Sir Christopher Lee, star di Dracula, del Signore degli Anelli e di Guerre Stellari, è morto all’età di 93 anni domenica 7 giugno ma la notizia è stata data solo oggi. Alto un metro e novantacinque centimetri, scarno, una voce profonda e uno sguardo inquietante, Christopher Lee è stato quasi l’incarnazione del conte Dracula e a quell’interpretazione deve la sua fama mondiale. Nel 2009 aveva ricevuto insieme a Roger Corman l’Urania d’argento del Science+Fiction, il festival di fantascienza che si tiene ogni anno a Trieste.
Nato a Londra il 27 maggio 1922, Christopher Frank Carandini Lee aveva sangue emiliano e anche nobile: infatti la madre, la contessa Estelle Marie Carandini di Sarzano, apparteneva ad una famiglia tra le più antiche d’Europa. Ha studiato alla Summerfield Preparatory School e in seguito ha frequentato il Wellington College. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha servito la Royal Air Force e le Forze Speciali, passando un anno nella campagna di Finlandia. Sembra anche che sia stato una spia, ma non l’ha mai confermato. Christopher Lee iniziò la sua carriera cinematografica alla fine degli anni Quaranta, con film come Il mistero degli specchi (1948), di Terence Young, Amleto (1948), di Laurence Olivier, e Sarabanda tragica (1948), di Basil Dearden. Eppure il suo genere preferito era la commedia nella quale è riuscito a fare capolino con qualche titolo americano. Sulla sua carriera all’interno del genere un paio di anni fa a Locarno, dove gli era stato tributato l’Excellence Award, raccontava: ‘Non rinnego niente di quello che ho fatto, ma non sopporto l’etichetta di star dell’horror, me l’ha attaccata la stampa, non riesco a liberarmene’.
Nella seconda parte della sua carriera ha interpretato lo stregone Saruman il Bianco nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit di Peter Jackson e il conte Dooku nella nuova trilogia di Guerre stellari. Soltanto lo scorso anno aveva pubblicato un album metal di sette brani insieme a Tony Iommi, il chitarrista dei Black Sabbath dal titolo Metal Knight, ma la passione per il metallo veniva da lontano. Prima grazie ai Rhapsody, registrando la voce per The Magic of the Wizard’s Dream, poi nel 2010 un concept album di metal sinfonico intitolato Charlemagne – By the Sword and the Cross e nello stesso anno ha partecipato pure alla riedizione di Battle Hymns, del gruppo epic metal Manowar, prestando la sua voce narrante – che all’epoca del disco originale fu appannaggio di Orson Welles – a Dark Avenger, brano cult del gruppo di Joey DeMaio. Mai nominato all’Oscar, ha vinto un Metal Hammer Golden God Award.