Week, Vallelunga, Pula (HR)

7 Novembre @BLAH BLAH, Torino

8 Novembre @Freakout Club, Bologna

9 Novembre @Raindogs House, Savona

I Nashville Pussy nascono nel 1996 da un’idea del chitarrista e cantante Blaine Cartwright e della moglie Ruyter Suys. Con i loro live piuttosto spinti e la loro musica che non disdegna di toccare argomenti scabrosi quali il sesso, la droga e l’alcool, hanno subito catturato l’attenzione di pubblico e media. Il loro esordio discografico risale al 1998, anno in cui debuttano con ‘Let Them Eat Pussy’, album chiave che ha notevolmente contribuito a creare un’ampia fan base. ‘Fried Chicken and Coffee’, brano tratto da questo loro primo lavoro discografico, viene subito nominato al Grammy come Best Heavy Metal Performance. Più tardi Parks lascia il gruppo per lasciare posto a Tracy Alzaman al basso che compare così nel secondo album ‘High as Hell’, registrato nel 2000. Due anni più tardi esce ‘Say Something Nasty’ mentre nel 2003 vede l’uscita di un DVD live relativo ad un concerto tenutosi a Parigi, ‘Keep on F*ckin in Paris!’. La band affronta un nuovo cambio di bassista, questa volta con il subentro di Karen Cuda e nel 2005 viene pubblicato l’album, intitolato ‘Get Some’. Nel 2009 esce ‘From Hell to Texas’, album pubblicato dalla Steamhammer/Audioglobe. Nel nuovo lavoro del gruppo sono presenti, fra le altre cose, schiocchi di fruste, rumore di bottiglie vuote che cadono e di stivali che camminano, in pieno stile western. I Nashville Pussy sono noti anche perché nel corso della loro carriera hanno supportato i tour di numerose band e artisti di grandi rilievo: dai Motörhead a Marilyn Manson, da Reverend Horton Heat a Skid Row.