Storie di rock’n’roll. Storie di vita che si intrecciano con le storie di band, di tournée, di date da trovare o da ‘salvare’. Storie di incontri, di amicizie che poi diventano sodalizi di anni, nati ben prima di salire sul palco; magari per caso, chiacchierando al banco di un bar.
Storie come quella di Enrico Susi aka E.K. Krawall, triestino, 48 anni, ex frontman dei Fuel From Hell, hard rock band di cui è stato anche il manager. La sua incredibile passione per la musica, unita ad una buona dose di grinta, hanno fatto di lui un vero ‘pioniere’ nei primi anni ’90: sia nella promozione di concerti (Biohazard, No-FX, Sick Of It All, Cro-Mags, Doctor and the Medics, ecc.) che nella produzione di band come Upset Noise, Cenotaph e Ariadigolpe.
‘Nell’86 ho conosciuto a Trieste in via Foscolo Fausto Franza e Paolo Cattaruzza’, racconta Enrico, che nella vita ha un lavoro e una famiglia. ‘Abbiamo cominciato a parlare e così ho scoperto che facevano parte degli Upset Noise, band che arrivava dall’hardcore e stava maturando un crossover mescolato al metal…insomma, il tipo di generi che in quegli anni hanno avuto la loro esplosione. Ho ascoltato l’album ‘Nothing More To Be Said’, scoprendo che andavano in tour con band americane che in quel periodo ascoltavo e adoravo’.
‘Con loro ho iniziato a fare il roadie vivendo situazioni incredibili’ continua, ‘ed assistendo a concerti strepitosi che poi sono rimasti nella storia, come quello nell’87 con gli Attitude, Messiah e i Negazione al mitico Leoncavallo di Milano. Da lì sei anni dopo sono riuscito a produrre ‘Come To Daddy’: doveva essere il disco che avrebbe lanciato gli Upset definitivamente, c’era in ballo un grande progetto con le etichette discografiche e diverse tournée in programma’.
‘Iniziando ad andare in tour, a vivere il viaggio, il prima e il dopo concerto, a vedere le prove e l’organizzazione mi sono detto: ‘Cavolo, ci sono in giro tante band interessanti in giro, provo a chiamarle io!’
E così insieme ad altre persone ho cominciato ad organizzare concerti con la K Productions portando in Triveneto anche band americane. Ho visto nascere band che poi sono cresciute, tra cui Sick Of It All, Agnostic Front, ho visto nascere i Madball, che ascolto ancora oggi! Stampavamo anche magliette e felpe, gira addirittura un video con gli Articolo 31 e gli Extrema che avevano le nostre felpe!’
‘Poi, trovandoci nella sala prove dei Cenotaph che facevano death grind, abbiamo iniziato a pensare di mettere su una band un po’ diversa.
In quel periodo infatti molte band che facevano musica estrema avevano un progetto parallelo, penso ad esempio a Nick Royale, il batterista degli Entombed che poi si è dedicato agli Hellacopters!
Così io e Manuel Galati con Damiano e Max dei Cenotaph ci siam detti: ‘Proviamo anche noi a metterci a fare un certo tipo di rock, sostenuto, alla Motörhead!’
‘Siam partiti con cover di gruppi punk, poi, grazie a Damiano, son venuti fuori dei pezzi, finché si sono sentiti pronti a suonare live e me l’hanno comunicato…perché a me sembrava ancora impossibile! Primo concerto in assoluto è stato al ‘Bever Forever’ di Borgo S. Nazario dove io gridavo alla gente ‘Tiremo zo ‘sta baracca!’
‘All’inizio i Fuel erano un passatempo, poi sono diventati una priorità: cominciavano ad arrivare sempre più richieste per suonare, con loro tutto era più facile, a differenza dei Cenotaph con cui c’erano dei problemi per via di un genere così estremo. Invece con i Fuel ci siamo adattati a fare da supporto a band sia rock che grind, eravamo più versatili e adattabili, non eravamo per forza obbligati a suonare con band di un certo tipo. L’entusiasmo è arrivato proprio da questo, dalla facilità di suonare in giro, così il nome pian piano ha cominciato a circolare sempre di più!!!’
‘Da lì abbiamo cominciato a suonare sempre più spesso, sia all’aperto che al chiuso: aprivamo i nostri show con lo sputafuco Emiliano von Pesten, la gente si divertiva ai nostri concerti e i locali, dall’Hip Hop di Trieste al Motoraduno di Prepotto, erano sempre pieni! Eravamo spesso anche su ‘Il Piccolo’, grazie a Ricky Russo che ci ha sempre supportati’.
‘Fill You Up’ raduna tutte le cose belle fatte negli anni prima, direi che ha concretizzato tutto quello che è stato il nostro periodo migliore! Prima avevamo già fatto delle piccole autoproduzioni che stampavamo per gli amici, poi, mano a mano che ci siamo resi conto che la band funzionava a livello locale, quindi spinti dall’entusiasmo della gente, abbiamo deciso di raccogliere tutti i pezzi’.
‘Infatti ‘Fill You Up’ si compone di brani che avevamo già scritto aggiungendone anche una parte di nuovi. Abbiamo trovato l’etichetta, la Go Down Records, poi abbiamo registrato e ci siamo affidati ad un designer di Bologna, il Blitz Studio, per le grafiche è stato fatto un lavoro certosino…direi che è stata una gran bella sfida!’.
‘Poi abbiamo cominciato a portare l’album in giro con tante date in Italia, Austria, Germania, Slovenia, Croazia e anche Finlandia! Suonando anche con band importanti come gli L.A.Guns, a cui abbiamo fatto di supporto al tour per i vent’anni di carriera, al basso c’era il figlio di Tracii Guns. Ricordo la data al Rock Club di Pinarella di Cervia, io ero senza voce tanto che Damiano voleva sospendere il concerto… invece è venuto fuori miracolosamente uno dei migliori concerti che abbiamo fatto! Il disco ha funzionato parecchio a livello di recensioni e anche negli Stati Uniti, dove abbiamo ricevuto proposte per la distribuzione e per suonare, c’era in ballo una ristampa per il mercato sudamericano’.
‘Oggi che l’esperienza con i Fuel è finita mi dedico alla Planet K Records, che di fatto continua quello che avevo iniziato con la K Productions. Oltre ai Cenotaph e Upset Noise ho fatto uscire ‘Una Nuova Resistenza’ degli Ariadigolpe, crossover italiano che funzionava tanto…Tra gli ultimi eventi che abbiamo organizzato abbiamo portato a Trieste i Warrior Soul di Kory Clarke e i Mindwars, thrashers californiani in cui milita l’ex chitarrista Holy Terror Mike Alvord. Ho collaborato con la F.O.A.D. Records alla ristampa per la prima volta su cd di ‘Nothing More To Be Said’ (1987) e di ‘Growing Pain’ (1989) degli Upset Noise, un lavoro piuttosto lungo perché si tratta di una rimasterizzazione dalle bobine originali. Oltre agli album ci sono anche un bonus con un live in Olanda dell’86 e un dvd, una sorta di documentario con interviste e footage rari dell’epoca. Mi occupo anche del merch a concerti e fiere, sarò alla Mostra Mercato del Disco in programma a Trieste il 26 novembre’.
‘E comunque’, conclude, ‘aggiungerei ‘never say never’: dopo un bel po’ di tempo sono anche tornato a cantare nel cd che fa parte del progetto con Doctor Heathen Scum (The Mentors) & Karnokkorok su Planet K Records…vero punk metal rock grezzo, sporco e volgare!!!!’
Ascolta ‘Deep In Your Mouth’ qui sotto: