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‘Folkesange’, nuovo viaggio di myrkur nei suoni della sua terra

A tre anni da ‘Mareridt’, l’album che l’ha consacrata come regina del black metal, Myrkur torna con un nuovo album ‘Folkesange’ in uscita il 20 marzo per Relapse Records.

L’album sarà un disco acustico che vedrà Amalie Bruun -questo il vero nome della musicista e modella danese, che da pochi mesi è diventata anche mamma del piccolo Otto- interpretare canzoni tradizionali scandinave e nuove canzoni composte appositamente per ‘Folkesange’.

Qui sotto artwork e tracklist:

1 . Ella
2 . Fager som en Ros
3 . Leaves of Yggdrasil
4 . Ramund
5 . Tor i Helheim
6 . Svea
7 . Harpens Kraft
8 . Gammelkäring
9 . House Carpenter
10. Reiar
11 – Gudernes Vilje
12 – Vinter

E’ online anche il video di ‘Ella’, guarda qui il video:

Myrkur: l’inarrestabile ascesa della ‘strega’ che viene dal Nord

Che sia una strega oppure, come vanno sostenendo molti dei suoi haters, una furbacchiona di tre cotte, un fatto è certo.
Myrkur, nome d’arte di Amalie Bruun, classe 1986, cantante e polistrumentista di Copenhagen, sta sbaragliando tutte le classifiche mondiali di fine anno.

Dopo l’#8° posto nella classifica dell’ ‘Indipendent’, che però non è una rivista specializzata, sale direttamente sul podio di Metal Hammer. Tra i 100 Best Albums 2017 il suo ‘Mareridt’ (Relapse Records, 2017) si piazza infatti al secondo posto, subito dopo i Mastodon e immediatamente prima dei Code Orange.

Ma chi era Amalie prima di diventare Myrkur?
Figlia d’arte- il padre Michael Bruun è un noto cantautore e produttore danese-, nel 2008 si trasferisce a New York, dove suona con vari gruppi della scena indie locale e lavora come modella.
Nella Grande Mela conosce anche il suo fidanzato Brian Harding (Hymns) e formano gli Ex Cops, pop punk duo salito alla ribalta per la sua polemica contro la McDonalds, accusata di averli chiamati a suonare al SXSW festival…gratis.

Rientrata nella ‘sua’ Copenhagen, con il nome di Myrkur debutta per Relapse con ‘M’ (2015), disco lanciato come black metal mescola in realtà ambient, post rock-shoegaze e folk scandinavo. Segue un tour molto tormentato tanto che, come lei stessa ha raccontato in molte interviste, le ha ispirato anche l’ultimo lavoro, il cui titolo ‘mareridt’ in danese significa appunto ‘incubo’.

Da allora, Myrkur non si è più fermata: tutti la vogliono, anche in Italia. Dopo aver aperto i concerti di Milano e Bologna per Solstafir, sarà la special guest dell’attesissima ritorno degli Smashing Pumpkins che si terrà giovedì 18 ottobre all’Unipol Arena di Bologna. 

Domani la furia rock degli Ecstatic Vision con i New Candys al Tetris di Trieste

Domani al Tetris di Trieste arrivano gli Ecstatic Vision, nuovo progetto di Doug Sabolick, ex chitarrista dei A Life Once Lost.
Nel 2015 il terzetto da Philadelphia debutta con ‘Sonic Praise’, un vero e proprio ‘viaggio’ sonoro che unisce il trascinante e primitivo Detroit Sound di MC5 e The Stooges con lo psych space rock degli Hawkwind.

Ecstatic Vision [Heavy Psych, Relapse, USA] + New Candys [psych]
Lunedì 24 aprile 2017
Start 21:30
Soci Tetris: 5 Euro.
Non Soci: 5 Euro più tessera Tetris (10 Euro).
Posti limitati, prenotateli scrivendo a info@gruppotetris.org.

Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/721127821401492/

Dalla cartella stampa: ‘A due anni di distanza dal debutto con ‘Sonic Praise’, gli Ecstatic Vision tornano col loro secondo LP dal programmatico titolo ‘Raw Rock Fury’ (2017, Relapse Records). ‘Raw Rock Fury’ mostra la band incaponirsi su groove in stile Detroit rock primordiali e primitivi, su di un krautrock che richiama i NEU! (ma insieme agli MC5), orlature di armonica che evocano il Beefheart più selvaggio, oltre a quegli stessi Hawkwind che già il debutto ri-proponeva con mano esperta’.

In apertura New Candys, formati a Treviso nel 2008, band molto apprezzata dalla critica che li definisce ‘il punto d’incontro italiano tra la pischedelia inglese di Syd Barrett e quella americana dei Velvet Underground’

Cripple Bastards, un pezzo di storia in arrivo al Tetris

Chi li ha visti dal vivo giura che sono una bomba! Sono di casa all’Obscene Extreme così come nel Sol Levante, eppure i Cripple Bastards non hanno mai suonato a Trieste…Tenetevi dunque pronti per sabato 25 febbraio, quando le porte del Tetris si spalancheranno per accogliere quest’autentico pezzo di storia che, sulla scena da quasi trent’anni, ha conquistato l’attenzione internazionale suscitando spesso anche feroci polemiche.

Mente e corpo del progetto è Giulio detto The Bastard, che lo ha fondato ad Asti nel 1988 con Alberto the Crippler, insieme a cui suonava dall’87. In quel periodo Giulio frequentava la scena metal/hc della ex Jugoslavia, in particolare Belgrado, ed è proprio lì che lui e Alberto si conoscono.

Ciao Giulio, benvenuto su Freezine! Questa è la prima volta che suonate a Trieste! La conoscete già, e quali pezzi porterete?
Ciao! Sì, conosco bene Trieste perché, essendo in parte cresciuto in Serbia, ci passavo spesso, e ogni tanto nei weekend mi ci portavano i miei genitori, specie negli anni ’80. Non lontano da lì abbiamo suonato qualche volta a Udine, Gorizia ed anche in Slovenia. Personalmente sono contento di suonarci perché la zona mi è sempre piaciuta, e perché è la città degli Upset Noise, band che ho sempre stimato e rispettato. La nostra scaletta attinge in modo abbastanza uniforme da ogni nostro album, in tutto sono ventisette brani che ripropongono un po’ tutta la storia dei CB! 

Chi c’è nella nuova line up?
Attualmente i C.B. sono: Giulio The Bastard – voce, Schintu The Wretched – basso (nella band dal 1998), Der Kommissar – chitarra (nella band dal 1999), Wild Vitto – chitarra (nella band dal 2014) e Raphael Saini – batteria dal 2014.

La vostra immagine si richiama spesso al cinema di genere anni ’70, da dove nasce questa passione?
Seguo il cinema di genere da quando ero bambino, in generale ho sempre collezionato e consumato film anni ’60/’70/’80 principalmente italiani, con preferenze su giallo, horror, western, polizieschi e drammatici. 

E il cinema ricorre spesso nella storia dei Cripple Bastards, nel bene ed anche nel male: una loro performance all’Open Hands Festival è stata interrotta a bottigliate dal pubblico, offeso da una frase (‘le donne sono tutte puttane’, ndr) presa da ‘Frenzy’, noto film di Alfred Hitchcock del 1972. Così come la figura del ferocissimo Tomas Milian/Giulio Sacchi di ‘Milano odia: la polizia non può sparare’ (1974) si collega a ‘Misantropo a senso unico’, considerato ancora oggi il disco manifesto della band.

Oltre ai Cripple Bastards, Giulio da alcuni anni gestisce anche la F.O.A.D Records, storica etichetta specializzata in trash e hc.
‘La F.O.A.D.’, racconta Giulio, ‘è stata fondata dal mio amico Marco Garripoli di Torino, inizialmente era una fanzine, poi si è sviluppata anche come label partendo dalle cassette e proseguendo con uscite su CD. Nel 2008 dopo un periodo passato insieme a lavorare – Marco mi aiutava a tenere il merch dei CB ai concerti, cosa che fa tutt’ora- abbiamo deciso di unire le forze e trasformare la F.O.A.D. in un’attività a tempo pieno, arrivando a due uscite al mese e dando la precedenza al nostro supporto preferito, il vinile. Le cose si sono evolute nell’arco del tempo, siamo arrivati a lavorare con band come Terrorizer, Cryptic Slaughter, Discharge, Wehrmacht, Raw Power, Bulldozer, DRI e molti altri. Nel 2013 Marco ha lasciato l’etichetta e al suo posto è entrato Luca, anche lui amico storico e supporter dei CB da moltissimo tempo. Ad oggi siamo arrivati a più di 120 dischi pubblicati e uno standard di due uscite al mese.

I Cripple in tour in Giappone

Parliamo un po’ dell’ultimo tour…
Sì, qualche mese fa siamo stati per la seconda volta in tour in Giappone! E’ una delle nostre mete preferite sia per l’entusiasmo e l’affiatamento del pubblico, sia per il livello qualitativo incredibile delle loro band, dall’hardcore al metal a qualsiasi altro genere. Ogni serata è stata grandiosa, con tanta gente e la possibilità di dividere il palco con alcuni tra i miei gruppi preferiti. Poi il fattore amicizia e rispetto da parte di chi organizza e chi segue una band come noi, lì è qualcosa di veramente unico.

Ed ora? Quali progetti avete per il 2017?
Stiamo lavorando all’album nuovo e a un cofanetto definitivo che raccoglie tutti i nostri singoli/split e un mucchio di materiale inedito ‘d’epoca’. Entrambi dovrebbero uscire nel 2018 per il nostro trentesimo anniversario.

 

Intervista. Steve Brooks dei Torche racconta il nuovo album e il tour europeo

I Torche sono ormai da quasi un mese in Europa con il loro tour, che si concluderà il 3 dicembre ad Atene, in Grecia, dopo numerose tappe tra cui Norvegia, Svezia, Finlandia e buona parte dell’Europa dell’est. La band di Miami sta portando in giro ‘Restarter’, quarto album uscito lo scorso febbraio con Relapse Records . Abbiamo intervistato il cantante e chitarrista Steve Brooks alla vigilia del concerto che si terrà il 30 novembre al Mostovna di Nova Gorica (Slovenia ) e vedrà i Torche salire sul palco supportati da Damned Pilots e The Canyon Observer -cliccate qui per l’evento Facebook e le info sui biglietti. Continua la lettura di Intervista. Steve Brooks dei Torche racconta il nuovo album e il tour europeo

Torche+The Canyon Observer+Damned Pilots@KC Mostovna (SLO), November 30, 2015

Mostovna & Pieffe presents:

TORCHE (Relapse Records – USA)
http://www.torchemusic.com/
https://www.facebook.com/torcheofficial/
http://torche.bandcamp.com/
+ guests:

The Canyon Observer
(Post / Sludge / Noise – SLO)

http://thecanyonobserver.tumblr.com/
https://www.facebook.com/TheCanyonObserver

Damned Pilots
(Classic Rock / Stoner / Doom – ITA)

http://www.damnedpilots.com/
https://www.facebook.com/damnedpilots
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