Super trasferta lo scorso 26 aprile per i Coven a Zagabria, la data finale del Magickal Chaos Tour 2025 che ha portato i pionieri dell’occult rock per la prima volta live nei Balcani. Partito dalla Grecia, dove hanno suonato sia ad Atene che a Salonicco, il tour è proseguito a Sofia, a Belgrado per concludersi a Zagabria, con queste ultime due date organizzate dalla Hangtime, vulcanica agenzia operativa in entrambe le città.
Dopo una passeggiata nella sempre pittoresca Stari Grad, arriviamo al Močvara appena in tempo per evitare la pioggia che ha caratterizzato una giornata dal clima decisamente autunnale. Ad accoglierci un’atmosfera da notte delle streghe, complice la presenza di belle ragazze agghindate in chiave dark e gothic, ma c’è anche qualche maschietto che sfodera la toppa dei Black Sabbath.
Nonostante il rischio di misurarsi con un personaggio come Jinx Dawson, la cantante dei supporter greci Saturday Night Satan ha l’aria di una che ormai è abituata al confronto con le celebrità. Dopo aver aperto in patria per star del doom come Green Lung e Lucifer, è arrivata l’opportunità di unirsi anche ai Coven per tutte le cinque date nei Balcani.
Incentrata su brani come ‘Witches dance’ e ‘5 AM’ dall’album di debutto ‘All Things Black’ (2024), la performance dei Saturday Night risulta particolarmente apprezzata dal pubblico, che nel frattempo ha ormai gremito la sala, e bisogna riconoscere alla band di aver assolto pienamente la sua funzione di intrattenimento.
L’attesa per i Coven è ormai alle stelle mentre il Močvara si fa sempre più affollato e con red carpet delle grandi occasioni, tra cui i local heroes Vipera, le Mist da Lubiana e dal Friuli addirittura gli scatenatissimi organizzatori dell’Eresia Metalfest.
Ed ecco finalmente la bara che annuncia l’ingresso in scena di Esther Dawson detta Jinx da Indianapolis, unico membro originale e fondatore della band, il volto coperto da una maschera tempestata di strass alla ‘Eyes Wide Shut’, i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle intonare ‘Out Of Luck’ dall’ultimo album in studio.
Giù la maschera sulle note di ‘Black Sabbath’ da quel ‘Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls’ (1969) che gli valse l’etichetta di gruppo ‘maledetto’. Così come da lì vengono ‘Coven In Charing Cross’ e ‘White Witch In Rose Hall’ ispirata alla leggenda di Annie Palmer, la white witch del titolo, che fu accusata di praticare le arti voodoo a Montego Bay in Giamaica e venne uccisa durante una rivolta degli schiavi dell’isola negli anni trenta del XIX secolo.
La festa arriva puntuale sui primi accordi della hit ‘Wicked Woman’ che fa cantare praticamente tutti, ipnotizzati dallo sguardo della frontwoman, sorprendentemente molto più ironica ed alla mano sul palco di quanto appare sui social. Spicca in prima fila la presenza di numerosi fans under 40, così come di parecchio più giovani sono i musicisti che l’accompagnano ovvero Chris Vaughn (chitarra), Zayne Hutchison (basso), Alex Kercheval (tastiera e synth) e Colin Oakley alla batteria.
Momento di alto teatro durante ‘The Crematory’, quando la nostra Lady Macbeth avvicina il teschio alla bocca per leccarlo sembra sul punto di sussurrare ‘Venite al mio seno di donna, prendetevi il mio latte in cambio del vostro fiele’..E nella sua vita si è cimentata davvero con un po’ di tutto, dagli studi di canto lirico al conservatorio, fino al cinema, partecipando a film di exploitation anni 70 come ‘Billie Jack’.
Gran finale sulle note di ‘Epitaph’ e ‘Blood On The Snow’ mentre il Black Ritual si avvia verso la sua trionfante conclusione con la ‘danza delle corna’, vero e proprio marchio di fabbrica dei Coven. Se n’è andata così, lasciandoci un po’ a bocca asciutta senza una foto…d’altronde non si può avere tutto, intanto siamo riusciti a vederli dal vivo, perché questa è Zagabria…la città dei sogni!