Cripple Bastards, un pezzo di storia in arrivo al Tetris

Chi li ha visti dal vivo giura che sono una bomba! Sono di casa all’Obscene Extreme così come nel Sol Levante, eppure i Cripple Bastards non hanno mai suonato a Trieste…Tenetevi dunque pronti per sabato 25 febbraio, quando le porte del Tetris si spalancheranno per accogliere quest’autentico pezzo di storia che, sulla scena da quasi trent’anni, ha conquistato l’attenzione internazionale suscitando spesso anche feroci polemiche.

Mente e corpo del progetto è Giulio detto The Bastard, che lo ha fondato ad Asti nel 1988 con Alberto the Crippler, insieme a cui suonava dall’87. In quel periodo Giulio frequentava la scena metal/hc della ex Jugoslavia, in particolare Belgrado, ed è proprio lì che lui e Alberto si conoscono.

Ciao Giulio, benvenuto su Freezine! Questa è la prima volta che suonate a Trieste! La conoscete già, e quali pezzi porterete?
Ciao! Sì, conosco bene Trieste perché, essendo in parte cresciuto in Serbia, ci passavo spesso, e ogni tanto nei weekend mi ci portavano i miei genitori, specie negli anni ’80. Non lontano da lì abbiamo suonato qualche volta a Udine, Gorizia ed anche in Slovenia. Personalmente sono contento di suonarci perché la zona mi è sempre piaciuta, e perché è la città degli Upset Noise, band che ho sempre stimato e rispettato. La nostra scaletta attinge in modo abbastanza uniforme da ogni nostro album, in tutto sono ventisette brani che ripropongono un po’ tutta la storia dei CB! 

Chi c’è nella nuova line up?
Attualmente i C.B. sono: Giulio The Bastard – voce, Schintu The Wretched – basso (nella band dal 1998), Der Kommissar – chitarra (nella band dal 1999), Wild Vitto – chitarra (nella band dal 2014) e Raphael Saini – batteria dal 2014.

La vostra immagine si richiama spesso al cinema di genere anni ’70, da dove nasce questa passione?
Seguo il cinema di genere da quando ero bambino, in generale ho sempre collezionato e consumato film anni ’60/’70/’80 principalmente italiani, con preferenze su giallo, horror, western, polizieschi e drammatici. 

E il cinema ricorre spesso nella storia dei Cripple Bastards, nel bene ed anche nel male: una loro performance all’Open Hands Festival è stata interrotta a bottigliate dal pubblico, offeso da una frase (‘le donne sono tutte puttane’, ndr) presa da ‘Frenzy’, noto film di Alfred Hitchcock del 1972. Così come la figura del ferocissimo Tomas Milian/Giulio Sacchi di ‘Milano odia: la polizia non può sparare’ (1974) si collega a ‘Misantropo a senso unico’, considerato ancora oggi il disco manifesto della band.

Oltre ai Cripple Bastards, Giulio da alcuni anni gestisce anche la F.O.A.D Records, storica etichetta specializzata in trash e hc.
‘La F.O.A.D.’, racconta Giulio, ‘è stata fondata dal mio amico Marco Garripoli di Torino, inizialmente era una fanzine, poi si è sviluppata anche come label partendo dalle cassette e proseguendo con uscite su CD. Nel 2008 dopo un periodo passato insieme a lavorare – Marco mi aiutava a tenere il merch dei CB ai concerti, cosa che fa tutt’ora- abbiamo deciso di unire le forze e trasformare la F.O.A.D. in un’attività a tempo pieno, arrivando a due uscite al mese e dando la precedenza al nostro supporto preferito, il vinile. Le cose si sono evolute nell’arco del tempo, siamo arrivati a lavorare con band come Terrorizer, Cryptic Slaughter, Discharge, Wehrmacht, Raw Power, Bulldozer, DRI e molti altri. Nel 2013 Marco ha lasciato l’etichetta e al suo posto è entrato Luca, anche lui amico storico e supporter dei CB da moltissimo tempo. Ad oggi siamo arrivati a più di 120 dischi pubblicati e uno standard di due uscite al mese.

I Cripple in tour in Giappone

Parliamo un po’ dell’ultimo tour…
Sì, qualche mese fa siamo stati per la seconda volta in tour in Giappone! E’ una delle nostre mete preferite sia per l’entusiasmo e l’affiatamento del pubblico, sia per il livello qualitativo incredibile delle loro band, dall’hardcore al metal a qualsiasi altro genere. Ogni serata è stata grandiosa, con tanta gente e la possibilità di dividere il palco con alcuni tra i miei gruppi preferiti. Poi il fattore amicizia e rispetto da parte di chi organizza e chi segue una band come noi, lì è qualcosa di veramente unico.

Ed ora? Quali progetti avete per il 2017?
Stiamo lavorando all’album nuovo e a un cofanetto definitivo che raccoglie tutti i nostri singoli/split e un mucchio di materiale inedito ‘d’epoca’. Entrambi dovrebbero uscire nel 2018 per il nostro trentesimo anniversario.