Dino Jelusick spegne 33 candeline -è nato il 4 giugno 1992 a Požega, ridente cittadina nelle verdi valli della Croazia orientale-, come non fargli gli auguri??!! E a pochi giorni dall’annuncio dell’exclusive show che lo vedrà ritornare sul palco del Gitarijada Fest insieme agli amatissimi Whitesnake (qui i dettagli), ecco in arrivo numerose novità, come ha raccontato lo stesso rocker in quest’intervista al portale Glazba.hr
Trai prossimi impegni che attendono Dino con i suoi Jelusick c’è un tour ad agosto in Corea insieme a YB, rock band sudcoreana fondata nel 1996, e considerati dei veri e propri ‘pionieri’ del rock -sono stati la prima band coreana a esibirsi in tour in Europa nel 2005. ‘Il mercato coreano è un mondo a sé stante e non vediamo l’ora di tuffarcisi’, ha detto Dino nell’intervista, precisando che si trasferirà in Corea con anticipo per conoscere meglio la band, con cui sono già previste anche date in Croazia insieme alla female band sudcoreana Rolling Quartz.
Con gli YB c’è anche il progetto di girare un reality show che vedrà Dino e il frontman della band Yoon Do-hyun come protagonisti principali: ‘Dall’unione di due culture deve nascere qualcosa di unico. Questo è un progetto pilota, siamo una sorta di cavie. Crediamo che in questo modo apriremo le porte ad altri e avvicineremo due scene molto vivaci e ricche. Il K-pop, come nel resto del mondo, ha molti fans in Croazia, e c’è un grande interesse per la cultura coreana in generale, vogliamo suscitare interesse anche dall’altra parte’, ha spiegato Dino nell’intervista.
Prevista a breve anche l’uscita del secondo album, successore dell’acclamato debut ‘Follow The Blind Man’ (2023). Anticipato dai singoli ‘Power to the People’, ‘How Many Times’ e ‘Hangman’, il nuovo album verrà presentato con un releaseparty in programma l’11 ottobre al Boogaloo di Zagabria. E se insieme a Jelusick c’è già in progetto un terzo album, nel frattempo Dino sta anche pensando a un album solista con degli ospiti: ‘è una cosa che devo fare perché la lista delle persone con cui voglio lavorare e che vogliono lavorare con me è troppo lunga perché non lo facciamo. Sarebbe un peccato’, ha concluso.
Gregorčičeva 4. Per i turisti è una delle tante viuzze nel labirinto della città vecchia di Capodistria, per chi segue la scena è la sede del CenterMladih Koper dove sabato 14 giugno si terrà il concerto dei veterani EyeHateGod (per prenotare biglietti scrivere qui). Insomma, il double trouble perfetto per Freezine, che è subito corsa a rovistare in ‘soffitta’ tra vecchie cianfrusaglie, nella speranza di trovare qualche storia interessante da raccontare…
‘Ma io provengo dalla scena punk, ci sono entrato negli anni ’70 e ’80. Non sono un ragazzino! Sono cresciuto con tutta quella vecchia roba punk e non ho mai smesso. Probabilmente ho scoperto il punk con i KISS. Compravo tutto ciò che c’era sui KISS. All’epoca mi piacevano molto Alice Cooper e gli Aerosmith. Amo ancora i vecchi Aerosmith. È fantastico, amico! C’era una rivista chiamata Rock Scene che seguiva la scena di New York, tipo i Dead Boys e tutto il resto…quella è la roba che preferisco! Ho iniziato a leggere e ad approfondire: i Sex Pistols, i Damned, i Clash e i Ramones, ovviamente. Cercavo di andare a più concerti possibile, essendo così giovane. Andavo a vedere band come i Normals e i Backstabbers…c’era questo posto che si chiamava Jed’s…‘
Rock Scene Magazine, dicembre 1978
Classe 1968, musicista, poeta scrittore, performer -nonché occasionalmente collezionista di ossa-, Mike IX Williams ha una sua visione, un suo modo di raccontare la scena di quegli anni che ti prende e non ti molla più. Sopravvissuto all’uragano Katrina, alla galera, a un trapianto di fegato, è un grande fan dell’hardcore punk anni ’80, sua passione dichiarata in qualsiasi intervista/articolo che lo riguardano. Nato nel North Carolina, dopo la morte dei genitori e il suicidio di uno dei fratelli, si trasferisce con l’altro fratello a New Orleans. Prima di diventare il frontman degli EyeHateGod e influenzare generazioni di band con il loro stile, Williams cresce nella New Orleans dei primi anni 80, popolata da una manciata di band come Shell Shock, Exhorder, Acid Bath, e tutto il sottobosco di locali, negozi e fanzine a essa legati.
Mike IX Williams negli anni della scena anni 80 di New Orleans
‘La prima volta che andai a un concerto punk fu al Jed’s. Andai a vedere una band chiamata The Normals e avevo circa 12 anni. Era il 1979, compravo i dischi e mi appassionavo a quella roba da circa un anno. Mio fratello lavorava lì e sapeva che mi stavo appassionando a questa strana musica, disse che mi avrebbe portato e, dato che aveva le chiavi, avrebbe potuto far entrare un dodicenne. Mi ci portava lui, mi presentava tipo ‘questo è il mio fratellino’…Per come era fatto allora il Jed’s, non credo neanche si fossero accorti che ero entrato. All’inizio era una specie di bar per vecchi, ma poi hanno iniziato a farci spettacoli…Il posto era pazzesco, tutto mi affascinava lì: il senso di libertà, la ribellione, lo spirito di esagerazione che veniva dai KISS...
The Sluts in concerto al Jed’s (1980)
‘Quindi, sono riuscito ad entrare e vedere The Normals e un paio di altre band locali di New Orleans. Da Jed’s ho visto anche i Black Flag quando erano in tour con l’album ‘Loose Nut’. Ho visto i Red Rockers, The Sluts e Shell Shock. Tutte le band locali suonavano lì e la gente rompeva le bottiglie e strappava i lavandini dal muro. Ho visto i Bad Brains al Jed’s nel 1983, così come i Misfits. La prima o la seconda volta che i Misfits suonarono a New Orleans, io e il mio amico Champ andammo a registrare il loro soundcheck. Avevamo il soundcheck su cassetta, ma l’ho perso. Ho visto Antiseen, GBH, DRI, Corrosion of Conformity e Graveyard Rodeo, che erano una grande band locale! Era il momento in cui stava iniziando a prendere piede il crossover, quindi anche queste band thrash suonavano lì. Il Jed’s è durato per un po’, poi ha cambiato il nome in Tupelo’s Tavern, ma facevano sempre lo stesso tipo di spettacoli. Era un bel posto dove passare il tempo. Quelli erano bei tempi, amico. Al Jimmy’s vidi i Black Flag e i Dead Kennedy’s, e i Celtic Frost quando suonarono lì con i Voivod. Suonai lì con gli Eyehategod un sacco di volte. Poi vidi Mudhoney, Sonic Youth, Wall of Voodoo, Helios Creed, King Diamond, Anthrax, fottuti tutti. Ti cacciavano fuori se ballavi mosh…Non lo sopportavano, però facevano sempre band punk..’
Tra le varie storie, impossibile non citare quella, degna di un film della Troma, che nell’82 vede protagonisti proprio i Misfits dopo un concerto al Tupelo’s, quando vengono beccati dalla polizia nel Cimitero di St. Louis mentre sono intenti a scavare sulla tomba della sacerdotessa voodoo Marie Laveau. Insieme a loro anche un gruppetto di fans tra cui il nostro Mike, rimasto così coinvolto in una delle pagine più oscure della storia del punk, diventata oggi un classico da raccontare ai bambini nella notte di Halloween.
La cronaca della notte horror punk con protagonisti i Misfits al Cimitero di St. Louis nell’ottobre 1982
‘C’era un negozio di dischi chiamato Leisure Landing su Magazine Street. Era il tipo di posto in cui tutti si incontravano il sabato, o al Mushroom, che è ancora lì! Vivevo a Birch, proprio dietro l’angolo del Mushroom…Fondai la mia prima vera band nel 1981 con amici del liceo, ci chiamavamo Teenage Waste e io uscivo di nascosto per suonare ai concerti. Avevamo una ‘residenza’ per un paio di mesi in un bar per vecchietti chiamato Rose Tattoo, aprendo per le leggende locali Sluts, Goners, Toxin III, Shell Shock, Graveyard Rodeo ecc…Penso che l’edificio sia ancora lì. Quella band è stata la mia prima [volta] a salire sul palco e suonare dal vivo. Suonammo in altre occasioni, e poi passammo in questo club chiamato Beat Exchange. Di solito facevano un sacco di roba new wave e punk rock. Suonavamo spesso anche con i Red Rockers. Dopo lo scioglimento, fondai Suffocation by Filth, un crossover punk metal, pesantemente punk, con qualche cover di Bad Brains, Sodom e Discharge.…che ovviamente con la mia voce non rendeva!‘
Non ce ne fregava niente, adottavamo in pieno l’atteggiamento della scena hardcore-punk e dicevamo che non ci importava quello che pensava la gente. Noi salivamo [sul palco] e suonavamo sempre quel che volevamo. E quando iniziammo a suonare, spesso aprivamo per alcune band veloci, di speed o thrash metal (musica che, tra l’altro, io adoravo allora, totalmente, e ancora adesso amo). E (ride, ndr) però ne abbiamo fatta incazzare di quella gente all’epoca, per questo è strano com’è andata a finire dopo…Ricordo di esser stato picchiato, intendo picchiato molto molto forte da due tipi che avevano quasi un aspetto da marines, grossi. Questi qua picchiarono il mio piccolo culo magrolino perché avevo una toppa degli Iron Maiden sul giubbotto, anche se ero rasato ed indossavo gli scarponi combat… Ero ancora un punk ma indossavo una toppa degli Iron Maiden perché mi piacevano tantissimo, li trovavo mostruosi. Ma non potevi fare una cosa del genere a quei tempi, eh. Così quei tipacci mi pestarono per gli Iron Maiden, capito?’
Mike (a destra) con Mike ‘Hatch Boy’, chitarrista degli Shell Shock
A complicare le cose ai punkettoni di New Orleans non c’era solo la diatriba sui gusti musicali, ma situazioni ben più serie…Nel maggio dell’82 Mike ed i Teenage Waste, insieme ai Goners e ai Toxin III avrebbero dovuto suonare al Rose Tattoo, ma il concerto venne annullato dopo aver ricevuto la minaccia di bomba dai membri del Ku Klux Klan, che apparentemente non gradivano l’idea che un bar di proprietà di colore ospitasse band hardcore punk.
Oltre a suonare, in quel periodo Mike scriveva anche su ‘The Final Solution’, fanzine dall’eloquente sottotitolo ‘The New Orleans Magazine with an Answer To Musical Boredom’ dove entra in contatto con gli Shell Shock, forse la band hardcore più leggendaria di New Orleans degli anni ’80 che qualche anno più tardi -e parecchi cambi di nome- avrebbe dato vita ai Crowbar.
La copertina di ‘The Final Solution’, fanzine di New Orleans
‘L’altra band che mi ha influenzato molto sono stati gli Shell Shock. Avevo scritto a questo tizio che si chiamava Hatch Boy, il loro chitarrista, su ‘The Final Solution’. Gli scrissi e lui mi rispose! Mi diceva quali band gli piacevano e ci scambiavamo lettere. Lui viveva a Metairie e io vivevo a Uptown. Ci scrivevamo, quindi un giorno ci siamo detti di incontrarci nel negozio Leisure Landing. Ci incontrammo lì e diventai amico di suo fratello, che era il cantante, e di Scott Oz, che all’epoca era il bassista. Iniziai a uscire con loro e ad andare a tutti i concerti dove potevo intrufolarmi. Ero ancora giovane a quel tempo. Ci vollero anni prima che fossi abbastanza grande da poter entrare legalmente. Andavamo a vedere tutto e di più. Venivano qui gruppi come Black Flag, Minor Threat, D.O.A. Ci sono così tante band, i Bad Brains! Tutte queste band suonavano a New Orleans e noi andavamo…’ Nell’87 Mike è in tour con gli Shell Shock come addetto al merch, ed è proprio dall’incontro con il batterista Jimmy Bower e Joey LaCaze che nel 1988 si formano gli EyeHateGod, nel tentativo di far suonare punk i Black Sabbath. Nel 1989 registrano il demo ‘Garden Dwarf Woman Driver’, e l’anno dopo ‘Lack of Almost Everything’, con cui ottengono l’interesse dell’etichetta francese Intellectual Convulsion che pubblicherà l’esordio ‘In The Name Of Suffering’….tutto il resto è STORIA!
Locandina del 1983 dei Teenage Waste, prima band ‘ufficiale’ di Mike
Nella metà degli anni ’80 con il diffondersi delle pratiche do it yourself, anche Koper aveva la sua label di produzione, tra le prime a far conoscere la scena punk rock dell’ex Jugoslavia. Entrata nella storia con il primo Ep dei KUD Idijoti, e altri gruppi di culto come SexA, The Swindle -che poi entreranno nella tedesca Incognito-, l’avantgarde post punk dei Trobecove, la compilation ‘Istarski rock 1986’ che raccoglie tre band da Pola, tra cui Castel e Idijoti, e da Pisino gli H.T.B., che poi confluiranno nei The Spoons.
Villa Rizzi a Pola sulla retro-copertina del primo ep dei Kud Idijoti (1987)
Registrato negli studi del MKC di Koper nel febbraio 1987, il debut degli Idijoti oggi resta ancora un caposaldo del genere, tanto da finire recensito anche sulla Bibbia del punkMaximumrocknroll… un album chiave per comprendere il tramonto di un’epoca caratterizzata da sogni ed entusiasmo. Due elementi di cui oggi non esiste praticamente più traccia, che si affacciano sempre più raramente nelle nostre esistenze, ormai solo a qualche festival e/o concerto, come quello del prossimo 14 giugno….ESSERCI!!!!!!!!!!
‘Mike IX Williams: Universal Disturbance‘,Antigravity Magazine, marzo 2021
EYEHATEGOD, Mike IX Williams di Marilena Moroni, The New Noise, 2012
‘Prayer For The Sick: A Fan Retrospective on The 30th Anniversary of The EyeHateGod’, Antigravity Magazine, giugno 2018
Mike IX of EyeHateGod, Raw Cult, febbraio 2021
Mike IX, Cross Artworks, novembre 2020
Mike IX Williams (EyeHateGod) Interview, Discipline Magazine, marzo 2025
Nell’immagine di copertina: Eyehategod nella line up di ‘Take As Needed For Pain’ (1993) con Mike IX Williams alla voce, Brian Patton e Jimmy Bower alla chitarra, Marc Schultz al basso e Joey LaCaze alla batteria.
Presentata a Belgrado la 58esima edizione del Gitarijada Festival che si terrà dal 28 al 30 agosto 2025 nella città diZaječar in Serbia orientale.
Presenti all’incontro Dino Jelusick, Marco Mendoza e Ivan Keller, che hanno annunciato il nuovo progetto WhitesnakeExperience composto da membri della band Tommy Aldridge alla batteria, JoelHoekstra alla chitarra, Marco Mendoza al basso, Michele Luppi alle tastiere e alla voce DinoJelusick.
La band salirà sul palco del Gitarijada venerdì 29 agosto con tutti i più grandi successi degli Whitesnake.Il frontman David Coverdale ha concesso ai suoi membri l’autorizzazione per questo progetto, il che rende l’esibizione al Gitarijada uno show esclusivo, con attesi un gran numero di fans anche da fuori regione.
Il DC Rojc Open Airscalda i motori in vista della due giorni di festival in programma venerdì 11 luglio e sabato 12 luglio negli spazi esterni dell’ex caserma ora Centro Culturale Karlo Rojc di Pola.—————Ticket prevendita a questo link:core.event
Da segnalare la presenza dei Messa, che nella serata inaugurale di venerdì 11 luglio presenteranno il loro nuovo album ‘The Spin’ fresco di uscita via Nuclear Blast. Il festival, organizzato dalla label indipendente No Profit Recordings, proseguirà poi la sera successiva di sabato 12 luglio che vedrà headliner l’esplosivo power trioMother’s Cake da Innsbruck!
Questo il bill completo del DC Open Air 2025:
Mother’s Cake (psychedelic space rock, AT) Messa (scarlet doom, IT) Nemeček (noise rock, HR) Them Moose Rush (progressive rock, HR) She Loves Pablo (groove rock, HR) My Pitbull Lucifer (doom psychedelic rock, HR) Kadeadkas (dark flavored post-punk DE) Sheik Anorak (hypnotic electro minimalism, SE)
Oltre ai concerti, il DC Rojc Open Air 2025 ospiterà mostre di artisti, proiezioni cinematografiche, workshop per musicisti giovani e aspiranti, stand di merchandising e, giovedì 10 luglio, la Warmup Sessions del festival!
Con un breve annuncio su Instagram Johanna Platow, leader e vocalist deiLucifer, ha svelato la nuova line up composta da Rosalie Cunningham (PURSON) e Coralie Baier (ATLANTEAN KODEX) alle chitarre, Claudia González Díaz (ROSALIE CUNNINGHAM BAND, CACHEMIRA) al basso e Kevin Kuhn della band post-punk tedesca DIENERVEN alla batteria.
La line up è quasi tutta al femminile e sottende un massiccio cambiamento all’interno della band che, nata a Berlino nel 2014 attorno alla carismatica figura della Platow, ha poi consolidato il proprio status internazionale nel corso degli anni con l’ingresso dell’icona del rock metal europeo Nicke Andersson (The Hellacopters, Entombed, Imperial State Electric).
Con questa nuova line up la band si esibirà come headliner in una serie di date esclusive per il 2025 che, ha concluso misteriosamente la Platow, ‘potrebbe essere la vostra unica occasione per vedere i LUCIFER quest’anno. Non perdetevela’.
27 giugno Nochtspeicher Amburgo GER 29 giugno Lido Berlino GER 30 giugno Grönalund Stoccolma SWE 31 luglio Beyond The Gates Festival Bergen NO 25 ottobre Margate Rock Festival UK
Entrato nei Lucifer nel 2017, dove subentra al batterista Andrew Prestige, con la sua presenza Nicke Andersson ha segnato un vero e proprio nuovo capitolo per la band, confluito nella pubblicazione dei successivi quattro album: ‘Lucifer II’ (2017), ‘Lucifer III’ (2020), ‘Lucifer IV’ (2021), usciti via Century Media Records, e ‘Lucifer V’ (2023, Nuclear Blast).
‘Lucifer II’, uscito nel 2018, è l’album che segna l’ingresso di Nicke Andersson alla batteria e al basso
Convolati a nozze il 13 luglio 2018, Platow e Andersson erano molto attivi in coppia anche come dj, con frequenti apparizioni sia nei club della capitale tedesca, dove portavano la loro esclusiva selezione a base di heavy rock ’70. Sia nei grandi festival, come il Desertfest di Berlino e l’Azkena Rock in Spagna, animando con il loro dj-set le serate e gli aftershow.
Sabato 17 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐂𝐀𝐏𝐒𝐔𝐋𝐀garage rock ARG opening:TSOspace rock IT 🕘Start 21:00 MKNŽ Bazoviška cesta 26, Ilirska Bistrica
— 𝐂𝐀𝐏𝐒𝐔𝐋𝐀
Formati a Buenos Aires e oggi di base a Bilbao, i Capsula portano in giro per il mondo un rock viscerale che fonde psichedelia, post-punk e l’energia delle loro radici sudamericane.
La loro musica è pura potenza dal vivo: hanno incendiato palchi come Primavera Sound, Austin Psych Fest e SXSW, condividendo la scena con Iggy Pop, Pearl Jam e Os Mutantes.
Sempre in movimento, hanno conquistato l’attenzione di Rolling Stone e della storica radio KEXP di Seattle, dove le loro session dal vivo hanno lasciato il segno.
Il nuovo album ‘Primitivo Astral’ (2024) è l’ultima tappa di un percorso libero e in continua evoluzione: un viaggio sonoro psichedelico che guarda agli anni Settanta, ma suona profondamente contemporaneo.
-TSO
Fondati da Marco e Andrea Abbrescia nel 2013, i TSO sono portatori di un suono rock anni ’90 incontaminato, creando canzoni che traboccano di agganci orecchiabili, una sana dose di distorsione, chitarre guidate dalla melodia e voci malinconiche. Hanno fatto molte tournée come trio, condividendo il palco in tutta Europa con band come Yawning Man, Jucifer, Mondo Generator. Attualmente stanno portando in giro l’ultimo album ‘Hellcare’ (2024), uscito nel 2024 interamente scritto, registrato e autoprodotto.
Dopo aver aggiunto i The Myrrorsal bill dell’edizione 2025, in programma l’1 e 2 agosto al Parco delle Colonie di Osoppo (Udine), il Pietrasonica ha annunciato il warm up party!
A causa di restrizioni burocratiche, la prevendita dei biglietti non è possibile. Pertanto, apriamo il sistema di prenotazioni per il concerto di Eyehategod e Rifftree, che si terrà il 14 giugno 2025 al CMK di Capodistria.
Il numero di biglietti è limitato, quindi vi invitiamo cortesemente ad effettuare la vostra prenotazione in tempo per assicurarvi la possibilità di partecipare all’evento.
Le prenotazioni saranno valide fino alle 21:30 del giorno del concerto. Dopo tale orario, i biglietti non ritirati saranno resi disponibili ad altri visitatori. Il pagamento è possibile esclusivamente in contanti.
Se non potrete partecipare al concerto, vi preghiamo di informarci tempestivamente per dare la possibilità ad altri di assistere.
* Raccogliamo dati solo per finalità di vendita dei biglietti.
Super trasferta lo scorso 26 aprile per i Coven a Zagabria, la data finale del Magickal Chaos Tour 2025 che ha portato i pionieri dell’occult rock per la prima volta live nei Balcani. Partito dalla Grecia, dove hanno suonato sia ad Atene che a Salonicco, il tour è proseguito a Sofia, a Belgrado per concludersi a Zagabria, con queste ultime due date organizzate dalla Hangtime, vulcanica agenzia operativa in entrambe le città.
Dopo una passeggiata nella sempre pittoresca Stari Grad, arriviamo al Močvara appena in tempo per evitare la pioggia che ha caratterizzato una giornata dal clima decisamente autunnale. Ad accoglierci un’atmosfera da notte delle streghe, complice la presenza di belle ragazze agghindate in chiave dark e gothic, ma c’è anche qualche maschietto che sfodera la toppa dei Black Sabbath.
Nonostante il rischio di misurarsi con un personaggio come Jinx Dawson, la cantante dei supporter greci Saturday Night Satan ha l’aria di una che ormai è abituata al confronto con le celebrità. Dopo aver aperto in patria per star del doom come Green Lung e Lucifer, è arrivata l’opportunità di unirsi anche ai Coven per tutte le cinque date nei Balcani.
Incentrata su brani come ‘Witches dance’ e ‘5 AM’ dall’album di debutto ‘All Things Black’ (2024), la performance dei Saturday Night risulta particolarmente apprezzata dal pubblico, che nel frattempo ha ormai gremito la sala, e bisogna riconoscere alla band di aver assolto pienamente la sua funzione di intrattenimento.
L’attesa per i Coven è ormai alle stelle mentre il Močvara si fa sempre più affollato e con red carpet delle grandi occasioni, tra cui i local heroes Vipera, le Mist da Lubiana e dal Friuli addirittura gli scatenatissimi organizzatori dell’Eresia Metalfest.
Ed ecco finalmente la bara che annuncia l’ingresso in scena di EstherDawson detta Jinx da Indianapolis, unico membro originale e fondatore della band, il volto coperto da una maschera tempestata di strass alla ‘Eyes Wide Shut’, i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle intonare ‘Out Of Luck’ dall’ultimo album in studio.
Giù la maschera sulle note di ‘Black Sabbath’ da quel ‘Witchcraft Destroys Minds & Reaps Souls’ (1969) che gli valse l’etichetta di gruppo ‘maledetto’. Così come da lì vengono ‘Coven In Charing Cross’ e ‘White Witch In Rose Hall’ ispirata alla leggenda di Annie Palmer, la white witch del titolo, che fu accusata di praticare le arti voodoo a Montego Bay in Giamaica e venne uccisa durante una rivolta degli schiavi dell’isola negli anni trenta del XIX secolo.
La festa arriva puntuale sui primi accordi della hit ‘Wicked Woman’ che fa cantare praticamente tutti, ipnotizzati dallo sguardo della frontwoman, sorprendentemente molto più ironica ed alla mano sul palco di quanto appare sui social. Spicca in prima fila la presenza di numerosi fans under 40, così come di parecchio più giovani sono i musicisti che l’accompagnano ovvero Chris Vaughn (chitarra), Zayne Hutchison (basso), Alex Kercheval (tastiera e synth) e Colin Oakley alla batteria.
Momento di alto teatro durante ‘The Crematory’, quando la nostra Lady Macbeth avvicina il teschio alla bocca per leccarlo sembra sul punto di sussurrare ‘Venite al mio seno di donna, prendetevi il mio latte in cambio del vostro fiele’..E nella sua vita si è cimentata davvero con un po’ di tutto, dagli studi di canto lirico al conservatorio, fino al cinema, partecipando a film di exploitation anni 70 come ‘Billie Jack’.
Gran finale sulle note di ‘Epitaph’ e ‘Blood On The Snow’ mentre il Black Ritual si avvia verso la sua trionfante conclusione con la ‘danza delle corna’, vero e proprio marchio di fabbrica dei Coven. Se n’è andata così, lasciandoci un po’ a bocca asciutta senza una foto…d’altronde non si può avere tutto, intanto siamo riusciti a vederli dal vivo, perché questa è Zagabria…la città dei sogni!
Portland, Oregon based heavy rock champions Hippie Death Culthave announced the release of their ‘Live At The Star Theater’ album on May 9th, 2025 through Heavy Psych Sounds. The electric trio will be touring Europe for an extensive month-long run, heading the Slovenian Coast on May 4th at Hangar bar in Izola, then Croatia for a couple a dates in Pula and Zagreb…Don’t Miss Them!!!
Eddie Brnabicguitar Laura Phillipsbass, vocals Harry Silversdrums
My Pitbull Lucifer, stoner noise from Pula, formed in 2021 with members from two band of local scene such as grindcore legends Bolesno Grinje and Mighty Zazuum. In 2022 they released a split with OMMNUS from Detroit (USA) via No Profit Recordings.
Dina – Guitar V – Vocals Luže – Drums Loris – Bass