Grande partecipazione per StonerKras Fest, il raduno stoner organizzato dall’associazione Rocket Panda Management, che si è concluso nel weekend a Prosecco sul Carso triestino. La pioggia, che la sera prima aveva fatto saltare numerosi concerti all’aperto, ha risparmiato la serata di sabato 12 luglio, consentendo lo svolgimento della manifestazione nei tempi e modi previsti.
Protagonisti sul palco gli svedesi Truckfighters, che con il loro show– data unica in Italia, Slovenia e Croazia- hanno riempito lo spazio esterno del Kulturni Dom. Mentre gli stand di esposizione, il dj set insieme all’after party di domenica 13 luglio hanno animato il resto di questa quarta edizione, coinvolgendo pubblico di tutte le fasce d’età.
Sei in tutto le band, da gruppi come Veuve e Mr. Bison ormai lanciati verso una carriera internazionale, ai triestini Black Pope, tornati ad esibirsi a quasi dieci anni dalla loro ultima apparizione in occasione di questo festival.
A convincere il pubblico sono state anche le band inedite per queste zone di confine, i croati Them Moose Rush e gli Zolle, dietro la cui apparenza così naïf c’è in realtà una produzione di alto livello.
Attivati per quest’edizione il servizio di navetta e il campeggio, allestito nella dolina adiacente all’area concerti, che ha consentito di prolungare la permanenza al festival anche nella giornata di domenica. Trascorsa in relax all’ombra degli alberi in compagnia dinuove band della scena triestina come Green Fudge, Lucyd di Dorina Leka, e l’incursione nell‘indie folk con la torinese Cecilia all’arpa.
L’auspicio è quindi chiaramente quello di rivedersi a Prosecco l’anno prossimo, con sempre più band, artigiani, cibo -a proposito, che fine hanno fatto le griglie? :)-, nell’ottica di un festival punto di incontro tra gruppi provenienti da tutto il mondo e l’eclettica community locale.
Grande ritorno di Pino Scotto a Trieste, headliner del 4° Karst Rock Festdi scena sul Carso sabato 5 luglio nel piazzale di Sgonico. Il popolare rocker -che non si esibiva a Trieste dall’agosto del 2015- ha pubblicato nei giorni successivi messaggi e video di ringraziamento rivolti ai fans presenti numerosi a Sgonico per l’occasione, e soprattutto agli organizzatori e staff del festival.
Oltre a Pino Scotto, sul palco del Karst Rock anche il ritorno dei triestini Naja, i giovani ma già avviatissimi Killing Klub dalla bassa friulana, dal Veneto i Kross Of Khaos e, per la prima volta a Trieste, i thrashers piemontesi URAL.
Volentieri raccogliamo l’appello lanciato sui social dal collettivo New Udine Hardcore:
‘Questo è un appello aperto a chiunque possa segnalarci una (o più) location in Friuli, possibilmente in zona Udine, per poter organizzare le nostre serate.
La situazione a Udine sembra inesorabilmente peggiorare e gli spazi per la musica dal vivo, per la nostra musica, sembrano sparire uno dopo l’altro.
Non vogliamo fermarci, e per questo vi chiediamo aiuto.
A tutti gli artisti e gruppi che ci hanno contattato vogliamo chiedere pazienza e comprensione.
Una volta trovata la soluzione faremo il possibile per portare quante più realtà a Udine.
Lubiana come il Mojave Desert in occasione della data slovena di quel nume tutelare dello stonerrock che risponde al nome di Brant Bjork. Al nostro arrivo il termometro segna i 39°C, e la sua discesa nel corso della serata è così lieve che si stenta a percepire. Dopo un giro in centro, ci dirigiamo verso quella che per noi è una location nuova da esplorare, ovvero il summer garden del Gala Hala, uno dei club situati all’interno del Metelkova, cuore pulsante della Lubiana ‘alternativa’.
Il Gala Hala si rivela il rancho perfetto dove cercare un po’ di ristoro, con la sua verde ‘oasi’ e sassi di pietra sul terreno. A fare gli onori di casa ci sono i valorosi Omega Sun, che hanno suonato sfidando il sole ancora alto e la gente appena entrata ed ancora in procinto di roll….ehm, di prendere posto:) I rockers di Koperstanno continuando a portare in giro il loro ultimo lavoro ‘Roadkill’ (2023) ma, come hanno già anticipato, del nuovo materiale sta bollendo in pentola…quindi stay tuned!
Fans in adorazione per Brant Bjork, che ha pescato i brani attingendo soprattutto dall’ultimo album ‘Once Upon a Time in the Desert’ (2024) più qualche cover dalle sue band precedenti Bjork & The Bros, Low Desert Punk e Ché. Sul palco sembra in gran forma, affiancato dal fido partner in crimeMario Lalli per un’ora abbondante di concerto, sorretta alla batteria dal fenomenale Mike Amster dei Nebula e Mondo Generator…una vera macchina da guerra!
Accanto al super merch delle band, spiccavano sui banchetti poster e volantini di StonerKras Fest, il raduno heavy rock in programma sabato 12 luglioa Prosecco sul Carso triestino. Il festival, che quest’anno per la prima volta mette a disposizione un’area campeggio adiacente, proseguirà nella giornata di domenica 13 luglio con le stoner sessions, tutte le info e tickets suhttps://stonerkras.it/
Come precedentemente annunciato, i thrash metallersUral suoneranno sabato 5 luglio al Karst Rock Fest di Sgonico (Trieste), questa la line–up completa:
PINO SCOTTO -URAL-KROSS OF KHAOS – KILLING CLUB – NAJA-GREEN ROSE
Sabato 5 luglio Piazzale del Comune di Sgonico
Start 17.30
INGRESSO LIBERO-FREE ENTRY
Food & drinks
Merch
Gli Ural, band thrash metal crossover/old school di Torino fondata nel 2010, suonano un thrash metal diretto con influenze hardcore per i fan di Nuclear Assault, Anthrax, Municipal Waste, Suicidal Tendencies, Voivod.
Alla fine del 2024 è uscito il loro omaggio ai Municipal Waste con una reinterpretazione di ‘Unleash the Bastards’.
Nel 2011 gli Ural hanno rilasciato la prima demo, seguita da ‘Wasteland’ nel 2013 e dai due album ‘Party with the Wolves’ (2016) e ‘Just for Fun’ (2019).
Nel 2022, esce l’Ep ‘Cyber Requiem’ registrato agli Mk2 Recording Studio di Ivrea, sotto la guida di Davide ‘BrutalDave’ Billia (Antropophagus, Beheaded; Hour of Penace). La copertina è stata disegnata da Luca SoloMacello.
Nell’estate 2023, dopo mesi di duro lavoro, gli Ural completano il loro terzo album ‘Psychoverse’, registrato nello stesso studio del precedente Ep e con lo stesso artista ad occuparsi dell’artwork. Dopo aver firmato con Xtreem Music per la promozione e la distribuzione in tutto il mondo, il 10 Ottobre 2023 esce il nuovo album.
Gli Ural sono una delle band più apprezzate della scena thrash metal italiana, con all’attivo 3 album, due EP e diverse partecipazioni a festival prestigiosi come il Tnt Fest, l’Ambria Metal Festival, l’Hammer Fest e il Metalitalia Festival, suonando con band come come Necrodeath, Angelus Apatrida, Cripple Bastards, Rage, Discharge, CRYPTA,Grave Digger, Overkill, Destruction, Xentrix, Morbid Saint, ecc…
Il singolo ‘Unleash the Bastards’ è stato pubblicato da Xtreeme Records, con la partecipazione di Andy ‘Bull’ Panigada, icona del thrash metal e membro dei Bulldozer. Il brano segna anche il debutto di Luca Maggi come nuovo chitarrista degli Ural, confermando la band come una delle più dinamiche della scena thrash italiana.
Thursday August 7th 2025 Dopethrone + Britof 📍DC Rojc, Monte Paradiso Pula Tickets🎟️Core-event €15 early bird, €20 pre-sale, €25 at the door
Brace yourselves for a night of pure sonic filth! Montréal’s sludge doom titans DOPETHRONE bring their unrelenting ‘slutch’ assault to Croatia this August 7th. Known for their crushing riffs, snarling vocals, and apocalyptic atmosphere, the cult trio promises a live set drenched in distortion, doom, and raw punk fury.
Opening the night are BRITOF, a ferocious sludge trio from Slovenia. Their raw, gut-punching energy will set the perfect tone for the chaos to come—don’t be late.
Expect bone-rattling heaviness, fuzzed-out grooves, and a dose of sonic violence that only Dopethrone can deliver. If you like it slow, loud, and ugly—this is your ritual.
Dino Jelusick spegne 33 candeline -è nato il 4 giugno 1992 a Požega, ridente cittadina nelle verdi valli della Croazia orientale-, come non fargli gli auguri??!! E a pochi giorni dall’annuncio dell’exclusive show che lo vedrà ritornare sul palco del Gitarijada Fest insieme agli amatissimi Whitesnake (qui i dettagli), ecco in arrivo numerose novità, come ha raccontato lo stesso rocker in quest’intervista al portale Glazba.hr
Trai prossimi impegni che attendono Dino con i suoi Jelusick c’è un tour ad agosto in Corea insieme a YB, rock band sudcoreana fondata nel 1996, e considerati dei veri e propri ‘pionieri’ del rock -sono stati la prima band coreana a esibirsi in tour in Europa nel 2005. ‘Il mercato coreano è un mondo a sé stante e non vediamo l’ora di tuffarcisi’, ha detto Dino nell’intervista, precisando che si trasferirà in Corea con anticipo per conoscere meglio la band, con cui sono già previste anche date in Croazia insieme alla female band sudcoreana Rolling Quartz.
Con gli YB c’è anche il progetto di girare un reality show che vedrà Dino e il frontman della band Yoon Do-hyun come protagonisti principali: ‘Dall’unione di due culture deve nascere qualcosa di unico. Questo è un progetto pilota, siamo una sorta di cavie. Crediamo che in questo modo apriremo le porte ad altri e avvicineremo due scene molto vivaci e ricche. Il K-pop, come nel resto del mondo, ha molti fans in Croazia, e c’è un grande interesse per la cultura coreana in generale, vogliamo suscitare interesse anche dall’altra parte’, ha spiegato Dino nell’intervista.
Prevista a breve anche l’uscita del secondo album, successore dell’acclamato debut ‘Follow The Blind Man’ (2023). Anticipato dai singoli ‘Power to the People’, ‘How Many Times’ e ‘Hangman’, il nuovo album verrà presentato con un releaseparty in programma l’11 ottobre al Boogaloo di Zagabria. E se insieme a Jelusick c’è già in progetto un terzo album, nel frattempo Dino sta anche pensando a un album solista con degli ospiti: ‘è una cosa che devo fare perché la lista delle persone con cui voglio lavorare e che vogliono lavorare con me è troppo lunga perché non lo facciamo. Sarebbe un peccato’, ha concluso.
Gregorčičeva 4. Per i turisti è una delle tante viuzze nel labirinto della città vecchia di Capodistria, per chi segue la scena è la sede del CenterMladih Koper dove sabato 14 giugno si terrà il concerto dei veterani EyeHateGod (per prenotare biglietti scrivere qui). Insomma, il double trouble perfetto per Freezine, che è subito corsa a rovistare in ‘soffitta’ tra vecchie cianfrusaglie, nella speranza di trovare qualche storia interessante da raccontare…
‘Ma io provengo dalla scena punk, ci sono entrato negli anni ’70 e ’80. Non sono un ragazzino! Sono cresciuto con tutta quella vecchia roba punk e non ho mai smesso. Probabilmente ho scoperto il punk con i KISS. Compravo tutto ciò che c’era sui KISS. All’epoca mi piacevano molto Alice Cooper e gli Aerosmith. Amo ancora i vecchi Aerosmith. È fantastico, amico! C’era una rivista chiamata Rock Scene che seguiva la scena di New York, tipo i Dead Boys e tutto il resto…quella è la roba che preferisco! Ho iniziato a leggere e ad approfondire: i Sex Pistols, i Damned, i Clash e i Ramones, ovviamente. Cercavo di andare a più concerti possibile, essendo così giovane. Andavo a vedere band come i Normals e i Backstabbers…c’era questo posto che si chiamava Jed’s…‘
Rock Scene Magazine, dicembre 1978
Classe 1968, musicista, poeta scrittore, performer -nonché occasionalmente collezionista di ossa-, Mike IX Williams ha una sua visione, un suo modo di raccontare la scena di quegli anni che ti prende e non ti molla più. Sopravvissuto all’uragano Katrina, alla galera, a un trapianto di fegato, è un grande fan dell’hardcore punk anni ’80, sua passione dichiarata in qualsiasi intervista/articolo che lo riguardano. Nato nel North Carolina, dopo la morte dei genitori e il suicidio di uno dei fratelli, si trasferisce con l’altro fratello a New Orleans. Prima di diventare il frontman degli EyeHateGod e influenzare generazioni di band con il loro stile, Williams cresce nella New Orleans dei primi anni 80, popolata da una manciata di band come Shell Shock, Exhorder, Acid Bath, e tutto il sottobosco di locali, negozi e fanzine a essa legati.
Mike IX Williams negli anni della scena anni 80 di New Orleans
‘La prima volta che andai a un concerto punk fu al Jed’s. Andai a vedere una band chiamata The Normals e avevo circa 12 anni. Era il 1979, compravo i dischi e mi appassionavo a quella roba da circa un anno. Mio fratello lavorava lì e sapeva che mi stavo appassionando a questa strana musica, disse che mi avrebbe portato e, dato che aveva le chiavi, avrebbe potuto far entrare un dodicenne. Mi ci portava lui, mi presentava tipo ‘questo è il mio fratellino’…Per come era fatto allora il Jed’s, non credo neanche si fossero accorti che ero entrato. All’inizio era una specie di bar per vecchi, ma poi hanno iniziato a farci spettacoli…Il posto era pazzesco, tutto mi affascinava lì: il senso di libertà, la ribellione, lo spirito di esagerazione che veniva dai KISS...
The Sluts in concerto al Jed’s (1980)
‘Quindi, sono riuscito ad entrare e vedere The Normals e un paio di altre band locali di New Orleans. Da Jed’s ho visto anche i Black Flag quando erano in tour con l’album ‘Loose Nut’. Ho visto i Red Rockers, The Sluts e Shell Shock. Tutte le band locali suonavano lì e la gente rompeva le bottiglie e strappava i lavandini dal muro. Ho visto i Bad Brains al Jed’s nel 1983, così come i Misfits. La prima o la seconda volta che i Misfits suonarono a New Orleans, io e il mio amico Champ andammo a registrare il loro soundcheck. Avevamo il soundcheck su cassetta, ma l’ho perso. Ho visto Antiseen, GBH, DRI, Corrosion of Conformity e Graveyard Rodeo, che erano una grande band locale! Era il momento in cui stava iniziando a prendere piede il crossover, quindi anche queste band thrash suonavano lì. Il Jed’s è durato per un po’, poi ha cambiato il nome in Tupelo’s Tavern, ma facevano sempre lo stesso tipo di spettacoli. Era un bel posto dove passare il tempo. Quelli erano bei tempi, amico. Al Jimmy’s vidi i Black Flag e i Dead Kennedy’s, e i Celtic Frost quando suonarono lì con i Voivod. Suonai lì con gli Eyehategod un sacco di volte. Poi vidi Mudhoney, Sonic Youth, Wall of Voodoo, Helios Creed, King Diamond, Anthrax, fottuti tutti. Ti cacciavano fuori se ballavi mosh…Non lo sopportavano, però facevano sempre band punk..’
Tra le varie storie, impossibile non citare quella, degna di un film della Troma, che nell’82 vede protagonisti proprio i Misfits dopo un concerto al Tupelo’s, quando vengono beccati dalla polizia nel Cimitero di St. Louis mentre sono intenti a scavare sulla tomba della sacerdotessa voodoo Marie Laveau. Insieme a loro anche un gruppetto di fans tra cui il nostro Mike, rimasto così coinvolto in una delle pagine più oscure della storia del punk, diventata oggi un classico da raccontare ai bambini nella notte di Halloween.
La cronaca della notte horror punk con protagonisti i Misfits al Cimitero di St. Louis nell’ottobre 1982
‘C’era un negozio di dischi chiamato Leisure Landing su Magazine Street. Era il tipo di posto in cui tutti si incontravano il sabato, o al Mushroom, che è ancora lì! Vivevo a Birch, proprio dietro l’angolo del Mushroom…Fondai la mia prima vera band nel 1981 con amici del liceo, ci chiamavamo Teenage Waste e io uscivo di nascosto per suonare ai concerti. Avevamo una ‘residenza’ per un paio di mesi in un bar per vecchietti chiamato Rose Tattoo, aprendo per le leggende locali Sluts, Goners, Toxin III, Shell Shock, Graveyard Rodeo ecc…Penso che l’edificio sia ancora lì. Quella band è stata la mia prima [volta] a salire sul palco e suonare dal vivo. Suonammo in altre occasioni, e poi passammo in questo club chiamato Beat Exchange. Di solito facevano un sacco di roba new wave e punk rock. Suonavamo spesso anche con i Red Rockers. Dopo lo scioglimento, fondai Suffocation by Filth, un crossover punk metal, pesantemente punk, con qualche cover di Bad Brains, Sodom e Discharge.…che ovviamente con la mia voce non rendeva!‘
Non ce ne fregava niente, adottavamo in pieno l’atteggiamento della scena hardcore-punk e dicevamo che non ci importava quello che pensava la gente. Noi salivamo [sul palco] e suonavamo sempre quel che volevamo. E quando iniziammo a suonare, spesso aprivamo per alcune band veloci, di speed o thrash metal (musica che, tra l’altro, io adoravo allora, totalmente, e ancora adesso amo). E (ride, ndr) però ne abbiamo fatta incazzare di quella gente all’epoca, per questo è strano com’è andata a finire dopo…Ricordo di esser stato picchiato, intendo picchiato molto molto forte da due tipi che avevano quasi un aspetto da marines, grossi. Questi qua picchiarono il mio piccolo culo magrolino perché avevo una toppa degli Iron Maiden sul giubbotto, anche se ero rasato ed indossavo gli scarponi combat… Ero ancora un punk ma indossavo una toppa degli Iron Maiden perché mi piacevano tantissimo, li trovavo mostruosi. Ma non potevi fare una cosa del genere a quei tempi, eh. Così quei tipacci mi pestarono per gli Iron Maiden, capito?’
Mike (a destra) con Mike ‘Hatch Boy’, chitarrista degli Shell Shock
A complicare le cose ai punkettoni di New Orleans non c’era solo la diatriba sui gusti musicali, ma situazioni ben più serie…Nel maggio dell’82 Mike ed i Teenage Waste, insieme ai Goners e ai Toxin III avrebbero dovuto suonare al Rose Tattoo, ma il concerto venne annullato dopo aver ricevuto la minaccia di bomba dai membri del Ku Klux Klan, che apparentemente non gradivano l’idea che un bar di proprietà di colore ospitasse band hardcore punk.
Oltre a suonare, in quel periodo Mike scriveva anche su ‘The Final Solution’, fanzine dall’eloquente sottotitolo ‘The New Orleans Magazine with an Answer To Musical Boredom’ dove entra in contatto con gli Shell Shock, forse la band hardcore più leggendaria di New Orleans degli anni ’80 che qualche anno più tardi -e parecchi cambi di nome- avrebbe dato vita ai Crowbar.
La copertina di ‘The Final Solution’, fanzine di New Orleans
‘L’altra band che mi ha influenzato molto sono stati gli Shell Shock. Avevo scritto a questo tizio che si chiamava Hatch Boy, il loro chitarrista, su ‘The Final Solution’. Gli scrissi e lui mi rispose! Mi diceva quali band gli piacevano e ci scambiavamo lettere. Lui viveva a Metairie e io vivevo a Uptown. Ci scrivevamo, quindi un giorno ci siamo detti di incontrarci nel negozio Leisure Landing. Ci incontrammo lì e diventai amico di suo fratello, che era il cantante, e di Scott Oz, che all’epoca era il bassista. Iniziai a uscire con loro e ad andare a tutti i concerti dove potevo intrufolarmi. Ero ancora giovane a quel tempo. Ci vollero anni prima che fossi abbastanza grande da poter entrare legalmente. Andavamo a vedere tutto e di più. Venivano qui gruppi come Black Flag, Minor Threat, D.O.A. Ci sono così tante band, i Bad Brains! Tutte queste band suonavano a New Orleans e noi andavamo…’ Nell’87 Mike è in tour con gli Shell Shock come addetto al merch, ed è proprio dall’incontro con il batterista Jimmy Bower e Joey LaCaze che nel 1988 si formano gli EyeHateGod, nel tentativo di far suonare punk i Black Sabbath. Nel 1989 registrano il demo ‘Garden Dwarf Woman Driver’, e l’anno dopo ‘Lack of Almost Everything’, con cui ottengono l’interesse dell’etichetta francese Intellectual Convulsion che pubblicherà l’esordio ‘In The Name Of Suffering’….tutto il resto è STORIA!
Locandina del 1983 dei Teenage Waste, prima band ‘ufficiale’ di Mike
Nella metà degli anni ’80 con il diffondersi delle pratiche do it yourself, anche Koper aveva la sua label di produzione, tra le prime a far conoscere la scena punk rock dell’ex Jugoslavia. Entrata nella storia con il primo Ep dei KUD Idijoti, e altri gruppi di culto come SexA, The Swindle -che poi entreranno nella tedesca Incognito-, l’avantgarde post punk dei Trobecove, la compilation ‘Istarski rock 1986’ che raccoglie tre band da Pola, tra cui Castel e Idijoti, e da Pisino gli H.T.B., che poi confluiranno nei The Spoons.
Villa Rizzi a Pola sulla retro-copertina del primo ep dei Kud Idijoti (1987)
Registrato negli studi del MKC di Koper nel febbraio 1987, il debut degli Idijoti oggi resta ancora un caposaldo del genere, tanto da finire recensito anche sulla Bibbia del punkMaximumrocknroll… un album chiave per comprendere il tramonto di un’epoca caratterizzata da sogni ed entusiasmo. Due elementi di cui oggi non esiste praticamente più traccia, che si affacciano sempre più raramente nelle nostre esistenze, ormai solo a qualche festival e/o concerto, come quello del prossimo 14 giugno….ESSERCI!!!!!!!!!!
‘Mike IX Williams: Universal Disturbance‘,Antigravity Magazine, marzo 2021
EYEHATEGOD, Mike IX Williams di Marilena Moroni, The New Noise, 2012
‘Prayer For The Sick: A Fan Retrospective on The 30th Anniversary of The EyeHateGod’, Antigravity Magazine, giugno 2018
Mike IX of EyeHateGod, Raw Cult, febbraio 2021
Mike IX, Cross Artworks, novembre 2020
Mike IX Williams (EyeHateGod) Interview, Discipline Magazine, marzo 2025
Nell’immagine di copertina: Eyehategod nella line up di ‘Take As Needed For Pain’ (1993) con Mike IX Williams alla voce, Brian Patton e Jimmy Bower alla chitarra, Marc Schultz al basso e Joey LaCaze alla batteria.
Presentata a Belgrado la 58esima edizione del Gitarijada Festival che si terrà dal 28 al 30 agosto 2025 nella città diZaječar in Serbia orientale.
Presenti all’incontro Dino Jelusick, Marco Mendoza e Ivan Keller, che hanno annunciato il nuovo progetto WhitesnakeExperience composto da membri della band Tommy Aldridge alla batteria, JoelHoekstra alla chitarra, Marco Mendoza al basso, Michele Luppi alle tastiere e alla voce DinoJelusick.
La band salirà sul palco del Gitarijada venerdì 29 agosto con tutti i più grandi successi degli Whitesnake.Il frontman David Coverdale ha concesso ai suoi membri l’autorizzazione per questo progetto, il che rende l’esibizione al Gitarijada uno show esclusivo, con attesi un gran numero di fans anche da fuori regione.