Sólstafir: concerto speciale al Kino Šiška

Sólstafir hanno annunciato una serie di date a marzo, tra cui giovedì 21 marzo al Kino Šiška di Ljubljana.

Formati nel 1995 a Reykjavík, capitale dell’isola dei ghiacci, il quartetto si è da sempre distinto per le melodie ricercate di matrice metal alternati a momenti psichedelici e richiami ai grandi classici dell’hard rock mondiale.

Il ‘The Midnight Sun: A Light In The Storm’ tour segna la fine del ciclo volto a supportare l’ultimo lavoro in studio, ‘Berdreyminn’ (Season Of Mist, 2017).

Per quest’occasione, la band islandese salirà sul palco con una line-up di nove elementi. Inoltre, come con la fine del ciclo riguardante ‘Otta’, dove dal vivo suonarono l’intero album, una sezione di archi sarà presente dal vivo per portare ulteriore linfa ai brani.

Ingresso: € 20 prevendita, € 22 alla cassa
in quantità limitata: 16 €
Prevendite >https://kinosiska.mojekarte.si/en/all.html

Evento FB:SÓLSTAFIR @ Kino Šiška

Kino Šiška Centre for Urban Culture
Trg prekomorskih brigad 3, 1000 Ljubljana
INFORMATION
01 500 30 00 info@kinosiska.si

I texani Crypt Trip in arrivo al Backyardie giovedì 28 marzo!

San Marcos a una manciata di miglia da Austin, Texas, Profondo Sud…è qui che il chitarrista/cantante Ryan Lee ed il bassista Sam Bryant incontrano il batterista Cameron Martin, ed insieme danno vita all’inconfondibile sound dei Crypt Trip!

Gli hard rockers texani arriveranno al Backyardie di Pradamano giovedì 28 marzo per presentare il loro terzo album ‘Haze County’ in uscita l’8 marzo via Heavy Psych Sounds Records!

In apertura ci saranno i Grave (pronuncia all’italiana, non come ‘tomba’), nati sulle sponde del Tagliamento e abbeverati alla sacra fonte di Black Sabbath, Kyuss e Colour Haze. La band, che sta lavorando a del nuovo materiale, suonerà l’ultimo album ‘A Trip To Mustafar’, vero e proprio viaggio verso Mustafar, pianeta immaginario nato dalla fantasia di George Lucas.

Associazione Culturale Pietrasonica presenta: 

CRYPT TRIP at Backyardie, opening GRAVE

Evento FB: Crypt Tip @Backyardie, Pradamano (UD)

Festival, il Rock Camp a rischio per il regolamento anti-movida. l’appello sui social

Riportiamo di seguito l’appello diffuso dall’organizzazione del festival Rock Camp Trieste:

Trieste, 24 febbraio 2019

ROCK CAMP 2019,
IN STANDBY FINO A DATA DA DESTINARSI.

Il Rock Camp è un festival musicale estivo che si svolge nella località di Trebiciano vicino alla città di Trieste nel verde del Carso Triestino, è organizzato ogni anno dall’Associazione di Promozione Sociale Rock Out X Project. Il Festival ha la durata di 3 giorni da Venerdì a Domenica nei quali vengono promosse attività culturali, musica dal vivo con band sia locali, nazionali e internazionali.
– Cari amici, scrivo a malincuore questo post per avvisarvi che quest’anno forse non riusciremo ad organizzare il “Rock Camp” causa grossi problemi burocratici.
Qui elenco tutte le motivazioni e le nostre perplessità in merito:

– “Fare musica” in questa città come ormai sappiamo è diventato proibitivo. La causa principale è l’ordinanza comunale “Anti Movida” che ordina, a tutte le piccole e grandi manifestazioni musicali temporanee, come noi, di chiudere la musica entro le ore 22.30, limite ormai esteso anche nel fine settimana.

Queste regole se non rispettate portano a gravi conseguenze, multe onerose, e nel nostro caso, denunce da parte delle autorità, l’annullamento dei permessi comunali con relativa chiusura immediata del festival. Normativa difficile da gestire per chi organizza una manifestazione musicale come il “Rock Camp”.

Comunque ci sarebbe una possibilità che il comune ci dia una proroga a questo orario restrittivo, spostando il limite di qualche ora in più per il venerdì e sabato sera, unico nostro appiglio per poter organizzare il festival. La proroga si otterrebbe facendo una richiesta nel ufficio di competenza che poi dovrà essere valutata e approvata dal consiglio comunale con grosse possibilità di avere come risposta il classico “NO SE POL”, come ci è successo lo scorso anno a meno di una settimana dalla partenza del festival.

Vi ricordo che è per questo motivo che l’altro anno abbiamo avuto ben due visite inaspettate della polizia municipale, ovviamente intervenuti al festival perché avevamo “sforato” con gli orari limite e se non erro, erano circa le 23.00 di sabato sera e ci hanno obbligato a chiudere immediatamente il tutto, rovinando la festa. Premetto per chi non ci ha mai seguito che il festival si svolge a Trebiciano nel bel mezzo del nulla, location scelta appositamente per non recare disturbo a nessuno e per non avere problemi con nessuno. Ma si vede che anche li, in mezzo al bosco, diamo “fastidio” comunque a qualcuno.

Vi chiederete, ma il limite orario non è alle 23.30?, anche noi lo pensavamo ma non è così, spiego in breve che questo limite delle 23.30 è soltanto per i esercenti pubblici e solo limitati per le giornate di venerdì e sabato o prefestivi, invece per noi con permessi per manifestazioni temporanee e senza il possesso di una proroga, l’orario limite resta le ore 22.30 anche nel fine settimana, orario tra l’altro ben specificato nelle autorizzazioni rilasciateci l’altr’anno dal comune.

Suggerirei a chi di dovere di riguardare il sistema su come viene gestita e approvata la “proroga orario musica”, sistema troppo macchinoso da semplificare e con attese troppo lunghe, documenti rilasciati all’ultimo momento, condizioni improponibili da gestire per chi vuole organizzare le cose per bene e non avere brutte sorprese all’ultimo momento.

Voglio specificare che non colpevolizziamo chi emette le documentazioni al comune, anzi è grazie al loro lavoro che ancora piccole entità come noi possono avere le autorizzazioni per organizzare qualcosa in questa città, posso garantire personalmente che le miriade di autorizzazioni sono seguite da persone molto disponibili e cortesi, e siamo ben chiari che non colpevolizziamo neanche le forze dell’ordine che fanno solo il loro dovere. Il problema principale è l’ordinanza “Anti movida”, una normativa comunale fatta male che penalizza pesantemente anche chi organizza musica fuori dai centri abitati come noi.

– Il Rock Camp è organizzato e gestito da un’ Associazione senza fini di lucro formata da circa 20 volontari associati che ogni anno si fanno in quattro per rendere possibile la realizzazione del festival, forza lavoro ormai insufficiente per gestire un’evento in costante crescita e di questa portata.

L’Associazione è alla continua ricerca di nuovi volontari, cerchiamo persone che ci aiutino in base delle loro esperienze, scegliendo una delle numerose mansioni da svolgere nei nostri eventi con dedizione e serietà, noi confidiamo sulla vostra “parola data” e “l’impegno preso” fino alla fine della festa.

Amici rockers, e chiunque creda alla nostra causa, abbiamo bisogno del vostro aiuto, due braccia in più possono fare la differenza. Richiesta d’aiuto esteso anche a tutti i signori musicisti che ogni anno ci bombardano di messaggi e telefonate soltanto per “venire a suonare” al Rock Camp. Quest’anno abbiamo bisogno anche noi di voi, come forza lavoro indispensabile allo svolgimento del festival.

– Come vedete per questa quarta edizione siamo “ben incasinati”, “con le mani legate” e con “la schiena al muro” il tutto per cause di forza maggiore ma anche con questi problemi non abbiamo l’intenzione “di mollare”. Speriamo tutti in un veloce risvolto della situazione in positivo, ma questo dipenderà anche da voi e dal aiuto che ci darete. Spero che questo post venga condiviso da tutti e “faccia parlare”, così da sensibilizzare anche chi ancora non ci conosce.

– Approfitto di fare una parentesi nel post scrivendo due righe che vi farà sicuramente piacere a leggere e spero aprire il cuore.

Non tutti sanno che il Rock Camp nasconde dietro le sue spalle un secondo scopo ben più nobile che il solo sostentamento dell’associazione, il suo fine è anche il recupero di fondi per la realizzazione di una scuola di musica a basso costo e addirittura gratuita per “chi non se la può permettere”, dove anche le classi sociali più basse possano accedervi.

Vogliamo creare un’alternativa alla “strada” dove i giovani possano socializzare ed interagire tra di loro rapportandosi con persone di diverse generazioni, estrazioni sociali e culturali. Il tutto grazie al linguaggio universale della musica.

Ovviamente il primo step fondamentale è la ricerca di una sede di discrete dimensioni con spazi utili allo scopo e con delle spese proporzionali ai nostri proventi.

Abbiamo chiesto fiduciosi una struttura al comune quattro anni fa, ma aspettiamo ancora una risposta. Abbiamo controllato per mesi tutte liste delle unità non residenziali del Ater ma hanno immobili liberi troppo piccoli e non adatti al nostro scopo. Abbiamo cercato anche dai privati, dove c’è di tutto, ma con affitti fuori dalla nostra portata.

Premettiamo che finora nessuna istituzione pubblica ci ha aiutato. Abbiamo fatto varie domande per usufruire di contributi, ottenendo un amaro rifiuto a tutte le nostre molteplici richieste. Abbiamo bussato alle porte di assessori comunali e primi cittadini, che ci hanno gentilmente accolti e ascoltati, ma dopo tante belle parole e promesse ci hanno solamente dimenticati.

Disillusi, e con tanta amarezza ci siamo comunque rimboccati le maniche ed abbiamo organizzato concerti e festival con i quali siamo riusciti fin ora solo ad auto sostenerci, con grosse difficoltà.

Quindi chiediamo umilmente un’aiuto a tutti voi di farvi da portavoce, sensibilizzando qualche buon anima facoltosa o di girarci qualche contatto importante “dei piani alti” che ci possa aiutare a trovare a breve una struttura adeguata allo scopo, cosi da poter partire immediatamente alla realizzazione di questo bellissimo progetto.

– Vi ricordiamo che l’ Associazione è alla ricerca costante di donazioni e sponsorizzazioni per poter realizzare il tutto, cercando di creare nel minor tempo possibile la miglior forma di auto sostentamento.

Amici, conoscenti e tutti quelli che sensibilizzeremo con queste nostre parole vi preghiamo di mettervi una mano sul cuore donandoci anche pochi euro che serviranno al nostro sostentamento e alla realizzazione di questi nobilissimi progetti.

Per concludere, a meno di un “miracolo”, quest’anno il festival “Rock Camp”, per i motivi sopra elencati, sarà di difficile attuazione, quindi resterà in “stand-by” fino a data da destinarsi, togliendo a Trieste un evento molto seguito dal “mondo della musica Rock e Metal” a livello internazionale. Si spera nel fra tempo di avere qualche aiuto da parte di tutti voi e una proroga sicura sui “orari limite musica”. Due punti fondamentali per ripartire con l’organizzazione del nostro amato festival.

Grazie a tutti, e…“long live rock’n’roll”

Linus Rock, Presidente A.P.S. Rock Out X Project, organizzatore ufficiale Rock Camp Trieste.

N.B.
Abbiamo aperto una “Colletta on-line” dove potrete inviare le donazioni con un’semplice “click” al link dedicato qui sotto:
www.collettiamo.it/colletta/s7557dvw
Dove potrete scriverci anche una dedica.
Si può accedersi anche con l’app gratuita “Collettiamo” che la trovate nello store del vostro smartphone.
Funziona e il sistema è sicuro.

Per donazioni dirette con bonifico qui seguono i dati:
A.P.S. Rock Out X Project :
IBAN: IT63R0501802200000012236501
Banca Etica – Trieste
Causale: Donazione

Per chi non può aiutarci finanziariamente, potete comunque aiutarci regalandoci vecchi strumenti musicali, attrezzature e materiali che non utilizzate più ma che a noi possono essere ancora utili.
Per informazioni, e-mail: rockoutlinus@gmail.com

Per chi ancora non ci conosce, qui elenchiamo i progetti ai quali l’Associazione sta lavorando:
– realizzazione di una sede associativa/scuola di musica;
– organizzazione di eventi musicali anche di artisti di calibro internazionale;
– promozione di musica live indipendente;
– realizzazione del “Rock Camp” “Summer Music Festival”
– realizzazione di seminari educativi musicali con star internazionali;
– istituzione di corsi individuali e collettivi a vari step di difficoltà per strumenti musicali (chitarra, basso, batteria, tastiera, ecc.)
– istituzione di corsi individuali e collettivi a vari step di difficoltà per il canto;
– istituzione di corsi individuali e collettivi a vari step di difficoltà per piattaforme di registrazione digitale;
– istituzione di corsi individuali e collettivi a vari step di difficoltà per fonico, tecnico luci, programmazione sintetizzatori analogici e digitali;
– istituzione di corsi individuali e collettivi di marketing musicale ed auto produzione;
– istituzione di corsi di carattere artistico-culturale;
– istituzione di workshop a 360 gradi;
– istituzione di stage formativi nell’ambiente dello spettacolo;
– organizzazione di eventi musicali e culturali presso la sede dell’Associazione.

Vi chiediamo gentilmente un’ultima cortesia, condividere questo post su tutti i vostri social, pagine web e quant’altro possa divulgare queste nostre umili parole d’aiuto.

Grazie a tutti dell’attenzione,
A.P.S. Rock Out X Project.

Pagina facebook Associazione
https://www.facebook.com/rockoutxprojet/

Pagina facebook Rock Camp Trieste
https://www.facebook.com/rock.camp.summer.music.festival/

Enuff Z’Nuff, Last great dreamers, siska @Revolver Club, S. Donà di Piave (VE), 23.2.2019

Pochi ma buoni sabato 23 febbraio al Revolver Club di San Donà di Piave che ha ospitato l’unica data a Nordest degli Enuff Z’Nuff, in tour per presentare l’album ‘Diamond Boy’ uscito lo scorso anno via Frontiers Records. Formati nell’ormai lontano 1984 a Blue Island vicino a Chicago, gli Enuff Z’Nuff si caratterizzano per il loro power pop leggero ed accattivante, per gli outfit vistosi, glitterati e coloratissimi…insomma, gli elementi per mettere in fuga il classico rockettaro tutto teschi e borchie ci sono tutti! 😀

Facile quindi che con questo tipo di premesse, e nonostante i 14 album in studio, 5 dal vivo e tre compilation, gli Enuff Z’Nuff restino una band solo per pochi ed affezionati cultori. Altrettanto facile quindi che il loro concerto si trasformi in una vera e propria intimate gig, com’è successo appunto al Revolver.

Ma in fondo perché meravigliarsi? succede, specie quando una rock band esce dallo schema per iniziare a ‘giocare’ con altri generi, avvicinandosi ai Beatles, al pop…ecco che subito viene ‘punita’.
I true metallers iniziano a prenderti in antipatia, i produttori storcono il naso, la stampa accusa la mancanza di originalità…è il mercato, bellezza: o stai da una parte o stai dall’altra, l’outsider non convince!

Ben due i gruppi in apertura di serata, a partire dai Siska, hard rock band vicentina capitanata dal guitar hero Mattia Sisca, che dopo un tour in Sud America assieme a Tim ‘Ripper’ Owens (Judas Priest, Yngwie Malmsteen), sono stati scelti come spalla dagli Skid Row nel loro ultimo tour. Peccato che in quest’occasione non siano riusciti a portare il pubblico che di solito li segue…i veri metallari! 😀

Decisamente più azzeccata la scelta del secondo gruppo: i Last Great Dreamers, quattro brit rockers che sembrano appena usciti dal set del film ‘Velvet Goldmine’, tornati dopo lunga pausa grazie alla reunion con i membri originali Marc Valentine alla voce e Slyder alla chitarra. Tempo fa qualcuno mentre li recensiva ha scritto: ‘Che cosa sarebbe successo se gli Hanoi Rocks avessero trombato con Morrissey davanti ai Green Day e fosse nato un bambino?’ Ecco…i Last Great Dreamers sono il frutto di quest’amore!

Manca poco allo scoccare della mezzanotte quando sulle note di ‘Metalheart’ salgono sul palco gli Enuff Z’Nuff, reduci da una photosession con il fotografo Alex Ruffini, presente per l’occasione.
Si continua con ‘Kiss The Clown’ dal debut omonimo dell’89, la cui copertina con il simbolo della pace è diventata il logo della band che si vede sulle magliette, sulle spillette etc.

A fare da mattatore è ovviamente Chip Z’Nuff, fondatore e bassista della band e da un paio d’anni anche cantante al posto di Donnie Vie, suo amico ed ex compagno di avventure che ha intrapreso ormai la carriera solista. Accanto a lui a dare nuova linfa alla band ci pensano Tory Stoffregen alla chitarra solista, Tony Fenelle (ex Ultravox, chitarra e tastiere) e Daniel B. Hill alla batteria.

All’epoca d’oro risalgono anche ‘Heaven or Hell’ e ‘In The Groove’ per un concerto costellato di vecchie hit, tra cui non possono mancare ‘Fly High Michelle’ e ‘New Thing’, dove gli Enuff Z’Nuff vengono raggiunti sul palco dai supporter per chiudere in bellezza la serata. Immancabile anche il tributo a David Bowie con la cover di ‘Jean Genie’, brano scritto per l’attrice Cyrinda Fox, sua ‘fiamma’ e musa nel periodo di Ziggy Stardust.

Il tempo a disposizione è ormai scaduto, resta il rito per le foto e gli autografi con Chip, che si mostra disponibile soprattutto con le fans! Ma niente paura: per chi se li fosse persi, gli Enuff Z’Nuff hanno promesso di tornare in zona moooolto presto…e la prossima volta vogliamo i chioschetti di chupa chups e pelouches colorati all’ingresso! 😀 😛

Duel: copertina e tracklist del nuovo album ‘Valley Of Shadows’!

Ci siamo quasi! Uscirà il 17 maggio 2019 ‘Valley Of Shadows’, il nuovo, atteso album dei Duel, super combo texano che vede in line up i due ex Scorpion Child Tom Frank (voce e chitarra) e Shaun Avants (basso e voce).

Come il precedente ‘Witchbanger’ (2017), anche questo nuovo album è stato registrato dal chitarrista della band e anche producer Jeff Hanson nei suoi studios Red Nova di Austin, Texas, dove la leggenda narra sia stato girato il celebre horror movie ‘Non aprite quella porta’ (1974).

Il disco, che è masterizzato da Alberto de Icaza (Clutch, King Crimson e Crobot), è disponibile in prevendita a partire dal 27 febbraio ancora una volta sotto l’egida della label ormai diventata di culto Heavy Psych Sounds Records.

Qui sotto la tracklist:

1. Black magic summer
2. Red moon forming
3. Drifting alone
4. Strike and Disappear
5. Broken Mirror
6. Tyrant on the throne
7. I feel no pain
8. The bleeding heart

I Duel saranno in tour in Europa per i principali festival tra cui il Freak Valley Festival (20-22 giugno a Netphen in Germania con Wolfmother e Corrosion Of Conformity), al Black Deer Festival dedicato alla musica americana e country che si terrà dal 21 al 23 giugno a Eridge Park nel Kent e allo Stick and Stone Fest in programma il 5 e 6 luglio a Nikolsdorf in Tirolo.

Qui le date del tour europeo:

DUEL – VALLEY OF SHADOWS EUROPEAN TOUR 2019
06.06.2019 IT Roma-Traffic
07.06.2019 IT Parma-Splinter
08.06.2019 IT Alessandria-Cascina Bellaria
09.06.2019 FR Lyon-Le Farmer
10.06.2019 FR Chambery-Le Brin De Zinc
11.06.2019 DE Basel-Loch or Freisitz
12.06.2019 DE Tubingen-Hausbar neben der Sitiftskirche
13.06.2019 DE Augsburg-City Club
14.06.2019 CH Winterthur-Gaswerk
15.06.2019 CH Oberentfelden-Borom Pom Pom
16.06.2019 BE Zottegem-Kaffee Maboel
17.06.2019 UK Bristol-The Old England
18.06.2019 UK TBA
19.06.2019 UK TBA
20.06.2019 DE Siegen-Freak Valley Festival
21.06.2019 UK London-Black Deer Fest
22.06.2019 DE Munich-Freaking Out Fest
23.06.2019 DE TBA
24.06.2019 DE Dresden-Ostpol
25.06.2019 DE Berlin-Toast Hawaii
26.06.2019 DE Leipzig-Black Label
27.06.2019 DE Mannheim-7er
28.06.2019 FR Bourlon-Rock Im Bourlon
29.06.2019 FR TBA
01.07.2019 FR Tuluse-Usine a Musique
02.07.2019 FR Nantes-La Scene Michelet
04.07.2019 IT Torino-Blah Blah
05.07.2019 AT Nikolsdorf-Stick&Stone
06.07.2019 AT Salzburg-Rockhouse
07.07.2019 IT Castel D’Ario-Hostaria

The Quireboys: svelato l’artwork del nuovo album, show speciale per il 35° anniversario al Forum di Londra!

I Quireboys hanno svelato l’artwork del nuovo, atteso album ‘Amazing Disgrace’ in uscita il 5 aprile 2019 via Off Yer Rocka Recordings. 

La band, che è costantemente in tour, ha annunciato anche uno show speciale per i 35 anni di attività sabato 14 settembre al 02 Kentish Forum di Londra dove, oltre a presentare i brani del nuovo album, verrà eseguito ‘A Bit Of What You Fancy’ per la prima volta in versione integrale! In apertura ci saranno gli australiani Massive e Tequila Mockingbyrd ed altri ospiti!

Tickets: http://www.hrh.live/product-category/the-quireboys/

Uriah Heep @New Age club, Roncade (TV), 31.1.2019

Epica trasferta giovedì 31 gennaio in direzione New Age di Roncade per gli Uriah Heep, alfieri del british rock in tour per presentare il loro 25esimo album ‘Living The Dream’, uscito via Frontiers Music a metà settembre. Quello degli Uriah è un nome frequente da queste parti, come mi raccontano i miei compagni di viaggio, amici e super esperti della band, che al New Age li hanno già visti nel 2010 e, più recentemente, in Friuli a Lignano Sabbiadoro e nella vicina Slovenia. Tra di loro c’è anche Alex Falcone, tastierista della tribute band Uriah Sweet Lorraine, che ha anche suonato con John Lawton, frontman subentrato a David Byron nella seconda metà degli anni ’70.

Il New Age di Roncade pieno come un uovo per la prima data italiana del ‘Living The Dream’

Altri amici e fans della band ci accolgono al nostro arrivo al New Age, mitico club sulla Treviso-Mare che negli anni ha ospitato tante stelle dell’hard rock internazionale tra cui W.A.S.P., The Dead Daisies, Hardcore Superstar etc.

Visto l’anticipo e la cassa ancora chiusa pensiamo di andare a mangiare qualcosa nelle vicinanze, senza prima dimenticare di salutare delle groupies arrivate direttamente dalla data precedente di Tolosa. Si tratta di due sorelle gemelle che, nonostante la comprensibile stanchezza per i 1000 e passa chilometri di viaggio, riusciranno comunque a raggiungere le prime fila per cantare senza sosta sulle note dei loro idoli!

Il mitico Mick Box, chitarra degli Uriah Heep since 1971!

Dopo circa un’ora torniamo nel locale, che nel frattempo si è riempito di fans della vecchia guardia provenienti sia dalla pianura che dal Bellunese. Quella in Veneto è la prima delle quattro date previste in Italia, paese a cui la band è molto legata: a chiamarli per la prima volta, nell’ormai lontano 1971, fu Francesco Sanavio, storico promoter veneziano, il primo a portare anche Jethro Tull, John Mayall & the Blues Breakers, YES, Deep Purple, Pink Floyd, Grand Funk Railroad etc.

Di quella formazione l’unico rimasto oggi è Mick Box, anima degli Uriah insieme al singer canadese Bernie Shaw, Phil Lanzon alle tastiere, Davey Rimmer – l’acquisto più recente – al basso e Russell Gilbrook alla batteria. La loro alchimia sul palco è davvero speciale, ricambiata dall’affetto e dall’entusiasmo di tutto il pubblico presente…l’unico e vero ‘supporter’ della serata!

Brian Singer, ‘reclutato’ da Mick negli Uriah nel 1986

Arrivederci!‘Come state?’ ‘Grazie’: i rockers salutano e scherzano in italiano durante il concerto di circa un’ora e tre quarti, che da ‘Return To Fantasy’ a ‘Knockin’ At My Door’ ha visto mescolarsi le hit storiche con le tracce del già citato ‘Living The Dream’.

La festa arriva puntuale sui primi accordi di ‘Lady In Black’, ballatona tratta dall’album ‘Salisbury’ che, a cinquant’anni dalla sua uscita, a tuttoggi è considerato una delle pietre miliari del progressive.
E i brani più attesi sono proprio quelli vintage, da ‘Gypsy’ e ‘July Morning’ a ‘Easy Livin’ che segna la fine dello show. Con una promessa però: ‘Ci rivediamo presto presto’, è il saluto degli Uriah Heep prima di lasciare il palco…forse addirittura entro quest’estate!