‘We’re All Somebody From Somewhere’, primo album solista di Steven Tyler, è in uscita il 15 luglio con Dot Records (Big Machine Label Group) e sarà preceduto dall’uscita della title track come singolo il 24 giugno. L’album, una co-produzione tra Tyler e T Bone Burnett con Dann Huff, Jaren Johnston e Marti Frederiksen, contiene 15 pezzi inclusi i primi due single, ‘Love Is Your Name’ e ‘Red, White and You’. Una decina di giorni prima il cantante darà il via al suo tour negli Stati Uniti, che lo porterà attraverso una serie di location più intime di quelle in cui siamo abituati a vederlo con gli Aerosmith.Ma che cosa spinge Tyler a rimettersi in gioco a 68 anni, celebrati lo scorso marzo con una gita in famiglia a Disneyworld?
Un ruolo importante nella storia ce l’hanno i Loving Mary, la band che Tyler ha conosciuto nella sua nuova casa di Nashville, Tennessee, e che già da un po’ lo accompagna nelle sue scorribande in territorio country.
Loving Mary sono un sestetto nato nel 2005 dall’incontro tra due nuclei: quello rock formato da Suzie McNeil e Marty Frederiksen, produttore e autore per Aerosmith dai tempi di ‘Nine Lives’ (1997), e l’altro, più orientato verso il genere country, composto da Rebecca Lynn Howard e Elisha Hoffman.
La band si completa nel 2014 con l’ingresso di Andrew McTaggart e Sarah Tomek, batterista già nella ‘squadra’ di Bon Jovi e della Bebe Buell Band, un’altra band di Nashville che vede come leader Bebe Buelle, ex modella compagna di Tyler e madre di sua figlia Liv.
In un pianeta popolato da dinosauri del rock obbedienti a capo chino al triste impero dello show business fatto di ‘last tour’, ‘final tour’, ’40 anniversary tour’, ’50 anniversary tour’ etc.-, c’è anche qualcuno come Steven Tyler che il business lo usa sì…ma per cambiare, rinnovarsi, aprire nuove strade, mescolare i generi, con l’entusiasmo e l’energia del ragazzino che picchiava la batteria durante le vacanze sul lago Sunapee!