Dino Jelusick spegne 33 candeline -è nato il 4 giugno 1992 a Požega, ridente cittadina nelle verdi valli della Croazia orientale-, come non fargli gli auguri??!! E a pochi giorni dall’annuncio dell’exclusive show che lo vedrà ritornare sul palco del Gitarijada Fest insieme agli amatissimi Whitesnake (qui i dettagli), ecco in arrivo numerose novità, come ha raccontato lo stesso rocker in quest’intervista al portale Glazba.hr
Trai prossimi impegni che attendono Dino con i suoi Jelusick c’è un tour ad agosto in Corea insieme a YB, rock band sudcoreana fondata nel 1996, e considerati dei veri e propri ‘pionieri’ del rock -sono stati la prima band coreana a esibirsi in tour in Europa nel 2005. ‘Il mercato coreano è un mondo a sé stante e non vediamo l’ora di tuffarcisi’, ha detto Dino nell’intervista, precisando che si trasferirà in Corea con anticipo per conoscere meglio la band, con cui sono già previste anche date in Croazia insieme alla female band sudcoreana Rolling Quartz.
Con gli YB c’è anche il progetto di girare un reality show che vedrà Dino e il frontman della band Yoon Do-hyun come protagonisti principali: ‘Dall’unione di due culture deve nascere qualcosa di unico. Questo è un progetto pilota, siamo una sorta di cavie. Crediamo che in questo modo apriremo le porte ad altri e avvicineremo due scene molto vivaci e ricche. Il K-pop, come nel resto del mondo, ha molti fans in Croazia, e c’è un grande interesse per la cultura coreana in generale, vogliamo suscitare interesse anche dall’altra parte’, ha spiegato Dino nell’intervista.
Prevista a breve anche l’uscita del secondo album, successore dell’acclamato debut ‘Follow The Blind Man’ (2023). Anticipato dai singoli ‘Power to the People’, ‘How Many Times’ e ‘Hangman’, il nuovo album verrà presentato con un release party in programma l’11 ottobre al Boogaloo di Zagabria. E se insieme a Jelusick c’è già in progetto un terzo album, nel frattempo Dino sta anche pensando a un album solista con degli ospiti: ‘è una cosa che devo fare perché la lista delle persone con cui voglio lavorare e che vogliono lavorare con me è troppo lunga perché non lo facciamo. Sarebbe un peccato’, ha concluso.