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Andersson-Sadonis: quando il dj-set è di coppia

Belli, creativi, innamorati. Se c’è uno scettro da assegnare alla coppia più rock n’ roll glamour del momento, va sicuramente a quella formata da Johanna Platow Sadonis, la bionda Sacerdotessa dei Lucifer, e dal camaleontico Nicke Andersson, storico volto già di Entombed, The Hellacopters, The Imperial State Electric.

Dallo scorso marzo Andersson è ufficialmente nei Lucifer, subentrando al batterista Andrew Prestige, insieme al chitarrista Robin Tiderbrink, altro nuovo elemento che ha sostituito Gary ‘Gaz’ Jennings. Con questa line up i Lucifer stanno registrando a Stoccolma il materiale che confluirà nel nuovo album, e che, come dice il titolo ‘Lucifer II’, suggellerà un nuovo capitolo nel percorso della doom rock band tedesca -ma ormai sempre più svedese.

Come se non bastasse, Nicke e Johanna sono super attivi come dee jay: soprattutto a Berlino, in diverse occasioni tra cui il Kill Em All Club, la metal night che si tiene con cadenza fissa nella capitale, e dove portano la loro esclusiva selezione a base di heavy rock ’70.
Ma la coppia è super richiesta anche ai grandi festival, di recente sono stati ospiti sia al Desertfest di Berlino sia all’Azkena Rock in Spagna, animando con il loro dj-set le serate e gli aftershow.

Chris Cornell 1964-2017, l’ecatombe del grunge continua

Il mondo del rock è sotto choc per il sospetto suicidio di Chris Cornell, il cantante degli Audioslave e dei Soundgarden. Il corpo del musicista sarebbe stato stato trovato senza vita, sul pavimento del bagno della sua camera al MGM Grand Detroit, da un suo amico, entrato nella stanza dopo avere ricevuto una telefonata della moglie di Cornell, Vicky, che allarmata gli aveva chiesto di ‘controllare se Cornell stava bene’. Cornell, 52 anni, tre figli, si trovava nel bel mezzo di un tour con i Soundgarden, tra l’altro completamente sold-out, negli Stati Uniti, con sei date ancora da disputare fino alla sua conclusione, il 27 maggio prossimo.

La notizia è scoppiata come un fulmine a ciel sereno, poche ore dopo averlo visto -come riferito da chi c’era- ‘motivato e carico’ in concerto al Fox Theater di Detroit. Con lo scettro insieme a Kurt dei Nirvana e Eddie Vedder dei Pearl Jam, Chris sembrava aver fatto pace con la difficile infanzia a Seattle, la città da cui era partito all’inizio degli anni ’90 per conquistare il mondo. A differenza di Kurt, di Andrew Wood, di Layne Staley degli Alice In Chains, e, più recentemente, Scott Weiland degli Stone Temple Pilots, non se ne conoscevano dipendenze o altri cliché da rocker maledetto.  Ci si chiede, ancora increduli e sbigottiti: perché lui? E soprattutto perché proprio adesso? Dopo aver seminato tanti lutti e danni dietro di sé, il grunge sferra ancora un triste, amaro scherzo finale: ma sarà davvero l’ultimo?

Cornell, nato a Seattle il 20 luglio del 1964 e il cui vero nome era Christopher Boyle, era il leader dei Soundgarden, con i quali si aggiudicò due Grammy per i singoli ‘Black Hole Sun’ e ‘Spoonman’; dopo la parentesi con il supergruppo dei Temple of the Dog (1990-1992), continuò con la sua band originale fino alla rottura nel 1997 (salvo poi ricostituirla nel 2010) e nel 2001 formò gli Audioslave, insieme ai membri dei Rage Against the Machine, Tom Morello, Tim Commerford e Brad Wilk. Il supergruppo continuò ad esibirsi e registrare fino al 2007. Attivo anche come solista, Cornell ha pubblicato cinque album in studio, l’ultimo dei quali è e rimarrà ‘Higher Truth’, uscito nel 2015. Celebre, infine, la sua collaborazione con David Arnold per dare vita al brano ‘You Know My Name’, tema di ‘Casino Royale’, il primo film in cui Daniel Craig veste i panni dell’Agente 007 James Bond. In tempi recenti il cantautore statunitense aveva paventato l’idea di riunire nuovamente i Temple of the Dog per produrre nuovo materiale.

 

Dobermann: nuovo album con Adam Bomb e l’ex chitarrista dei Guns N’ Roses

Viaggiano forte i Dobermann, che hanno pubblicato il nuovo album ‘Pure Breed’, disponibile dall’11 marzo su tutte le piattaforme digitali tramite Wild Mondays Music/ Horus Music.

Il quarto studio album dei Dobermann, che è prodotto da Fabio Trentini (Guano Apes, H Blockx), vede anche la partecipazione di due special guest quali l’ex chitarrista dei Guns N’ Roses Bumblefoot, e una leggenda dell’underground di New York Adam Bomb.

http://www.dobermannweb.net/

I Dobermanns sono:
Paul Del Bello – bass & vocals
Mohicano – guitars
Antonio B. – drums

Tracklist
01. SPNC
02. War Thunder
03. Taking In The Out Takes
04. Radioactive (feat. Bumblefoot)
05. Pure Breed
06. I Fucking Hate Drummers (feat. Adam Bomb)
07. I Need A Holiday
08. Stuck In Traffic
09. Hometown
10. Magic Mountain

Formati a Torino nel 2011 dal bassista e cantante Paul Del Bello, nell’arco di quattro anni, con ritmi e logistiche impensabili per qualsiasi altra band underground, i Dobermann suonano oltre 500 concerti, percorrendo più di 250.000 km in lungo e in largo per Italia, Svizzera, Francia, Austria, Olanda, Belgio, Inghilterra e Germania , suonando oltre 90 date in Spagna e 100 nel Regno Unito. Hanno aperto per The Quireboys, Richie Ramone, Great White, Chris Holmes, Blaze Bayle , Gilby Clarke , Marky Ramone, Rhino Bucket, registrando due album in italiano senza un’etichetta, agenzia o management.

I Dobermann mischiano AC/DC, Van Halen e il ‘vibe’ punk dei primi Police, con testi in italiano e in inglese. Nel 2015, registrano un Ep in inglese e si imbarcano in un tour di 40 date nel Regno Unito, battendolo da Nord a Sud, per poi proseguire l’attività live attraverso tutto il 2015 e 2016.

Nell’estate 2016 registrano il loro primo vero album in inglese, e continuano a cavalcare instancabilmente il boogie portando il loro Rock Show Sputafuoco in ogni angolo d’Europa… il fulmine non dorme MAI!Dopo aver anticipato la release con il video della title-track, i rockers hanno reso disponibile il secondo singolo estratto dal disco intitolato ‘War Thunder’:

Tye Trujillo: al via il tour con i Korn -Il debutto a Bogotà

Sorridente, rilassato, con un tiro da metalhead provetto, capace di mettere in ombra i Korn, suoi compagni in questa nuova avventura, e addirittura di far mangiare la polvere a papà Rob.

Così è apparso Tye Trujillo sul palco della Chamorro City Hall di Bogotà, in Colombia, dove lunedì 17 aprile ha debuttato con successo nel doppio ruolo di guest star e bassista al posto di Reginald ‘Fieldy’ Arvizu.

Neanche il tempo di riprendersi dalle date al Lollapalooza sezione Kids di Buenos Aires dove solo pochi giorni fa aveva aperto per i Metallica, con la band di suoi coetanei The Helmets, il dodicenne Tye si è subito ritrovato protagonista di un sogno.

Dopo l’annuncio ufficiale dei Korn su Facebook, l’ingresso di Tye nel combo californiano ha fatto il giro del globo, catapultando l’enfant prodige sulle pagine dei media di tutto il mondo, da Rolling Stone a The Guardian passando per Vogue.

Sicuramente una serata indimenticabile quella di Bogotà per Tye, che, ci piace sottolinearlo, è due volte figlio d’arte: la madre, Chloe Trujillo, è una stylist di tendenza, conosciuta ed apprezzata per le sue creazioni che variano da sciarpe a vestiti e accessori.

Nata a Parigi e cresciuta a New York, dove faceva parte di alcune band underground death-metal e punk, Chloe Trujillo dipinge anche surfboard e strumenti musicali -celebre è il basso con il calendario azteco disegnato per il marito Rob Trujillo-, tutti caratterizzati da colori sgargianti e fantasie dal mood rock.

Cripple Bastards, un pezzo di storia in arrivo al Tetris

Chi li ha visti dal vivo giura che sono una bomba! Sono di casa all’Obscene Extreme così come nel Sol Levante, eppure i Cripple Bastards non hanno mai suonato a Trieste…Tenetevi dunque pronti per sabato 25 febbraio, quando le porte del Tetris si spalancheranno per accogliere quest’autentico pezzo di storia che, sulla scena da quasi trent’anni, ha conquistato l’attenzione internazionale suscitando spesso anche feroci polemiche.

Mente e corpo del progetto è Giulio detto The Bastard, che lo ha fondato ad Asti nel 1988 con Alberto the Crippler, insieme a cui suonava dall’87. In quel periodo Giulio frequentava la scena metal/hc della ex Jugoslavia, in particolare Belgrado, ed è proprio lì che lui e Alberto si conoscono.

Ciao Giulio, benvenuto su Freezine! Questa è la prima volta che suonate a Trieste! La conoscete già, e quali pezzi porterete?
Ciao! Sì, conosco bene Trieste perché, essendo in parte cresciuto in Serbia, ci passavo spesso, e ogni tanto nei weekend mi ci portavano i miei genitori, specie negli anni ’80. Non lontano da lì abbiamo suonato qualche volta a Udine, Gorizia ed anche in Slovenia. Personalmente sono contento di suonarci perché la zona mi è sempre piaciuta, e perché è la città degli Upset Noise, band che ho sempre stimato e rispettato. La nostra scaletta attinge in modo abbastanza uniforme da ogni nostro album, in tutto sono ventisette brani che ripropongono un po’ tutta la storia dei CB! 

Chi c’è nella nuova line up?
Attualmente i C.B. sono: Giulio The Bastard – voce, Schintu The Wretched – basso (nella band dal 1998), Der Kommissar – chitarra (nella band dal 1999), Wild Vitto – chitarra (nella band dal 2014) e Raphael Saini – batteria dal 2014.

La vostra immagine si richiama spesso al cinema di genere anni ’70, da dove nasce questa passione?
Seguo il cinema di genere da quando ero bambino, in generale ho sempre collezionato e consumato film anni ’60/’70/’80 principalmente italiani, con preferenze su giallo, horror, western, polizieschi e drammatici. 

E il cinema ricorre spesso nella storia dei Cripple Bastards, nel bene ed anche nel male: una loro performance all’Open Hands Festival è stata interrotta a bottigliate dal pubblico, offeso da una frase (‘le donne sono tutte puttane’, ndr) presa da ‘Frenzy’, noto film di Alfred Hitchcock del 1972. Così come la figura del ferocissimo Tomas Milian/Giulio Sacchi di ‘Milano odia: la polizia non può sparare’ (1974) si collega a ‘Misantropo a senso unico’, considerato ancora oggi il disco manifesto della band.

Oltre ai Cripple Bastards, Giulio da alcuni anni gestisce anche la F.O.A.D Records, storica etichetta specializzata in trash e hc.
‘La F.O.A.D.’, racconta Giulio, ‘è stata fondata dal mio amico Marco Garripoli di Torino, inizialmente era una fanzine, poi si è sviluppata anche come label partendo dalle cassette e proseguendo con uscite su CD. Nel 2008 dopo un periodo passato insieme a lavorare – Marco mi aiutava a tenere il merch dei CB ai concerti, cosa che fa tutt’ora- abbiamo deciso di unire le forze e trasformare la F.O.A.D. in un’attività a tempo pieno, arrivando a due uscite al mese e dando la precedenza al nostro supporto preferito, il vinile. Le cose si sono evolute nell’arco del tempo, siamo arrivati a lavorare con band come Terrorizer, Cryptic Slaughter, Discharge, Wehrmacht, Raw Power, Bulldozer, DRI e molti altri. Nel 2013 Marco ha lasciato l’etichetta e al suo posto è entrato Luca, anche lui amico storico e supporter dei CB da moltissimo tempo. Ad oggi siamo arrivati a più di 120 dischi pubblicati e uno standard di due uscite al mese.

I Cripple in tour in Giappone

Parliamo un po’ dell’ultimo tour…
Sì, qualche mese fa siamo stati per la seconda volta in tour in Giappone! E’ una delle nostre mete preferite sia per l’entusiasmo e l’affiatamento del pubblico, sia per il livello qualitativo incredibile delle loro band, dall’hardcore al metal a qualsiasi altro genere. Ogni serata è stata grandiosa, con tanta gente e la possibilità di dividere il palco con alcuni tra i miei gruppi preferiti. Poi il fattore amicizia e rispetto da parte di chi organizza e chi segue una band come noi, lì è qualcosa di veramente unico.

Ed ora? Quali progetti avete per il 2017?
Stiamo lavorando all’album nuovo e a un cofanetto definitivo che raccoglie tutti i nostri singoli/split e un mucchio di materiale inedito ‘d’epoca’. Entrambi dovrebbero uscire nel 2018 per il nostro trentesimo anniversario.

 

Happy Birthday Axl Rose!!!

Tante volte mi son chiesta quale segreto si nasconde dietro il sorriso di Axl Rose, frontman dei riuniti Guns N’ Roses che il prossimo 6 febbraio compirà 55 anni.
Un sorriso inafferrabile, per certi versi misterioso, con quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così, tanto per dirla alla Paolo Conte… un sorriso che un giorno mi piacerebbe vedere anche sul grande schermo, magari nei panni di un villain in un sanguinolento film di Quentin Tarantino.

(C) Katarina Benzova

…e quel sorriso? ecco le due risposte più ‘pazze’ che sono riuscita a trovare:

Risposta N.1 : Vissuto per anni sotto le sembianze di ranocchio, deriso e trattato male da tutti, W. Axl Rose è in realtà un Principe tramutato da un incantesimo malvagio. A liberarlo è giunta in suo aiuto una bellissima Principessa dalle lunghe chiome bionde e grandi occhi azzurri.

Dopo i suoi baci, il ranocchio non soltanto è tornato ad essere il Principe che tutti ricordano, alla guida di un regno da oltre 100 milioni di dollari -solo per le date nordamericane-, ma pronto a lanciarsi anche in nuove e mirabolanti avventure per aiutare gli AC/DC, rimasti ‘orfani’ di Brian Johnson alla vigilia del tour.

(c) Katarina Benzova

Risposta N.2 : Nei ritratti di famiglia, si sa, il Padre sorride raramente. La figura paterna deve ispirare forza, autorevolezza, affidabilità: quando i figli sono numerosi, anche le responsabilità aumentano, quindi ecco che di tempo per sorridere ne resta poco.

Ecco, anche se figli ufficiali per ora non risultano, Axl Rose è già Padre: è un Padre per i suoi soci e compagni di mille avventure, è un Padre per le belle ragazze di cui si circonda, è un Padre per i suoi fans che lo venerano da un emisfero all’altro del pianeta… lo è anche per chi ha scritto questo pezzo…!
Happy F***** B-day Axl Rose!!!

Axl con una fan a Santiago del Cile

 

Female fronted metal, un fenomeno che non conosce crisi

Se non sono ‘female fronted’ non le compriamo?
La domanda sorge spontanea, le band ‘al femminile’ stanno vivendo un momento di fortissima esplosione; Fabienne, la new entry degli Eluveitie dalle chiome fluenti e occhioni azzurri tiro Melania Trump, è soltanto l’ultima di una serie di Barbie elette ad hoc per conquistare i fans giapponesi, australiani e latinoamericani, perché questo è esattamente quello che questi Paesi si aspettano per comprare i loro dischi.

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La presenza femminile s’impone sempre di più anche sul web e social network, con il proliferare di siti specializzati sull’argomento, come Metaladies Femme Metal Webzine, oppure attraverso webzines ‘female fronted’ come l’italiana Rock Rebel Magazine: tutti siti d’informazione che hanno un peso notevole nell’industry, esercitando tramite i loro contenuti, dalle photo gallery alle recensioni, un discreto potere d’acquisto di un album piuttosto che di un altro.

Cristina Scabbia, Lacuna Coil
Cristina Scabbia, Lacuna Coil

Spesso intervistata in qualità di ‘pioniera’ del genere, Cristina Scabbia si è così espressa a proposito dei festival che vedono in scaletta solo ‘female fronted’ band come il Female Metal Event di Eindhoven, Paesi Bassi: ‘Mi piacciono, perché ci sono molti fan che amano questo tipo di musica ed è bello poter offrire un festival con band che suonano quel determinato genere. Non amo molto il termine ‘female-fronted’ perché, per me, è molto naturale pensare a una donna in una band come ad una qualsiasi altra persona che possa farne parte. Non distinguo tra uomini e donne. Ci sono cantanti, chitarristi, batteristi…ma non differenze di genere. Comunque sono felice che ci sia l’opportunità di avere un festival come questo, dove il pubblico può partecipare sapendo di trovare un genere musicale con donne alla voce’.

Da sinistra: Carla Coates (Butcher Babies), Elize Ryd (Amaranthe), Alyssa White-Gluz (Arch Enemy) e Heidi Sheperd (Butcher Babies) durante l'ultima edizione dei Revolver Music Awards
Da sinistra: Carla Coates (Butcher Babies), Elize Ryd (Amaranthe), Alyssa White-Gluz (Arch Enemy) e Heidi Sheperd (Butcher Babies) durante l’ultima edizione dei Revolver Music Awards

Tantissimi sono i nomi in gara nella categoria ‘Rock Goddess of the year’ dei Loudwire Music Awards, il premio annuale promosso dalla prestigiosa rivista statunitense: a contendersi lo scettro, tra le altre, anche Amy degli Evanescence, Lizzy degli Halestorm, la stessa Cristina Scabbia dei Lacuna Coil, l’ex Flyleaf Lacey Sturm, Taylor di The Pretty Reckless e Emma degli australiani Sick Puppies.

Area 7
Area 7

Al fascino delle female fronted band hanno ceduto perfino Mr. Axl Rose & Co., tra le massime icone del rock al testosterone: in apertura a Lima abbiamo visto le Area 7, nu-metal/hc band capitanata dall’attivista e blogger Diana Foronda, fondatrice del movimento ‘Girls of Rock’ in Perù, ed in Giappone di supporto ai Guns ci saranno nientemeno che le Baby Metal: il gruppo che unisce J-Pop e metal aprirà i concerti in programma a Osaka, Kobe, Yokohama e il secondo di Tokyo (21, 22, 25 e 29 gennaio 2017).

Karnokkorok: ‘Ecco perché ad un certo punto ho smesso con i Maiden’

Alla vigilia del concerto dell’estate, Karnokkorok racconta per la prima volta il suo rapporto con la band britannica che martedì 26 luglio approderà a Trieste per l’unica tappa nel Nordest del tour The Book of Souls 2016. Una storia partita trent’anni fa, nel mitico vinyl shop ‘Ricordi’ di via S. Lazzaro, e che, nonostante i tanti concerti e momenti molto belli vissuti insieme, oggi sembra ormai definitivamente giunta al suo capolinea.  Continua la lettura di Karnokkorok: ‘Ecco perché ad un certo punto ho smesso con i Maiden’

Damned Pilots: nuovo video ‘Believin In’, intervista al regista Mario Orman

E’ disponibile online il nuovo video dei Damned Pilots ‘Believin In’ tratto da ‘One More Mission’ uscito lo scorso 7 maggio per la Planet K Records. Il video, che è un vero e proprio short movie dalle atmosfere post-apocalittiche, è diretto da due apprezzati filmakers triestini, Mario Orman e Gabriel Covacich.

‘Il video nasce come cortometraggio sci-fi dal titolo ‘Souvenir’. E’ una mia idea che poi ho sviluppato insieme a Gabriel, che vi compare in veste di attore e realizzatore degli effetti speciali’, racconta Mario Orman, conosciuto per i suoi video con Sinheresy, SilentLie, Lykaion.

‘La storia ruota intorno all’idea che esistono degli alieni che sotto forma di gigantesche meduse, distruggono tutti i mondi nei quali arrivano. Prima di andarsene, prendono da ogni pianeta un souvenir, che in questo caso è l’ultimo essere umano rimasto’.

Che cosa vi ha colpito di più di questo video?
Risponde Don Nutz, batterista dei Damned Pilots: ‘Conoscevo Mario già da tempo, e mi piacevano i suoi lavori, oltre al fatto che conoscevo anche Gabriel Covacich, che per certi aspetti ha un talento davvero geniale. Il video mi ha colpito subito per come racconta una storia originale e divertente, ma al tempo stesso in maniera profonda’.

Di recente Mario Orman ha diretto ‘Black or White’ del rapper triestino Jeremy,  con protagonista Felisja Piana in arte Fishball, modella e pin up punk seguitissima su Instagram e con oltre 170 mila ‘mi piace’ su Facebook. Nel 2011 Orman ha fondato la Borderlinemovies, una casa di produzione che opera nell’ambito cinematografico, televisivo e pubblicitario con sede a Trieste.

Prosecco #7 /Kory Clarke racconta i suoi Warrior Soul

Contattato nel pomeriggio a Torino, dove stasera suona al Blah Blah club con i suoi Warrior Soul, Kory Clarke appare in forma smagliante ed attraverso questa breve intervista, coglie l’occasione per raccontarci alcuni retroscena dell’ultimo tour e della sua complessa carriera artistica. Domani i Warrior sono a Firenze, venerdì al Legend di Milano e sabato 9 aprile al Teatro ‘Casa delle culture’ di Prosecco, dove si presentano con la line up composta, oltre che ovviamente da Kory Clarke alla voce, testi e produzioni, da Stevie Pearce alla chitarra, da Christian Kimmett (Edinburgo) al basso e dall’irlandese Michael Branagh alla batteria. Continua la lettura di Prosecco #7 /Kory Clarke racconta i suoi Warrior Soul