Hai una band e vuoi suonare a Zagabria? Prego, accomodati, quella è la fila fino al 2026 e oltre…Eh già, perché la capitale croata già frequentata da tanti italiani, triestini in primis -vuoi per la relativa vicinanza, vuoi perché ‘pioniera’ degli open air fest grazie al suo INnmusic (23-25 giugno), è ormai a tutti gli effetti la nuova capitale europea del rock. Sia in ambito underground con la programmazione durante tutto l’anno di club come Močvara e Boogaloo, sia con i grandi eventi, tra cui segnaliamo in arrivo quest’estate Jerry Cantrell, The Dandy Warhols, SkunkAnansie, Queens Of The Stone Age,Gojira, Black Flag…solo per citarne alcuni!
Ma attenzione, perché il vento dell’Est soffia impetuoso anche più a sud! Alzi la mano chi non vorrebbe godersi Billy Idol in concerto a Belgrado il prossimo 9 luglio sui bastioni di Kalemegdan con tramonto sul Danubio incluso?? E quest’estate a Belgrado segnaliamo in arrivo anche Guns n’ Roses e Fontaines D.C.: nomi che soltanto fino a pochi anni per la Serbia sarebbero stati davvero impensabili!
Andiamo ancora più a est, ovvero Atene, nuovo Paradiso riconosciuto di ogni ‘stonerofilo’ degno di questo nome! Già epicentro della new wavestoner degli ultimi anni per aver sfornato gruppi come Nightstalker, Naxatras, Acid Mammoth, 1000mods, Planet of Zeus, quest’anno Atene si prepara ad accogliere per la prima volta Heavy Psych Sounds Fest, il noto festival itinerante in programma venerdì 7 marzo e sabato 8 Marzo 2025 in due club distinti: l’Arch da 1000 posti e l’Universe da 2000! Biglietti qui
Alla vigilia del tour che li vedrà per la prima volta live in Europa, abbiamo intervistato The Howlers. Partiti dai sobborghi dell’East London, dove si sono rapidamente imposti come una delle realtà più interessanti della scena indie britannica, e diversi tour nel Regno Unito che hanno visto il tutto esaurito, la band sarà in concerto domenica 9 marzo al Mostovnadi Nova Gorica, in apertura ci saranno i Pretty Explosions, biglietti disponibili QUI
Ciao e benvenuti su Freezine, come procede?
Ciao, grazie per l’attenzione, qui tutto bene! Speriamo anche lì!
Siete alla vigilia del vostro primo tour in Europa, dove suonerete per la prima volta in molti Paesi, tra cui la Slovenia…come vi sentite?
Sì, è la prima volta che suoniamo in Slovenia, è sempre eccitante ed allo stesso tempo siamo un po’ nervosi ma non vediamo l’ora, sarà ancora più speciale, Nova Gorica è appena nominata Capitale Europea della Cultura!
Potreste cominciare raccontandoci qual è la ora la vostra attuale line up e come avete cominciato a fare musica assieme?
L’attuale formazione si concentra intorno al frontman Adam Young, i componenti cambiano spesso perché ci piace sempre prendere nuove direzioni e sperimentare nuove sonorità, al momento siamo Adam e Toby Richards alla batteria…per essere in due facciamo parecchio casino! Ci siamo conosciuti a Londra, Toby suonava in un gruppo di supporto agli Howlers e così abbiamo iniziato.
Perché avete deciso di chiamarvi The Howlers?
Adam viveva nelle case popolari in una zona non proprio bellissima, c’era un pub sulla Hoxton Street chiamato ‘The Howl at the Moon’, dove gruppi come Verve e Arctic Monkeys hanno girato i loro video. Una sera eravamo lì e stavamo pensando ad un nome per la band…e così ci è venuta l’idea!
Con il vostro album d’esordio ‘What You’ve Got To Lose To Win It All‘ avete raggiunto velocemente la Top 15 Chart. Ci raccontate com’è nato?
L’album è un viaggio attraverso l’amore incondizionato, il dolore, la perdita che abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante gli anni difficili della pandemia, di come siamo riusciti a superare questi momenti- in particolare Adam che ha perso sette amici e quattro dei suoi famigliari. Insomma, un periodo duro che ci ha spinto a far convergere tutte queste emozioni in un album.
Come si è svolta la realizzazione?
Abbiamo registrato 16 tracks in 8 giorni, uno sforzo notevole per cui bisogna prestare sempre molta attenzione, ma noi siamo una band indipendente, decidiamo noi quando iniziare e quando fermarci, così siamo abituati a questo genere di difficoltà. Nel Regno Unito c’è molto competizione, in questo senso ci sentiamo più europei, Toby è nato in Austria e ci piace andare in tour negli altri paesi.
Quali artisti o generi musicali vi hanno ispirato di più?
Un mare di colonne sonore, come musicisti abbiamo messo nell’album tutto quello che ci piace nella speranza di creare un sound il più originale possibile. Come generi diciamo anche il soul, l’hip hop e il garage rock.
Vi definite ‘East London Cowboys’ e uno dei vostri pezzi si apre con il tema di Ennio Morricone da ‘Il Buono, Il Brutto e il Cattivo’. Qual è il vostro rapporto con il cinema western?
Quando Adam era un ragazzino la domenica tornava dalla partita e si metteva a guardare sempre western. Gli piaceva tornare a casa e guardare questi vecchi film, probabilmente è stato questo ad influenzarlo, le colonne sonore e tutto il resto erano fantastiche, ci tenevamo a dare quest’impronta cinematografica all’album.
Alla produzione di quest’album, così come già per il lavoro precedente, ci sono Chris Ostler e Tommy Taylor, rispettivamente chitarrista e bassista dei Black Honey, com’è andata questa volta?
E’ sempre un piacere lavorare con Black Honey, siamo grandi amici e ci ispiriamo a vicenda, è come se fossimo un’unica band, il nostro è un rapporto che si basa sulla fiducia reciproca.
Quanto conta la dimensione live per voi?
E’molto importante, riproporre le cose fatte in studio per renderle ancora meglio sul palco…questa è sicuramente la parte più divertente!
In quale direzione stanno andando gli Howlers?
Cerchiamo sempre di evolverci, ci piace andare alla ricerca di nuove sonorità… in questo tour porteremo quattro pezzi nuovi!
Fondata nel 1983 a Chicago, Illinois, Master è una delle prime band al mondo etichettate come death metal. Dopo essersi trasferita nella Repubblica Ceca, la leggendaria band è ancora attiva sotto la guida del fondatore e leader Paul Speckmann.
Provenienti da Melbourne, Australia, i King Parrot sono una band di cinque elementi specializzati in grind core, thrash metal e punk rock. Dal 2010, la band ha conquistato la scena musicale con i loro spettacoli energici e travolgenti! Dal 2014, hanno effettuato tournée internazionali in Nord America, Europa e Asia, diventando una delle band più apprezzate del panorama australiano. Il loro EP di debutto, ‘The Stench of Hardcore Pub Trash’, è stato rilasciato nel 2011 e da allora non si sono mai fermati.
In apertura ci saranno Morska Bolest, Rijeka powerviolence since 2023!🌊🎵 Hanno subito pubblicato il loro primo album, ‘Symptoms of Diseases’, e nell’agosto del 2024, dopo aver cambiato formazione, hanno pubblicato un EP chiamato ‘This EP is merda’. Attualmente stanno lavorando al loro secondo album e continuano a colpire duramente il pubblico con il loro suono grezzo. 🤘🔥
Acid Mammoth, doom metal dalla Grecia guidati dall’inconsueta coppia chitarristica padre Dad ‘The Riffer’ e figlio Chris Babalis Jr., sono più di una semplice band di amici…sono una famiglia!
Formati ad Atene nel 2015, nel 2019 firmano con la Heavy Psych Sounds Records, che li accoglie nel suo roster subito dopo il primo ascolto. A fine 2020 registrano il terzo full lenght‘Caravan’, uscito nel marzo 2021 sempre via Heavy Psych Sounds Records, così come la prima stampa del debut omonimo del 2017 e le due ristampe di ‘Under Acid Hoof’. La band ha fatto due tour europei nel 2022 e nel 2023, oltre ad esibirsi in festival come Desertfest London, Desertfest Antwerp e SonicBlast Fest. Nel 2024 hanno pubblicato il loro ultimo album ‘Supersonic Megafauna Collision’.
Omega Sun sono Aris Demirović (chitarra), Igor Kukanja (voce e basso) e Sebastian Vrbnjak alla batteria. Con il debut ‘Opium for the Masses’ (2017) si sono imposti all’attenzione di stampa e pubblico come il nome più riconoscibile della scena stoner slovena. Il loro secondo album ‘Roadkill’ è stato rilasciato nel 2023 via No Profit Recordings, e da allora lo stanno portando instancabilmente in giro sui principali palchi nazionali e all’estero insieme a Ufomammut, Hippie Death Cult, TheWinery Dogs, tra gli altri.
Sold out nel giro di un quarto d’ora, la reunion show in programma il prossimo 5 luglio al Villa Park di Birmingham è il level pro fino ad oggi mai testato di funeral party. La tendenza arriva dal Regno Unito, dove hanno già lunga dimestichezza in fatto di funerali record di spettatori, prima con la Regina e, ancor prima, con la Principessa. Protagonista questa volta è un Principe! Eh sì, The Prince of Darkness, il Principe dell’Oscurità al secolo John Michael Osbourne, classe 1948, fondatore e frontman dello storico gruppo dei Black Sabbath, conosciuto da tutti come Ozzy Osbourne.
Principale elemento di novità è che questa volta la gente non sarà più costretta a trascorrere lunghe ore d’attesa sotto il sole cocente accontentandosi di stazionare sui marciapiedi delle strade. Ma finalmente avrà la possibilità di accedere al Palazzo grazie all’introduzione del biglietto d’ingresso. Perché, diciamolo francamente, eravamo tutti un po’ stufi all’idea di dover restare a guardare il nostro amato Principe sparire così, dietro i cancelli del Palazzo, lasciandoci fuori come dei cagnolini tristi.
Finalmente, grazie al biglietto d’ingresso, avremo anche noi la possibilità di entrare a Villa Park, per restargli accanto ancora un po’ nella stupenda Stanza Reale superbamente allestita. Saremo lì, a pochi metri dal traffico di maggiordomi, sound engineer, fonici che si affaccenderanno a rendergli omaggio…e soprattutto, questa volta niente più facce addolorate di zii e cugini ma una bella botta di energia con Metallica e Gojira!!!
Una volta calato il sipario sul concertone, resta la classica, direi a questo punto obbligatoria, opzione del ‘pellegrinaggio’ sui luoghi simbolo dei Sabbath a Birmingham e dintorni: il ponte, il mulino, il pub, la panchina. Questa è una pratica già avviata da anni, ma dopo il TheFinal Show del prossimo 5 luglio la richiesta è destinata a crescere vorticosamente, quindi, mi raccomando: affrettarsi a prenotare volo e hotel per tempo! Ed in attesa che, prima delle partite, ai giocatori venga fatta intonare ‘Paranoid’ al posto dell’Inno, non resta che concludere in una sola maniera, l’unica possibile…God Save The Prince of Darkness!!!!!
Progetto nato nel 2020 dall’incontro tra diversi apprezzati musicisti della scena underground: Paolo Monti (The Star Pillow, DAIMON), Giulia Parin Zecchin (Julinko), Luca Scotti (Tristan da Cunha) e Francesco Vara (Tristan da Cunha, Altaj), Bosco Sacro hanno trascorso tutto il 2024 lavorando su nuova musica. A differenza della loro fase iniziale, hanno sviluppato la loro scrittura di canzoni esercitandosi e sperimentando il più possibile come band dal vivo, abbracciando il classico spazio di prova. I quattro membri vivono in diverse parti d’Italia, separati da ore, chilometri e altri impegni. Per questo motivo, trovare le giuste opportunità per riunirsi e concentrarsi su un nuovo flusso di musica è sempre stato impegnativo. Questo album dal vivo è una parte fondamentale di quel processo. Segna un momento significativo lungo il percorso di transizione che collega il loro debutto ‘Gem” al secondo album in studio. Infatti, ‘Live at Chiesa Armena’ è emerso da una breve residenza curata da Go Down Records, trascorsa nei locali di una villa del XVI secolo nel nord-est dell’Italia.
La band ha trascorso lì tre giorni incredibilmente produttivi, immersi nell’ambiente stimolante della villa e nella sua affascinante e colorata cappella, dove spesso si riunivano per cantare o assaporare il silenzio. Si alternavano tra questi momenti di pace e lunghe sessioni in sala prove, facendo passi da gigante nel dare forma al loro secondo album, ancora inedito, e rafforzando al contempo le loro amicizie e la coesione della band.
Domenica 4 agosto 2024, il quartetto ha concluso questa esperienza esibendosi nella chiesa armena per un pubblico intimo, caloroso e appassionato. Le riprese del concerto, come l’album, catturano l’atmosfera semplice e magica dello spettacolo. La scaletta includeva l’intero Gem e tre nuove canzoni: ‘The Future Past’, ‘Dong-Dee’ e ‘Undertow’. Due di queste appariranno anche nel prossimo disco dei Bosco Sacro.
BOSCO SACRO è un quartetto italiano fondato nel 2020 da musicisti che hanno pubblicato e suonato attivamente nella scena underground italiana ed europea negli ultimi dieci anni: Paolo Monti (The Star Pillow, DAIMON), Giulia Parin Zecchin (Julinko), Luca Scotti (Tristan da Cunha) e Francesco Vara (Tristan da Cunha, Altaj).
Sono ispirati da visioni di una vastità sublime e riconciliante che deriva dal contatto con la natura e i paesaggi. Inoltre, condividono una vera devozione alla pratica della musica come forza curativa e liberatoria. Il loro sound è caratterizzato da atmosfere sognanti, ritmi rallentati e un’intensa profondità sonora e spirituale, traendo influenze da ambient, doom e trip-hop.
Il loro album di debutto, ‘Gem’, è stato registrato con la competenza del produttore Lorenzo Stecconi, che ha lavorato con Amenra, Zu, Ufomammut e Lento, tra gli altri. È stato pubblicato su LP, CD e digitalmente da Avantgarde Music nel 2023.
Bosco Sacro hanno fatto tournée in tutta Europa e ripetutamente in Italia, ricevendo inviti a festival come Brutal Assault, A Colossal Weekend, Frantic Festival, Curtarock e Bear Stone. Pubblico e critica hanno descritto le esibizioni dal vivo di Bosco Sacro come appassionate, catartiche, esplosive, rituali e che attraversano i generi.
SIDE A
The Future Past
Dong Dee
Undertow
Ice Was Pure
SIDE B
Fountain Of Wealth
Be Dust
Les Arbres Rampants
LINEUP
Paolo Monti | guitar, backing vocals Giulia Parin Zecchin | vocals, lyrics Luca Scotti | drums, backing vocals Francesco Vara | guitar, backing vocals
CREDITS Recorded live by Daniel Grego. Mixed and mastered by Daniel Grego at Mal De Testa Recording Studio, Padua, Italy. Artwork by Nicola Quiriconi.
Sono i Truckfighters, punte di diamante della scena stoner rock mondiale, la prima band annunciata per Stoner Kras Fest, il raduno di musica psichedelica incentrato su ritmi stoner, doom e heavy psych giunto quest’anno alla sua quarta edizione.
Il festival, organizzato da Rocket Panda Management in collaborazione con Arci Trieste, si terrà sabato 12 luglio nella magica location B’lanc dietro il Kulturni Dom di Prosecco (Trieste).
‘La migliore band mai esistita‘, come disse Josh Homme nel documentario ‘Truckfighters Fuzzomentary’ (2011).
Il progetto nasce nel 2001 con l’incontro tra Niklas ‘Dango’ Källgren e Oskar ‘Ozo’ Cedermalm in una sala prove a Örebro in Svezia. La prima canzone che registrarono ‘Desert Cruiser’ divenne dopo pochi anni un vero e proprio inno del desert rock.
I Truckfighters hanno alle loro spalle cinque album, oltre a innumerevoli collaborazioni con altri artisti.
Dopo 25 anni sono un pilastro della scena stoner rock mondiale, famosi anche per i loro folli spettacoli dal vivo!
Dopo quasi dieci anni tornano in Italia per uno show esclusivo: quella dello StonerKras Fest sarà infatti l’unica occasione per vederli dal vivo in Italia, Slovenia o Croazia in questo 2025!
!!! ULTERIORI BAND VERRANNO ANNUNCIATE NELLE PROSSIME SETTIMANE !!!
Quest’anno il festival fa parte di un progetto più ampio denominato Rocket Panda Summer Days – all’interno del quale verranno annunciati nei prossimi mesi ulteriori eventi musicali, ex-tempore ecc.
Lo StonerKras Fest aprirà le sue porte nelle prime ore del pomeriggio.
Il festival offrirà zone ristoro, mercatini vari, aree relax/massaggi shiatsu e per la prima volta la possibilità di bivaccare in loco (capacità limitata).
Afterparty domenicale.
Per la realizzazione del progetto Rocket Panda Summer Days si ringrazia la Regione Friuli Venezia Giulia.
Con l’atteso show dello scorso 1 febbraio al Planet Desert RockWeekend di Las Vegas, gli Omega Sun hanno chiuso in bellezza il loro secondo tour negli Stati Uniti. Già ospiti nel 2019, i rockers sloveni sono così tornati live sul palco del Planet Rock, la prestigiosa quattro giorni di heavy rock diretta da John Gist che quest’anno ha visto ospiti, tra gli altri, anche Unida, MosGenerator, Solace, Sergeant Thunderhoof, Green Desert Water e Watchers.
Dopo le prime date in California, prima a San Diego e poi al Redwood di Los Angeles insieme a Sea Of Snakes e Formula 400, gli Omega Sun hanno poi continuato il loro minitour in Arizona, dove hanno suonato per la prima volta a Phoenix con i tedeschi Samavayo, Secrets Of Lost Empires e Bending Light.
La band, che sta portando in giro l’ultimo album ‘Roadkill’ (2023), ha già annunciato le prossime date, tra cui l’8 febbraio al Mostovna di Nova Gorica, il 20 aprile alla Trainstation di Kranj con i greci 1000 Mods e il 7 maggio all’Arena di Vienna con gli Hippie DeathCult.