Colpo di fumine sabato 9 novembre in quel di Edinburgo per The Vibrators, veterani del punk sulla breccia da oltre quarant’anni e una lista di membri o sedicenti tali sparsi per il mondo così lunga che nemmeno i figli di Maradona… ma del resto come biasimarli, alzi la mano chi non vorrebbe poter raccontare di aver iniziato a suonare nel ’77 nello stesso tour dei Sex Pistols, con Iggy Pop e David Bowie alle tastiere??
Cornice dell’evento, pieno come un uovo di punkers riuniti per l’occasione, il mitico Bannermans al 212 di Cowgate Street, strada brulicante di locali e club e cuore pulsante della capitale scozzese. Piccolino nelle dimensioni, il Bannermans si rivela però ben disegnato, grazie a una sapiente distribuzione degli spazi tra il pub in vecchio stile, una zona lounge dall’atmosfera più intima e raccolta-con tanto di caminetto- e la sala concerti da 175 posti.
Con un pizzico di dispiacere mi sono persa l’apertura di The Shan, gruppo emergente locale che propone un inedito mix di punk con forti echi di garage e psichedelia anni ’50. Giusto il tempo di dare una sbirciatina al merch tra un cambio di set e l’altro, ed ecco salire sul palco proprio loro…The Vibrators!
Mi aspettavo punkume grezzo sia sul palco che sotto…e resto piacevolmente spiazzata: i punk di Edinburgo sono super educati e gentili, addirittura si spostano per farmi passare avanti…se fosse un film, più che ‘Trainspotting’ direi ‘Il Tempo delle Mele’ 😀 ! ora sarebbe bello che qualcuno si avvicinasse per mettermi le cuffie, così ‘London Girls’ la sentirei solo io… 😀 😀 😀
Un’ora di concerto che alle hit storiche come ‘Automatic Lover ‘e ‘Whips and Fur’ alterna brani da ‘Past, Present And Into the Future’ uscito nel 2016 per il 40esimo anniversario della band. Quando Pete Honkamaki attacca sulle note di ‘Loose Change’ capisco che che non c’è niente di più divertente di un gruppo di vecchi punk che sleazeggia…e con lui non potrebbe essere diversamente, nel suo metro e un tappo si concentra buona parte della storia del rock n’ roll degli ultimi vent’anni! Basti pensare che è entrato nella band grazie a Charlie Harper degli U.K. Subs seguendoli in tour prima come driver e poi come bassista…un idolooo!
A dire il vero un sopravvissuto della formazione originale c’è, ovvero il batterista John ‘Eddie’ Edwards, alle pelli dal 1977…insomma, una vera e propria leggenda vivente, che si presenta indossando la maglietta del Brightlingsea, la cittadina della costa sud orientale dove ha vissuto e suonato per molti anni. E poi Nigel Bennet, chitarrista legato a The Members, altra band storica della scena punk britannica, oggi molto apprezzato come solista.
Il coro arriva puntuale sulle prime note di ‘Baby Baby’, tratta dall’album di esordio ‘Pure Mania’ (1977), conosciuta anche grazie alla cover natalizia dei R.E.M. Gran finale con ‘Judy Says’ (Knock In Your Head) e ‘Disco in Mosco’, vero e proprio anthem dei Vibrators, che nonostante le voci di ritiro dalle scene che si susseguono ormai da parecchi anni, dimostrano di saper dominare come ed anzi, ancora meglio di tanti altri!
Dal Bannermans per il momento è tutto, o quasi: torneremo a parlarne per l’arrivo dei Quireboys in acustico il 24 novembre, quindi…Stay Tuned!!!!!!