Dal 5 al 15 febbraio Berlino si trasforma in Berlinale, la festa del cinema che quest’anno festeggia ben sessantacinque candeline. 441 film in arrivo da 72 paesi, un totale di 975 proiezioni, 218 conferenze stampa, 14 sezioni tematiche, ed un mercato sempre più forte che spazia dal mainstream alle nuove tendenze, come Berlinale Special Series, la due giorni dedicata alle serie televisive ormai sempre più contese dai maggiori festival internazionali.
‘La Berlinale e’ un festival per il pubblico e per questo il posto giusto per presentare ai nostri spettatori le serie migliori e piu’ emozionanti’, ha dichiarato il direttore Dieter Kosslick annunciando la volonta’ di esplorare – con la presentazione in anteprima, tra gli altri, di Better Call Saul e 1992 -, realta’ sociali diverse approfondendone aspetti privati e politici. Ad aprire la kermesse è Nobody Wants The Night di Isabel Coixet, ambientato nelle bianche distese di neve della Groenlandia del 1908 con Juliette Binoche e Rinko Kikuchi, ed è il primo film ad essere proiettato in Dolby Atmos al Palast.
Diciannove i titoli che si contenderanno l’Orso d’oro, tra cui El club di Pablo Larrain, ma anche Queen of the Desert di Werner Herzog eTaxi di Jafar Panahi. Nella lista delle pellicole in gara anche l’italiano Vergine giurata della ‘deb’ Laura Bispuri con Alba Rohrwacher protagonista, che uscirà nelle sale a marzo distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Importante ritorno alla kermesse è quello di Terrence Malick, che ha scelto la manifestazione cinematografica tedesca per presentare al pubblico il suo nuovo film, intitolato Knight of Cups che racconta la vita da star, ricca di ipocrisie ed eccessi, nel jet set cinematografico dei giorni nostri. Super cast a partire da Christian Bale nel ruolo del protagonista Rick, affiancato da Cate Blanchett, Natalie Portman, e Antonio Banderas.
Le altre sezioni più seguite sono Forum, la sezione indipendente più attenta al cinema ‘di ricerca’, e Generation con lavori sul mondo di bambini ed adolescenti. La Retrospettiva celebra uno dei più simbolici anniversari legati alla storia del grande schermo, la nascita del Technicolor. La giuria è presieduta quest’anno dal regista e produttore americano Darren Aronofsky (The Wrestler, Il Cigno Nero) e ne fanno parte, tra gli altri, anche l’attore tedesco Daniel Brühl (Inglourious Basterds, Rush), e l’attrice francese Audrey Tautou.
L’Orso d’oro alla carriera è Wim Wenders, di cui il festival presenterà oltre ad una selezione di 10 film recentemente restaurati, anche l’ultimo inedito Every Thing Will Be Fine con Charlotte Gainsbourg e Rachel McAdams.