Blue Öyster Cult @Cvetličarna Media Center, Lubiana, 27.8.2023

Mezza Slovenia -ma anche tanta Austria- hanno sfidato il terribile maltempo di lunedì 28 agosto per vedere i Blue Öyster Cult nella nuova, imponente sala del Cvetličarna Media Center di Lubiana.

Arriviamo a Lubiana sotto una pioggia torrenziale, che dopo essersi sfogata in mattinata sul litorale, nel frattempo si è spostata verso nord inseguendoci fino a destinazione. Nel quartiere di Bezigrad si respira un’aria surreale, neanche un’anima in giro, ed è praticamente a nuoto se per miracolo riusciamo a raggiungere la venue.

All’interno c’è grande attesa per i Blue Öyster che quest’anno tagliano l’importante traguardo dei 50 anni di attività. Un’occasione speciale, resa tale ancor di più dal fatto che la Dirty Skunks è riuscita ad accaparrarseli in un tour esclusivo che, oltre a Lubiana, comprendeva soltanto altre due date, una allo Sweden Rock Festival e l’altra ad un festival nella contea di Nottingham.

Sono le 21 puntuali quando, sotto gli occhi di un parterre ormai gremito, i Blue Öyster attaccano sulle note dei titoli di coda di ‘Blade Runner’ (1982) dell’artista greco Vangelis. E sparano subito due cartucce come ‘The Red &The Black’ e ‘Dr Music’ direttamente dai primi album, caratterizzati dalle iconiche grafiche in stile Escher -in realtà sono opera di Bill Gawlik, autore anche del logo della band- con simboli dell’esoterismo e dell’occulto.

Della formazione storica -nata già nel 1967 a Long Island con il monicker di Soft White Underbelly-, resta il chitarrista Donald Buck Dharma’ Roeser (76 anni), il frontman Eric Bloom (79 anni), a cui ora si affiancano Richie Castellano alla voce, chitarra e tastiere, Danny Miranda al basso e Jules Radino alla batteria. Nel frattempo ci siamo appollaiati nella fighissima gallery -che fa tanto Globe Theatre- e dove si gode davvero una vista spettacolare… toilette open space inclusa!

Certo, resta difficile credere che quelli sul palco, con quell’aria così alla mano e l’outfit da Amici della Bocciofila, siano gli stessi che hanno influenzato band come Maiden e Metallica, e addirittura nutrito gli incubi di scrittori come Stephen King e registi come David Cronenberg.

Su questo gruppo è stato davvero scritto di tutto…cosa si potrebbe aggiungere che non sia già stato detto?? A pensarci bene, forse una cosa c’è: uno dei motivi che mi ha portato ad affrontare la tempesta per vedere i BÖC è che è stata proprio la loro musica a fare da Cupido tra Johanna Sadonis dei Lucifer e Nicke Andersson degli Hellacopters…La bionda Johanna li cita spesso come una delle sue band preferite, e Andersson racconta che proprio ispirandosi a loro ha iniziato a suonare con i Lucifer.

In tutto un’ora e quaranta di concerto, che in scaletta ha visto alternarsi i classici d’ispirazione sci-fi ‘E.T.I.’ e ‘Godzilla’ ai brani più recenti come la ballata aor ‘Tainted Blood’ dall’ultimo ‘The Symbol Remains’ (2020, per concludersi con l’assolone finale di Bloom in apertura a ‘Don’t Fear The Reaper’.

Grande soddisfazione da parte degli organizzatori che hanno così commentato: ‘Bringing back Ljubljana to be a rock capital! I’ve met people from Ireland, people from Sweden, people from Turkey, and people from everywhere in between, coming to see their idols live for what might be one of the last times. Amazing! All the experience was again under the bad influence of the floods, but still it’s a beginning of a new chapter…

Megadeth, Lacuna Coil, Katatonia, Messa @AMA Music Festival, 27.8.2023

Gran finale col botto per l’Ama Music Festival, la cinque giorni di musica che dal 23 al 27 agosto ha portato alle pendici del Monte Grappa, per la precisione in quel di Romano d’Ezzelino (VI), un sacco di nomi dei generi più diversi, da Chemical Brothers agli Articolo 31, da Salmo ai Cypress Hill.

Tiro in porta di questa ottava edizione sono stati però i Megadeth, protagonisti della serata di domenica 27 agosto per quella che è stata l’unica data italiana dell’intenso tour estivo. Spettacolare location della serata, Villa Ca’ Cornaro, o meglio il suo parco secolare, trasformato per l’occasione in un megaraduno open air diviso tra l’area del mercatino artigianale, più defilata, quella centrale della ristorazione con tavoli e stand per tutti i palati- e quella del concerto vero e proprio.

A fare gli onori dei padroni di casa sono i Messa, band padovana ormai stella della scena internazionale grazie ad un’incessante attività live e al sound originale connubio di doom, dark jazz e ambient. La pioggia, che fino a quel momento era rimasta a guardare, forse stregata dalla voce di Sara dei Messa, inizia a scendere in concomitanza con l’arrivo dei Katatonia, band icona del death doom fin dal suo esordio, avvenuto ormai nel lontano 1991. Una performance non proprio memorabile quella degli svedesi, penalizzata dalla resa acustica e dalla line up ridotta a quattro elementi…pazienza, sarà per la prossima volta!

L’attesa per gli headliner inizia a farsi sentire, così come si avverte nel pit ormai affollatissimo di fans giunti appositamente da tutto lo stivale per incontrare i loro idoli. Ad allietare l’attesa ci pensano bene i nostrani Lacuna Coil, altra macchina da guerra since 1994, hanno letteralmente spaccato capitanati da una Cristina Scabbia in stato di grazia.

La cantante milanese -ma di genitori veneti, come ha orgogliosamente sottolineato più volte durante lo show-, si conferma ancora una volta stabile sul gradino più alto del podio di Metal Queen.. e riuscirci a 51 anni senza rischiare di cadere nel ridicolo, o peggio nel volgare, non è sicuramente cosa da poco!

‘Cristina Is A National Treasure‘, a definirla così sarà lo stesso Dave Mustaine dei Megadeth, saliti sul palco poco dopo le 22 sulle note dell’intro di ‘Prince Of Darkness’ seguito da ‘Hangar 18’. Ed è solo la prima di una serie di confidenze rivolte al pubblico da Megadave, dall’acquisto di una casa sulle colline marchigiane -sembra per trasferirsi gradualmente in Italia-, alle prime parole imparate in italiano –‘stronzo’ su tutti-, fino ad augurare ‘Happy Birthday’ con tanto di canzoncina al fortunato tra il pubblico.

E poco importa se l’impianto ha qualche blackout, il fuoco dei Megadeth divampa scacciando anche quelle poche nuvole rimaste, mentre il pit ribolle e gorgoglia come magma incandescente. Momento clou, il duetto con special guest Cristina Scabbia per il classico ‘A Tout Le Monde’ precede il gran finale con le pietre miliari ‘Symphony of Destruction’, ‘Peace Sells’ e ‘Holy Wars’. Con un sold out di oltre seimila persone un bel risultato anche per l’organizzazione, ottenuto senza darsi tutte quelle arie da ‘metal festival’ di cui è difficile fidarsi. Ora non resta che attendere il prossimo anno per scoprire se quella dell’AMA Festival con il metal è stata solo un’avventura estiva oppure….chissà!

Omega Sun: nuovo album, in concerto al Mostovna con gli Ufomammut!

Saranno gli OMEGA SUN la band di apertura agli UFOMAMMUT, in occasione della data slovena in programma mercoledì 15 novembre al Mostovna di Salcano (Nova Gorica).

Il power trio di Koper ha annunciato l’uscita del secondo album ‘Roadkill‘, prevista per il prossimo 8 settembre con la label zagabrese No Profit Recordings.

Tracklist:

01. The One

02. Black Dust

03. Survive

04. Another You

05. Early Morning

06. Doomer

Slovenian heavy fuzz rockers Omega Sun started in 2013 as an instrumental duo and after few rehearsals morphed into a proper four piece band with vocals. As of then Omega Sun played numerous gigs, also sharing the stage with Dopethrone, Unida, Kylesa, Nebula, Stoner Kebab, Yawning Man, Three Eyes Left etc.
In the time in between all of that the band released an instrumental demo from late 2013 and soon after in 2014 their first proper song as a four piece (with vocals) ‘Early Morning’.
After some turmoil in 2017 Omega Sun finally managed to record their debut full length ‘Opium For The Masses‘; now as a power trio consisting of Igor (vocals, bass), Seba (drums) and Aris (guitar). In 2022 the band finished the work on their 2nd full-length ‘Roadkill’.
First single ‘The One‘ off ‘Roadkill’ album was released in late June 2023 as a digital single on the band’s own Bandcamp. Second song, ‘Doomer‘ will be released on September 1st and the full album is scheduled for a release on September 8th. Album will be released in digital version and pre-orders with discounted prices for vinyl version will go live at the same time with vinyl expected to be released by mid December. Vinyl will be released by No Profit Recordings in 300 copies on standard black 12″ vinyl out of which 50 copies will be featuring exclusive alternative artwork.
Recorded at Ostudio6 in Nova Gorica, Slovenia in 2022. Engineered and recorded by Žan ‘Cigo’ Brešan. Additional engineer Teo Orlando.Mixed and mastered by Igor Kukanja. Cover art by Jan Taitl.
Omega Sun is:

Igor Kukanja – Vocals and Bass

Aris Demirović – Guitars

Sebastian Vrbnjak – Drums


https://www.instagram.com/omega_sun/
https://www.facebook.com/omegasvn
https://noprofitrecordings.bandcamp.com/
https://omegasun.bandcamp.com/

Trieste, la scena underground riparte dal Binario 9 di Roiano

C’è attesa per l’evento Noise Wagon Vol. I in programma venerdì 1 settembre al Binario 9 presso il Dopolavoro Ferroviario in Viale Miramare 51.

Evento Facebook: Noise Wagon Vol. 1

Piuttosto agguerrita la truppa death metal slovena con in testa Glista e Razvalina da Lubiana, Britof dalle verdi vallate alpine e Human Host Body crust punk da Koper. La serata segna il debutto dei Claustrum, nuova band tra Trieste e Gorizia con membri di Grime, Affliction Vector e Fierce, fresca di esordio con l’album omonimo uscito lo scorso giugno per Avantgarde Music.

L’evento, che vede già un bis in programma sabato 30 settembre, è organizzato dal collettivo In Grind We Trst che così si presenta su Facebook: ‘Questo è un nuovo progetto che parte dal basso e che è composto da un gruppo di persone che fino ad oggi ha organizzato i concerti con il collettivo Trieste Hardcore, dedicandoci tempo, passione e sacrificio personale.
Con questo progetto vogliamo portare avanti quanto di buono abbiamo costruito fino ad oggi, e come sempre, senza secondi fini e scopi di lucro.
Saremo felici di accogliere tutte le bands punk, grind, hardcore e death metal e in generale tutte le band che suonano i generi che derivano da quelli descritti e ne hanno fatto parte della propria storia, ma anche band folli e sperimentali, che si mettono in gioco per creare qualcosa di diverso e nuovo.
Vogliamo con le nostre forze e la vostra presenza, dare vita a contesti diversi, creativi, liberi e non vincolanti.
Vogliamo investire senza nessun ritorno se non la soddisfazione di averlo fatto, in una realtà prismatica e caledoiscopica, grind significa ‘macinare’ e noi vogliamo frantumare ogni schema pre- impostato ed essere fedeli a chi siamo veramente, esprimendo la nostra soggettività facendo ciò che più ci appassiona.
W i clown!

Duel, il grande ritorno a Trieste domenica 15 ottobre

I rockers texani Duel saranno in tour in Europa in ottobre. Tra le date, che comprendono il Desert Fest di Anversa e l’Heavy Psych Sounds Fest a Berlino e Dresda, c’è anche quella di Trieste in programma domenica 15 ottobre al Kulturni Dom di Prosecco….powered by Rocket Panda Management ovviamente!

In apertura ci saranno i Doombo, la nuova band made in Trieste che abbiamo visto per la prima volta live la scorsa estate allo StonerKras Fest.

Evento Facebook: DUEL (southern rock n’ roll,USA + DOOMBO (heavy doom, ITA)

DUEL sono:

TOM FRANKguitars/vocals

JEFF HENSONguitars/vocals

ALEX WEINbass

PATRICK PASCUCCIdrums

Tytus, il tour è un trionfo! Stasera al Metelkova, domani a Pordenone

Con un incendiario live nella mitica Rockhouse di Salisburgo si è conclusa la leg del tour dei Tytus insieme ai californiani Night Demon e agli Speed Queen!

I rockers triestini, che stanno promuovendo il loro ultimo Ep ‘Roaming In Despair‘ (Boonsdale Records), saranno in concerto sia stasera, venerdì 15 settembre, al Metelkova di Lubiana con gli sloveni Britof, sia domani, sabato 16 settembre, in occasione del Metal Maniac Party Vol. #2 al Tune Lab di Pordenone insieme a STRIKEHAMMER, EXILIUM e LSD!

07.09 – HIGE BAR – Kufstein 🇦🇹

08.09 – LIVE MUSIC HALL – Weiher 🇩🇪*

09.09 – HELVETE CLUB – Oberhausen 🇩🇪

10.09 – DRUCKEREI – Bad Oeynhausen 🇩🇪*

11.09 – BACKSTAGE CLUB – Munchen 🇩🇪*

12.09 – ESCAPE – Vienna 🇦🇹*

13.09 – ROCKHOUSE BAR – Salzburg 🇦🇹*

15.09 – KLUB GROMKA – Ljubljana 🇸🇮

16.09 – METAL MANIAC PARTY #2 – Pordenone 🇮🇹

* opening act for Night Demon & Speed Queen

Måneskin @Stadio Nereo Rocco, Trieste, 16.7.2023

Annunciato come l’evento clou dell’estate, lo show dei Måneskin domenica 16 luglio a Trieste non ha deluso le aspettative. Due ore di rock dai ritmi serrati hanno infiammato il pubblico arrivato allo Stadio Nereo Rocco da tutta Europa e anche da oltreoceano. Tanti i pullman provenienti da Slovenia, Croazia – in tutto sono stati 7mila i biglietti venduti nei due paesi sui 12 mila venduti all’estero – ma anche da Austria, Bosnia e da tante città d’Italia. Oltre 25mila fans -molti dei quali in fila già dalle prime luci dell’alba- hanno affollato il quartiere di Valmaura, vestito a festa per l’occasione con food trucks, bar e pub con cucina aperta fino a notte e lo spettacolo dal ponte del traffico impazzito.

Sono da poco passate le 21 quando i Måneskin irrompono sulle note di ‘Dont Wanna Sleep’ e ‘Gossip’, seguiti da quella ‘Zitti E Buoni’, la hit che nel 2021 li porta a vincere prima Sanremo e poi l’Eurovision proiettandoli verso il successo mondiale. La sfida principale è quella di reggere un palco monstre, di solito appannaggio delle band storiche con trenta, a volte anche cinquanta anni di carriera alle spalle.

Bene, per tutto il tempo i Måneskin hanno corso, saltato e ballato, con Victoria che insieme a Thomas sono scesi più volte tra il pubblico, regalando degli a solo che hanno infiammato lo stadio. Notevoli anche i momenti di complicità tra il basso di Victoria e la batteria di Ethan.

A metà concerto, poi, le luci hanno illuminato la band che era scesa in mezzo al prato, tra i fan, dove Damiano ha dato spazio all’emozione intonando una versione acustica di ‘Torna A Casa’ e di ‘Vent’anni’, accompagnato da migliaia di cellulari che hanno illuminato la notte di Trieste. ‘Abbiamo sempre avuto un sogno’ -ha detto- ‘che è quello di venire a suonare in mezzo a voi. Finora non ce l’avevano mai permesso, ma adesso lo abbiamo realizzato’.

Su ‘Kool Kids’, come da tradizione ormai, fanno salire un gruppo di fan sul palco, per un party rock’n’roll prima della chiusura con la ballad ‘The Loneliest’ e la hit ‘I Wanna Be Your Slave’.

A dieci anni dal concerto dei Pearl Jam, con questo concerto Trieste entra nella storia del rock come data zero dei Måneskin in uno stadio, con il Rocco davanti all’Olimpico e a San Siro. Una bella sferzata di energia, così come postato il giorno successivo anche dai triestini più scettici:

Stoner Kras Fest @Prosecco, Trieste, 15.7.2023

Grande partecipazione a Prosecco sabato 15 luglio per Stoner Kras Fest, il raduno di musica psichedelica giunto quest’anno alla sua seconda edizione. Organizzato da Arci Trieste insieme a Rocket Panda Management ha visto confluire sul Carso triestino tantissimi appassionati del genere stoner e doom, alla ricerca di buona musica ed anche un po’ di fresco nel torrido weekend.

Situato proprio dietro il teatro, già location dei concerti targati Rocket Panda durante la stagione invernale, lo spazio B’lanc si presenta attrezzato con tutti i crismi dell’occasione: colorati banchetti del merch, cd e vinili, due food truck, uno di cucina fusion da Trieste e l’altro balkan dalla vicina Sežana, un’area relax con tanto di massaggiatrice e una giochi per i più piccoli.

Piuttosto nutrito il bill, che ha visto l’apertura sotto il sole cocente con i Doombo, nuova doom band made in Trieste per la prima volta live con i pezzi dell’Ep di debutto. A seguire è il turno dei Mystic Majesty, hard robot rock veronese freschi del concept album ‘Speak your mind’, mentre la sorpresa arriva da Long Hour, progetto solista di Julien Medor, eclettico musicista australiano che si ispira a David Yow dei Jesus Lizard ed alle sue stravaganti performance.

Saltata all’ultimo l’esibizione degli sloveni Jegulja, la scena è tutta per i TSO, local heroes letteralmente ‘risuscitati’ dopo un lungo periodo di assenza dai palchi, attualmente sono al lavoro sul loro terzo, atteso album. E mentre nel cambio set tra un gruppo e l’altro parte il dj set di Alternative Nite e Satisfaction, tutti gli occhi sono puntati sull’arrivo dei Margarita Witch Cult, nuovi portabandiera della scena doom metal di Birmingham. L’omaggio in scaletta ai Black Sabbath è praticamente d’obbligo, così come la lezione di cotanti padri emerge con prepotenza dalle oscure profondità del loro sound.

Festival ormai gremito e pubblico caldissimo, tra cui oltre ai fans provenienti da Slovenia e Croazia, fa piacere riconoscere più di una volta anche il simpatico accento veneto. Tutti ormai pronti per scatenarsi in un pogo indiavolato per i Mondo Generator ed il suo luciferino frontman Nick Oliveri, icona dello stoner rock anni Novanta con Kyuss e QOTSA.

Verso la fine della serata sarà proprio Nick che mi ritrovo accanto, sorridente e rilassato mentre si gode l’esibizione dei greci 1000 Mods come uno spettatore qualsiasi. Incontri ravvicinati possibili ormai soltanto nei festival di piccole dimensioni come Stoner Kras Fest, la nuova scommessa di una scena triestina che -finalmente- torna a rimettersi in gioco alla grande.

The Cult, The Damn Truth @Pordenone Blues Festival, 1.7.2023

Gran ritorno al Pordenone Blues Festival sabato 1 luglio, a poco meno di un anno dall’indimenticabile concerto del compianto Jeff Beck. E pazienza se questa volta non c’è Johnny Depp, i leggendari Cult live in Friulandia sono come l’apparizione della Madonna…un evento miracoloso al quale sembrava praticamente impossibile mancare!

Invariata la location, il Parco del San Valentino minacciato da una pioggia sempre più insistente che, invece di rinfrescare, porta tanta afa e umidità. Dopo un veloce spuntino sotto gli stand per evitare di bagnarsi arriva il momento di sfidare le intemperie per raggiungere il palco, dove nel frattempo sono saliti The Damn Truth. Arrivano dal Canada, più precisamente da Montréal, e si sono fatti conoscere con l’album ‘Now Or Nowhere’ (2021) prodotto dall’illustre Bob Rock (Metallica, Mötley, Bon Jovi e gli stessi Cult).

Capitanati dalla talentuosa Leela -definita come ‘la figlia di Robert Plant e Janis Joplin’– questa rock band dal gusto prettamente 70’s non si lascia scoraggiare né dalla pioggia né dai frequenti disturbi alle casse, reagendo con prontezza di spirito e gran entusiasmo. Continuo lo scambio tra band e pubblico, che vede il culmine quando il chitarrista scende dal palco per mescolarsi tra la folla, suscitando immediatamente una levata di smartphone per immortalare il momento.

Sono da poco passate le 22 quando i Cult, graziati dalla pioggia, emergono dall’oltretomba protetti da una spessa coltre di incenso che li rende pressoché invisibili. La band, guidata dallo sciamano rock n’ roll Ian Astbury, parte con ‘Rise’ per condurci attraverso quello che è un vero e proprio viaggio attraverso quarant’anni di carriera, dalle hit di ‘Love’ (1985), pietra miliare del goth rock, fino ad ‘Under The Midnight Sun’ (2022), l’ultimo album che cita come fonti d’ispirazione l’universo allucinato di Lewis Carroll e il cinema di David Lynch.

Che Astbury, 61 anni compiuti da poco, non sia questo mostro di gran simpatia è noto anche ai muri, ma da qui ad apparire rigido, a tratti impacciato, quasi fosse un passante capitato di lì per caso…ce ne vuole! Oltre a lui, della line up originale sul palco è rimasto Billy Duffy, a cui si aggiungono Grant Fritzpatrick al basso, Damon Fox alle tastiere e John Tempesta alla batteria.

Momento assolutamente top(ico) quando, complice anche la ripresa di una leggera pioggerellina, l’amico Riccardo s’inginocchia a terra per chiedere alla sua Giulia di sposarlo, scegliendo come sottofondo per la proposta la romantica ‘Rain’.

Gran finale con ‘She Sells Sanctuary’, a cui seguono gli encore ‘Peace Dog’ e ‘Love Removal Machine’ entrambi tratti dal sorprendente ‘Electric’ (1987). Dopo lo show la notte è ancora lunga per i fans dei Cult che devono rientrare in direzione Trieste e trovano l’autostrada chiusa per i soliti lavori sulla terza corsia. La fatica delle trasferte rock tra annullamenti improvvisi di tour, il caro-benzina e soprattutto la difficoltà di collegamenti e linee di trasporti si fa sentire…Forza Freezine, Never Give Up!!!!

Blog|Rock|Metal| Festival