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…punk prima di voi! Aspettando gli Eyehategod a Koper

Gregorčičeva 4. Per i turisti è una delle tante viuzze nel labirinto della città vecchia di Capodistria, per chi segue la scena è la sede del Center Mladih Koper dove sabato 14 giugno si terrà il concerto dei veterani EyeHateGod (per prenotare biglietti scrivere qui). Insomma, il double trouble perfetto per Freezine, che è subito corsa a rovistare in ‘soffitta’ tra vecchie cianfrusaglie, nella speranza di trovare qualche storia interessante da raccontare…

‘Ma io provengo dalla scena punk, ci sono entrato negli anni ’70 e ’80. Non sono un ragazzino! Sono cresciuto con tutta quella vecchia roba punk e non ho mai smesso. Probabilmente ho scoperto il punk con i KISS. Compravo tutto ciò che c’era sui KISS. All’epoca mi piacevano molto Alice Cooper e gli Aerosmith. Amo ancora i vecchi Aerosmith. È fantastico, amico! C’era una rivista chiamata Rock Scene che seguiva la scena di New York, tipo i Dead Boys e tutto il resto…quella è la roba che preferisco! Ho iniziato a leggere e ad approfondire: i Sex Pistols, i Damned, i Clash e i Ramones, ovviamente. Cercavo di andare a più concerti possibile, essendo così giovane. Andavo a vedere band come i Normals e i Backstabbers…c’era questo posto che si chiamava Jed’s…

Rock Scene Magazine, dicembre 1978

Classe 1968, musicista, poeta scrittore, performer -nonché occasionalmente collezionista di ossa-, Mike IX Williams ha una sua visione, un suo modo di raccontare la scena di quegli anni che ti prende e non ti molla più. Sopravvissuto all’uragano Katrina, alla galera, a un trapianto di fegato, è un grande fan dell’hardcore punk anni ’80, sua passione dichiarata in qualsiasi intervista/articolo che lo riguardano. Nato nel North Carolina, dopo la morte dei genitori e il suicidio di uno dei fratelli, si trasferisce con l’altro fratello a New Orleans. Prima di diventare il frontman degli EyeHateGod e influenzare generazioni di band con il loro stile, Williams cresce nella New Orleans dei primi anni 80, popolata da una manciata di band come Shell Shock, Exhorder, Acid Bath, e tutto il sottobosco di locali, negozi e fanzine a essa legati.

Mike IX Williams negli anni della scena anni 80 di New Orleans

La prima volta che andai a un concerto punk fu al Jed’s. Andai a vedere una band chiamata The Normals e avevo circa 12 anni. Era il 1979, compravo i dischi e mi appassionavo a quella roba da circa un anno. Mio fratello lavorava lì e sapeva che mi stavo appassionando a questa strana musica, disse che mi avrebbe portato e, dato che aveva le chiavi, avrebbe potuto far entrare un dodicenne. Mi ci portava lui, mi presentava tipo ‘questo è il mio fratellino’…Per come era fatto allora il Jed’s, non credo neanche si fossero accorti che ero entrato. All’inizio era una specie di bar per vecchi, ma poi hanno iniziato a farci spettacoli…Il posto era pazzesco, tutto mi affascinava lì: il senso di libertà, la ribellione, lo spirito di esagerazione che veniva dai KISS...

The Sluts in concerto al Jed’s (1980)

Quindi, sono riuscito ad entrare e vedere The Normals e un paio di altre band locali di New Orleans. Da Jed’s ho visto anche i Black Flag quando erano in tour con l’album ‘Loose Nut’. Ho visto i Red Rockers, The Sluts e Shell Shock. Tutte le band locali suonavano lì e la gente rompeva le bottiglie e strappava i lavandini dal muro. Ho visto i Bad Brains al Jed’s nel 1983, così come i Misfits. La prima o la seconda volta che i Misfits suonarono a New Orleans, io e il mio amico Champ andammo a registrare il loro soundcheck. Avevamo il soundcheck su cassetta, ma l’ho perso. Ho visto Antiseen, GBH, DRI, Corrosion of Conformity e Graveyard Rodeo, che erano una grande band locale! Era il momento in cui stava iniziando a prendere piede il crossover, quindi anche queste band thrash suonavano lì. Il Jed’s è durato per un po’, poi ha cambiato il nome in Tupelo’s Tavern, ma facevano sempre lo stesso tipo di spettacoli. Era un bel posto dove passare il tempo. Quelli erano bei tempi, amico. Al Jimmy’s vidi i Black Flag e i Dead Kennedy’s, e i Celtic Frost quando suonarono lì con i Voivod. Suonai lì con gli Eyehategod un sacco di volte. Poi vidi Mudhoney, Sonic Youth, Wall of Voodoo, Helios Creed, King Diamond, Anthrax, fottuti tutti. Ti cacciavano fuori se ballavi mosh…Non lo sopportavano, però facevano sempre band punk..’

Tra le varie storie, impossibile non citare quella, degna di un film della Troma, che nell’82 vede protagonisti proprio i Misfits dopo un concerto al Tupelo’s, quando vengono beccati dalla polizia nel Cimitero di St. Louis mentre sono intenti a scavare sulla tomba della sacerdotessa voodoo Marie Laveau. Insieme a loro anche un gruppetto di fans tra cui il nostro Mike, rimasto così coinvolto in una delle pagine più oscure della storia del punk, diventata oggi un classico da raccontare ai bambini nella notte di Halloween.

La cronaca della notte horror punk con protagonisti i Misfits al Cimitero di St. Louis nell’ottobre 1982

C’era un negozio di dischi chiamato Leisure Landing su Magazine Street. Era il tipo di posto in cui tutti si incontravano il sabato, o al Mushroom, che è ancora lì! Vivevo a Birch, proprio dietro l’angolo del Mushroom…Fondai la mia prima vera band nel 1981 con amici del liceo, ci chiamavamo Teenage Waste e io uscivo di nascosto per suonare ai concerti. Avevamo una ‘residenza’ per un paio di mesi in un bar per vecchietti chiamato Rose Tattoo, aprendo per le leggende locali Sluts, Goners, Toxin III, Shell Shock, Graveyard Rodeo ecc…Penso che l’edificio sia ancora lì. Quella band è stata la mia prima [volta] a salire sul palco e suonare dal vivo. Suonammo in altre occasioni, e poi passammo in questo club chiamato Beat Exchange. Di solito facevano un sacco di roba new wave e punk rock. Suonavamo spesso anche con i Red Rockers. Dopo lo scioglimento, fondai Suffocation by Filth, un crossover punk metal, pesantemente punk, con qualche cover di Bad Brains, Sodom e Discharge.che ovviamente con la mia voce non rendeva!

Non ce ne fregava niente, adottavamo in pieno l’atteggiamento della scena hardcore-punk e dicevamo che non ci importava quello che pensava la gente. Noi salivamo [sul palco] e suonavamo sempre quel che volevamo. E quando iniziammo a suonare, spesso aprivamo per alcune band veloci, di speed o thrash metal (musica che, tra l’altro, io adoravo allora, totalmente, e ancora adesso amo). E (ride, ndr) però ne abbiamo fatta incazzare di quella gente all’epoca, per questo è strano com’è andata a finire dopo…Ricordo di esser stato picchiato, intendo picchiato molto molto forte da due tipi che avevano quasi un aspetto da marines, grossi. Questi qua picchiarono il mio piccolo culo magrolino perché avevo una toppa degli Iron Maiden sul giubbotto, anche se ero rasato ed indossavo gli scarponi combat… Ero ancora un punk ma indossavo una toppa degli Iron Maiden perché mi piacevano tantissimo, li trovavo mostruosi. Ma non potevi fare una cosa del genere a quei tempi, eh. Così quei tipacci mi pestarono per gli Iron Maiden, capito?’

Mike (a destra) con Mike ‘Hatch Boy’, chitarrista degli Shell Shock

A complicare le cose ai punkettoni di New Orleans non c’era solo la diatriba sui gusti musicali, ma situazioni ben più serie…Nel maggio dell’82 Mike ed i Teenage Waste, insieme ai Goners e ai Toxin III avrebbero dovuto suonare al Rose Tattoo, ma il concerto venne annullato dopo aver ricevuto la minaccia di bomba dai membri del Ku Klux Klan, che apparentemente non gradivano l’idea che un bar di proprietà di colore ospitasse band hardcore punk.

Oltre a suonare, in quel periodo Mike scriveva anche su ‘The Final Solution’, fanzine dall’eloquente sottotitolo ‘The New Orleans Magazine with an Answer To Musical Boredom’ dove entra in contatto con gli Shell Shock, forse la band hardcore più leggendaria di New Orleans degli anni ’80 che qualche anno più tardi -e parecchi cambi di nome- avrebbe dato vita ai Crowbar.

La copertina di ‘The Final Solution’, fanzine di New Orleans

L’altra band che mi ha influenzato molto sono stati gli Shell Shock. Avevo scritto a questo tizio che si chiamava Hatch Boy, il loro chitarrista, su ‘The Final Solution’. Gli scrissi e lui mi rispose! Mi diceva quali band gli piacevano e ci scambiavamo lettere. Lui viveva a Metairie e io vivevo a Uptown. Ci scrivevamo, quindi un giorno ci siamo detti di incontrarci nel negozio Leisure Landing. Ci incontrammo lì e diventai amico di suo fratello, che era il cantante, e di Scott Oz, che all’epoca era il bassista. Iniziai a uscire con loro e ad andare a tutti i concerti dove potevo intrufolarmi. Ero ancora giovane a quel tempo. Ci vollero anni prima che fossi abbastanza grande da poter entrare legalmente. Andavamo a vedere tutto e di più. Venivano qui gruppi come Black Flag, Minor Threat, D.O.A. Ci sono così tante band, i Bad Brains! Tutte queste band suonavano a New Orleans e noi andavamo…’ Nell’87 Mike è in tour con gli Shell Shock come addetto al merch, ed è proprio dall’incontro con il batterista Jimmy Bower e Joey LaCaze che nel 1988 si formano gli EyeHateGod, nel tentativo di far suonare punk i Black Sabbath. Nel 1989 registrano il demo ‘Garden Dwarf Woman Driver’, e l’anno dopo ‘Lack of Almost Everything’, con cui ottengono l’interesse dell’etichetta francese Intellectual Convulsion che pubblicherà l’esordio ‘In The Name Of Suffering’….tutto il resto è STORIA!

Locandina del 1983 dei Teenage Waste, prima band ‘ufficiale’ di Mike

Nella metà degli anni ’80 con il diffondersi delle pratiche do it yourself, anche Koper aveva la sua label di produzione, tra le prime a far conoscere la scena punk rock dell’ex Jugoslavia. Entrata nella storia con il primo Ep dei KUD Idijoti, e altri gruppi di culto come SexA, The Swindle -che poi entreranno nella tedesca Incognito-, l’avantgarde post punk dei Trobecove, la compilation ‘Istarski rock 1986’ che raccoglie tre band da Pola, tra cui Castel e Idijoti, e da Pisino gli H.T.B., che poi confluiranno nei The Spoons.

Villa Rizzi a Pola sulla retro-copertina del primo ep dei Kud Idijoti (1987)

Registrato negli studi del MKC di Koper nel febbraio 1987, il debut degli Idijoti oggi resta ancora un caposaldo del genere, tanto da finire recensito anche sulla Bibbia del punk Maximumrocknroll… un album chiave per comprendere il tramonto di un’epoca caratterizzata da sogni ed entusiasmo. Due elementi di cui oggi non esiste praticamente più traccia, che si affacciano sempre più raramente nelle nostre esistenze, ormai solo a qualche festival e/o concerto, come quello del prossimo 14 giugno….ESSERCI!!!!!!!!!!

Photo credits: Almost Ready: The Story of Punk Rock in New Orleans

Credits interviste:

Mike IX Williams: Universal Disturbance‘, Antigravity Magazine, marzo 2021

EYEHATEGOD, Mike IX Williams di Marilena Moroni, The New Noise, 2012

‘Prayer For The Sick: A Fan Retrospective on The 30th Anniversary of The EyeHateGod’, Antigravity Magazine, giugno 2018

Mike IX of EyeHateGod, Raw Cult, febbraio 2021

Mike IX, Cross Artworks, novembre 2020

Mike IX Williams (EyeHateGod) Interview, Discipline Magazine, marzo 2025

Nell’immagine di copertina: Eyehategod nella line up di ‘Take As Needed For Pain’ (1993) con Mike IX Williams alla voce, Brian Patton e Jimmy Bower alla chitarra, Marc Schultz al basso e Joey LaCaze alla batteria.

Brant Bjork Trio + Omega Sun 3.7 | Gala Hala, Ljubljana

Thursday 3rd July 2025 Brant Bjork trio + Omega Sun
📍 Gala Hala, Ljubljana
Ticket
🎟️ Mojekarte.si €20 pre sale, €23 at the door

Brant Bjork has spent over a quarter-century at the epicenter of underground rock & roll. A founding member and composer of the legendary desert band Kyuss, as well as propelling the seminal fuzz of fellow stoner rockers Fu Manchu from 1994-2000. Over the last 30 years Brant Bjork has embarked on his solo career as a singer, guitarist, composer and bandleader, founding his own record label and more, his history is a winding narrative of relentless, unflinching creativity.

In 2025 he’s touring with his Brant Bjork Trio featuring Mike Amster (NebulaMondo GeneratorSpoon Benders) on drums and old friend and long time collaborator, desert rock pioneer Mario Lalli (Fatso JetsonYawning ManDesert Sessions) on bass guitar.

The new release titled ‘Once Upon A Time In The Desert’ (2024) is the result of a long collaborative friendship between Bjork & Lalli . The music this band creates together is a heavy fluid groove, organic, honest desert rock & roll. The very elements of the genre were created by these veteran independent musicians. This record expresses the principles of those styles.

The debut was also the first title to be offered by the relaunch of Duna Records, founded in the mid-1990s by Brant Bjork, originally called El Camino Records.

Omega Sun are Aris Demirović (guitar), Igor Kukanja (vocals and bass) and Sebastian Vrbnjak on drums. With their debut ‘Opium for the Masses’ (2017) they have established themselves as the most recognizable stoner name in the Slovenian scene. Their second album ‘Roadkill’ was released in 2023 via No Profit Recordings, and since then they have been tirelessly touring the main club across Europe and U.S. playing with UfomammutHippie Death CultThe Winery Dogs1000Mods.

Capsula + TSO sabato 17 maggio @MKNŽ Ilirska Bistrica! 🔥🎶🎸

📅 Sabato 17 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨
💥 𝐂𝐀𝐏𝐒𝐔𝐋𝐀 garage rock ARG
💥 opening: TSO space rock IT
🕘Start 21:00
📍 MKNŽ Bazoviška cesta 26, Ilirska Bistrica

— 𝐂𝐀𝐏𝐒𝐔𝐋𝐀

Formati a Buenos Aires e oggi di base a Bilbao, i Capsula portano in giro per il mondo un rock viscerale che fonde psichedelia, post-punk e l’energia delle loro radici sudamericane.

La loro musica è pura potenza dal vivo: hanno incendiato palchi come Primavera Sound, Austin Psych Fest e SXSW, condividendo la scena con Iggy Pop, Pearl Jam e Os Mutantes.

Sempre in movimento, hanno conquistato l’attenzione di Rolling Stone e della storica radio KEXP di Seattle, dove le loro session dal vivo hanno lasciato il segno.

Il nuovo album ‘Primitivo Astral’ (2024) è l’ultima tappa di un percorso libero e in continua evoluzione: un viaggio sonoro psichedelico che guarda agli anni Settanta, ma suona profondamente contemporaneo.

-TSO

Fondati da Marco e Andrea Abbrescia nel 2013, i TSO sono portatori di un suono rock anni ’90 incontaminato, creando canzoni che traboccano di agganci orecchiabili, una sana dose di distorsione, chitarre guidate dalla melodia e voci malinconiche. Hanno fatto molte tournée come trio, condividendo il palco in tutta Europa con band come Yawning Man, Jucifer, Mondo Generator. Attualmente stanno portando in giro l’ultimo album ‘Hellcare’ (2024), uscito nel 2024 interamente scritto, registrato e autoprodotto.

EYEHATEGOD in concerto a Koper, aperte le prenotazioni

EYEHATEGOD + Rifftree @CMK, Koper
Sabato 14 giugno 2025
Ticket:
 qui il link per prenotare

– 8 € per i visitatori fino a 30 anni

– 12 € per gli altri

E Y E H A T E G O D
sludge/doom metal
New Orleans, Louisiana

R I F F T R E E
sludge/doom
Zagreb, Croatia

Avviso sulle prenotazioni:

A causa di restrizioni burocratiche, la prevendita dei biglietti non è possibile. Pertanto, apriamo il sistema di prenotazioni per il concerto di Eyehategod e Rifftree, che si terrà il 14 giugno 2025 al CMK di Capodistria.

Il numero di biglietti è limitato, quindi vi invitiamo cortesemente ad effettuare la vostra prenotazione in tempo per assicurarvi la possibilità di partecipare all’evento.

Le prenotazioni saranno valide fino alle 21:30 del giorno del concerto. Dopo tale orario, i biglietti non ritirati saranno resi disponibili ad altri visitatori. Il pagamento è possibile esclusivamente in contanti.

Se non potrete partecipare al concerto, vi preghiamo di informarci tempestivamente per dare la possibilità ad altri di assistere.

* Raccogliamo dati solo per finalità di vendita dei biglietti.

Benediction 18.4 al Mostovna, in apertura Hobos e Razvalina!

I deathster britannici Benediction in tour con il nuovo album ‘Ravage of Empires’ (Nuclear Blast Records) sono in arrivo venerdì 18 aprile al Mostovna nell’ambito di un concerto organizzato con il Klub goriških študentov di Nova Gorica ed in collaborazione con Pieffe Factory.

In apertura ci saranno i veneti Hobos e Razvalina da Lubiana… SEE YA THERE!!!

⏰ Doors: 20:00

🎸 Music: 21:00

🔖 Ticket: 25 € in prevendita disponibile su mojekarte.si

Hippie Death Cult & My Pitbull Lucifer @Hangar, Izola, 4.5.2025


Stone Kraft Booking
Presents:
Hippie Death Cult + My Pitbull Lucifer
Sunday May 4, 2025 Hangar bar, Izola

Portland, Oregon based heavy rock champions Hippie Death Cult announce the release of their ‘Live At The Star Theater’ album on May 9th, 2025 through Heavy Psych Sounds. The electric trio will be touring Europe for an extensive month-long run, heading the Slovenian Coast on May 4th at Hangar bar in Izola, then Croatia for a couple a dates in Pula and Zagreb…Don’t Miss Them!!!

Eddie Brnabic guitar
Laura Phillips
bass, vocals
Harry Silvers
drums

https://www.facebook.com/hippiedeathcultband

https://www.instagram.com/hippiedeathcultband

https://heavypsychsoundsrecords.bandcamp.com/album/hippie-death-cult-live-at-the-star-theater

My Pitbull Lucifer, stoner noise from Pula, formed in 2021 with members from two band of local scene such as grindcore legends Bolesno Grinje and Mighty Zazuum. In 2022 they released a split with OMMNUS from Detroit (USA) via No Profit Recordings.

Dina – Guitar
V – Vocals
Luže – Drums
Loris – Bass

https://www.facebook.com/mypitbulllucifer

https://www.instagram.com/my_pitbull_lucifer

https://mypitbulllucifer.bandcamp.com

Intervista a The Howlers in concerto al Mostovna domenica 9 marzo

Alla vigilia del tour che li vedrà per la prima volta live in Europa, abbiamo intervistato The Howlers. Partiti dai sobborghi dell’East London, dove si sono rapidamente imposti come una delle realtà più interessanti della scena indie britannica, e diversi tour nel Regno Unito che hanno visto il tutto esaurito, la band sarà in concerto domenica 9 marzo al Mostovna di Nova Gorica, in apertura ci saranno i Pretty Explosions, biglietti disponibili QUI

Ciao e benvenuti su Freezine, come procede?

Ciao, grazie per l’attenzione, qui tutto bene! Speriamo anche lì!

Siete alla vigilia del vostro primo tour in Europa, dove suonerete per la prima volta in molti Paesi, tra cui la Slovenia…come vi sentite?

Sì, è la prima volta che suoniamo in Slovenia, è sempre eccitante ed allo stesso tempo siamo un po’ nervosi ma non vediamo l’ora, sarà ancora più speciale, Nova Gorica è appena nominata Capitale Europea della Cultura!

Potreste cominciare raccontandoci qual è la ora la vostra attuale line up e come avete cominciato a fare musica assieme?

L’attuale formazione si concentra intorno al frontman Adam Young, i componenti cambiano spesso perché ci piace sempre prendere nuove direzioni e sperimentare nuove sonorità, al momento siamo Adam e Toby Richards alla batteria…per essere in due facciamo parecchio casino! Ci siamo conosciuti a Londra, Toby suonava in un gruppo di supporto agli Howlers e così abbiamo iniziato.

Perché avete deciso di chiamarvi The Howlers?

Adam viveva nelle case popolari in una zona non proprio bellissima, c’era un pub sulla Hoxton Street chiamato ‘The Howl at the Moon’, dove gruppi come Verve e Arctic Monkeys hanno girato i loro video. Una sera eravamo lì e stavamo pensando ad un nome per la band…e così ci è venuta l’idea!

Con il vostro album d’esordio ‘What You’ve Got To Lose To Win It All avete raggiunto velocemente la Top 15 Chart. Ci raccontate com’è nato?

L’album è un viaggio attraverso l’amore incondizionato, il dolore, la perdita che abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante gli anni difficili della pandemia, di come siamo riusciti a superare questi momenti- in particolare Adam che ha perso sette amici e quattro dei suoi famigliari. Insomma, un periodo duro che ci ha spinto a far convergere tutte queste emozioni in un album.

Come si è svolta la realizzazione?

Abbiamo registrato 16 tracks in 8 giorni, uno sforzo notevole per cui bisogna prestare sempre molta attenzione, ma noi siamo una band indipendente, decidiamo noi quando iniziare e quando fermarci, così siamo abituati a questo genere di difficoltà. Nel Regno Unito c’è molto competizione, in questo senso ci sentiamo più europei, Toby è nato in Austria e ci piace andare in tour negli altri paesi.

Quali artisti o generi musicali vi hanno ispirato di più?

Un mare di colonne sonore, come musicisti abbiamo messo nell’album tutto quello che ci piace nella speranza di creare un sound il più originale possibile. Come generi diciamo anche il soul, l’hip hop e il garage rock.

Vi definite ‘East London Cowboys’ e uno dei vostri pezzi si apre con il tema di Ennio Morricone da ‘Il Buono, Il Brutto e il Cattivo’. Qual è il vostro rapporto con il cinema western?

Quando Adam era un ragazzino la domenica tornava dalla partita e si metteva a guardare sempre western. Gli piaceva tornare a casa e guardare questi vecchi film, probabilmente è stato questo ad influenzarlo, le colonne sonore e tutto il resto erano fantastiche, ci tenevamo a dare quest’impronta cinematografica all’album.

Alla produzione di quest’album, così come già per il lavoro precedente, ci sono Chris Ostler e Tommy Taylor, rispettivamente chitarrista e bassista dei Black Honey, com’è andata questa volta?

E’ sempre un piacere lavorare con Black Honey, siamo grandi amici e ci ispiriamo a vicenda, è come se fossimo un’unica band, il nostro è un rapporto che si basa sulla fiducia reciproca.

Quanto conta la dimensione live per voi?

E’molto importante, riproporre le cose fatte in studio per renderle ancora meglio sul palco…questa è sicuramente la parte più divertente!

In quale direzione stanno andando gli Howlers?

Cerchiamo sempre di evolverci, ci piace andare alla ricerca di nuove sonorità… in questo tour porteremo quattro pezzi nuovi!

Un saluto per i vostri fans?

Vi aspettiamo al Mostovna il 9 marzo!

Acid Mammoth in aprile a Isola con gli Omega Sun

Stone Kraft Booking e Bunker Fest Izola Presentano

Sabato 19 aprile Omega Sun + Acid Mammoth @Hangar Bar, Izola

Acid Mammoth, doom metal dalla Grecia guidati dall’inconsueta coppia chitarristica padre Dad ‘The Riffer’ e figlio Chris Babalis Jr., sono più di una semplice band di amici…sono una famiglia!

Formati ad Atene nel 2015, nel 2019 firmano con la Heavy Psych Sounds Records, che li accoglie nel suo roster subito dopo il primo ascolto. A fine 2020 registrano il terzo full lenght ‘Caravan’, uscito nel marzo 2021 sempre via Heavy Psych Sounds Records, così come la prima stampa del debut omonimo del 2017 e le due ristampe di ‘Under Acid Hoof’. La band ha fatto due tour europei nel 2022 e nel 2023, oltre ad esibirsi in festival come Desertfest London, Desertfest Antwerp e SonicBlast Fest. Nel 2024 hanno pubblicato il loro ultimo album ‘Supersonic Megafauna Collision’.

Omega Sun sono Aris Demirović (chitarra), Igor Kukanja (voce e basso) e Sebastian Vrbnjak alla batteria. Con il debut ‘Opium for the Masses’ (2017) si sono imposti all’attenzione di stampa e pubblico come il nome stoner più riconoscibile della scena slovena. Il loro secondo album ‘Roadkill’ è stato rilasciato nel 2023 via No Profit Recordings, e da allora lo stanno portando instancabilmente in giro sui principali palchi nazionali e all’estero suonando con Ufomammut, Hippie Death Cult, The Winery Dogs, 1000Mods e molti altri.

Chelsea Wolfe @Kino Šiška, Lubiana, 15.11.2024

‘La Divina’, ‘La Regina Nera’, ‘La Strega di Sacramento’… nei giorni immediatamente precedenti il debutto a Lubiana di Chelsea Wolfe, l’attesa era alle stelle. La concentrazione per l’outfit da sfoggiare al Kino Šiška ai massimi livelli. Durante l’andata, le sagome delle foreste illuminate dalla luna piena sembrano quasi preannunciare la magia dello spettacolo che troveremo a destinazione.

Al nostro arrivo la Katedrala si presenta già piuttosto affollata, mentre la performance di Mary Jane Dumphe si sta avviando alla sua conclusione. Al posto del suo allegro synth pop avrei preferito Myrkur….tanto per fare un altro nome che mi piacerebbe vedere a Lubiana.

Nel giro di pochi istanti le luci si abbassano e tutta l’attenzione è per lei, la Lady in Black troneggiante sulle sue zeppe. A farla da padrone è l’ultimo album ‘She Reaches Out to She Reaches Out to She’ (2024), fin dall’incipit con ‘Whispers In The Echo Chamber’ e poi nelle successive ‘Everything Turns Blue’, ‘House Of Self-Undoing’ , fino allo struggente medley di ‘Tunnel Lights’ con frammenti di ‘Zombie’ dei Cranberries. Momento clou sulle note della struggente ‘Flatlands’ che viene ahimé rovinato dagli schiamazzi di qualche ubriaco, con la povera Chelsea costretta ad interrompersi e ad aguzzare la vista per rintracciare il colpevole tra il pubblico.

Archiviato l’incidente di percorso, il concerto si avvia verso la sua seconda parte, con il recupero dai dischi più doom ‘Hiss Spun’ (2017) e ‘Birth Of Violence’ (2019). E la Wolfe amorevolmente circondata dal suo team, ovvero Bryan Tulao alla chitarra e Ben Chisholm alle tastiere, e soprattutto Jess Gowrie, la batterista e compagna di mille avventure fin dalle prime esperienze diy nella loro Sacramento.

Tutto il concerto è una danza di ombre spettrali che non ha nulla da invidiare a quella della luna piena lassù! E che raggiunge il suo culmine nel finale, quando la Sacerdotessa resta da sola sul palco per l’ammaliante unplugged di ‘The Liminal’, l’iconica silhouette nera che si staglia sullo sfondo incandescente. Il pubblico in adorato ascolto invoca a gran voce il ritorno sul palco anche degli altri componenti, prontamente accontentato dall’esecuzione della distopica ‘Carrion Flowers’. Riscaldate dal Sacro Fuoco della Dea, usciamo del concerto per tuffarci nelle dolci tentazioni della Lubiana by night….per una serata indimenticabile!