Come i più attenti di voi hanno notato, da un anno a questa parte sfogo le mie ‘pulsioni’ fetish & fashion attraverso un’apposita fan page su Facebook. Rêve de femmes, questo è il suo nome, è nata infatti una sera di primavera, il 17 aprile per la precisione, sotto il segno dell’Ariete, quindi per sua natura di carattere è focosa e testarda. La sua immagine ufficiale è tratta dal poster di Venere in pelliccia, l’ultimo film di Roman Polanski con protagonista la splendida Emmanuelle Seigner, e vede raffigurata in primo piano una scarpa décolleté nera tacco 12, classico status symbol della sensualità femminile.
Rêve, che potete seguire anche attraverso Twitter, racconta l’universo fashion così come lo propongono i protagonisti dello show business, in particolar modo attrici e rockstar, e quindi in un certo modo sempre rielaborato, rivissuto ed in un certo senso ‘personalizzato’, sulla scia della celebre frase recitata da Madonna nella sua ‘Vogue’, poi diventata un vero e proprio mantra: ‘Don’t just stand there, let’s get to it/Strike a pose, there’s nothing to it’.
Ecco quindi che sulla pagina di Rêve non mancheranno le cover magazine dove accanto a vecchie celebrities come Grace Kelly e Jean Harlow ci sono anche le protagoniste della New Hollywood Dakota Johnson, Lorelei Linklater o Dylan Penn. Ci sono le attrici dotate di carattere e talento- tra le tante, Amy Adams e Jennifer Lawrence-, ed anche personaggi meno noti ma di tendenza come buuski Willis e perfino Maria Sharapova, perché è un’icona che trascende il mondo del tennis. Tra gli eventi seguiti da Rêve, tutti rigorosamente in live streaming, ci sono i red carpet degli Oscar, i Golden Globes ed il Festival di Cannes. Sul podio delle più ‘visitate’, con un picco di mille visualizzazioni, al momento la reginetta è Katy Perry in un minidress fiammante firmato da Jeremy Scott in occasione della sua performance al SuperBowl.
Per questi motivi, direi che Rêve de femmes è una fan page che, anziché concentrarsi su un personaggio singolo, preferisce sceglierne ogni giorno uno diverso, in chiave di testimonial di un immaginario superglamour chiaramente riferito agli anni 50 e 60 . E gli uomini? Niente paura, ci sono anche loro anche se più sporadicamente, l’importante è che si sappiano porre in maniera assolutamente spiritosa ed ironica, perché del ‘belloccio’ che si prende noiosamente sul serio, alla Mr. Grey di 50 Shades Of Grey tanto per intenderci, davvero non sappiamo che farcene!