Alla vigilia del tour che li vedrà per la prima volta live in Europa, abbiamo intervistato The Howlers. Partiti dai sobborghi dell’East London, dove si sono rapidamente imposti come una delle realtà più interessanti della scena indie britannica, e diversi tour nel Regno Unito che hanno visto il tutto esaurito, la band sarà in concerto domenica 9 marzo al Mostovna di Nova Gorica, in apertura ci saranno i Pretty Explosions, biglietti disponibili QUI
Ciao e benvenuti su Freezine, come procede?
Ciao, grazie per l’attenzione, qui tutto bene! Speriamo anche lì!
Siete alla vigilia del vostro primo tour in Europa, dove suonerete per la prima volta in molti Paesi, tra cui la Slovenia…come vi sentite?
Sì, è la prima volta che suoniamo in Slovenia, è sempre eccitante ed allo stesso tempo siamo un po’ nervosi ma non vediamo l’ora, sarà ancora più speciale, Nova Gorica è appena nominata Capitale Europea della Cultura!
Potreste cominciare raccontandoci qual è la ora la vostra attuale line up e come avete cominciato a fare musica assieme?
L’attuale formazione si concentra intorno al frontman Adam Young, i componenti cambiano spesso perché ci piace sempre prendere nuove direzioni e sperimentare nuove sonorità, al momento siamo Adam e Toby Richards alla batteria…per essere in due facciamo parecchio casino! Ci siamo conosciuti a Londra, Toby suonava in un gruppo di supporto agli Howlers e così abbiamo iniziato.
Perché avete deciso di chiamarvi The Howlers?
Adam viveva nelle case popolari in una zona non proprio bellissima, c’era un pub sulla Hoxton Street chiamato ‘The Howl at the Moon’, dove gruppi come Verve e Arctic Monkeys hanno girato i loro video. Una sera eravamo lì e stavamo pensando ad un nome per la band…e così ci è venuta l’idea!
Con il vostro album d’esordio ‘What You’ve Got To Lose To Win It All‘ avete raggiunto velocemente la Top 15 Chart. Ci raccontate com’è nato?
L’album è un viaggio attraverso l’amore incondizionato, il dolore, la perdita che abbiamo vissuto sulla nostra pelle durante gli anni difficili della pandemia, di come siamo riusciti a superare questi momenti- in particolare Adam che ha perso sette amici e quattro dei suoi famigliari. Insomma, un periodo duro che ci ha spinto a far convergere tutte queste emozioni in un album.
Come si è svolta la realizzazione?
Abbiamo registrato 16 tracks in 8 giorni, uno sforzo notevole per cui bisogna prestare sempre molta attenzione, ma noi siamo una band indipendente, decidiamo noi quando iniziare e quando fermarci, così siamo abituati a questo genere di difficoltà. Nel Regno Unito c’è molto competizione, in questo senso ci sentiamo più europei, Toby è nato in Austria e ci piace andare in tour negli altri paesi.
Quali artisti o generi musicali vi hanno ispirato di più?
Un mare di colonne sonore, come musicisti abbiamo messo nell’album tutto quello che ci piace nella speranza di creare un sound il più originale possibile. Come generi diciamo anche il soul, l’hip hop e il garage rock.
Vi definite ‘East London Cowboys’ e uno dei vostri pezzi si apre con il tema di Ennio Morricone da ‘Il Buono, Il Brutto e il Cattivo’. Qual è il vostro rapporto con il cinema western?
Quando Adam era un ragazzino la domenica tornava dalla partita e si metteva a guardare sempre western. Gli piaceva tornare a casa e guardare questi vecchi film, probabilmente è stato questo ad influenzarlo, le colonne sonore e tutto il resto erano fantastiche, ci tenevamo a dare quest’impronta cinematografica all’album.
Alla produzione di quest’album, così come già per il lavoro precedente, ci sono Chris Ostler e Tommy Taylor, rispettivamente chitarrista e bassista dei Black Honey, com’è andata questa volta?
E’ sempre un piacere lavorare con Black Honey, siamo grandi amici e ci ispiriamo a vicenda, è come se fossimo un’unica band, il nostro è un rapporto che si basa sulla fiducia reciproca.
Quanto conta la dimensione live per voi?
E’molto importante, riproporre le cose fatte in studio per renderle ancora meglio sul palco…questa è sicuramente la parte più divertente!
In quale direzione stanno andando gli Howlers?
Cerchiamo sempre di evolverci, ci piace andare alla ricerca di nuove sonorità… in questo tour porteremo quattro pezzi nuovi!
Un saluto per i vostri fans?
Vi aspettiamo al Mostovna il 9 marzo!