Heavy Psych Sounds: a Innsbruck il 15 e 16 novembre con Brant Bjork, Dead Meadow e altri

Si terrà a Innsbruck sulle Alpi austriache Heavy Psych Sounds Fest, il festival organizzato dall’omonima label romana in collaborazione con la Poison For Souls di Bolzano.

Due giorni, due location: si parte Giovedì 15 Novembre al p.m.k., club del centro storico, e si prosegue il giorno successivo Venerdì 16 Novembre all‘Hafen, un’ex segheria oggi convertita in un centro multi-eventi.

Cartellone ricco di nomi della scena internazionale, a partire dall’headliner ‘The Desert Boogieman’ Brant Bjork, padre dello stoner rock ed ex Kyuss, Fu Manchu e Vista Chino, il cui nuovo album ‘Mankind Woman’ esce il 14 settembre via Heavy Psych Sounds Records.

Brant Bjork ‘Mankind Woman’, Heavy Psych Sounds Records 2018

Insieme a lui ci saranno i polacchi Belzebong e i francesi Necromancers. E se a giocare in casa saranno i Mother’s Cake, prog rock trio nato a Innsbruck nel 2008, la scena italiana è ben rappresentata da Black Rainbows, alfieri dello stoner tricolore, dai Tonssludge band nata dalle ceneri di tre band della scena hc torinese e i Giöbiaacid rock da Milano.

Sonic Dawn

A completare la line-up dell’Heavy Psych Sounds Fest ci saranno i Dead Meadow, psych rock band di Washington since 1998 ed i Sonic Dawn da Copenhagen.

Evento Facebook:  Heavy Psych Sounds Fest 2018
Prevendita disponibile a 36,60€ su circuito Oeticket.com

YEAH: portare la musica indie nel Porto Vecchio di Trieste

Tra le novità  del cartellone di Trieste Estate, quest’anno ha fatto il suo debutto YEAH, rassegna di concerti che ha portato nel Porto Vecchio alcune tra le più interessanti band della scena indie internazionale. Abbiamo chiesto a Marco Valvassori, direttore artistico della manifestazione, di raccontarci com’è nata quest’iniziativa ed i suoi futuri sviluppi.

YEAH, che sta per Young European Artists Hub, è nato ufficialmente lo scorso marzo con il live del pianista e compositore sloveno Bowrain alla Casa della Musica di Trieste’, spiega Marco.

‘Il progetto unisce una serie di realtà già attive da anni nel campo dell’organizzazione di eventi musicali: Valva Booking & Promotion, Associazione Projec_TS e l’Associazione Musicale Jambo Gabri‘.

‘L’intento è quello di aprire la città alla miglior musica indipendente europea e fare da ponte con i vicini Balcani, senza distinzione di generi’, continua Marco. Quello che prediligiamo è la freschezza della proposta ed un approccio professionale alla musica. Per la scelta dei gruppi seguiamo attivamente i festival che si svolgono in giro per l’Europa, ce ne sono molti che si occupano di musica emergente, chiamati showcase festival, come ad esempio il MENT di Lubiana o il Waves di Vienna’.

‘Prima dei tre appuntamenti open air nel piazzale della Centrale Idrodinamica ce ne sono stati altri due nella sala conferenze del Magazzino 26, in Porto Vecchio. Ospiti in quelle occasioni la band croata post rock/shoegaze ŽEN e il duo electro/jazz /soul Technoir. Per i tre appuntamenti inseriti nel cartellone di Trieste Estate abbiamo proposto tre gruppi, di generi diversi, provenienti da Slovenia, Milano e Svizzera. Precisamente i Koala Voice, giovanissima band slovena che spazia tra sonorità indie ed il rock/pop anni ’70, con due dischi all’attivo e già più di cento concerti alle spalle -inclusi festival internazionali come Eurosonic, Liverpool Sound City, Wild Mint a Mosca e Tallinn Music Week- che a Trieste hanno presentato il loro nuovissimo album ‘Wolkenfabrik’.

La serata conclusiva di YEAH festival, (C) Claudia Bouvier Caldéron

‘Poi i Pashmak, il cui sound si muove tra elettronica, art-rock, indie e folk, cosparso da influenze eterogenee così come l’origine degli stessi componenti della band: c’è chi ha discendenze iraniane come
il cantante Damon Arabsolgar, chi statunitensi (Giuliano Pascoe), chi più semplicemente siciliane (Martin Nicastro) e lucane (Antonio Polidoro)’.

Gran finale con Peter Kernel, duo post punk dalla Svizzera che lo scorso 3 agosto ha chiuso in bellezza la rassegna. Le serate, tutte ad ingresso libero, hanno visto in apertura alcuni tra i gruppi locali più promettenti (J_A_N, Bill Lee Curtis ed Ask Her Out) ‘in linea con la nostra idea’, sottolinea Marco, ‘di scambio e crescita reciproca’.

Ma com’è stata la risposta da parte del pubblico? ‘Molto promettentecon un aumento esponenziale di serata in serata. Decisamente entusiasmante se si pensa che si tratta di un’area ancora tutta da scoprire e sfruttare, una dimostrazione ulteriore che la qualità e l’impegno pagano. ll Porto Vecchio’,aggiunge, ‘ha senz’altro delle potenzialità strabilianti, si potrebbe migliorare la connessione con il resto della città, forse con dei servizi navetta appositi’.

Quest’anno l’antico scalo triestino ha ospitato diversi spettacoli anche di danza e teatro: che qualcosa si stia finalmente muovendo? Il Porto Vecchio continuerà ad ospitare musica live?
‘Assolutamente sì, e sono sicuro succederà. Nel nostro piccolo faremo il possibile per continuare a portare la miglior musica indipendente da Europa e oltre’.

Lucifer: nuovo album e tour, in ottobre a Bassano del Grappa

I LUCIFER hanno pubblicato il loro nuovo album, intitolato ‘Lucifer II’, il 6 luglio 2018 per Century Media Records. Il disco è il primo a vantare la nuova formazione che vede alla voce la bionda Johanna Sadonis, il chitarrista Robin Tidebrink e il sempre più multi-tasking Nicke Andersson alla batteria e al basso. Reclutati, invece, per le sessioni live Martin Nordin dei Dead Lord alla chitarra e Alexander Mayr al basso.

Lucifer ‘Lucifer II’, Century Media Records (2018)

‘Lucifer II’ è stato registrato presso gli Honk Palace di Stoccolma, sotto la supervisione di Ola Ersfjord (Dead Lord, Tribulation, Primordial) che ha mixato il materiale ai Cuervo Recording Service di Madrid.

La band è in tour per presentare il nuovo lavoro, ecco le prossime date:

17 ottobre @Vinile, Bassano del Grappa (VI)

 

Myles Kennedy @Castello di Udine, 21.7.2018

Magica serata  in quel di Udine, che sabato 21 luglio ha visto Myles Kennedy protagonista di un vibrante show acustico nel cortile del Castello. Conosciuto come frontman degli Alter Bridge e per le sue collaborazioni con Slash, questa volta era in tour per presentare i brani tratti dal suo primo album solista ‘Year Of The Tiger’, uscito la scorsa primavera via Napalm Records.

Myles Kennedy @Castello di Udine, 21.7.2018, (C) Freezine

Un minaccioso cielo autunnale ci accoglie al nostro arrivo a Udine, dove, subito dopo aver lasciato la macchina nel parking sotterraneo di Piazza Primo Maggio, ci dirigiamo verso il centro storico per un aperitivo. Salita l’erta che porta al Castello, lo scenario si presenta un po’ scoraggiante, con gli strumenti sul palco ancora accuratamente incellophanati ed il pubblico accalcato sotto i portici del bar per proteggersi dalla pioggia che cade insistente.

Nonostante le avversità meteo, pian piano il piazzale inizia finalmente a riempirsi, punteggiato da una miriade di k-way, ponchi ed ombrellini nelle tonalità più fashion della stagione. Visto dalla sommità del colle, lo skyline udinese è uno spettacolo di luci e nuvole che aiuta a consolare della mancata esibizione di Dorian Sorriaux, il chitarrista dei Blues Pills annunciato come special guest.

Myles Kennedy @Castello di Udine, 21.7.2018 (C) Pietro Rizzato

Sono passate da poco le 21, quando Giove Pluvio, con un gesto di grande eleganza ed umiltà, decide di ritirarsi nelle sue stanze lasciando così tutto la scena per Myles Kennedy, che sale sul palco accolto dai gridolini di gioia delle sue fans friulane.

Oltre un’ora e mezza di concerto, che, dall’apertura con ‘Devil On The Wall’ a ‘Haunted by Design’ ha visto prevalere i pezzi del già citato ‘Year Of The Tiger’, ispirato alla sua storia famigliare segnata dalla scomparsa del padre, quando Myles aveva solo 4 anni. Finalmente libero dai suoi dolorosi fantasmi, ci appare più in forma e rilassato che mai, riuscendo nella difficile sfida di suonare, cantare, ed al contempo anche chiacchierare e scherzare con il pubblico, mentre un fido assistente gli cambia le chitarre alla velocità della luce.

Insieme a lui, sul palco ci sono Tim Tournier al basso e l’indiano Zia Uddin alla batteria, con cui Myles, prima di eseguire ‘White Flag’, ripercorre orgogliosamente il lungo sodalizio artistico che dura dai tempi dei Mayfield Four.

Poi spazio anche per le hit degli Alter Bridge come ‘Addicted To Pain’, che tutti ballano e cantano a squarciagola, ripescando dagli esordi con Slash (‘Starlight’) fino all’ultimo brano che dà il titolo all’album. Una manciata di secondi, ed eccolo nuovamente sul palco per un paio di bis, tra cui la struggente ‘Love Can Only Heal’.

Myles Kennedy @castello di Udine, 21.7.2018, (C) Freezine

Dopo lo show, la notte è ancora lunga per i fans di Myles Kennedy, che lo aspettano numerosi all’uscita secondaria del Castello muniti di carta e penna per gli autografi. La loro presenza -e pazienza- sono l’ulteriore conferma dell’ampio seguito che il rocker di Boston ha in Italia, dove è atteso anche nei prossimi mesi, questa volta in compagnia di Slash & The Conspirators.

Trieste, Steven Tyler canta ‘Happy Birthday’ per la sua Aimée

Dopo il concertone degli Iron Maiden, mercoledì 18 luglio è toccato a Steven Tyler salire sul palco di Piazza Unità accompagnato dal sound della sua nuova band, The Loving Mary. Una staffetta non da poco, a cui Trieste ha risposto in maniera più che positiva, tanto che per i Maiden si parla già di un ritorno in occasione del tour che accompagnerà il loro prossimo album.
Ad aprire il live show, con un alto tasso di presenza femminile sia sopra che sotto il palco, c’era The Sisterhood Band, duo country rock nato nel 2015 dall’incontro tra Alyssa Bonagura e Ruby Stewart, figlia del grande Rod- sì, proprio lui! Una bionda e l’altra mora, sono loro le ‘veline’ scelte per l’apertura delle tre date italiane del tour: sempre sorridenti, gentili, mai troppo aggressive o invadenti, bisogna dire che ce l’hanno messa davvero tutta per catturare l’attenzione dei 4000 fans confluiti principalmente per vedere il leader degli Aerosmith.

Una Piazza Unità un po’ impaziente accoglie Steven Tyler che appare poco dopo le 22 sulle inconfondibili note di ‘Sweet Emotion’ introdotta da spezzoni del film ‘Out On A Limb’ proiettati sul grande schermo sullo sfondo.
Bastano pochi minuti che il pubblico, già provato dall’attesa di quasi un’ora, inizia a sgattaiolare nelle prime file per riversarsi in massa sotto il palco, suscitando la prevedibile resistenza della security.
E tante sono state le critiche rivolte all’organizzazione, che alla fine della serata ha visto trionfare l’energia del rock n’ roll, in barba all’idea di disporre per l’occasione settori con posti a sedere.

Jeans rosso fiammante e lunghe chiome al vento, a 70 anni suonati Steven Tyler tiene saldo il timone con l’aiuto di questa superband di Nashville di cui abbiamo già parlato qui, ma ripetere non può far male: Marty Frederiksen, Andrew McTaggart ed Elisha Hoffman alle chitarre, Rebecca Howard al basso, Suzie McTaggart multitasking tra piano, banjo e mandolino (è mamma da pochi mesi, nda), e l’incredibile Sarah Tomek alle pelli (qui l’intervista).

Con loro, Steven si diverte e balla come un ragazzino, e nel giro di pochi istanti accende il rock party che tutti aspettano, alternando pezzi dell’album solista come ‘Love Is Your Name’ alle hit storiche degli Aerosmith ‘Cryin’ e ‘Jaded’, passando per cover di pietre miliari tra cui ‘Come Together’, ‘Mercedes Benz’ e ‘Piece of My Heart’.

Dodici brani per un’ora e un quarto di concerto, altra nota dolente della serata, forse dettata dai tempi stretti della band, che ha lasciato la città subito dopo l’esibizione, per raggiungere la ‘base’ a Venezia.

Tra i momenti da ricordare, la jam alle percussioni con Sarah e il coro di ‘Happy Birthday’ in onore della fidanzata Aimee Preston, che il cantante ha invitato sul palco durante il concerto per consegnarle la torta di compleanno.

Gran finale con ‘Walk This Way’ e ‘Whole Lotta Love’, accompagnati dalla dichiarazione d’amore in vero Stefano Tallarico style: ‘Vi Amoo’!
Ultimo appuntamento di ‘Live In Trieste’ in programma sabato 21 luglio con David Byrne che porterà in Piazza Unità i suoni del suo ultimo album ‘American Utopia’.

‘Welcoming City of Misfits’: così Steven Tyler si prepara al concerto a Trieste

‘A Beautiful City In The Middle Of Nowhere’, una bella città in un posto sperduto.
E poi, ancora: ‘Welcoming City Of Misfits’, ovvero una città piena di gente strana, in difficoltà, un po’ matta…misfits.

Così Steven Tyler sulla sua pagina Facebook parla di Trieste alla vigilia del concerto che lo vedrà sul palco di Piazza Unità mercoledì 18 luglio insieme alla The Loving Mary Band.

Filantropo, molto attento e coinvolto nelle problematiche riguardanti la violenza sulle donne– il 70enne frontman degli Aerosmith ha pubblicato nei giorni scorsi un post che in qualche modo rivela una certa familiarità con Trieste.

‘We can’t wait to look out onto your horizon’ continua il post-, ‘and feel the beating heart of the Piazza Unità d’Italia’.

 

«Con Steven Tyler ci divertiremo un sacco»: intervista a The Loving Mary Band

Abbiamo intervistato Sarah Tomek, la 36enne batterista scelta da tante star del rock made in USA (Maggie Rose, Bon Jovi, Bebe Buell, Lance Larson, Gretchen Wilson), che quest’estate sarà in tour con Steven Tyler e la Loving Mary Band per tre date in Italia:
18 luglio @Trieste, Piazza Unità
24 luglio @Barolo, Collisioni Festival, Piazza Colbert
27 luglio @Roma, Auditorium Parco della Musica

Del suo stile hanno scritto che è come ‘un mix esplosivo tra la forza di John Bonham dei Led Zeppelin e la precisione di Keith Carlock’. Nata nel New Jersey, si può ben dire che Sarah la musica ce l’ha scritta nel sangue. Inizia a picchiare sulla batteria da bambina seguendo le orme del padre, Joe ‘Bop’ Tomek, batterista molto attivo della scena newyorkese anni ’70 (Mushroom, LipMan and the Lips, Rogues on the Run).

F: Ciao e benvenuta su Freezine! Come va?
ST: Molto bene, grazie!

F: Com’è lavorare con la Loving Mary Band? E come sei entrata in contatto con loro?
ST: Ho conosciuto Marti (Frederiksen, chitarrista, autore e producer per Aerosmith, Mötley Crüe, Buckcherry nda) in un pub di Nashville mentre stavo suonando ‘Lord Of The Thighs’, un vecchio pezzo degli Aerosmith. La cosa buffa è che in quello stesso periodo registravo nel suo studio e non lo avevo mai incontrato!’

‘Dopo avermi sentito suonare mi ha detto che gli piaceva il mio stile’ continua Sarah, ‘e così è cominciato tutto! La Loving Mary Band ha un dono eccezionale, cioè la capacità di riuscire a suonare adattandosi a contesti anche molto diversi tra loro…sia che si tratti di un matrimonio, di un festival oppure insieme a Steven Tyler!’

Sarah comincia a suonare live prestissimo nei club di Asbury Park, soprattutto allo Stone Pony …sì, proprio quello di Bruce Springsteen! La sua prima band ‘seria’ sono stati i Days Awake e il suo primo tour importante con le Lez Zeppelin, tribute band tutta al femminile. 

La svolta arriva però nel 2012 quando Sarah decide di trasferirsi a Nashville, la capitale del country, dove inizia a lavorare con tanti artisti della scena locale. Tra questi c’è anche la Loving Mary Band…il resto è già storia!

F: Com’è stato all’inizio l’impatto con Nashville?
ST: ‘E’ stata dura. Trasferirmi da sola in un posto nuovo senza conoscere nessuno…ma sapevo che questo era l’unico modo per poter suonare full time, cosa che invece non sarebbe successa se fossi rimasta nel New Jersey, e lo stesso discorso vale per New York. Lì lavoravo dalle 9 alle 5, poi la sera suonando finivo spesso alle 3-4 del mattino, per poi dover tornare al lavoro alle 9 la mattina successiva…massacrante! Quindi quando è arrivata l’occasione giusta sono saltata sull’autobus per Nashville ed ho fatto 181 concerti in 9 mesi’.

F: Oltre alla Loving Mary Band, con quali altri artisti stai lavorando?
ST: ‘Con i Them Vibes, un’altra band di Nashville e abbiamo appena fatto un album con Maggie Rose! Maggie è un’artista molto popolare di pezzi country e pop, ed ora con la nuova collaborazione ci sono ulteriori novità! In studio eravamo in 12, tutti nella stessa stanza, abbiamo registrato tutto in presa diretta, nessuna aggiunta’.

‘Con quest’album ci siamo presi un bel rischio’, spiega Sarah,’ ed il risultato è davvero coraggioso, soprattutto nei confronti dell’ambiente musicale di Nashville, che è diventato fin troppo saturo e ‘fighetto’! Abbiamo finito di registrare in marzo, e con i Them Vibes ci sono altre date in programma per l’autunno. C’è uno scambio continuo tra i componenti che suonano in entrambe le band, ormai siamo come una grande famiglia! Vorrei che la collaborazione con Maggie Rose continuasse, credo che abbiamo ancora molto da dare insieme! Fare il disco è stata fantastico, ed anche suonare live…senza dimenticare che i Them Vibes hanno anche un cantante carino! (Larry Florman, con cui Sarah si è sposata, nda).

Sarah durante un concerto con Steven Tyler

F: Non ci sono dubbi, suonare con Steven Tyler è un sogno per molti musicisti. Che cosa si prova a condividere il palco con lui?
ST: ‘Condividere…? E’ Steven che domina il palco! Sono sua fan da sempre, e riuscire a suonare con un personaggio che ho sempre ammirato è la cosa migliore che potesse capitarmi…qualche volta mi faccio invidia da sola!’

F: Quest’estate arriverete anche in Italia, come la vivi?
ST: ‘Non vedo l’ora, è la prima volta in Italia per me! I tour con Steven sono fantastici perché a lui piace andare in giro ad esplorare…so già che vedremo un sacco di posti e mangeremo tantissimo!’

Rock Camp Trieste: gli orari di venerdì 13 e sabato 14 luglio

Sono stati annunciati gli ORARI delle prime due giornate della 3a Edizione del Rock Camp Summer Music Festival!

Evento che si svolgerà nel verde del Carso triestino, adiacente al Campo Sportivo di Trebiciano, dal 13 al 16 Luglio, ovvero nei giorni immediatamente precedenti al concerto degli Iron Maiden in Piazza Unità a Trieste. L’ingresso al Festival è gratuito

VENERDI 13 LUGLIO
14,00 14,40 Mr.NICE – COVER CLASSICI / TRIESTE
14,55 15,35 PAZ MANERA – PROG / TRIESTE
15,50 16,30 HEADLINER – THRASH METAL / TRIESTE
16,45 17,25 FILE NOT FOUND – ALTERNATIVE / ROMA
17,40 18,25 SHOTDOWN – EXPERIMENTAL / SLOVENIA
18,40 19,20 SCALA MERCALLI – H/M MARCHE
19,20 20,10 RAIN – HARD ROCK / BOLOGNA
20,25 21,10 KANSEIL – FOLK METAL / TREVISO
21,25 22,10 T.R.U.S.T. – COVER CLASSICI / TRIESTE
22,25 23,30 DANGERZONE – HARD ROCK / BOLOGNA

SABATO 14 LUGLIO
10,00 13.00 ROCK n DOGS La Festa più Rock del Mondo per i migliori amici dell’uomo [ maggiori informazioni https://meticcioinside.weebly.com/ ]

13,00 13,30 VENUSIA – GIRLIE HARD ROCK / TRIESTE
13,40 14,10 BIKINI STRIKE – HARD ROCK / GORIZIA
14,25 14,55 MHELA – ALTERNATIVE / VIAREGGIO
15,05 15,35 ERADIUS – STONER ROCK / VERONA
15,45 16,20 NECROFILIA – GROOVE METAL / SAN MARINO
16,35 17,10 HELLER SCHEIN – PROG METAL / BOLOGNA
17,20 18,00 DEAD AFTER WEEKEND – PUNK ROCK’N’ROLL / PADOVA
18,10 OXIDISED RAZOR/ GRIND DEATH METAL / MEXICO
19,00 SHIT FUCKIN SHIT GRIND DEATH METAL / TRIESTE
19,00 19,45 DOLOMHATE (ex Full Leather Jacket) – H/M / BELLUNO
20,00 20,45 ELBOW STRIKE – STONER / TRIESTE
21,00 21,45 THE CLAMPS – STONER PUNK / BERGAMO
22,00 22,50 SOUL SELLER – HARD ROCK / VERCELLI
23,05 23,55 ANIMAL DRIVE – HEAVY METAL / CROAZIA
00,10 01,00 HELL IN THE CLUB – HARD ROCK / ALESSANDRIA

Nashville Pussy: nuovo album e date in arrivo

I Nashville Pussy pubblicheranno il loro nuovo album ‘Pleased To Eat You’ il 21 settembre 2018 per la label tedesca earMUSIC.
L’album è stato prodotto e registrato con la supervisione di Daniel Rey (Ramones, White Zombie, Ronnie Spector and Raging Slab) e di David Barrick (Black Stone Cherry, The Kentucky Headhunters, Marshall Tucker Band) subito dopo l’ultimo tour.

Di seguito disponibile artwork e tracklist di ‘Pleased To Eat You’:

Nashville Pussy ‘Pleased To Eat You’, earMUSIC, 2018

1.She Keeps Me Coming And I Keep Going Back
2.We Want A War
3.Just Another White Boy
4.Go Home And Die
5.Low Down Dirty Pig
6.Testify
7.One Bad Mother
8.Woke Up This Morning
9.Drinking My Life Away
10.Endless Ride
11. Hang Tight
12. CCKMP
13. Trying To Pretend That I Give A Shit

La band sarà in tour dal prossimo mese in tutta Europa: previste due date in Italia a novembre, e l’1 settembre a Pola!

1 Settembre @Croatia Bike Week, Vallelunga, Pula (HR)

7 Novembre @BLAH BLAH, Torino

8 Novembre @Freakout Club, Bologna

9 Novembre @Raindogs House, Savona

I Nashville Pussy nascono nel 1996 da un’idea del chitarrista e cantante Blaine Cartwright e della moglie Ruyter Suys. Con i loro live piuttosto spinti e la loro musica che non disdegna di toccare argomenti scabrosi quali il sesso, la droga e l’alcool, hanno subito catturato l’attenzione di pubblico e media. Il loro esordio discografico risale al 1998, anno in cui debuttano con ‘Let Them Eat Pussy’, album chiave che ha notevolmente contribuito a creare un’ampia fan base. ‘Fried Chicken and Coffee’, brano tratto da questo loro primo lavoro discografico, viene subito nominato al Grammy come Best Heavy Metal Performance. Più tardi Parks lascia il gruppo per lasciare posto a Tracy Alzaman al basso che compare così nel secondo album ‘High as Hell’, registrato nel 2000. Due anni più tardi esce ‘Say Something Nasty’ mentre nel 2003 vede l’uscita di un DVD live relativo ad un concerto tenutosi a Parigi, ‘Keep on F*ckin in Paris!’. La band affronta un nuovo cambio di bassista, questa volta con il subentro di Karen Cuda e nel 2005 viene pubblicato l’album, intitolato ‘Get Some’. Nel 2009 esce ‘From Hell to Texas’, album pubblicato dalla Steamhammer/Audioglobe. Nel nuovo lavoro del gruppo sono presenti, fra le altre cose, schiocchi di fruste, rumore di bottiglie vuote che cadono e di stivali che camminano, in pieno stile western. I Nashville Pussy sono noti anche perché nel corso della loro carriera hanno supportato i tour di numerose band e artisti di grandi rilievo: dai Motörhead a Marilyn Manson, da Reverend Horton Heat a Skid Row.

Iron Maiden, aggiunti treni speciali dopo il concerto di Trieste

In occasione dell’attesissimo concerto delle star mondiali dell’heavy metal, gli Iron Maiden, in programma il prossimo 17 luglio in Piazza Unità a Trieste, per il quale si prevede l’arrivo in città di migliaia di appassionati da fuori regione e da tutta Europa, saranno aggiunti treni speciali per permettere ai fan di rientrare in tutta sicurezza al termine dell’evento. Quattro saranno le corse speciali notturne che partiranno dalla Stazione Centrale di Trieste con due treni sulla tratta Trieste – Portogruaro (via Cervignano-Aquileia-Grado alle 00.40 e all’1.00), uno sulla tratta Trieste – Sacile (via Udine alle 00.50) e uno sulla tratta Trieste – Udine (con partenza all’1.10). L’elenco di tutte le fermate e degli orari di arrivo è disponibile su www.azalea.it, nella sezione dedicata al concerto degli Iron Maiden. I biglietti per i treni straordinari, istituiti grazie alla collaborazione con Trenitalia Spa, saranno in vendita sui circuiti di Trenitalia stessa a partire da venerdì 6 luglio.

Anche nel 2018 Trieste si colora di tinte hard rock, ospitando la band che ha fatto letteralmente la storia dell’heavy metal. Bruce Dickinson e compagni saranno nuovamente live in Piazza Unità, a quasi due anni esatti dallo storico concerto del 2016, durante il quale il front man aveva salutato il pubblico con un ‘arrivederci a presto’. Con “The Legacy of The Beast European Tour”, porteranno in città l’unico live italiano nel Nordest della nuova tournée della band, un concerto dalla scenografia e dal design mozzafiato, con una scaletta che rispolvera molti capolavori degli anni ’80 uniti ai successi più recenti. I biglietti per lo spettacolo sono ancora disponibili sul circuito Ticketone e sui circuiti esteri Oeticket e Eventim. Info su www.azalea.it.

Gli Iron Maiden hanno venduto oltre 90 milioni di dischi nel mondo dominando negli ultimi trent’anni la scena metal mondiale, influenzando band del calibro di Metallica, Slayer, Anthrax e Megadeth. Per il 2018 la band ha preparato un tour speciale con una produzione al gran completo, una serie di concerti spettacolari iniziati lo scorso 26 maggio a Tallinn, che finiranno l’11 agosto alla o2 Arena di Londra. Lo show della band capitanata da Dickinson è inserito nel calendario di Live in Trieste 2018, che vede in programma anche i concerti della star mondiale del rock Steven Tyler (18 luglio) e del rivoluzionario David Byrne (21 luglio), simbolo della new wave americana.

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