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Profanatica (cult black metal, US) + Spiter @MKNŽ Ilirska Bistrica 5.11.2025

📍Mercoledì 5 Novembre 2025——h. 21
@ MKNŽ Ilirska Bistrica

⚰️ 𝐏𝐑𝐎𝐅𝐀𝐍𝐀𝐓𝐈𝐂𝐀 (USA)

Formati a New York City nel 1990 dallo split tra la formazione originale degli Incantation e il chitarrista John McEntee, i Profanatica sono rapidamente diventati un’icona del black metal più estremo e blasfemo, con demo rivoluzionari e le prime uscite sulla label francese di culto Osmose Productions.

Dopo lo scioglimento, il mastermind Paul Ledney (batteria/voce) ha rilanciato la band nel 2006, pubblicando una serie di album ed Ep con etichette come Season of Mist e Hells Headbangers Records. Con il loro sound brutale e una visione senza compromessi, i Profanatica sono tornati ad esibirsi come headliner nei principali festival europei e in diversi tour internazionali, tra cui la tournée europea del 2018 a supporto di Watain e Rotting Christ.

LINE-UP:
Mayhemic Slaughter of the Heavens: drums, vocals
Destroyer of the Holy Hymen: guitars
The True Peversion of the Heavenly Father: bass

https://www.facebook.com/profanaticausa
https://www.instagram.com/profanaticaofficial
https://profanatica-us.bandcamp.com/music

⚰️ 𝐒𝐏𝐈𝐓𝐄𝐑 (USA)

Gli Spiter sono emersi nel 2022 con il debut ‘Bathe the Babe in Bat’s Blood’, offrendo un contagioso mix di vampyric blackthrash, hardcore punk e deathrock. Con membri di SHITFUCKER e Devil Master, il power trio si è rapidamente guadagnato l’attenzione con i suoi intensi concerti dal vivo.
Il loro ultimo mini-album, ‘Enter the Gates of Fucking Hell’ (Hells Headbangers Records), distilla il loro sound in sei tracce feroci, al tempo stesso più taglienti e pesanti, che sfoggiano un’energia inarrestabile e un’inquietante orecchiabilità. Gli Spiter continuano a infestare l’underground con il loro selvaggio assalto sonoro.

Naxatras @Gala Hala, Ljubljana, 22.10.2025

Toccata e fuga la scorsa settimana a Lubiana dove, dopo la pioggia e le nebbie tipiche delle valli lungo il tragitto, troviamo ad accoglierci una tiepida atmosfera d’autunno e un piacevole clima di festa.

Dopo due anni dall’ultima esibizione nella capitale slovena, lo scorso 22 ottobre i Naxatras sono tornati al Gala Hala davanti a una folla entusiasta che ha riempito il club. Al nostro arrivo si è già creata una discreta coda all’ingresso e anche al bar, questo nonostante sia una data infrasettimanale e, cosa ancor più insolita, nonostante non ci sia nessun gruppo ad aprire la serata.

Probabilmente i Naxatras sono una di quelle -poche- band che, anche se straniera sulla carta, suscita ‘appartenenza’ come se fosse composta da local heroes. Sensazione condivisa anche con il resto del tour che, oltre a Lubiana, ha toccato anche Vienna, Sofia, Bucharest, Zagabria, Belgrado ed altre città dell’Est…strapieno ovunque!

Una volta saliti a bordo della ‘navicella spaziale’ del Gala Hala-dai cui divanetti si gode una vista eccellente-, la partenza è puntuale sulle note di ‘Spacekeeper’, a cui seguono ‘Journey to Nahromon’ e ‘Celestial Gaze’. E se il concerto comprende comunque gli album precedenti, per la maggior parte si concentra su ‘V’ (2025), l’ultimo lavoro con cui i Naxatras hanno ulteriormente aggiustato la ricetta del loro sound, amalgamando gli ingredienti classici del progressive rock con le ‘spezie’ provenienti dai mondi dell’elettronica e dell’anatolica.

La band, fondata da John Delias (chitarra e voce), Kostas Harizanis (batteria) e John Vagenas (basso e voce) a Salonicco 14 anni, fin da subito è apparsa a suo agio, un po’ come se si trattasse di un ritrovo tra vecchi amici. Insieme a loro sul palco anche Spiros Kouroubetsis alle percussioni e Pantelis Kargas alle tastiere, celati da una spessa coltre di fumo.

Il risultato è un vero e proprio trip sonoro che scorre senza intoppi, capace di trasportare sia attraverso lo spazio da un luogo all’altro, sia attraverso il tempo in epoche differenti, dalla folla di un free party durante gli anni ’70 al silenzio delle montagne dell’Anatolia. In questo modo anche la percezione della durata dello show è molto soggettiva, e sembra che lo spettacolo di un’ora e mezza sia trascorso in pochi minuti.

A giudicare dal movimento sotto palco, e dai ripetuti ‘we want more’ prima ancora dell’uscita di scena, sembra proprio che il nuovo lavoro sia stato apprezzato. Sono da poco passate le ventitré quando i Naxatras salutano Lubiana. Tuttavia i fans vogliono di più, così dopo pochi minuti tornano sul palco con ‘I Am The Beyonder’, quasi una sorta di ‘manifesto’ della band ‘I’ve got the right to see the black and purple stars out of the sky tonight/ And I’ve got second sight to learn to know what’s hiding deep inside, to die’…Difficile accedere al merch, dove tutti si sono riversati contemporaneamente per acquistare qualche souvenir della notte psichedelica.

P.S.: solo una piccola delusione, dovuta alla mancanza dei visuals sullo sfondo che di solito accompagnano i concerti della band con un tripudio di colori per garantire l’effetto ‘cinema’…speriamo ci siano la prossima volta, magari nel giardino esterno!

Vigljós + Malorshiga venerdì 10 ottobre @MKNŽ Ilirska Bistrica

Gli svizzeri Vigljós saranno in concerto venerdì 10 ottobre al MKNŽ Ilirska Bistrica con il tour del nuovo album ‘Tome 2: Ignis Sacer‘ in uscita il 19 settembre 2025 via L.A.D.L.O. Ad aprire le danze un nome noto dalla costa slovena ovvero i Malorshiga, con il loro caratteristico ethno black metal.

Formati a Basilea nel 2022, fin dall’inizio Vígljós -il cui nome dall’antico norreno significa ‘luce così potente da uccidere’– hanno suscitato curiosità con la loro immagine ispirata agli apicoltori medievali. Ispirati dai giganti della second wave norvegese come Darkthrone, Immortal e Burzum, Vígljós intrecciano il sound del black metal anni ’90 con sfumature di synth, tremolo picking, riff e rock ‘n’ roll beat, il tutto supportato da passaggi atmosferici di mellotron.

Registrato presso gli Hutch Sounds Studios di Marc Obrist (Zeal & Ardor), il nuovo album ‘Tome 2: Ignis Sacer‘ promette una produzione che cattura senza dubbio l’intensa visione della band, completata dalla grafica dell’illustratore Adrian Smith e del vocalist della band Luca Piazzalonga.

…punk prima di voi! Aspettando gli Eyehategod a Koper

Gregorčičeva 4. Per i turisti è una delle tante viuzze nel labirinto della città vecchia di Capodistria, per chi segue la scena è la sede del Center Mladih Koper dove sabato 14 giugno si terrà il concerto dei veterani EyeHateGod (per prenotare biglietti scrivere qui). Insomma, il double trouble perfetto per Freezine, che è subito corsa a rovistare in ‘soffitta’ tra vecchie cianfrusaglie, nella speranza di trovare qualche storia interessante da raccontare…

‘Ma io provengo dalla scena punk, ci sono entrato negli anni ’70 e ’80. Non sono un ragazzino! Sono cresciuto con tutta quella vecchia roba punk e non ho mai smesso. Probabilmente ho scoperto il punk con i KISS. Compravo tutto ciò che c’era sui KISS. All’epoca mi piacevano molto Alice Cooper e gli Aerosmith. Amo ancora i vecchi Aerosmith. È fantastico, amico! C’era una rivista chiamata Rock Scene che seguiva la scena di New York, tipo i Dead Boys e tutto il resto…quella è la roba che preferisco! Ho iniziato a leggere e ad approfondire: i Sex Pistols, i Damned, i Clash e i Ramones, ovviamente. Cercavo di andare a più concerti possibile, essendo così giovane. Andavo a vedere band come i Normals e i Backstabbers…c’era questo posto che si chiamava Jed’s…

Rock Scene Magazine, dicembre 1978

Classe 1968, musicista, poeta scrittore, performer -nonché occasionalmente collezionista di ossa-, Mike IX Williams ha una sua visione, un suo modo di raccontare la scena di quegli anni che ti prende e non ti molla più. Sopravvissuto all’uragano Katrina, alla galera, a un trapianto di fegato, è un grande fan dell’hardcore punk anni ’80, sua passione dichiarata in qualsiasi intervista/articolo che lo riguardano. Nato nel North Carolina, dopo la morte dei genitori e il suicidio di uno dei fratelli, si trasferisce con l’altro fratello a New Orleans. Prima di diventare il frontman degli EyeHateGod e influenzare generazioni di band con il loro stile, Williams cresce nella New Orleans dei primi anni 80, popolata da una manciata di band come Shell Shock, Exhorder, Acid Bath, e tutto il sottobosco di locali, negozi e fanzine a essa legati.

Mike IX Williams negli anni della scena anni 80 di New Orleans

La prima volta che andai a un concerto punk fu al Jed’s. Andai a vedere una band chiamata The Normals e avevo circa 12 anni. Era il 1979, compravo i dischi e mi appassionavo a quella roba da circa un anno. Mio fratello lavorava lì e sapeva che mi stavo appassionando a questa strana musica, disse che mi avrebbe portato e, dato che aveva le chiavi, avrebbe potuto far entrare un dodicenne. Mi ci portava lui, mi presentava tipo ‘questo è il mio fratellino’…Per come era fatto allora il Jed’s, non credo neanche si fossero accorti che ero entrato. All’inizio era una specie di bar per vecchi, ma poi hanno iniziato a farci spettacoli…Il posto era pazzesco, tutto mi affascinava lì: il senso di libertà, la ribellione, lo spirito di esagerazione che veniva dai KISS...

The Sluts in concerto al Jed’s (1980)

Quindi, sono riuscito ad entrare e vedere The Normals e un paio di altre band locali di New Orleans. Da Jed’s ho visto anche i Black Flag quando erano in tour con l’album ‘Loose Nut’. Ho visto i Red Rockers, The Sluts e Shell Shock. Tutte le band locali suonavano lì e la gente rompeva le bottiglie e strappava i lavandini dal muro. Ho visto i Bad Brains al Jed’s nel 1983, così come i Misfits. La prima o la seconda volta che i Misfits suonarono a New Orleans, io e il mio amico Champ andammo a registrare il loro soundcheck. Avevamo il soundcheck su cassetta, ma l’ho perso. Ho visto Antiseen, GBH, DRI, Corrosion of Conformity e Graveyard Rodeo, che erano una grande band locale! Era il momento in cui stava iniziando a prendere piede il crossover, quindi anche queste band thrash suonavano lì. Il Jed’s è durato per un po’, poi ha cambiato il nome in Tupelo’s Tavern, ma facevano sempre lo stesso tipo di spettacoli. Era un bel posto dove passare il tempo. Quelli erano bei tempi, amico. Al Jimmy’s vidi i Black Flag e i Dead Kennedy’s, e i Celtic Frost quando suonarono lì con i Voivod. Suonai lì con gli Eyehategod un sacco di volte. Poi vidi Mudhoney, Sonic Youth, Wall of Voodoo, Helios Creed, King Diamond, Anthrax, fottuti tutti. Ti cacciavano fuori se ballavi mosh…Non lo sopportavano, però facevano sempre band punk..’

Tra le varie storie, impossibile non citare quella, degna di un film della Troma, che nell’82 vede protagonisti proprio i Misfits dopo un concerto al Tupelo’s, quando vengono beccati dalla polizia nel Cimitero di St. Louis mentre sono intenti a scavare sulla tomba della sacerdotessa voodoo Marie Laveau. Insieme a loro anche un gruppetto di fans tra cui il nostro Mike, rimasto così coinvolto in una delle pagine più oscure della storia del punk, diventata oggi un classico da raccontare ai bambini nella notte di Halloween.

La cronaca della notte horror punk con protagonisti i Misfits al Cimitero di St. Louis nell’ottobre 1982

C’era un negozio di dischi chiamato Leisure Landing su Magazine Street. Era il tipo di posto in cui tutti si incontravano il sabato, o al Mushroom, che è ancora lì! Vivevo a Birch, proprio dietro l’angolo del Mushroom…Fondai la mia prima vera band nel 1981 con amici del liceo, ci chiamavamo Teenage Waste e io uscivo di nascosto per suonare ai concerti. Avevamo una ‘residenza’ per un paio di mesi in un bar per vecchietti chiamato Rose Tattoo, aprendo per le leggende locali Sluts, Goners, Toxin III, Shell Shock, Graveyard Rodeo ecc…Penso che l’edificio sia ancora lì. Quella band è stata la mia prima [volta] a salire sul palco e suonare dal vivo. Suonammo in altre occasioni, e poi passammo in questo club chiamato Beat Exchange. Di solito facevano un sacco di roba new wave e punk rock. Suonavamo spesso anche con i Red Rockers. Dopo lo scioglimento, fondai Suffocation by Filth, un crossover punk metal, pesantemente punk, con qualche cover di Bad Brains, Sodom e Discharge.che ovviamente con la mia voce non rendeva!

Non ce ne fregava niente, adottavamo in pieno l’atteggiamento della scena hardcore-punk e dicevamo che non ci importava quello che pensava la gente. Noi salivamo [sul palco] e suonavamo sempre quel che volevamo. E quando iniziammo a suonare, spesso aprivamo per alcune band veloci, di speed o thrash metal (musica che, tra l’altro, io adoravo allora, totalmente, e ancora adesso amo). E (ride, ndr) però ne abbiamo fatta incazzare di quella gente all’epoca, per questo è strano com’è andata a finire dopo…Ricordo di esser stato picchiato, intendo picchiato molto molto forte da due tipi che avevano quasi un aspetto da marines, grossi. Questi qua picchiarono il mio piccolo culo magrolino perché avevo una toppa degli Iron Maiden sul giubbotto, anche se ero rasato ed indossavo gli scarponi combat… Ero ancora un punk ma indossavo una toppa degli Iron Maiden perché mi piacevano tantissimo, li trovavo mostruosi. Ma non potevi fare una cosa del genere a quei tempi, eh. Così quei tipacci mi pestarono per gli Iron Maiden, capito?’

Mike (a destra) con Mike ‘Hatch Boy’, chitarrista degli Shell Shock

A complicare le cose ai punkettoni di New Orleans non c’era solo la diatriba sui gusti musicali, ma situazioni ben più serie…Nel maggio dell’82 Mike ed i Teenage Waste, insieme ai Goners e ai Toxin III avrebbero dovuto suonare al Rose Tattoo, ma il concerto venne annullato dopo aver ricevuto la minaccia di bomba dai membri del Ku Klux Klan, che apparentemente non gradivano l’idea che un bar di proprietà di colore ospitasse band hardcore punk.

Oltre a suonare, in quel periodo Mike scriveva anche su ‘The Final Solution’, fanzine dall’eloquente sottotitolo ‘The New Orleans Magazine with an Answer To Musical Boredom’ dove entra in contatto con gli Shell Shock, forse la band hardcore più leggendaria di New Orleans degli anni ’80 che qualche anno più tardi -e parecchi cambi di nome- avrebbe dato vita ai Crowbar.

La copertina di ‘The Final Solution’, fanzine di New Orleans

L’altra band che mi ha influenzato molto sono stati gli Shell Shock. Avevo scritto a questo tizio che si chiamava Hatch Boy, il loro chitarrista, su ‘The Final Solution’. Gli scrissi e lui mi rispose! Mi diceva quali band gli piacevano e ci scambiavamo lettere. Lui viveva a Metairie e io vivevo a Uptown. Ci scrivevamo, quindi un giorno ci siamo detti di incontrarci nel negozio Leisure Landing. Ci incontrammo lì e diventai amico di suo fratello, che era il cantante, e di Scott Oz, che all’epoca era il bassista. Iniziai a uscire con loro e ad andare a tutti i concerti dove potevo intrufolarmi. Ero ancora giovane a quel tempo. Ci vollero anni prima che fossi abbastanza grande da poter entrare legalmente. Andavamo a vedere tutto e di più. Venivano qui gruppi come Black Flag, Minor Threat, D.O.A. Ci sono così tante band, i Bad Brains! Tutte queste band suonavano a New Orleans e noi andavamo…’ Nell’87 Mike è in tour con gli Shell Shock come addetto al merch, ed è proprio dall’incontro con il batterista Jimmy Bower e Joey LaCaze che nel 1988 si formano gli EyeHateGod, nel tentativo di far suonare punk i Black Sabbath. Nel 1989 registrano il demo ‘Garden Dwarf Woman Driver’, e l’anno dopo ‘Lack of Almost Everything’, con cui ottengono l’interesse dell’etichetta francese Intellectual Convulsion che pubblicherà l’esordio ‘In The Name Of Suffering’….tutto il resto è STORIA!

Locandina del 1983 dei Teenage Waste, prima band ‘ufficiale’ di Mike

Nella metà degli anni ’80 con il diffondersi delle pratiche do it yourself, anche Koper aveva la sua label di produzione, tra le prime a far conoscere la scena punk rock dell’ex Jugoslavia. Entrata nella storia con il primo Ep dei KUD Idijoti, e altri gruppi di culto come SexA, The Swindle -che poi entreranno nella tedesca Incognito-, l’avantgarde post punk dei Trobecove, la compilation ‘Istarski rock 1986’ che raccoglie tre band da Pola, tra cui Castel e Idijoti, e da Pisino gli H.T.B., che poi confluiranno nei The Spoons.

Villa Rizzi a Pola sulla retro-copertina del primo ep dei Kud Idijoti (1987)

Registrato negli studi del MKC di Koper nel febbraio 1987, il debut degli Idijoti oggi resta ancora un caposaldo del genere, tanto da finire recensito anche sulla Bibbia del punk Maximumrocknroll… un album chiave per comprendere il tramonto di un’epoca caratterizzata da sogni ed entusiasmo. Due elementi di cui oggi non esiste praticamente più traccia, che si affacciano sempre più raramente nelle nostre esistenze, ormai solo a qualche festival e/o concerto, come quello del prossimo 14 giugno….ESSERCI!!!!!!!!!!

Photo credits: Almost Ready: The Story of Punk Rock in New Orleans

Credits interviste:

Mike IX Williams: Universal Disturbance‘, Antigravity Magazine, marzo 2021

EYEHATEGOD, Mike IX Williams di Marilena Moroni, The New Noise, 2012

‘Prayer For The Sick: A Fan Retrospective on The 30th Anniversary of The EyeHateGod’, Antigravity Magazine, giugno 2018

Mike IX of EyeHateGod, Raw Cult, febbraio 2021

Mike IX, Cross Artworks, novembre 2020

Mike IX Williams (EyeHateGod) Interview, Discipline Magazine, marzo 2025

Nell’immagine di copertina: Eyehategod nella line up di ‘Take As Needed For Pain’ (1993) con Mike IX Williams alla voce, Brian Patton e Jimmy Bower alla chitarra, Marc Schultz al basso e Joey LaCaze alla batteria.

Brant Bjork Trio + Omega Sun 3.7 | Gala Hala, Ljubljana

Thursday 3rd July 2025 Brant Bjork trio + Omega Sun
📍 Gala Hala, Ljubljana
Ticket
🎟️ Mojekarte.si €20 pre sale, €23 at the door

Brant Bjork has spent over a quarter-century at the epicenter of underground rock & roll. A founding member and composer of the legendary desert band Kyuss, as well as propelling the seminal fuzz of fellow stoner rockers Fu Manchu from 1994-2000. Over the last 30 years Brant Bjork has embarked on his solo career as a singer, guitarist, composer and bandleader, founding his own record label and more, his history is a winding narrative of relentless, unflinching creativity.

In 2025 he’s touring with his Brant Bjork Trio featuring Mike Amster (NebulaMondo GeneratorSpoon Benders) on drums and old friend and long time collaborator, desert rock pioneer Mario Lalli (Fatso JetsonYawning ManDesert Sessions) on bass guitar.

The new release titled ‘Once Upon A Time In The Desert’ (2024) is the result of a long collaborative friendship between Bjork & Lalli . The music this band creates together is a heavy fluid groove, organic, honest desert rock & roll. The very elements of the genre were created by these veteran independent musicians. This record expresses the principles of those styles.

The debut was also the first title to be offered by the relaunch of Duna Records, founded in the mid-1990s by Brant Bjork, originally called El Camino Records.

Omega Sun are Aris Demirović (guitar), Igor Kukanja (vocals and bass) and Jure Vučko on drums. With their debut ‘Opium for the Masses’ (2017) they have established themselves as the most recognizable stoner name in the Slovenian scene. Their second album ‘Roadkill’ was released in 2023 via No Profit Recordings, and since then they have been tirelessly touring the main club across Europe and U.S. playing with UfomammutHippie Death CultThe Winery Dogs1000Mods.

Capsula + TSO sabato 17 maggio @MKNŽ Ilirska Bistrica! 🔥🎶🎸

📅 Sabato 17 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨
💥 𝐂𝐀𝐏𝐒𝐔𝐋𝐀 garage rock ARG
💥 opening: TSO space rock IT
🕘Start 21:00
📍 MKNŽ Bazoviška cesta 26, Ilirska Bistrica

— 𝐂𝐀𝐏𝐒𝐔𝐋𝐀

Formati a Buenos Aires e oggi di base a Bilbao, i Capsula portano in giro per il mondo un rock viscerale che fonde psichedelia, post-punk e l’energia delle loro radici sudamericane.

La loro musica è pura potenza dal vivo: hanno incendiato palchi come Primavera Sound, Austin Psych Fest e SXSW, condividendo la scena con Iggy Pop, Pearl Jam e Os Mutantes.

Sempre in movimento, hanno conquistato l’attenzione di Rolling Stone e della storica radio KEXP di Seattle, dove le loro session dal vivo hanno lasciato il segno.

Il nuovo album ‘Primitivo Astral’ (2024) è l’ultima tappa di un percorso libero e in continua evoluzione: un viaggio sonoro psichedelico che guarda agli anni Settanta, ma suona profondamente contemporaneo.

-TSO

Fondati da Marco e Andrea Abbrescia nel 2013, i TSO sono portatori di un suono rock anni ’90 incontaminato, creando canzoni che traboccano di agganci orecchiabili, una sana dose di distorsione, chitarre guidate dalla melodia e voci malinconiche. Hanno fatto molte tournée come trio, condividendo il palco in tutta Europa con band come Yawning Man, Jucifer, Mondo Generator. Attualmente stanno portando in giro l’ultimo album ‘Hellcare’ (2024), uscito nel 2024 interamente scritto, registrato e autoprodotto.

EYEHATEGOD in concerto a Koper, aperte le prenotazioni

EYEHATEGOD + Rifftree @CMK, Koper
Sabato 14 giugno 2025
Ticket:
 qui il link per prenotare

– 8 € per i visitatori fino a 30 anni

– 12 € per gli altri

E Y E H A T E G O D
sludge/doom metal
New Orleans, Louisiana

R I F F T R E E
sludge/doom
Zagreb, Croatia

Avviso sulle prenotazioni:

A causa di restrizioni burocratiche, la prevendita dei biglietti non è possibile. Pertanto, apriamo il sistema di prenotazioni per il concerto di Eyehategod e Rifftree, che si terrà il 14 giugno 2025 al CMK di Capodistria.

Il numero di biglietti è limitato, quindi vi invitiamo cortesemente ad effettuare la vostra prenotazione in tempo per assicurarvi la possibilità di partecipare all’evento.

Le prenotazioni saranno valide fino alle 21:30 del giorno del concerto. Dopo tale orario, i biglietti non ritirati saranno resi disponibili ad altri visitatori. Il pagamento è possibile esclusivamente in contanti.

Se non potrete partecipare al concerto, vi preghiamo di informarci tempestivamente per dare la possibilità ad altri di assistere.

* Raccogliamo dati solo per finalità di vendita dei biglietti.

Benediction 18.4 al Mostovna, in apertura Hobos e Razvalina!

I deathster britannici Benediction in tour con il nuovo album ‘Ravage of Empires’ (Nuclear Blast Records) sono in arrivo venerdì 18 aprile al Mostovna nell’ambito di un concerto organizzato con il Klub goriških študentov di Nova Gorica ed in collaborazione con Pieffe Factory.

In apertura ci saranno i veneti Hobos e Razvalina da Lubiana… SEE YA THERE!!!

⏰ Doors: 20:00

🎸 Music: 21:00

🔖 Ticket: 25 € in prevendita disponibile su mojekarte.si

Hippie Death Cult & My Pitbull Lucifer @Hangar, Izola, 4.5.2025


Stone Kraft Booking
Presents:
Hippie Death Cult + My Pitbull Lucifer
Sunday May 4, 2025 Hangar bar, Izola

Portland, Oregon based heavy rock champions Hippie Death Cult announce the release of their ‘Live At The Star Theater’ album on May 9th, 2025 through Heavy Psych Sounds. The electric trio will be touring Europe for an extensive month-long run, heading the Slovenian Coast on May 4th at Hangar bar in Izola, then Croatia for a couple a dates in Pula and Zagreb…Don’t Miss Them!!!

Eddie Brnabic guitar
Laura Phillips
bass, vocals
Harry Silvers
drums

https://www.facebook.com/hippiedeathcultband

https://www.instagram.com/hippiedeathcultband

https://heavypsychsoundsrecords.bandcamp.com/album/hippie-death-cult-live-at-the-star-theater

My Pitbull Lucifer, stoner noise from Pula, formed in 2021 with members from two band of local scene such as grindcore legends Bolesno Grinje and Mighty Zazuum. In 2022 they released a split with OMMNUS from Detroit (USA) via No Profit Recordings.

Dina – Guitar
V – Vocals
Luže – Drums
Loris – Bass

https://www.facebook.com/mypitbulllucifer

https://www.instagram.com/my_pitbull_lucifer

https://mypitbulllucifer.bandcamp.com