Si è concluso lo scorso 2 giugno il Rock Camp Trieste, la tre giorni di musica rock organizzata dall’associazione Rock Out X Project nell’area feste di Prepotto sul Carso triestino. Una quinta edizione con ospiti ben ventidue band tra cui quasi metà under 40 grintose, piene di entusiasmo, comprensibilmente alla ricerca di una ‘vetrina’ adeguata come può essere quella di un festival open air.
Open air che comporta anche i suoi rischi, come la serata inaugurale penalizzata dalla pioggia, e ha quindi visto l’esibizione restringersi ai gruppi provenienti da fuori regione, ovvero i croati Jelusick e i veneti Bad As. E pazienza se non c’è stata questa gran coda da Maracanà: Dino & Co. hanno suonato comunque, soltanto in una versione un po’ più ‘intima’ per i fans arrivati appositamente da Slovenia e Croazia, mostrandosi alla mano e disponibili per quattro chiacchiere e un brindisi al termine del concerto.
Decisa ripresa per la giornata di sabato, che si è aperta fin dalla mattina all’insegna del beltempo, con workshop dedicati ai bambini, competizioni sportive, la Rocking Dogs e i mercatini. Fuoco alle polveri, o meglio alle griglie, con i saporiti ćevapčići e altre specialità made by ‘Il Grande Buffo’.
Sul palco tante band alcune delle quali per la prima volta al Rock Camp, come Zimanera, Mordechai, Elettrastorm e dalla Slovenia i Guilty of Joy, finalisti al Rock X Contest. Protagonisti della serata sono stati gli scatenatissimi Superhorror con i pezzi dal loro nuovo ‘Devilish Whisper’, e gli Elvenking per la prima volta live a Trieste.
Giove Pluvio è tornato a infastidire nella giornata conclusiva, ma il festival è riuscito nel suo intento di portare a termine la serata rispettando la scaletta così come da programma. Protagonista della domenica sul palco del Camp è stata la Trieste Rock City con il Luca Lucchesi Trio, i Supersordo (con Marco dei Gonzales alla batteria!), i Red Code prima dell’annunciata pausa estiva (per nuovo materiale), i Deadlock e il gran finale con gli immancabili Sinheresy. A far risuonare lo spirito del morbin triestin ci ha pensato anche Karnokkorok, che con i suoi siparietti ha invitato a prendere la vita con più leggerezza… e di questi tempi non è una cattiva idea.
Appuntamento quindi nell’estate 2025 con quello che sarà il 6° Rock Camp, crediamo ormai pronto per la scommessa più grande: insieme ai giovani portare anche un nome storico…perché il rock non è nato ieri!