The Grand Astoria, la band di San Pietroburgo in concerto al Tetris di Trieste venerdì 4 marzo

Si avvicina l’appuntamento di venerdì 4 marzo al Tetris, che vedrà i russi The Grand Astoria suonare per la prima volta a Trieste. Abbiamo rivolto alcune domande a Kamille Sharapodinov, chitarrista e fondatore della band che combina generi musicali che vanno dal rock psichedelico anni ’70 al punk, dallo stoner all’hard rock. In questi giorni impegnati con un tour che tocca molte città europee e più capillarmente i club italiani, tra cui giovedì 3 al Freak Out di Bologna ed al Tetris con la Radioactive Booking.  Ad aprire la serata di venerdì saranno i MeduzaleM, l’ingresso è riservato ai soci.

10250346_1036143513095904_749628610025793315_n‘Il progetto The Grand Astoria è cominciato a San Pietroburgo nell’aprile 2009 insieme ad alcuni amici’, racconta Kamille. ‘Da allora ci sono stati tanti cambi nella formazione, ma, nonostante tutto, la band ancora resiste! L’attuale line up, che vedrete anche a Trieste, comprende anche Igor Suvorov alla chitarra, Danila Danilov alle tastiere e percussioni, Farid Azizov al basso e Nik Kunavin alla batteria’.

The Grand Astoria (C) Hans van der Veen
The Grand Astoria (C) Hans van der Veen

Già dal 2010, il gruppo si è spostato oltre i confini russi, infilando ben 40 concerti in tutta Europa a supporto del secondo album. Altrettanto prolifici in studio, hanno pubblicato sei album: ‘The Grand Astoria’ (2009), II (2010), ‘Omnipresence’ (2011), ‘Punkadelia Supreme’ (2013), ‘La Belle Epoque’ (2014) e ‘The Mighty Few’ (2015), a cui si aggiungono parecchi ep e split sia su vinile, sia su cd.

Il vostro stile è molto eclettico e combina diversi generi,  dal rock psichedelico anni ’70 al punk, dallo stoner all’hard rock…dal rock psichedelico al progressive, dal country al punk, dal metal al blues…
Quali sono le vostre band di riferimento?

Ce ne sono davvero tantissime, e tutte appartenenti a generi molto diversi tra di loro! Da Miles Davis agli Iron Maiden, dai Grateful Dead ai Cirith Ungol, passando per Stravinsky e Umphrey’s McGee.

Cirith Ungol
Cirith Ungol

Com’è la scena stoner in Russia?
Purtroppo non sono molto sintonizzato sulle cosiddette stoner band dalle nostre parti, ho la sensazione che la maggior parte di loro si limitano a copiare senza tanta originalità…della scena russa ascolto di più il jazz d’avanguardia, e la musica classica o folk!

Il vostro ultimo album ‘The Mighty Few’ (2015) vede coinvolti tanti musicisti diversi, com’è stata l’esperienza?  E’ stato come costruire una casa, nel vero senso della parola…mattone dopo mattone.. Avevo le idee chiare su quello che doveva essere il risultato finale, così abbiamo chiesto ad alcuni amici di collaborare. C’è da dire che la maggior parte dei musicisti coinvolti non si è mai incontrata nella realtà. E’ stato un po’ come giocare a LEGO…ma con le tecnologie oggi è tutto più facile!

L’album ‘The Mighty Few’, uscito tramite Vincebus Eruptum, è stato accolto dalla stampa specializzata come uno degli album più originali e sorprendenti dell’anno scorso. L’album si compone di due soli pezzi, ‘Curse of the Ninth’ e ‘The Siege’ della durata di oltre 20 minuti ciascuno, suonati da un piccolo ensemble di nove persone, che comprende, oltre a chitarra, basso e batteria, diversi strumenti jazz (piano, clarinetto, tromba, sassofono), con l’aggiunta di percussioni e qualche strumento elettronico.

The Mighty Few (2015), artwork by Sophia Miroedova
The Mighty Few (2015), artwork by Sophia Miroedova

Come vi state preparando al tour?
Eccitati come sempre! Ho visitato Trieste nel 2012 da turista e mi è piaciuta un sacco…estate, il mare, bella atmosfera…questa volta però si rockeggia!!!

Un’ultima curiosità: da dove viene il nome ‘Grand Astoria’? 
Niente di tale, ci sembrava che le due parole stessero bene insieme… almeno a me piace un sacco! ‘Grand Astoria’ è anche il nome del più antico (e stravagante) hotel di San Pietroburgo.

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Ad aprire la serata saranno gli sloveni MeduzaleM, trio metallico cresciuto a colpi di ‘bora, terrano e grappa’. L’attuale formazione è composta da Rok Soczka Mandac alla voce e chitarra, Matjaž Karlovčec al basso e Blaž Kocina alla batteria. Nell’aprile del 2015 hanno pubblicato l’album ‘The Art of Suspended Judgement’ che ha ricevuto ottimi riscontri dai media specializzati. Poi sono entrati nel circuito di Radio Študent di Lubiana, una delle più vecchie radio no profit in Europa, la quale organizza ogni anno la Klubski Maraton dove non sono mancati neanche i MeduzaleM.

https://meduzalem.bandcamp.com/