‘π«πππ πππππππππππππ πππππππ π π»ππππππ πππ πππππππππ πππ πππππ’: lo ha ripetuto piΓΉ di una volta ππ’π₯π’ ππππ«ππ’π§, sia durante che dopo la suggestiva πππππππππππ che l’ha vista salire sul palco del πππππ«π¨ ππ’ππ₯π nell’ambito della rassegna ‘Protagoniste’.
Dopo averla conosciuta a Lubiana, dove si Γ¨ esibita a febbraio nella sala piccola del Kino Ε iΕ‘ka, decidiamo di tornare questa volta a Trieste, curiosi di vederla alla prova in un contesto diverso. Caratterizzato da un pubblico molto piΓΉ tranquillo, prevalentemente seduto sulle sedie, e senza un gruppo di spalla utile ad ‘accendere’ l’attesa.
Quello di Lili Refrain Γ¨ un vero e proprio viaggio sonoro durante il quale l’artista guida con passo deciso gli spettatori alla scoperta della parte piΓΉ oscura che ciascuno cela dentro di sΓ©. Dalla voce ai tamburi, attraverso la tecnica della loop station, ogni strumento diventa il fido partner in crime con cui affrontare gli ostacoli disseminati lungo il cammino.
Non Γ¨ facile trovare un personaggio capace di sprigionare un’aura cosΓ¬ sacrale ed al tempo stesso anche ad intrattenere e divertire: Lili ci riesce, il suo tutorial sulle tecniche da lei utilizzate durante lo show Γ¨ un quarto d’ora di puro cabaret che riesce a riscaldare l’atmosfera in breve tempo.
Al centro del concerto sono stati soprattutto i brani tratti da ‘Mana’, l’ultimo lavoro uscito nel 2022 via Subsound Records. Traducibile come ‘forza interiore’ o ‘forza della vita’, Γ¨ l’album che ha consacrato l’artista romana a livello internazionale, portandola alla conquista del Roadburn Festival, Leipzig Gothic Treffen ed altri palchi prestigiosi del circuito underground europeo.
Ad applaudirla al Miela un nutrito pubblico decisamente trasversale: dagli appassionati del movimento ππππ ai metallari, tutti in qualche modo ‘contagiati’ dalla sua prorompente energia. Alla fine della serata c’Γ¨ stato anche il tempo di scambiarci quattro chiacchiere, con la promessa di rivederci al piΓΉ presto….naturalmente a Trieste!