Lunedì nero per la musica live nel Bel (?) Paese, è addirittura doppio l’allarme che arriva direttamente dalle periferie del Nord industriale, da sempre enclave riconosciuta del metallo tricolore.
A lanciarlo è il Circolo Colony di Brescia che dalla sua pagina Facebook spiega di rispettare tutti gli impegni presi fino all’estate – tra cui la novità del Colony Open Air festival all’Autodromo di Franciacorta il 22 e il 23 luglio-, ma il tono del suo appello non lascia spazio ad equivoci: ‘Siamo al momento della decisione, e stavolta non servono più gli incoraggiamenti, i ‘bravo’, i ‘siete grandi’, adesso servono i fatti’.
Spiega il presidente del Colony, il cui ingresso è riservato ai soci: ‘Il Colony non è nato solo per i nomi famosi, ma anche per nomi minori, che molti di noi hanno sempre voluto vedere ma difficilmente sono passati per l’Italia, altrimenti avremmo aperto un Live dove passano sempre e solo i soliti big. Se leggi meglio il post forse capirai che il problema che sto spiegando è proprio che non ha più senso proporre gruppi medio/piccoli perché la gente è sempre meno interessata’. Il problema, continua, ‘(…) è il sempre meno seguito che hanno le bands di una certa dimensione. Solo con gli ingressi 8 date su 10 non riescono nemmeno a coprire il cachet…’.
Tante le reazioni su Facebook, tra cui lapidario, ma efficace, è il commento di Ginevra: ‘Onestamente, se fossi un gruppo estero eviterei di venire in italia per suonare davanti a 4 gatti quando in Germania posso suonare davanti a 400. In Italia manca il pubblico, il problema dei soldi è relativo, voglio dire, 2 euro di tessera sono niente, ma anche 10 non sono nulla, e vedersi 2/3 gruppi ai vostri prezzi è più che abbordabile. Ma la realtà italiana è questa. Ho appena finito di leggere un’intervista alla cantante dei Battle Beast, e tra le righe lasciava intendere il divario di presenze tra una data in italia e una nel resto d’Europa…’.
All’appello del Colony si riallaccia con un post anche il Revolver, club di San Donà di Piave che, nonostante le ultime date con ospiti band di tendenza tra cui Brujeria e Batushka, lamenta la pigrizia del pubblico: ‘Grandissime partecipazioni su Facebook e scarse in locale. Non staremo qui a ribadire l’ovvio concetto che se il pubblico vuole live di qualità deve partecipare FISICAMENTE alle serate, e che con i “parteciperò” di Facebook non ci paghiamo l’affitto’. Quindi? ‘Confermiamo gli eventi fino a fine Marzo, che saranno Extrema, Nanowar, Ill Niño, Dark Tranquillity, Orgy e Lacrimas profundere’, dicono al Revolver, ‘e se non vedremo un cambio di tendenza e una partecipazione adeguata, torneremo a chiudere le porte alla musica dal vivo per fare serate discoteca, che sicuramente ci piacciono di meno, ma almeno ci permettono di pagare i conti. Fate i vostri conti, la prossima volta che vi pesa il culo, perché permetteteci di dire chiaro che se smettiamo noi di proporre determinati concerti, di km per andare a vedere bands rock e metal di un certo calibro, ne dovrete fare molti molti di più. Pensavamo che il Veneto meritasse di rientrare nel routing delle bands di livello, ma ci state convincendo che non è così’.