E’ già primavera al Mostovna, il centro culturale nella periferia di Nova Gorica, lungo i binari della ferrovia Transalpina, da sempre luogo d’incontro per gli appassionati di musica alternativa. Annunciati per il mese di marzo tre nuovi appuntamenti live, frutto della collaborazione con un nome storico dell’underground goriziano, la Pieffe Factory.
Si parte martedì 4 marzo con Tower, heavy band from New York City! Il quintetto, capitanato dall’affascinante vocalist Sarabeth Linden, porta in giro ‘Shock To The System’, secondo album grondante nwobhm e il più forsennato speed anni ’80. Per fans di Raven, Exciter, Anvil.
Guarda il video di ‘Blood Moon’:
Deciso cambio di registro con The Howlers, trio desert rock dall’East London in arrivo al Mostovna domenica 9 marzo. Il loro album di debutto, ‘What You’ve Got to Lose to Win It All’ (2024) è stato definito come un ‘viaggio emotivo, un’esplorazione profonda dell’anima’ che mescola sonorità alla Black Rebel Motorcycle Club alle epiche colonne sonore di Ennio Morricone’. Biglietti disponibili su mojekarte.si
Last but not least, eccoci alla serata di domenica 16 marzo con protagonisti i Thus Love, band emergente del post-punk statunitense. Dopo il promettente esordio con ‘Memorial’ (2022), al Mostovna presenteranno il nuovo album che li vedrà sul palco con una nuova formazione a quattro. ‘All Pleasure’ (2024), questo il titolo del nuovo album, è stato registrato il più dal vivo possibile, catturando la pura estasi contagiosa di un gruppo che ha fatto della filosofia diy un vero stile di vita, vivendo e suonando in un fienile nei boschi del Vermont. In apertura ci saranno le Dream Nails, collettivo queer punk da Londra, presenteranno il loro secondo album ‘Doom Loop’ (2023), registrato a Sheffield con Ross Orton (Arctic Monkeys e Amyl & The Sniffers).
I Kryptonomicon si formano nel 2019 ispirati dai primi Celtic Frost e dal sound tipico delle band estreme degli anni ’80 come Possessed, Slayer, Sodom, Destruction, Hellhammer. Il loro terzo album, ‘daemonolatria’, uscito il 30 giugno 2024 tramite Punishment 18 Records, presenta dieci tracce di pura devastazione sonora, ognuna con la sua miscela unica di energia grezza ed atmosfere oscure. Con questo album la band raggiunge un marchio più thrash, riscuotendo ottime recensioni da più parti del mondo.
Ater Era, fondati nel 2006, esprimono disagio e ribellione in un mix di heavy metal e sonorità psichedeliche. Hanno registrato e pubblicato tre album, ‘In Autumn’s solitary Declino’ (2011), ‘Beneath inanimate grime’ (2013) e ‘Clades’ (2017). Hanno alle spalle due tournée europee e numerose esibizioni praticamente in tutti i club della Slovenia. Il materiale più recente è più difficile da definire in termini di genere ed è abbastanza diverso dalle radici black metal espresse nei primi due album. I brani sono più lunghi e vari, si avverte una maggiore presenza di doom e sludge che esprime la loro resistenza all’ipnotizzazione dellasocietà. Le loro esibizioni sono caratterizzate da un suono estremamente massiccio e forte e dal dinamismo sul palco. Recentemente, ‘Clades’ è stato pubblicato anche su doppio vinile. Dal 2020 gli Ater Era si sono esibiti meno spesso a causa della pandemia, e successivamente anche a causa dei cambi di formazione: il batterista di lunga data A. Stupar ha lasciato la band nel 2021, ed è stato recentemente sostituito dal batterista dei Grimoir, anche ex -Torka, Jure Gams. Un nuovo album in studio è in lavorazione, altre novità in arrivo.
I Siderean hanno pubblicato il loro primo album ‘Lost on Void’s Horizon’ nel 2021, tracciando il loro percorso nella scena progressive death metal. La loro evoluzione musicale è continuata con l’uscita del loro secondo album ‘Spilling the Astral Challice’ nel 2024. Entrambi gli album hanno ricevuto ottime recensioni da critici e ascoltatori sia in patria che all’estero.
Il power trio di Koper ha annunciato l’uscita del secondo album ‘Roadkill‘, prevista per il prossimo 8 settembre con la label zagabrese No Profit Recordings.
Tracklist:
01. The One
02. Black Dust
03. Survive
04. Another You
05. Early Morning
06. Doomer
Slovenian heavy fuzz rockers Omega Sun started in 2013 as an instrumental duo and after few rehearsals morphed into a proper four piece band with vocals. As of then Omega Sun played numerous gigs, also sharing the stage with Dopethrone, Unida, Kylesa, Nebula, Stoner Kebab, Yawning Man, Three Eyes Left etc. In the time in between all of that the band released an instrumental demo from late 2013 and soon after in 2014 their first proper song as a four piece (with vocals) ‘Early Morning’. After some turmoil in 2017 Omega Sun finally managed to record their debut full length ‘Opium For The Masses‘; now as a power trio consisting of Igor (vocals, bass), Seba (drums) and Aris (guitar). In 2022 the band finished the work on their 2nd full-length ‘Roadkill’. First single ‘The One‘ off ‘Roadkill’ album was released in late June 2023 as a digital single on the band’s own Bandcamp. Second song, ‘Doomer‘ will be released on September 1st and the full album is scheduled for a release on September 8th. Album will be released in digital version and pre-orders with discounted prices for vinyl version will go live at the same time with vinyl expected to be released by mid December. Vinyl will be released by No Profit Recordings in 300 copies on standard black 12″ vinyl out of which 50 copies will be featuring exclusive alternative artwork. Recorded at Ostudio6 in Nova Gorica, Slovenia in 2022. Engineered and recorded by Žan ‘Cigo’ Brešan. Additional engineer Teo Orlando.Mixed and mastered by Igor Kukanja. Cover art by Jan Taitl. Omega Sun is:
I piemontesi UFOMAMMUT sono da più di vent’anni uno dei nomi più importanti della psichedelia mondiale. Riconosciuti in tutto il mondo come i pionieri del sound psichedelico, sono finalmente in procinto di tornare al Mostovna sulle ali del loro nuovo album intitolato ‘Fenice’ (2023, Neurot Recordings).
Gli sloveni Omega Sun, stoner rock da Koper, dal loro debutto nel 2013 hanno condiviso il palco con band come gli Unida, Yawning Man, Dopethrone, Kylesa, Pallbearer, Stoner Kebab. A settembre hanno pubblicato il loro secondo album ‘Roadkill’
Ufomammut formed in the late 90s by Poia (guitars, FXs) and Urlo (bass, , FXs, synths), rising from the ashes of past band Judy Corda, together with Vita (drums).
For more than two decades, UFOMAMMUT has combined the heaviness and majesty of dynamic riff worship with a nuanced understanding of psychedelic tradition and history in music, creating a cosmic, futuristic, and technicolor sound destined for absolute immersion. The new album Fenice (‘phoenix’ in Italian) represents endless rebirth and the ability to start again after everything seems doomed. The album (out via Neurot Recordings) is the first recording with new drummer Levre joining Poia and Urlo, marking a new chapter in the band’s history and unveiling a more intimate, free sound for the group.
While the band is renowned for their psychedelic travels into the far reaches of the cosmos, Fenice is a much more introspective listening experience. The album was conceived as a single concept track, divided in six facets of this inward-facing focus. Sonic experimentations abound in the exploration of this central theme; synths and experimental vocal effects are featured more prominently than ever before as the band push themselves ever further into the uncharted territory of their very identity.
Each oscillation of this extraordinary album feels inevitable. The members of UFOMAMMUT are, after all, masters of their craft, and when it comes to creating enveloping sonic journeys into the unknown, it’s their uninhibited sense of exploration that breaches new sonic ground. Fenice is the sound of a band whose very essence has been rejuvenated and are welcoming the chance to create music in the way they know best; by unfolding carefully and attentively, by melding those extreme dynamics which render Fenice as a living and breathing creature, and by writing gargantuan riffs that herald their very rebirth.
Poia and Urlo are both founding members of rock ‘n’ roll graphic design collective Malleus, and of the label Supernatural Cat (who most recently put out the solo albums of Urlo, under the name, The Mon).
Like any good psychedelic trip, the music of Ufomammut has always been inextricably intertwined with visual art. Poia describes longer compositions ‘like a painting’ as if to reinforce the relevance and importance of visual art in Ufomammut’s music.
Dopo aver portato a Nord Est Godflesh, Church Of Misery, Messa e SYK, East Edge Collective alza il tiro: domenica 4 agosto, al Mostovna di Salcano (Nova Gorica, al confine con l’Italia, sulle rive dell’Isonzo) si svolgerà l’East Edge Festival. Headliner della serata, dopo la defezione degli Obsessed, saranno i Windhand, pionieri del doom americano guidati dalla sciamanica della cantante Dorthia Cottrell.
Prima di loro, tre certezze: gli Ufomammut, che festeggiano il ventennale, i Grime, già a fianco dei Windhand in un tour europeo quasi sempre sold out, e per la seconda volta i Messa, ormai protagonisti a livello internazionale dopo la partecipazione al Roadburn. Senza dimenticare gli Hobos, in questo contesto dei veri e propri outsider: costringeranno tutti gli altri a dare il meglio per non sfigurare di fronte alla loro performance, che sarà come sempre incendiaria.
The Obsessed (doom metal, USA – Relapse Records) Windhand (doom metal/psych/grunge, USA – Relapse Records) Ufomammut (heavy psych/doom, IT – Neurot Recordings) Grime (sludge/metal, IT – Argento Records) Messa (doom, IT – Aural Music/code666) Hobos (death’n’roll, IT – Spikerot)
Correva l’anno 2017 e con un live dei ‘rumorosi’ Grime lo scorso 29 dicembre chiudeva i battenti il Tetris, ultima roccaforte della musica underground ubicato nel quartiere di Cavana, proprio nel cuore del centro storico di Trieste.
In questi giorni, il Tetris scrive sul suo account Instagram un post che dice (in inglese): ‘Il Tetris ha chiuso, ma la gente non smette di fare ciò che sapeva fare’. Segue il link ad un concerto-evento che si terrà domenica 6 maggio al Mostovna di Nova Gorica con ospiti i Godflesh, duo di Birmingham pioniere dell’industrial metal ed in apertura i Syk, avant-garde metal band prodotta dalla Housecore Records di Phil Anselmo.
Promotore dell’evento, insieme a Doomstar Bookings, è East Edge Collective, una nuova associazione che -come si legge su Facebook– riunisce forze dell’ex Tetris, dell’ex Pieffe Factory di Lucinico (Gorizia) e dello stesso Mostovna. Un ‘combo’ formato da persone attive quindi già da tempo nell’organizzazione di concerti, che intende portare band di qualità nel territorio a cavallo tra Italia e Slovenia perché, continua il post, ‘viviamo sul confine’.
Dopo quello al Mostovna, c’è già un altro concerto in programma: i giapponesi Church Of Misery, nome di culto della scena heavy doom mondiale, insieme ai Messa e i Tytus sabato 30 giugno al Kulturni Dom di Prosecco sul Carso. Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/2049234591990733/
Sold out venerdì 7 aprile al Mostovna per i Mayhem, con la sala grande gremita per l’unica tappa slovena del tour ‘De Mysteriis Dom Sathanas’.
Un vero e proprio evento, a sette anni di distanza dall’ultimo passaggio della band all’ex Pieffe, che ha richiamato gente oltre che dalla Slovenia, anche dal Friuli e dal Veneto, diventando data di riferimento per l’intero nordest.
Piuttosto fitto il programma della serata, che ha visto in apertura gli Inferno dalla Repubblica Ceca, blackster attivi da una ventina d’anni ma di fatto rimasti sempre un po’ nell’ombra. La loro è una buona performance ma senza troppe sorprese, che vede sul palco Adramelech, il cantante -unico rimasto della line up originale-, affiancato da Ska-Gul e Morion alle chitarre, Crudelis al basso e M. alla batteria.
Gli Inferno sono la prima ed anche l’unica band visibile della serata, prima che il palco del Mostovna scompaia inghiottito nel Regno delle Tenebre, trascinando con sé i gruppi successivi.
Nel frattempo l’afflusso all’interno del club non accenna a fermarsi, mentre sul palco fervono i preparativi per il secondo set in programma, ovvero i cazzutissimi Dragged Into Sunlight.
Si tratta di un collettivo made in UK composto da diversi personaggi attivi da anni sulla scena metal, il cui debut ‘Hatred For Mankind’ (2009) ha riscosso talmente tanto successo da andare in ristampa con la Prosthetic Records.
Nell’epoca dei social i Dragged sono autentiche rarità: non divulgano i loro nomi, si fanno fotografare solo mascherati, e soprattutto suonano nella quasi completa oscurità con le spalle rivolte al pubblico. Non c’è da stupirsi se riescono quindi a catturare tutta l’attenzione con il loro sludge feroce ed aggressivo, guadagnandosi il titolo di band rivelazione della serata.
L’attesa è ormai alle stelle, mentre percorro quello che ormai ho soprannominato il ‘Corridoio della Paura’ -ovvero la zona di passaggio tra la sala ed il bar- sotto gli sguardi divertiti dei metalheads sloveni.
Raggiungo la postazione, quand’ecco arrivare finalmente i Mayhem, avvolti da una fitta nebbia dalla quale spuntano solo i contorni delle losche sagome incappucciate.
La band, capitanata dal frontman ungherese Attila Csihar, attacca con ‘Funeral Fog’, primo brano tratto dall’album ‘De Mysteriis Dom Sathanas’, loro primo album uscito nell’ormai lontano 1994 e considerato pietra miliare del black metal.
Oltre ad Attila, della line up storica sul palco c’è anche Hellhammer alle pelli, a cui si aggiungono Teloch e Ghul alle chitarre e Necrobutcher al basso.
Malgrado questi nickname così terrificanti, lo spettacolo dei Mayhem non suscita tutte queste emozioni, lasciandomi anzi addosso una strana sensazione di freddezza. I cinque infilano i pezzi uno dopo l’altro, presi in ordine cronologico da ‘De Mysteriis’, fino alla conclusione con ‘Buried by Time and Dust’ e l’ultimo brano che dà anche il titolo all’album.
L’impatto visivo è molto ambizioso, tutto giocato su giochi di luci ed ombre super raffinati e teatrali che, trasportati nel mega casino del live, rischiano di perdersi un po’, e soprattutto fanno impazzire i fotografi!Ma a non convincere è stato soprattutto il suono, un effetto questo che sembra sia voluto dalla stessa band…
C’è anche da dire che la sfida maggiore -cioè quella di riempire con un concerto di metallo estremo in tempi dove ormai funzionano soltanto le cover band– è stata vinta ampiamente!
Prossimo appuntamento con il metal al Mostovna è per mercoledì 19 aprile con i Pillorian, il nuovo progetto di John Haughm (ex Agalloch) e in apertura i teutonici Valborg.
Wattie Buchan, cantante della storica band punk The Exploited, è stato portato in ospedale venerdì 7 Aprile mentre era in Belgio per il tour europeo con i The Casualties e i tedeschi Code Red.
La band prosegue comunque il tour, per volontà dello stesso Wattie, e sarà in concerto giovedì 20 aprile al Mostovna di Nova Gorica.
Definiti tra i massimi esponenti dell’anarcho-punk, gli Exploited, attivi dai primi anni ’80, sono diventati uno dei gruppi imprescindibili della scena. La loro discografia è definita una vera e propria colonna portante del genere partendo dai primi lavori come ‘Punks Not Dead’ del 1981 fino a ‘Fuck The System’ del 2003. Lo scorso febbraio la band, capitanata dal controverso e irascibile frontman Wattie Buchan (ripreso dall’infarto che lo ha colpito nel 2014), si è trovata costretta a difendersi dalle accuse di fascismo dopo che un ragazzo russo di 27 anni ha perso la vita fuori dal loro ultimo concerto a San Pietroburgo.
In apertura ci saranno The Casualties, street punk band direttamente da New York City, dove si è formata nel 1990: il quartetto capitanato da Jorge Herrera vive e ama il punk rock da oltre 25 anni, tuttavia non mostra il minimo di stanchezza e nel 2016 ha pubblicato il nono album in studio, ‘Chaos Sound’.
Insieme a loro sul palco del Mostovna anche i tedeschi Code Red, groove thrash metal da Friburgo già opener per Slapshot, Madball e Pro Pain, con cui hanno debuttato nel 2014. Vicini a gruppi come Metallica, Machine Head ed Exodus, nel settembre 2016 è uscito il primo fulllenght ‘Deceiver’ via Showtime.
Vigilia di Ferragosto all’insegna dello sludge con i ‘barbari’ inglesi Conan, in concerto domenica 14 agosto al Klub Baza di Ajdovscina. La serata, che vede in apertura i triestini Grime, segna l’inizio di una nuova collaborazione tra la Pieffe Factory, già attiva al Mostovna di Nova Gorica, e il club della cittadina sul Vipacco.
Nei pressi della stazione ferroviaria di Nova Gorica, a pochi metri dal confine che non c’è più, sorge il Mostovna, sorta di piccolo tempio per la musica live, e tappa irrinunciabile per i seguaci del sound cosiddetto ‘pesante’. Dopo Paradise Lost, Lucifer, Torche, tanto per citare alcuni degli ultimi ospiti, serata ricca di nomi anche quella di martedì 8 dicembre, che ha visto salire sul palco in apertura The Mild, hardcore veneto al loro ep di debutto dal titolo ‘Left to Starve’. Continua la lettura di The Mild, Grime, Today Is The Day di scena al Mostovna di Nova Gorica→